Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ...

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Muratori, Annali d'Italia tom. II,
par. I, an. 3o4, p. 286.
Dell'aver s. Marcellino reso cul-
to agli ìdoli 8Ì fa ineuzÌQne nel
Bi evitino romano ai 26 aprile, ma
tratlando il cardinal Lambertiiii,
poi Benedetto XIV, De sen^. Dei
beali/, iib. 4> pa^'- 2, cap. i3, 11.
8, del Breviario e della sua auto-
rità, dice che non ostante questa,
molti dimostrano essere falsa la
storia di Marcellino: i.** dal silen-
zio io questa materia di tutti gli
antichi scrittori delle vile de' Pon-
tefici ; 2." dall' inutile diligenza dei
donatisti, che prelesero vessar i
cattolici con queslo fatto, il quale
non poterono mai provare, per lo
che disse s. Agostino, De unico
Bapt. cap. 16, parlando di Petihano
autore di questa favola : Egli
lo chiama scellerato e sacrilego ;
io lo dichiaro innocente j non occorre
che mi affatichi per provar
la mia difesa , poich' egli neppur
leggiermente si azzarda di provare
la sua accusa, li Janningo conti-
nuatore del Bollando, parlando dei
fatti storici che si leggono nelle
lezioni del breviario, approvale dal-
la sacra congregazione de' riti, di-
ce : In apologia prò aetis sanclo-
rum p.
1 2. Confesso, che da questa
approvazione nasce un grande
appoggio alle storie, ne mi figuro
che alcun cattolico il negheràj ma
che qutst' autorità sìa di tanto va-
lore, clic non vi possa essere qual-
che falsità, ovvero che gli eruditi
rimandino senza libertà per dispu-
tarne, e anche seguir il contrario,
fondati in ragioni di grande peso,
questo noi pretende la medesima
s. congregazione, che in fatti per-
mette di disputare se s. Dionisio
protettore di Parigi sia veramente
l'Areopagita j come t afferma U
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breviario a' 9 di ottobre, e di molti
altri fatti d' istoria nel medesimo
breviario riportati. 11 Baronio ci
avverte in questo stesso proposito,
Annal. eccl. ad an. 3o2, n. io4,
che la chiesa romana fu solila di
leggere o far leggere gli atti de'san-
\à, non come fossero un vangelo, lo
che avverte anche Gelasio, ma piulto-
sto lascia che ognuno possa esami-
nare le cose conforme la regola che
dà s. Paolo, allorché disse : prova-
te ogni cosa, e quello che ricono-
scete buono ritenetelo. Su questo
medesimo argomento è da vedersi
la Dissertatio theologico- critica de
argumenii ex breviario romano in
rebus hisloricis peliti valore. ... a
Didaco del Carro ecclesiae metro-
politanae Hispalensis portionario,
iiispali i74o> la quale fu composta
contro il dottissimo p. Emma-
nuele Gaetano de Sousa teatino
portoghese, autore del trattato, De
gravissima auctorilate romani bre-
viarii in rehislorica, a contro l'eru-
dito Pietro de Messa Beniles de Lu-
go, il quale (nel libro da lui scritto
contro (\c Bollandisti, e stampalo a
Madrid nel lySy, per difendere la
nobiltà Gusmanica di s. Domenico)
lungamente erasi trattenuto a provare
l'autorità del breviario romano
nelle cose storiche. II p. Bona-
ventura Amadeo de Cesare min.
conv. nondimeno, nel suo libretto
stampato in Napoli nel I74'« D^
criticfs in /le ptaesertim sacra ,
rectoqiie usu, maltratta il celebre
Natal Alessandro, pen-hè questi nella
(juestione della caduta di Mar-
cellino Papa, si scoi.ta dal breviario.
Ma dai Papebrochii, dai Mabillonii,
dai Ruinarli, dai Muratori, dai Maffei,
e per tacere altri molti dai due
Ponteiìoi BenedettoXlII e Benedetto
XIV, dcbbesi con miglior critica