Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ...
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a36<br />
MAR<br />
argomentare qual sia il sentimento<br />
della Chiesa romana a riguardo del<br />
breviario che ci propone a legge-<br />
re. Del rimanente negano la cadu-<br />
ta <strong>di</strong> Marcellino , lo vSchelslrate,<br />
ylntiq. iIbis ir. circa concilia <strong>di</strong>sser-<br />
tai, I , cap. 6j del tom. XI della<br />
Bibliol. Pont, <strong>di</strong> Roccaberti p. 69;<br />
Pietro de Marca, De concord, sa-<br />
cerd. et imp. lib. 1, cap. II, § 4;<br />
Pietro Coustant, in Pracfat. ad<br />
Epist. Reni. Pont. par. 2 , n. 4^ ><br />
p. 85; Papcbrochio, in Propyleo<br />
<strong>di</strong>ssert. 7, p. 4^ J Tillemont, Annet.<br />
3i in PcrseciU. Dioclet.j Na-<br />
tale Alessandro, Hist. eccl. saec. Ili,<br />
<strong>di</strong>ssert. 20 ; Pagi , Critica in Baron.<br />
ad an. 3o2; Aguirre, in De-<br />
fens. Calhedrae s. Pc.tri tract. 1,<br />
<strong>di</strong>sput. 78, sect. I ; Noris, in Hist.<br />
Donatisi, tom. 4> P^^'-<br />
'> cap. 7;<br />
Sangallo, Gest. de' Pont. t. III, p.<br />
3t>7 e seg., e l'ex gesuita Saverio<br />
Demarco nella sua Difesa <strong>di</strong> alcu-<br />
ni Pontefici romani accusati <strong>di</strong> er-<br />
rore, cap. 12, p. i4o, la quale <strong>di</strong>s-<br />
seriazione fu nuovamente inserita<br />
dal Zaccaria nelle sue Dissertazioni<br />
<strong>di</strong> storia eccl. t. X , <strong>di</strong>ssert. i<br />
p. I'. Vincenzo de Castro , Difesa<br />
della causa <strong>di</strong>s. Marcellino 1 Pon-<br />
tefice romanOy Roma 18 19. Fu s.<br />
Marcellino sepolto nel cimiterio <strong>di</strong><br />
Priscilla nella via Salaria. Due let-<br />
tere che si ascrivono a s. Marcel-<br />
lino, la prima a Salomone vescovo,<br />
la seconda ai vescovi orientiili, hanno<br />
la medesima critica <strong>di</strong> quelle<br />
de' suoi predecessori, e ritenute a-<br />
pocrife. Vacò la santa Chiesa sei<br />
mesi, e ventiquattro giorni.<br />
MARCELLINO (s.), martire. Era<br />
prete della chiesa <strong>di</strong> Roma, ed in-<br />
sieme coir esorcista s. Pietro fu<br />
condannato a morte per la fede,<br />
circa r anno 3o4, durante la per-<br />
secuzione <strong>di</strong> Diocleziano. Essi furo-<br />
,<br />
MAR<br />
no decapitati in una foresta lungi<br />
tre miglia da Roma, ed ivi rima-<br />
sero sotterrati, fino a che una rag-<br />
guardevole dama per nome Lucilla<br />
ritirò i loro corpi, in conseguenza <strong>di</strong><br />
una rivelazione, e li ripose presso a<br />
quello <strong>di</strong> s. Tiburzio, nelle catacom-<br />
be sulla via Lavicana. Anastasio Bi-<br />
bliotecario riferisce che Costantino<br />
il Grande e<strong>di</strong>ficò in questo luogo<br />
una chiesa che intitolò del nome<br />
dei due martiri. Secondo lo stesso<br />
scrittore i Pontefici Onorio I e A-<br />
driano I fecero ristaurare la chie-<br />
sa e il cimiterio <strong>di</strong> s. Tiburzio, e<br />
dei ss. Marcellino e Pietro. Neir827<br />
i corpi <strong>di</strong> questi due martiri furono<br />
trasportati a Strasburgo, e poco dopo<br />
deposti a Michlenstadt, quin<strong>di</strong><br />
a Malinheim ovvero Selingestadt,<br />
ove fu e<strong>di</strong>ficata in loro onore una<br />
chiesa ed un monastero. La loro<br />
festa si celebra il 2 giugno.<br />
MARCELLINO (s.), vescovo<br />
d'Embrun. Nato in Africa da ge-<br />
nitori per nobiltà ragguardevoli,<br />
passò nelle Gallie con Vincenzio e<br />
Donnino. Pre<strong>di</strong>cò il vangelo con<br />
esito felicissimo ne' paesi vicini alle<br />
Alpi , ed in seguito si fermò ad<br />
Embrun, presso cui fecesi un O"<br />
ratorio per recarvisi la notte a fare<br />
orazione. Come fu la città ridotta<br />
alla religione cristiana, egli pregò<br />
s. Eusebio <strong>di</strong> Vercelli <strong>di</strong> consecrare<br />
il suo oratorio. Appagato <strong>di</strong> ciò,<br />
fu egli stesso consecrato vescovo<br />
per governare il popolo che avea<br />
guadagnato a Gesù Cristo ; locchè<br />
pare che seguisse dopo l'anno 363.<br />
Pieno <strong>di</strong> zelo per la gloria <strong>di</strong> Dio,<br />
si affaticò senza posa per far fiori-<br />
re la vera pietà. Incaricò Vincen-<br />
zio e Donnino <strong>di</strong> propagare la fede<br />
in Digne e in altri luoghi ove non<br />
poteva recarsi egli stesso; e le sue<br />
missioni , avvalorale da miracoli<br />
,