Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ...

«uBo MAR
fatto agli II ottobre i44^> ***'"•
titola della Santità di Nostro Si-
gnore il Papa , e della corte di
Roma marescalco. la questa linea,
la più ingguardevcle di tutte le
altre, e la più ricca di feudi e
Tiobili signorie, cominciò a perpe-
tuarsi una tal dignità, onde la oaedesima
fu detta ancora de' Marescialli.
De'conclavi in cui nel i43i
ti nel i447 fui'ono eletti nel con-
-veato di s. Maria sopra Minerva,
luogo opportuno per non avere fi-
nestre dalla parte di strada, Euge-
nio IV e Nicolò V, il secondo fu
rimarchevole, in cui Gio. Battista
Savelli ed altri baroni dichiararono
certe pretensioni, che indicammo
a detto voi. XV, p. 282, in
un a quelli che lo custodirono; dap-
poiché il Savelli pretendeva d'es-
sere ammesso all' elezione del Papa,
per r antico diritto che vantava
concesso da Innocenzo VI e da
Martino V alla sua famiglia. In
quello di Eugenio IV rileviamo dal
diario del ceremoniere Paolo Be-
nedetto Nicolai, presso il Gattico,
Ada caerem. p. 281, che fu sbar-
rata la piazza dai romani, e guardata
dai romani stessi. Sotto Euge-
nio IV essendosi noJ 1 434 sollevati
i romani, il Papa ai 2 novembre
dell'anno i435 nominò mare-
sciallo di Roma Gaspare di Gio-
vanni di Lello Petroni, pei servigi
prestali nella ricupera di Roma, e
per aver liberato il nipote cardi-
nal camerlengo imprigionato in
Campidoglio: tanto scrivono il Novaes
nella vita di Eugenio IV, ed
il Marini, t. I, p. 144. Nelle Me-
morie storiche di Benevento del
Borgia t. IH, p. 335, si riporta
come negli statuti formati ai tempi
di Eugenio IV, sotto la rubrica
che ha per titolo; G^^w officiali'
MAR
bus da Juribus curiae (landa , vi e
mentovato il maresciallo dopo il
rettore , assessore e castellano di
Benevento; e nella rubrica de offi-
cio manescallij così parlasi della
sua incombenza. Iteni quod mene-
scallus eidem rectori àssistens in
executionibus niandatorum, senten-
tiarum, et custodia civitatis de die et
de noctCy prout jnerit expediens, etc.
Di questo nobile ofiizio non si fa
menzione negli statuti beneventani
approvati da Sisto V, poiché era
esso cessato, e datone il carico al
bargello.
VII. Pandol/o Sacelli di Rignano
figlio di Gio. Battista preceden-
te, conseguì a vita il maresciallato
da Nicolò V. Questo Papa nel
1452, per la venuta in Roma dell'imperatore
Federico lllj narra il
Platina che per tenere in quiete
la moltitudine, creò tredici mare-
scialli , acciò avessero cura delle
Xni regioni della città, e donò
loro tredici vesti di porpora. Pandolfo
morì nel pontificato di Pao-
lo II.
Vili. Pietro Francesco Savelli
di Rignano, primogenito di Pandol-
fo. Racconta il Gara m pi che detto
Pietro successe al genitore per de-
putazione fattane a' 28 agosto del
1471 da Sisto IV, il quale era
stato ai 9 sollevato al pontificato.
Il medesimo scrittore citando altro
documento, asserisce che dipoi il
Papa con bolla de' 21 agosto 147^,
assegnò la metà degli emolumenti e
proventi del maresciallato a Filip-
po ft'atello minore di Pietro. Il
Ratti ci avverte che a Filippo il
comun padre avea fatto prendere
moglie colla speranza di fargli la
rassegna della magistratura, sebbe-
ne la di lui morte e quella di Pao-
lo II, a cui avea avanzato supplì-