Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ...
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46<br />
MAL<br />
in tal senso la pronunziò Geremia<br />
quando <strong>di</strong>sse: Male<strong>di</strong>clus homo (fui<br />
confi<strong>di</strong>t in hominem la pronunziò co-<br />
inè sacerdote e ministro imme<strong>di</strong>a-<br />
lo <strong>di</strong> Dio, e si protestò innanzi<br />
haec dìcil Domiiius. Elia maledl<br />
quelli ch'erano andati per catturar-<br />
lo, ed Eliseo i fanciulli che lo de-<br />
ridevano, ed ebbe il suo efletto e<br />
fu giusta, perchè derivò ex fusto<br />
religioni^ zelo, perchè l'ingiuria fat-<br />
ta ai due profeti redundabat iti<br />
Deuin. La male<strong>di</strong>zione non è dunque<br />
sempre illecita, né un peccato<br />
per se medesima, ma <strong>di</strong>venta tale<br />
in ragione dell' oggetto, del fine o<br />
delle altre circostanze che l'accom-<br />
pagnano. Pronunciare delle male-<br />
<strong>di</strong>zioni contro Dio, o contro le crea-<br />
ture, qualunque esse sieno, in quanto<br />
che sono l'opera <strong>di</strong> Dio, è un<br />
peccato mortale e una bestemmia.<br />
Pronunciarne <strong>di</strong> considerabili con-<br />
tro sé stesso, o contro il prossimo,<br />
coll'intenzione che avvenga il ma-<br />
le notabile che auguriamo a noi<br />
medesimi o agli altri, è pure un<br />
peccato mortale. Ma se il male che<br />
si desidera non è considerabile , o<br />
se essendolo, non si ha intenzione<br />
che avvenga, ovvero se si proferi-<br />
sce la male<strong>di</strong>zione per ischerzo sol-<br />
tanto, o con precipitazione, e senza<br />
una sufficiente deliberazione, il peccato<br />
allora non è che veniale. Lo<br />
stesso avviene quando si male<strong>di</strong>-<br />
cono delle creature irragionevoli,<br />
senza che queste male<strong>di</strong>zioni pos-<br />
sano essere <strong>di</strong> pregiu<strong>di</strong>zio al prossimo;<br />
ma se esse gli apportano un<br />
pregiu<strong>di</strong>zio considerabile, come quando<br />
si augura la morte <strong>di</strong> un ca*<br />
vallo o l'incen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> una casa, al-<br />
lora <strong>di</strong>vengono mortali. Così <strong>di</strong>casi<br />
quando le male<strong>di</strong>zioni, benché sol-<br />
tanto verbali, e senza intenzione<br />
che si verifichino, cadono sopra per-<br />
MAL<br />
sone che meritano una particolare<br />
venerazione , come i superiori , o<br />
(piando esse producono scandalo<br />
come quelle dei padri e delle ma-<br />
dri che le insegnano ai figli col lo-<br />
ro esen)pio, O allorché esse sono<br />
accompagnate da notabili escande-<br />
scenze. Fuori <strong>di</strong> queste circostanze<br />
ed altre simili, la male<strong>di</strong>zione non<br />
è che peccato veniale, e spesso è<br />
aftalto innocente. Dagli antichi scrit-<br />
tori si raccoglie, che vi avevano<br />
male<strong>di</strong>zioni che potevano in alcun<br />
caso le leggi gittare o applicare<br />
alle persone. In appresso la male-<br />
<strong>di</strong>zione pigliossi ancora in Italia<br />
per mala influenza, e talora per<br />
esorcismo contro il demonio. Gli<br />
anatemi e le male<strong>di</strong>zioni lanciate<br />
per legge contro quelli che osavano<br />
violare i patti o gli articoli <strong>di</strong><br />
cui si era convenuto ne' pubblici<br />
trattati, trovausi sino nella più remota<br />
antichità. F. Esorcismo, A-<br />
N ATEMA, Bestemmia, Magia. Il Me-<br />
nochio nel t. II, p. Syy delle Stao'<br />
re <strong>di</strong>chiara : quanto si debba temere<br />
la male<strong>di</strong>zione del padre e<br />
della madre , provandolo con un<br />
notabile esempio riferito da s. Ago-<br />
stino.<br />
I pagani stessi avevano ricorso<br />
alle male<strong>di</strong>zioni per impe<strong>di</strong>re la<br />
violazione delle tombe, o anche<br />
l'infrazione de' palli o de* trattali.<br />
I romani solevano scagliare delle<br />
male<strong>di</strong>zioni contro i cadaveri dei<br />
scellerati , allorché li giu<strong>di</strong>cavano<br />
per le loro nefande azioni in o<strong>di</strong>o<br />
agli Dei; <strong>di</strong>chiaravano infame e funesta<br />
per sempre la loro memoria,<br />
ed auguravano alle anime loro l'e-<br />
terno bando dagli elisi, le perpe^<br />
tue pene, e le interminabili tortu-<br />
re dell'Erebo. Perciò pregavano i<br />
giu<strong>di</strong>ci infernali che li condannassero<br />
ad sedes iuipias, cioè ad abitare nel-<br />
,