Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ...
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iS MAG che ritornò ad essere sede vescovi- le, conferita a'6 aprile i8i8 a de Wolf vescovo di Dorila in par- tìbiis. Dopo la morie del vescovo di Magonza Colmar, Pio VII nel riordinamento degli atfari religiosi di Germania , istituendo nel 1821, l'arcivescovato di Friburgo, ne di- chiarò suffraganea Magonza, e lo è tuttora. Dopo lunga sede vacan- te. Pio Vili nel concistoro de' 2 settembre 1829 traslatò alla chiesa vescovile di Magonza Giuseppe Vito Burg d'Ofifemburg diocesi di Costanza, vescovo di Rodiopoli in partibus. Essendo questi morto nel i833, il Papa Gregorio XVI nel con- cistoro de' 20 gennaio i834 preconizzò in successore Giacomo Huinann d'Argentina, canonico decano di Magonza e vicario capitolare per dodici anni di questa chiesd, siccome eletto dal capitolo e cano- nici della cattedrale. Questi poco visse, onde i medesimi elettori pro- cedettero air elezione dell' odierno "vescovo monsignor Pietro Leopoldo Kaiser di Mulkeim diocesi di Magonza, che il medesimo Papa Gregorio XVI preconizzò nel con- cistoro de' 6 aprile i835. La cat- tedrale fondata dall'arcivescovo b. Willigisio, quasi bruciata nell'assedio del 1793, e restaurata dai vescovi e capitolo, è un edifizio ampio e di solida struttura , sotto l'invoca- EÌone di s. Martino vescovo e con- fessore. Il capitolo si compone del- la dignità del decano, di sei ca- nonici capitolari, compresi il teo- logo ed il penitenziere, di quattro prebendali, de'quali due sono pre- ti, e due uno parroco, l'altro saudiano o tesoriere , oltre dodici sacerdoti addetti al divino servigio. Kella cattedrale vi è il fonte bat- 8 MAG tesimale, e la ciua d'anime -si e- sercita dai orni nati parroco e sa- cellano. L' episcopio è un conve- niente edifizio, poco distante dalla cattedrale ; il cimiterio resta fuo- ri della città. , 01l|-e la cattedrale in Magonza sonovÌMji|tre (|u;ittro chiese parrocchiali, munite del bat- ^^isterio, non che il seminario con alunni, l'ospedale, ed il monte di pietà. La diocesi è circoscritta ne| granducato d' Assia , contenendo diverse città, terre e castelli, cou centoquarantollo parrocchie, e più di 26,000 cattolici. Ogni nuovo ve- scovo è tassalo ne' libri della camera apostolica in fiorini 348, es- sendo i frutti delia mensa circa 8000 fiorini renani, non gravati da pensioni. Concini dì Magonza. Il primo fu tenuto l'anno 8i3 a' 9 giugno d'ordine di Carlo Magno, che vi mandò quattro depu- tali. L'arcivescovo di Colonia e arcicappellano lldebaldo vi presie- dette con trenta vescovi e venticin» que abbati. Vi si lesse il vangelo, i canoni e diverse opere de'padri, fra le altre il pastorale di s, Gre- gorio I, per trovare i mezzi di ri- stabilire la disciplina della Chiesti. Gli abbati ed i monaci lessero le lettere di s. Benedetto. I conti , i giudici ed altri laici esaminarono le leggi, e resero giustizia a quelli che vi si presentarono. Vi si fece- ro cinquantacinque canoni: vi si dichiarò che si osserverebbero i decreti di s. Leone I, di non battezzare che a Pasqua ed alla Pen- tecoste, ed altri canoni sulla fede e disciplina. Diz. de' concila; Regia l. XXj Labbé t. VII; Arduino t. IV. ^
MAG Il sepondo fa hell'S^S o 829 per ordine di Lodovico I il Pio. GaU, christ. l. IH, p. GSy. II Icrzo c©ncilio neH'847 riunito in seltembre per volere di Lodo- tìoo II re di Germana^, e presi€- d«to da Rabano Mauro ai^jivescovo di Magonza, co4i dodici vescovi e parecchi abbati, priacipalmente per rimediare alle usurpazioni dei Jjeni ecclesiastici. Vi si fecero Irent'uno canoni relativi a diversi pun- ii di fède, ai diritti ed alla disci- plina del clero. Ibidem p. 638. li quarto uell' 848 in ottobre, contro il monaco Godescalco. Questi vi piesentò uno scritto sulle due predestinazioni, riprendendo Raba- no, e fu condannato. Rabano raccomandò ad Incmaro di rinserrare cjuel religioso. Diz. deconciliìj Ar- duino l. V. li quinto neirS^tx sopra la di- sdpiina. Regia t. XXI; Labbé t. Vili; Arduino t. V. Il sesto neirSSy pei diritti della Chiesa. Regia t. XXII; Labbc t. VII. 11 settimo neir 858. Gali, christ. t. HI, p. 638. L'ottavo neir 888, composto di Ire Provincie, e dei tre arcivesco- "vi di Magonza, Colonia e Treveri. IVella prefazione di questo concilio, i vescovi attribuiscono le pub- bliche calamità ai loix) peccati, par- ticolarmente alla interruzione dei concilii, e fanno la descrizione dello stato lagrimevole della Chiesa. Vi si fecero ventisei canoni, tratti la maggior parte dai concilii preceden- ti, sostenendovisi i diritti della Chie- sa, vari punti di liturgia e di di- ritto canonico. Diz. de cono.; Re- gia t. XXIV; Labbé t. IX; Arduino t. VI. il uono fu adunato nel i023, MAG (9 ossia concilio nazionale di Alcma gna, tenuto ad Aribon di Magonza, nel quale si corressero molti dis- ordini, ma non potè separare Ot- tone conte di liarmestein da Irmengarda , quantunque il conte avesse promesso di lasciarla. Diz. de coìic.j Regia t. XXV; Labbé t. IX; Arduino t. VI. Il decimo nel 1028, ovvero in un luogo vicino a Magonza, chiamato Gcizletense. Un uomo accu- sato dell'assassinio del conte Sige- fredo fu provato colla prova del ferro caldo. Ibidem. Il decimoprimo nel 1049, tenu- to dal Papa s. Leone IX alla pre- senza dell'imperatore Enrico IH il Nero, coir intervento di circa qua- ranta vescovi. Vi si proibì la simonia ed il matrimonio de' preti; dichiarando s. Leone IX legati apostolici gli arcivescovi di Magon* za. Ibidem. Il decimosecondo nel io55 da Ildebrando poi s. Gregorio VII, che vi designò Pontefice Vittore II già vescovo di Eichstett. Arduino t. VI. Il decimoterzo si adunò nel 1069 dal cardinal legato s. Pier Damia- ni, che in nome del Papa Alessandro II proibì all'imperatore En- rico IV di ripudiare Berta, ch'era due anni che avea sposata. Diz. de* conc.j Arduino t. VI. Il decimoquarto nel 1071 a'i5 agosto festa dell'Assunta. Fu tenu- to in proposito di Carlo canonico di Magdebmgo , che il clero di Costanza ricusava di avere per ve- scovOj come accusato di simonia e di sacrilegio. Dopo molti contrasti, Carlo rimise l'anello e il pastorale tra le mani di Enrico IV, dicendo che secondo il decreto del Papa s. Celestino I, egli non voleva es-
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Il sepondo fa hell'S^S o 829<br />
per or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> Lodovico I il Pio.<br />
GaU, christ. l. IH, p. GSy.<br />
II Icrzo c©ncilio neH'847 riunito<br />
in seltembre per volere <strong>di</strong> Lodo-<br />
tìoo II re <strong>di</strong> Germana^, e presi€-<br />
d«to da Rabano Mauro ai^jivescovo<br />
<strong>di</strong> Magonza, co4i do<strong>di</strong>ci vescovi<br />
e parecchi abbati, priacipalmente<br />
per rime<strong>di</strong>are alle usurpazioni dei<br />
Jjeni ecclesiastici. Vi si fecero Irent'uno<br />
canoni relativi a <strong>di</strong>versi pun-<br />
ii <strong>di</strong> fède, ai <strong>di</strong>ritti ed alla <strong>di</strong>sci-<br />
plina del clero. Ibidem p. 638.<br />
li quarto uell' 848 in ottobre,<br />
contro il monaco Godescalco. Questi<br />
vi piesentò uno scritto sulle due<br />
predestinazioni, riprendendo Raba-<br />
no, e fu condannato. Rabano raccomandò<br />
ad Incmaro <strong>di</strong> rinserrare<br />
cjuel religioso. Diz. deconciliìj Ar-<br />
duino l. V.<br />
li quinto neirS^tx sopra la <strong>di</strong>-<br />
sdpiina. Regia t. XXI; Labbé t.<br />
Vili; Arduino t. V.<br />
Il sesto neirSSy pei <strong>di</strong>ritti della<br />
Chiesa. Regia t. XXII; Labbc<br />
t. VII.<br />
11 settimo neir 858. Gali, christ.<br />
t. HI, p. 638.<br />
L'ottavo neir 888, composto <strong>di</strong><br />
Ire Provincie, e dei tre arcivesco-<br />
"vi <strong>di</strong> Magonza, Colonia e Treveri.<br />
IVella prefazione <strong>di</strong> questo concilio,<br />
i vescovi attribuiscono le pub-<br />
bliche calamità ai loix) peccati, par-<br />
ticolarmente alla interruzione dei<br />
concilii, e fanno la descrizione dello<br />
stato lagrimevole della Chiesa. Vi<br />
si fecero ventisei canoni, tratti la<br />
maggior parte dai concilii preceden-<br />
ti, sostenendovisi i <strong>di</strong>ritti della Chie-<br />
sa, vari punti <strong>di</strong> liturgia e <strong>di</strong> <strong>di</strong>-<br />
ritto canonico. Diz. de cono.; Re-<br />
gia t. XXIV; Labbé t. IX; Arduino<br />
t. VI.<br />
il uono fu adunato nel i023,<br />
MAG (9<br />
ossia concilio nazionale <strong>di</strong> Alcma<br />
gna, tenuto ad Aribon <strong>di</strong> Magonza,<br />
nel quale si corressero molti <strong>di</strong>s-<br />
or<strong>di</strong>ni, ma non potè separare Ot-<br />
tone conte <strong>di</strong> liarmestein da Irmengarda<br />
, quantunque il conte<br />
avesse promesso <strong>di</strong> lasciarla. Diz.<br />
de coìic.j Regia t. XXV; Labbé t.<br />
IX; Arduino t. VI.<br />
Il decimo nel 1028, ovvero in<br />
un luogo vicino a Magonza, chiamato<br />
Gcizletense. Un uomo accu-<br />
sato dell'assassinio del conte Sige-<br />
fredo fu provato colla prova del<br />
ferro caldo. Ibidem.<br />
Il decimoprimo nel 1049, tenu-<br />
to dal Papa s. Leone IX alla pre-<br />
senza dell'imperatore Enrico IH il<br />
Nero, coir intervento <strong>di</strong> circa qua-<br />
ranta vescovi. Vi si proibì la simonia<br />
ed il matrimonio de' preti;<br />
<strong>di</strong>chiarando s. Leone IX legati apostolici<br />
gli arcivescovi <strong>di</strong> Magon*<br />
za. Ibidem.<br />
Il decimosecondo nel io55 da<br />
Ildebrando poi s. Gregorio VII,<br />
che vi designò Pontefice Vittore II<br />
già vescovo <strong>di</strong> Eichstett. Arduino<br />
t. VI.<br />
Il decimoterzo si adunò nel 1069<br />
dal car<strong>di</strong>nal legato s. Pier Damia-<br />
ni, che in nome del Papa Alessandro<br />
II proibì all'imperatore En-<br />
rico IV <strong>di</strong> ripu<strong>di</strong>are Berta, ch'era<br />
due anni che avea sposata. Diz.<br />
de* conc.j Arduino t. VI.<br />
Il decimoquarto nel 1071 a'i5<br />
agosto festa dell'Assunta. Fu tenu-<br />
to in proposito <strong>di</strong> Carlo canonico<br />
<strong>di</strong> Magdebmgo , che il clero <strong>di</strong><br />
Costanza ricusava <strong>di</strong> avere per ve-<br />
scovOj come accusato <strong>di</strong> simonia e<br />
<strong>di</strong> sacrilegio. Dopo molti contrasti,<br />
Carlo rimise l'anello e il pastorale<br />
tra le mani <strong>di</strong> Enrico IV, <strong>di</strong>cendo<br />
che secondo il decreto del Papa<br />
s. Celestino I, egli non voleva es-