Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ...
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5n MAI.<br />
ne, la 4u;We consisteva nel sacri-<br />
fizio <strong>di</strong> alcune vittime in ono-<br />
re degli dei, che invocati si c-<br />
rario nelle imprecazioni, implorando<br />
il loro soccoi'so; ma da que-<br />
sta grazia erano totalmente esclusi<br />
i parrici<strong>di</strong>, gli omici<strong>di</strong> e gli assas-<br />
sini. Dalla Grecia passò r8:so delle<br />
imprecazioni pubbliche anche a'romani;<br />
esse furono introdotte a Roma<br />
sino dal piincipio della repub-<br />
blica, e vi si mantennero in uso sino<br />
alla fine. A^ulerio Pubblicola con-<br />
sacrò agli dei infernali la vita e i<br />
beni <strong>di</strong> chiunque aspirasse alla so-<br />
vranità. Crasso avendo fatto aggra-<br />
<strong>di</strong>re a Pompeo il <strong>di</strong>segno che con-<br />
cepito avea d'invadere la regione<br />
dei parli, malgrado la resistenza<br />
opposta dai pontefici, il tribuno<br />
Ateio collocò nel suo passaggio<br />
un braciere con carboni ardenti,<br />
sul quale gettò alcimi profumi, pronunziando<br />
al tempo istesso una<br />
spaventevole imprecazione. Le imprecazioni<br />
tuttavia, che piti degne<br />
furono <strong>di</strong> osservazione, e che mag-<br />
f^iormente alimentarono la credu-<br />
il là dei popoli, furono quelle dei<br />
padri contro i loro figliuoli. Quel-<br />
la <strong>di</strong> E<strong>di</strong>po riuscì troppo fune-<br />
sta a Eteocle e Polinice per poter<br />
essere scordata; e noto è che quel-<br />
la <strong>di</strong> Teseo costò la vita ad Ippolito<br />
ed a Teseo stesso. Le imprecazioni<br />
furono adoperate anche fra i galli;<br />
ma il pronunziarle non appartene-<br />
-va se non clve ai drui<strong>di</strong> , e la <strong>di</strong>s-<br />
obbe<strong>di</strong>enza alle loro decisioni era,<br />
al <strong>di</strong>re <strong>di</strong> Cesare, il caso piìi fre-<br />
quente in cui le imprecazioni si adoperavano.<br />
Vi furono ancora ese-<br />
crazioni contro i violatoli de' se-<br />
polcri, usate negli epilalli sì genti-<br />
leschi che cristiani, e ne parla il<br />
Fabretti, Inscr. XI li, cap. 2. Otu-<br />
ranicnU {Fe<strong>di</strong>) ed imprecazioni<br />
^\ A L<br />
orrende, con fanatismo lurono ùxl"<br />
te anco da alfic ri.izif.ni.<br />
MALEFl/JO. Ulnlcflcìum, fasci,<br />
num^ fnscmntio. 1) malefizio è una<br />
superslizìone ed una sporie <strong>di</strong> Ma-<br />
gia ( Fe<strong>di</strong>), per n»e7Zo delia quale si<br />
procura del mnle al prossimo nella<br />
sua persona o nelle sue sostanze,<br />
impiegando il soi^oorso «lei Demo-<br />
nio ( Fe<strong>di</strong>); Vi .sono due sorta <strong>di</strong><br />
nmlefiy.i; V uno serve ad infondere<br />
l'amor profano, l'altro a nuocere al<br />
prossimo procurandogli la inorfe, la<br />
Oìalattia, o altri spiacevoli avveni-<br />
menti. Entrambi questi malefizi sono<br />
peccati mortali <strong>di</strong> loro natura,<br />
giacche sono contrari alla giustizia<br />
ed alla religione a motivo del pat-<br />
to col demonio. Ne segue perciò, che<br />
non si possono mai as.solvere quelli<br />
che se ne servono, a meno ch'essi<br />
abbiano troncato ogni commercio<br />
col demonio, e abbruciati i titoli<br />
e gl'istromenli della loro colpevole<br />
arte. È permesso per <strong>di</strong>ssipare un<br />
malefizio d'impiegare i rime<strong>di</strong> na-<br />
turali, come i semplici e cose simi-<br />
li, ed i rime<strong>di</strong> soprannaturali, come<br />
la confessione, comunione, l'acqua<br />
benedetta , le reliquie, i segni<br />
della croce, ec; ma non è permes-<br />
so domandare ad un fattucchiere<br />
Mago o Stréga ( Fe<strong>di</strong>) ^ la <strong>di</strong>stru-<br />
zione <strong>di</strong> un malefizio, giacche que*<br />
sto sarebbe un Cvooperare ad una<br />
azione intrinsecamente cattiva; cioè<br />
a 11 'it» vocazione espressa o tacrta del<br />
demonio per <strong>di</strong>struggeie il malefi-<br />
zio. Si può soltanto cliiedergli che<br />
<strong>di</strong>strugga il malefizio con un mezzo<br />
lecito. Si possono anche abbrucia-<br />
re i segni del malefizio, come cor-<br />
doncini, immagini, capelli, ec; an-<br />
zi si è in obbligo <strong>di</strong> farlo, perchè<br />
ciò è necessario onde rompere ogni<br />
patto col demonio, e per impe<strong>di</strong>r-<br />
gli <strong>di</strong> nuocere, mcutre questa <strong>di</strong>stra-