Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ...
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3o4 MAR pere con quali degne lodi encomiarla; e l'altro dottore s. Bernardo si protesta, che nessuna impresa gli sembrava sì ardua, come il tesser elogi alia gloriosa Madre di Dio e l'appagare in questa parte la di- vozione di tutti i fedeli , dicendo nel serm. 4 ''* Assumpt. B. M. V . >* Nessuna cosa più mi diletta, che il parlare della Vergine Madre di Dio, ma nessuna cosa parimente più di questa mi atterrisce. Pe- rocché, per non dire nulla de' suoi meriti, i quali sono ineffabili, e del- le sue prerogative del lutto singo- lari, tanta è la divozione e sì gran- de è l'amore, con cui tutti i fedeli meritamente l'onorano, la rispetta- no, r invocano , e le si raccoman- dano, che sebbene ognuno fa a gara di parlare di lei , nondimeno tuttociò che se ne dice non cor- risponde all'espettazione loro, ne riesce a sufficienza gradito ; peroc- ché sempre' è vero che si é tentato di spiegare quel eh' è indicibile, e si è procurato di dare ad inten- dere quel eh* è incomprensibile ". Inoltre s. Bernardo, secondo le divine scritture, considerò pure Ma- ria Vergine , e come promessa ai nostri primi padri, e come figura- ta sotto diversi simboli misteriosi, e come predetta dai profetici ora- coli. All'articolo Immagine parlammo pure di quelle della Beata Vergine, che diciamo anco Madonna [Fedì), e si osserva che fu rap- presentata più frequentemente con Gesù in grembo dopo l'eresia di Nestorio : ordinariamente i latini la figurarono sostenere Gesù nelle brac- cia, ed i greci in atto di tenerlo accosto al petto. Monsignor Gìo. Battista Rosani vescovo di Eritrea nel i844 lesse nel r accademia Tiberina di R^oma , MAR un dotto ed eloquente ragionamen- to, in cui lodando Maria prese a dimostrarla quale oggetto primario delle compiacenze divine. Spingendo il pensiero fin là dove Dio prima dei secoli era beato in sé stes- so, fin d' allora mostrò essersi de- liziato in Maria, averla poi vagheggiata in mezzo alla grand' o- pera della creazione; e creando il sole essersi compiaciuto che que- sto le sarebbe dato a manto di lu- ce ; e creando la luna averle pre- scritto che fosse sgabello a' suoi piedi, alle stelle che fornissero un serto luminoso al suo capo ; e nel- l'atto che al mare dava i confini, aver sorriso a Maria che sarebbe apparsa su quello stella propizia ai nocchieri ; aver volto uno sguardo lusinghiero alla terra, che si dovea abbellire del suo soggiorno; e la porta de' cieli nell* atto stesso aver concessa a Maria, dove già e reggia e trono le apprestava. Ne aver cessato, in mezzo alla sua col- lera, di vagheggiare questa sua più bella creatura, quando la colpa a tutto il creato avea tolto quel bea- lo suo riso ; e intanto che passeg- giava sdegnato fra i boschetti del- l' Eden, il trionfo di lei aver fin d' allora minacciato all' angue ne- mico, dandole già tanta parte nel- la gloria della riparazione. Discorrendo poscia per quei quaranta secoli che furono dalla colpa alla riparazione, e animandoli ai sublimi concetti di che è ispirata la poesia delle sacre carte quando al* lode alla Vergine, richiamò l'il- lustre oratore rapidamente al pen- siero le perenni testimonianze che le dava 1' Altissimo della sua com- piacenza : lei aver voluto che fos- se speranza ai patriarchi, ispira- zione ai profeti, conforto ai ere-
MAPc denti, in luUo aver simboleggialo ÌVIaria, a Noè nell' iride, a Mosè nel roveto , a Gedeone nel vello presagio di vittoria, al popolo elet- to nella mistica nuvoletta: di lei essere immagini la stella di Gia- cobbe, la rosa di Gerico, il cedro del Libano, la palma di Cades, il cipresso di Sionne, e quante altre si leggono nelle pjigine ispirale. Quella poi che, non creata ancora, avea di sé innamorato l'Eterno, più largo campo apri all'eloquen- za del prelato, quando nella pie- nezza de' tempi si fece a descrive- rò i doni di che piacque all' Altissimo arricchirla nel beato momento della sua concezione , e la grazia che tutta la investì del suo fulgore, e la superbia del serpe infernale fiaccata in questa umana creatura, la cui purezza, come terso cristallo, non fu pure un istante appannata dall'alito suo avvelena- tore. Tutta quindi la vita di lei fu richiamata a far fede delle di- vine compiacenze: l'innocenza, l'amore, la fede, che l'accompagnarono ne' sacri recessi del tempio; quel suo fiat onde dipendea la sa- lute delle umane generazioni j il primo miracolo con che il suo di- 'vi no Figliuolo cominciò a svelare la sua possanza nel mondo, avvenuto alla preghiera di quell' una che nel mondo tal possanza conosceva ; que'dolori stessi con che ella con- corse al sacrifizio del Golgota ; la preziosa eredità di Gesù a lei af- fidata nel testamento della croce ; il trionfo in fine per cui salendo di sfera in sfera fu assunta al trono celeste^ e fatta centro di tanta gloria quanta il Padre, il Figlio, il Paracleto su lei, figlia^ madre, sposa, a gara ne sfolgoravano. E VOL. xiu. MAR 3o^ se umano pensiero non può raf- figurarsi nel suo splendore la glo- ria di che Dio si compiace rive- stire nel cielo questa sua prediletta cieatura , a concepire almeno da lontano quanta esser debba un argo mento più sensibile prese a svolgere 1* oratore, mostrando quanta sia quella gloria acciden- tale, di cui tutti siamo testimoni, che l'Altissimo ha voluto darle qui in terra. Perchè da ogni angolo più remoto di questa, dalle popo- lose città fino ai più nudi deserti, a lei sorgano templi ed altari , a lei sola Iddio commette la custodia delle sue grazie, e vuole che per le sole sue mani discendano ad irrigare la terra le sue celestia- li benedizioni. MARIA MADDALENA (s.). Ce- lebre nella Chiesa pel suo tenero amore a Gesù Cristo: era galilea di nascita , e il soprannome di Maddalena le venne da Magdalo o Madgalum, castello vicino al lago di Genesareth, detto altrimenti mare di Gahlea. L'evangelista s. Luca parla di una donna peccatrice^ la quale unse i piedi a Gesù in casa di Simone il Fariseo^ nella città di Naim. In s. Luca e in s. Marco parlasi di Maria da Magdalo, dalla quale Gesù Cristo cacciò sette demoni ; e finalmente parlasi di una Maria da Betania, sorella di Maria e Lazzaro, in s. Matteo, in s. Marco e in s. Giovanni, la quale unse i piedi a Gesù in Betania , in casa di Simone il Leproso. Molti gravi autori pensano che sotto questi nomi s* intenda una sola e medesima donna; ch'ella cadde, essendo gio- vane, in certi disordini ; che in ca- stigo della sua vita colpevole fu posseduta da sette demoni ; che an- 20 ,
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pere con quali degne lo<strong>di</strong> encomiarla;<br />
e l'altro dottore s. Bernardo<br />
si protesta, che nessuna impresa<br />
gli sembrava sì ardua, come il tesser<br />
elogi alia gloriosa Madre <strong>di</strong> Dio<br />
e l'appagare in questa parte la <strong>di</strong>-<br />
vozione <strong>di</strong> tutti i fedeli , <strong>di</strong>cendo<br />
nel serm. 4 ''* Assumpt. B. M. V .<br />
>* Nessuna cosa più mi <strong>di</strong>letta, che<br />
il parlare della Vergine Madre <strong>di</strong><br />
Dio, ma nessuna cosa parimente<br />
più <strong>di</strong> questa mi atterrisce. Pe-<br />
rocché, per non <strong>di</strong>re nulla de' suoi<br />
meriti, i quali sono ineffabili, e del-<br />
le sue prerogative del lutto singo-<br />
lari, tanta è la <strong>di</strong>vozione e sì gran-<br />
de è l'amore, con cui tutti i fedeli<br />
meritamente l'onorano, la rispetta-<br />
no, r invocano , e le si raccoman-<br />
dano, che sebbene ognuno fa a gara<br />
<strong>di</strong> parlare <strong>di</strong> lei , non<strong>di</strong>meno<br />
tuttociò che se ne <strong>di</strong>ce non cor-<br />
risponde all'espettazione loro, ne<br />
riesce a sufficienza gra<strong>di</strong>to ; peroc-<br />
ché sempre' è vero che si é tentato<br />
<strong>di</strong> spiegare quel eh' è in<strong>di</strong>cibile, e<br />
si è procurato <strong>di</strong> dare ad inten-<br />
dere quel eh* è incomprensibile ".<br />
Inoltre s. Bernardo, secondo le <strong>di</strong>vine<br />
scritture, considerò pure Ma-<br />
ria Vergine , e come promessa ai<br />
nostri primi padri, e come figura-<br />
ta sotto <strong>di</strong>versi simboli misteriosi,<br />
e come predetta dai profetici ora-<br />
coli. All'articolo Immagine parlammo<br />
pure <strong>di</strong> quelle della Beata Vergine,<br />
che <strong>di</strong>ciamo anco Madonna<br />
[Fedì), e si osserva che fu rap-<br />
presentata più frequentemente con<br />
Gesù in grembo dopo l'eresia <strong>di</strong><br />
Nestorio : or<strong>di</strong>nariamente i latini la<br />
figurarono sostenere Gesù nelle brac-<br />
cia, ed i greci in atto <strong>di</strong> tenerlo<br />
accosto al petto.<br />
Monsignor Gìo. Battista Rosani<br />
vescovo <strong>di</strong> Eritrea nel i844 lesse<br />
nel r accademia Tiberina <strong>di</strong> R^oma<br />
,<br />
MAR<br />
un dotto ed eloquente ragionamen-<br />
to, in cui lodando Maria prese a<br />
<strong>di</strong>mostrarla quale oggetto primario<br />
delle compiacenze <strong>di</strong>vine. Spingendo<br />
il pensiero fin là dove Dio prima<br />
dei secoli era beato in sé stes-<br />
so, fin d' allora mostrò essersi de-<br />
liziato in Maria, averla poi vagheggiata<br />
in mezzo alla grand' o-<br />
pera della creazione; e creando il<br />
sole essersi compiaciuto che que-<br />
sto le sarebbe dato a manto <strong>di</strong> lu-<br />
ce ; e creando la luna averle pre-<br />
scritto che fosse sgabello a' suoi<br />
pie<strong>di</strong>, alle stelle che fornissero un<br />
serto luminoso al suo capo ; e nel-<br />
l'atto che al mare dava i confini,<br />
aver sorriso a Maria che sarebbe<br />
apparsa su quello stella propizia<br />
ai nocchieri ; aver volto uno sguardo<br />
lusinghiero alla terra, che si<br />
dovea abbellire del suo soggiorno;<br />
e la porta de' cieli nell* atto stesso<br />
aver concessa a Maria, dove già<br />
e reggia e trono le apprestava. Ne<br />
aver cessato, in mezzo alla sua col-<br />
lera, <strong>di</strong> vagheggiare questa sua più<br />
bella creatura, quando la colpa a<br />
tutto il creato avea tolto quel bea-<br />
lo suo riso ; e intanto che passeg-<br />
giava sdegnato fra i boschetti del-<br />
l' Eden, il trionfo <strong>di</strong> lei aver fin<br />
d' allora minacciato all' angue ne-<br />
mico, dandole già tanta parte nel-<br />
la gloria della riparazione. Discorrendo<br />
poscia per quei quaranta<br />
secoli che furono dalla colpa alla<br />
riparazione, e animandoli ai sublimi<br />
concetti <strong>di</strong> che è ispirata la<br />
poesia delle sacre carte quando al*<br />
lode alla Vergine, richiamò l'il-<br />
lustre oratore rapidamente al pen-<br />
siero le perenni testimonianze che<br />
le dava 1' Altissimo della sua com-<br />
piacenza : lei aver voluto che fos-<br />
se speranza ai patriarchi, ispira-<br />
zione ai profeti, conforto ai ere-