Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ...
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24»<br />
^l'VR<br />
co fu proprio de' soli bibliolecaiì.<br />
Di lai nome hanno spesso fatto<br />
uso i custo<strong>di</strong> stessi nei libri da loro<br />
stampati o nelle approvazioni falle<br />
ai libri sottomessi alla loro censu-<br />
ra, come può vedersi nelle opere<br />
del Gra<strong>di</strong> , dello Schelstrate , del<br />
Majella, del Vignoli, dell' Assema-<br />
ni e <strong>di</strong> altri, per lacere del vivente<br />
car<strong>di</strong>nal Mai, che nelle sue opeie<br />
sempre si è intitolato prefetto della<br />
biblioteca vaticana, e monsignor<br />
Laureani attuale degnissimo primo<br />
custode, che in due atleslati pro-<br />
dotti nei tìiss. del Tasso pubblicati<br />
dall'Alberti si sottoscrive , secondo<br />
prefetto della biblioteca vaticana.<br />
Può vedersi in proposito il Polidori,<br />
a p. 169.<br />
Nell'ultimo <strong>di</strong> febbraio i544><br />
Paolo III dal vescovato <strong>di</strong> Reggio<br />
traslatò il car<strong>di</strong>nale a quello <strong>di</strong><br />
Gubbio, <strong>di</strong> cui nel maggio prese<br />
posssesso per procura, ma nel fine<br />
dell'anno vi si portò alla visita della<br />
<strong>di</strong>ocesi. Nell'anno seguente iS^S<br />
Paolo III lo mandò a Trento per<br />
presiedere al concilio generale, coi<br />
due altri legati del Monte e Polo,<br />
e quivi fece conoscere a tutta la<br />
Chiesa adunata, qual fosse la sua<br />
virtù, prudenza , vasta eru<strong>di</strong>zione<br />
e destrezza nel trattare gli affari<br />
d' importanza. Mostrò nel concilio<br />
la sua intrepidezza per la verità e<br />
per la giustizia, come per mante-<br />
nere illesi i <strong>di</strong>ritti della santa Sede,<br />
in <strong>di</strong>fesa della quale non curò <strong>di</strong><br />
perdere la grazia <strong>di</strong> Carlo V, sen-<br />
za curarne il suo sdegno, concepito<br />
singolarmente perchè venne decre-<br />
tato il traslocamento del concilio<br />
in Bologna : si prolestò che l' imperatore<br />
poteva farlo morire, ma<br />
non trarlo dal suo proponimento e<br />
dall'obbe<strong>di</strong>enza pontificia, e che Dio<br />
avrebbe giu<strong>di</strong>cato ambedue. Tras-<br />
MAR<br />
ferito da Trento Bologna nel<br />
i547 il concilio, fu dal Papa chiamalo<br />
a Roma per trattare con cs>o<br />
lui <strong>di</strong> queste materie^ come <strong>di</strong> essa<br />
meglio istruito. In questo tempo<br />
Io nominò legato <strong>di</strong> Bologna e <strong>di</strong><br />
Ravenna, e dopo la morte <strong>di</strong> Pier<br />
Luigi Farnese duca <strong>di</strong> Parma fu<br />
destinato dallo stesso Paolo III le-<br />
gato <strong>di</strong> Piacenza, ma venendo occupala<br />
la città dagli imperiali non<br />
vi si portò. Da Bologna fu richiamato<br />
a Roma, poiché il Papa<br />
avea bisogno della sua * assistenza ,<br />
principalmente per le cose <strong>di</strong> Ger-<br />
mania, ove allora si era pubblica-<br />
to Vlnterim, cedendo la legazione<br />
al car<strong>di</strong>nal del Monte poi Giulio<br />
III, che la bramava. Tra i sog-<br />
getti poi della sua famiglia meri-<br />
tano menzione, Guglielmo Sirlelo<br />
in seguito car<strong>di</strong>nale, Pietro Etiope,<br />
Mariano Vittorio e Pietro Paolo<br />
Gualtieri ambedue <strong>di</strong> Rieti, Nicolò<br />
Frisio, Girolamo Berardelii, ed An-<br />
gelo Massarelli suo segretario, tulli<br />
celebri per le loro opere date al<br />
pubblico, talché la sua casa si polè<br />
chiamare con Pietro Aurelio un'ac-<br />
cademia. AI dolore provato dal<br />
car<strong>di</strong>nale per la morte <strong>di</strong> Paolo<br />
III, si aggiunse una malattia, che<br />
per tutto l'inverno lo tenne in<br />
letto, e fu costretto lasciare Roma<br />
per mutare aria; ma sapu-<br />
to appena da Giulio III ch'erasì<br />
rimesso, subito lo chiamò ad<br />
abitare nel palazzo pontificio , pcT<br />
averlo pronto a tutte le occasioni<br />
nelle quali avesse avuto bisogno del<br />
consiglio <strong>di</strong> lui. Fa protettore del-<br />
l' or<strong>di</strong>ne de'servi e degli agostiniani,<br />
ai quali or<strong>di</strong>ni giovò mollo colla<br />
sua assistenza. Nel i552 fu ascrit-<br />
to alla congregazione del s. offizio,<br />
che da lui ricevè gran vantaggio ,<br />
e dal medesimo Giulio HI fu coi