Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ...
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38 MAL mercio , r^uanlunque adesso privo delle sue relazioni coli' America ine- ridionnlc, è ancora considerabile, principalmente coli' Ingliillerra, O- landa, Amburgo ed Italia ; è di poco conto colla Francia. Consiste principalmente nel vino rinomato di Malaga e di Ximenez : nella provincia vi si raccolgono più di trenta specie d'uva, con cui si fanno quasi tre milioni di arrobe di vino. Il porto offre un sicuro asi- lo contro i forti venti dell'est, che dominano all'ingresso dello stretto di Gibilterra; esso è grande e comodo, e dopo che si pervenne a sbarazzare l'ingresso dal banco sab- bioso che avrebbe finito a chiuderlo del tutto, può ricevere anche una ventina di vascelli di linea di alto bordo , e quattrocento legni mercantili; ma o sia che il suolo si sollevi, o sia che il mare si ritiri, Malaga teme di rimanere un giorno senza porto. Vi si costrusse- ro due piccoli moli , fra il gran molo in cui evvi un bel faro, e la riviera Guadalmedina, distante l'uno dall'altro circa tremila tese: un castello fortificato costruito da- gli arabi sulla punta di una rupe, e molte batterie lo difendono. Il (anale del porto è a lumi mobili per guida de'naviganti durante la notte. Tra i suoi uomini illustri nomineremo d. Luigi Giuseppe Velasquez de Velasco, poeta ed istorico. Gli abitanti ascendono a circa 60,000, e sono attivi, industriosi, e di costumi dolci ; le donne passano per le più avvenenti della Spagna. I dintorni di Malaga sono coperti di belle case di campagna, di ameni giardini e di luoghi di delizia. La casa dei conti di Villaleazar, chiamata El Re- tiro, merita di essere osservata per INI A L la sua architettura, galleria di qui» dri, e vasti e bei giardini con get- ti d'acqua. All'ovest della olila si vede un magnifico ponte acquedotto, oltre l'acfjuedotto chiamato Mo- lina dal benemerito costruttore (che provvede la città di acque abbon- danti), che servirà a passare il Guadaijorce, ed a condurre a Ma- laga le acque della Sierra di Mijis col mezzo dell'acquedotto di Chur- riana. Si crede che i fenicii sieno stali i fondatori di questa città, lun^o tempo prima della nascita di Ge- sù Ciisto. Strabene, Plinio ed al- tri autori ne fanno di ciò menzio- ne, aggiungendo anzi il primo cho le venne il nome dalla parola fé-, nicia malacliy che vuol dire sala- re, perchè quivi facevasi un graa trattico di pesce e carne salala. Deve essere stala molto ragguarde- vole sotto i romani, giudicando- si dagli avanzi dei superstiti n»a. numenti. Sopra un* altura all'est ove sta il castello moresco in ro- vina, chiamato Gibrnlfaro, si tro- varono i rimasugli di capitelli e intere colonne di marmo , che si credono avere appartenuto ad uu tempio fabbricato dai romani ; scavando nel 17B9 i fondamenti del- la dogana si scuoprì un gran numero di avanzi dì monumenti e di scolture, e specialmente una bella statua di marmo bianco che si prese per quella di una impe- ratrice. La città occupa presso a poco lo stesso luogo dove sorgeva l'antica Malaca. Questa città fu tolta e ripresa ai mori dal re Ferdinando V nel i4'^7* dopo una lunga ostinata resistenza ; e la ca- duta di Malaga in potere de'cri- stiani fu foriera della presa di Granata e suo regno, colla quale
MAL rimase nelle Spagne dislriilfa l'a- raba possanza, ch'era durata circa 700 anni. I francesi se ne impadionirono nel 18 io, e non l'abbandonarono che alla fine del 18 12. JNegii anni i8o3 e i8o4 questa città molto sofferse dalla febbre gialla, flagello che quivi ricomparve anche nel 181 3 e 1821 ; ma una maggior vigilanza e cure più attive lo rendettero allora meno funesto. La sede vescovile fu eretta nel IV secolo, e dichiarata sotto la metropoli di Granata, quando que- sta nel 1493 fu a tal grado ele- vata da Alessandro VI, che nello stesso tempo ripristinò il vescovato di Malaga. Dipoi fu fatta suffVaga- nea dell'arcivescovo di Siviglia, come lo è ancora. Tra i suoi vesco- vi vi fu il celebre cardinal Albe- roni, consecrato da Benedetto XIII ; ma rinunziò nel dì seguente colla pensione di duemila doppie. Gli ul- timi vescovi di Malaga sono i seguen- ti. Emmanuele Ferrer-y-Figueredo di Granata, traslatato nel 1 785 da Zamora dal Papa Pio VI. Vincenzo de la Madrid di Potes diocesi di Leon, fatto vescovo da Pio VII nel 1800 . Idelfonso Canedo et VigiI di Grullos diocesi d'Oviedo, da detto Papa preconizzalo nel 1814. Emmanuele Martinez del- l'ordine de' mercedari di Caldas diocesi di Compostella, eletto da Leone XII nel i82 5. Questo Pontefice nel 1828 vi traslatò da Palencia Gio. Francesco Martinez Ca- stillon di Saragozza. 11 Pontefice Gregorio XVI nel concistoro de'29 luglio i833 preconizzò in vescovo Giuseppe Gomez-y-Navar del ter- l'ordine di s. Francesco, nato in Antequera, definitore generale del suo ordine. Al presente la sede è MAL 39 vacante. La cattedrale, splendido e solido edifizio, è sotto il titolo dell'Annunziazione di Maria Vergi- ne. Il capitolo si compone di otto dignità, la prima delle quali è il decano, di dodici canonici colle pre- bende teologale e penitenziaria , di altrettanti beneficiati chiamati porzionari, e di altri preti e chie- rici addetti al divino servizio. Nel- la cattedrale vi è il fonte battesi- male, essendo affidata la cura del- le anime all'arciprete. Il magnifico palazzo vescovile è prossimo alla cattedrale. Oltre di questa nella cit- tà sonovi altre tre primarie chiese parrocchiali, tutte suffraganee della cattedrale, munite ognuna del bat- tisterio. Vi sono ancora diveisi monasteri e conventi di religiosi e di monache, alcune confraternite, il seminario con circa sessanta a- lunni. La diocesi è ampia e contenente molti luoghi. Ogni nuovo vescovo è tassato ne' libri della cancelleria apostolica in fioiini 2 5oo, in proporzione alla rendita della mensa, ch'è di 60,000 reali chiamali di Vellon, gravata però di pensioni. MALAMOCCO, Mcthamaucum o Medoacus portus. Città vescovile un tempo, ed ora borgo del regno lombardo-veneto, provincia e distretto di Venezia, in un'isola al sud, più di due leghe distante da Venezia, alla metà di una lunga e stretta lingua di terra rinchiusa fra l'Adriatico e le lagune, e tut- ta coperta di fertili ortaglie, che danno eccellenti erbaggi e fra gli altri prodotti squisiti meloni. Vi erano tre chiese, una delle quali è la parrocchia sussistente, e le sue auliche e belle abitazioni ora più non esistono. Alla estremità meri- dionale dell'isola stessa v'è il por- to che prende il nome di por-
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rimase nelle Spagne <strong>di</strong>slriilfa l'a-<br />
raba possanza, ch'era durata circa<br />
700 anni. I francesi se ne impa<strong>di</strong>onirono<br />
nel 18 io, e non l'abbandonarono<br />
che alla fine del 18 12.<br />
JNegii anni i8o3 e i8o4 questa<br />
città molto sofferse dalla febbre<br />
gialla, flagello che quivi ricomparve<br />
anche nel 181 3 e 1821 ; ma<br />
una maggior vigilanza e cure più<br />
attive lo rendettero allora meno<br />
funesto.<br />
La sede vescovile fu eretta nel<br />
IV secolo, e <strong>di</strong>chiarata sotto la<br />
metropoli <strong>di</strong> Granata, quando que-<br />
sta nel 1493 fu a tal grado ele-<br />
vata da Alessandro VI, che nello<br />
stesso tempo ripristinò il vescovato<br />
<strong>di</strong> Malaga. Dipoi fu fatta suffVaga-<br />
nea dell'arcivescovo <strong>di</strong> Siviglia, come<br />
lo è ancora. Tra i suoi vesco-<br />
vi vi fu il celebre car<strong>di</strong>nal Albe-<br />
roni, consecrato da Benedetto XIII ;<br />
ma rinunziò nel dì seguente colla<br />
pensione <strong>di</strong> duemila doppie. Gli ul-<br />
timi vescovi <strong>di</strong> Malaga sono i seguen-<br />
ti. Emmanuele Ferrer-y-Figueredo<br />
<strong>di</strong> Granata, traslatato nel 1 785 da<br />
Zamora dal Papa Pio VI. Vincenzo<br />
de la Madrid <strong>di</strong> Potes <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong><br />
Leon, fatto vescovo da Pio VII<br />
nel 1800 . Idelfonso Canedo et<br />
VigiI <strong>di</strong> Grullos <strong>di</strong>ocesi d'Oviedo,<br />
da detto Papa preconizzalo nel<br />
1814. Emmanuele Martinez del-<br />
l'or<strong>di</strong>ne de' mercedari <strong>di</strong> Caldas<br />
<strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> Compostella, eletto da<br />
Leone XII nel i82 5. Questo Pontefice<br />
nel 1828 vi traslatò da Palencia<br />
Gio. Francesco Martinez Ca-<br />
stillon <strong>di</strong> Saragozza. 11 Pontefice<br />
Gregorio XVI nel concistoro de'29<br />
luglio i833 preconizzò in vescovo<br />
Giuseppe Gomez-y-Navar del ter-<br />
l'or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> s. Francesco, nato in<br />
Antequera, definitore generale del<br />
suo or<strong>di</strong>ne. Al presente la sede è<br />
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vacante. La cattedrale, splen<strong>di</strong>do<br />
e solido e<strong>di</strong>fizio, è sotto il titolo<br />
dell'Annunziazione <strong>di</strong> Maria Vergi-<br />
ne. Il capitolo si compone <strong>di</strong> otto<br />
<strong>di</strong>gnità, la prima delle quali è il<br />
decano, <strong>di</strong> do<strong>di</strong>ci canonici colle pre-<br />
bende teologale e penitenziaria ,<br />
<strong>di</strong> altrettanti beneficiati chiamati<br />
porzionari, e <strong>di</strong> altri preti e chie-<br />
rici addetti al <strong>di</strong>vino servizio. Nel-<br />
la cattedrale vi è il fonte battesi-<br />
male, essendo affidata la cura del-<br />
le anime all'arciprete. Il magnifico<br />
palazzo vescovile è prossimo alla<br />
cattedrale. Oltre <strong>di</strong> questa nella cit-<br />
tà sonovi altre tre primarie chiese<br />
parrocchiali, tutte suffraganee della<br />
cattedrale, munite ognuna del bat-<br />
tisterio. Vi sono ancora <strong>di</strong>veisi<br />
monasteri e conventi <strong>di</strong> religiosi<br />
e <strong>di</strong> monache, alcune confraternite,<br />
il seminario con circa sessanta a-<br />
lunni. La <strong>di</strong>ocesi è ampia e contenente<br />
molti luoghi. Ogni nuovo<br />
vescovo è tassato ne' libri della<br />
cancelleria apostolica in fioiini 2 5oo,<br />
in proporzione alla ren<strong>di</strong>ta della<br />
mensa, ch'è <strong>di</strong> 60,000 reali chiamali<br />
<strong>di</strong> Vellon, gravata però <strong>di</strong> pensioni.<br />
MALAMOCCO, Mcthamaucum<br />
o Medoacus portus. Città vescovile<br />
un tempo, ed ora borgo del regno<br />
lombardo-veneto, provincia e<br />
<strong>di</strong>stretto <strong>di</strong> Venezia, in un'isola al<br />
sud, più <strong>di</strong> due leghe <strong>di</strong>stante da<br />
Venezia, alla metà <strong>di</strong> una lunga<br />
e stretta lingua <strong>di</strong> terra rinchiusa<br />
fra l'Adriatico e le lagune, e tut-<br />
ta coperta <strong>di</strong> fertili ortaglie, che<br />
danno eccellenti erbaggi e fra gli<br />
altri prodotti squisiti meloni. Vi<br />
erano tre chiese, una delle quali è<br />
la parrocchia sussistente, e le sue<br />
auliche e belle abitazioni ora più<br />
non esistono. Alla estremità meri-<br />
<strong>di</strong>onale dell'isola stessa v'è il por-<br />
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