Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ...
Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ... Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ...
2o6 MAN concilii di Mantova e di Roma si trovò presente. Il Donesmondi dice che Alessandro II creò cardinale 9. Anselmo Baggio mantovano, che altri dicono milanese come nipote di tal Papa, il quale divenne confessore e direttore della pia Ma- tilde. Nel 1077 morì il vescovo, e 9. Gregorio VII dichiarò in suo luogo Safodomo, eloquente e virtuoso, onde Matilde Io spedi in Germa- nia a trattare con Enrico IV nel- le gravi vertenze col Papa , dalia contessa validamente difeso, fortificando perciò Mantova ed altri luo- ghi de'suoi vasti dominii. In questo tempo a s. Anselmo apparve in Mantova la Beata Vergine, e gli promise di essere perpetuamente protettrice della città e de'manto- vani. Morì il vescovo Safodomo, e circa il 1084 s. Gregorio VII de- stinò a questa chiesa Ubaldo di santissima vita, che essendone par- tito nel Jog2, quando assediò la città Enrico IV, questi allorché la pi-ese intruse nella cattedra epi- scopale Conone tedesco suo partigiano e scismatico, al quale donò alcune terre del Mantovano, confermando i privilegi della chiesa. Essendo morti Ubaldo legittimo "Vescovo , che scrisse la vita di s. Anselmo, ed il pseudo Conone, nel 1099 Pasquale II conferì il vescovato ad Ugone, saggio ed ottimo pastore, sotto di cui il cardi- nal s. Bernardo degli Uberti le gato apostolico in Lombardia, risiedette per alcun tempo in Man* tova ancorché obbedisse ancora al- l' imperatore. Nel 1109 per morte del vescovo il detto Papa designò a successore Manfredo o Manfre- dino, di singoiar bontà, ed allor- ché Matilde rljjrese la città s'inter- MAN pose in favore de' cittadini parti- giani dell' imperatore bramosi di libertà, e tutto procedette quietamente ; ciò avvenne nel i i i i secondo Donesmondi, e nel i i f4 al dire di Equicola. Allora Matilde rinnovò V atto di donazione che avea fatto alla romana chiesa del Patrimonio di s. Pietro, di FeiTa- ra, di Mantova, del Genovesato, e di tuttociò che possedeva di qua e di là dai monti, anco di quanto per r avvenire avesse acquistato, consegnandone il documento formale scritto di sua mano, al car- dinal s. Bernardo legato pontificio, come scrive il più volte citato Do* nesmondi. Nel iii4 la contessa si ammalò gravemente in Bondeno e si sparse voce di sua morte, per Io che profittandone i faziosi tentarono ribellarsi, quando comparso il vescovo Manfredi ch'erasi porta- to a visitarla^ dichiarò falsa la notizia, e perché volle paternamente correggere i ribelli, corse perico- lo di essere lapidato. Venuta di ciò in cognizione Matilde era per procedere alla punizione, ma la città ne implorò il perdono per una ambasceria composta del vescovo, di Rotario Casaloldi, Vulpio Agnelli, Azzo Bonacorsi e Uberto Avogadri. La gran contessa mo- rì nel iti5 con vivo dolore dei mantovani che si distinsero ne'fu- nerali solenni. Il corpo fu sepolto in san Benedetto di Polirone, in un sepolcro d' alabastro sostenuto da quattro colonne, a sinistra del- l'ingresso della chiesa, indi trasfe- rito nella cappella di s. Martino, con l'effigie sua scolpita al natu- rale, e poi nel più splendido tempio del mondo presso la tomba de' princìpi degli apostoli. Mancato di vita il vescovo Manfredo, da
I 1 MAN Eugenio III gli fu surrogato En- rico degnamente, ed a questi nel 1 53 da Anastasio IV venne elet- to a successore Garsidonio tedesco, a tempo del quale giunse in Mantova l'imperatore Federico I, che grato al vescovo per aver con armata mano represso i milanesi che aveauo fatto una scorreria sul Lodigiano , confermò i privilegi della chiesa di Mantova ed altri ne concesse, chiamando nel diploma il vescovo principe e conte della corte imperiale. Alessandro ni perseguitato dall' imperatore, ne scomunicò ì fautori insieme al vescovo di Mantova, la quale pe- rò eragli fedele e ne prese le di- fese ; Garsidonio partecipò dello scisma dell' antipapa Vittore V, ed intervenne al conciliabolo di Lodi, mentre a danno di Federico I presero le armi quindici città lombarde con Mantova. Pacificatosi Alessandro III coll'imperatore nel 1178, perdonò Garsidonio , e per sua morte die- de a Mantova un degno pastore in Guido, e dopo di lui Giovanni III egualmente egregio, cognominato Gacciafronte, traslato a Vicenza secondo r UgheUi. Clemente III nel 1187 fece vescovo Sigifredo lodato, cui nel 1194 successe Enrico II amatore de' poveri , il quale nel 12 IO si recò a Brescia dall'impe- ratore Ottone IV, che in un pri- vilegio lo chiama vicario della corte imperiale, e lo investì della terra di Volta : sotto di lui s. Francesco d'Asisi portatosi a Mantova, ebbe la chiesa di s. Maria Incoronata con sito pel convento; forse vi fu pure s. Domenico, al cui tempo fu data la chiesa che portò poi il suo nome ai domeni- cani , allora dedicata a s. Luca. MAN 207 Travagliando la romana chiesa l'im- peratore Federico II, Mantova si collegò con (|uelle città che ne presero la difesa. Pacificatosi l'imperatore con Onorio III, per quanto aveva fatto il vescovo di Manto- va, confermò i privilegi de'suoi antecessori. Mori nel 1227 Enrico II, e Gregorio IX elesse Peliizario forse mantovano : l'Ughelli registra prima di lui Ugo del 1220. Pelii- zario buono e dotto morì nel i23i, nel qual anno Gregorio IX ringraziò i mantovani per la difesa che presero della Chiesa contro Federico II. Divenne vescovo Gui- dotto Correggia mantovano di sin- goiar prudenza e valore, ch'entrò in lite colla città intorno la giu- risdizione della terra di Coneggio, che fu divisa con lui. Accompagnò in Ungheria Beatrice d'Este, e la sposò col re Andrea II. Tor- nato in Mantova nel i235 fu a- trocemente ucciso dai suoi nemici, onde i mantovani ne fecero aspra vendetta, spianando anche le case degli assassini, e Gregorio IX di questo zelo lodò il popolo e il podestà di Mantova. Nel 1237 fu fatto vescovo Giacomo Porta di Castel d'Arquato piacentino, monaco cistcrciense; nel i252 il b. Marlino de' conti Casnioldi di Parma, eletto dal capitolo ed approvato da Innocenzo IV, che per cinquanl'annì resse santamente la chiesa: nel teujpo del suo vescovato per morte dell'abbate Boiiacoisi di s. An- drea, Gregorio X diede l'abbazia in commenda al cardinal Otlobono Fieschi, poi nel 1276 Papa Adriano V. Nell'anno i3o3 Filippo de'conti Casaloldi di Brescia ; nel- l'istesso anno fr. Filippo de Bona- corsi mantovano de' minori ; nel i3o4 fu» Giacomo II domenicano;
- Page 158 and 159: I :;6 M A N con
- Page 160 and 161: I TB MAN M A N usa rosso *'. Egli n
- Page 162 and 163: i6o MAN scovi, maggionlomo, prolono
- Page 164 and 165: iG2 MAN della fabbrica di s. Pietro
- Page 166 and 167: 1^4 MAN all'assoluzione solenne del
- Page 168 and 169: i66 MAN basilica lateranense, abbel
- Page 170 and 171: i66 MAN mile, Io scrisse Plinio nel
- Page 172 and 173: 170 MAN pontificato, per ringraziar
- Page 174 and 175: 172 MAN erano divenuti in Francia d
- Page 176 and 177: 174 MAN tulio in pielra tenera. Fra
- Page 178 and 179: 176 MAN fidi. Nel secolo XVI espost
- Page 180 and 181: 178 MAN riedettiiio e gran teologo.
- Page 182 and 183: i8o MAN MAN . e della Germania per
- Page 184 and 185: i8i MAN tempo della quale inutilmen
- Page 186 and 187: tH man tìluomo (k'Ila città, e va
- Page 188 and 189: i86 MAN . citava, e si ritirarono a
- Page 190 and 191: i88 MAN onorificenza: il Papa e T i
- Page 192 and 193: igo MAN MAN benedizione. Dalla port
- Page 194 and 195: igi MAN MAN messe, perchè si tìeg
- Page 196 and 197: 194 MAN disputandosi 1* Italia , i
- Page 198 and 199: 196 MAN plorarono la sua smodata am
- Page 200 and 201: 98 MAN fece ben dipingere l' immagi
- Page 202 and 203: ^6o MAN gV impose il manto e la cro
- Page 204 and 205: 101 MAN La tiJe fu predicata in Man
- Page 206 and 207: i|io4 MAN urevano segretamente ciò
- Page 210 and 211: 2oB MAN nel i3o7 Sagramosio Gonzaga
- Page 212 and 213: 2 10 MAN fr. Matteo Vitali bcr^jamn
- Page 214 and 215: 312 MAN Alberto marchese di Mantova
- Page 216 and 217: ai4 MAN tosto che questo conseguiss
- Page 218 and 219: Bi6 MAO debitore di tutto all'ispir
- Page 220 and 221: ai8 MAO nuilasse in Mecliiiu ov'era
- Page 222 and 223: aio MAO salvezza. La divisione inco
- Page 224 and 225: asa MAP r alto uno asciugatoio o lo
- Page 226 and 227: 224 MAR a tale articolo ì diversi
- Page 228 and 229: 26 MAft Mo. Al lompo di Pansnnin vi
- Page 230 and 231: 2i8 MAR iium exponit , opus apostol
- Page 232 and 233: a3o MAR provincia d'Italia^ negli s
- Page 234 and 235: 232 MAR i repubblicani francesi occ
- Page 236 and 237: 234 MAR .peichè il sostituito Basi
- Page 238 and 239: a36 MAR argomentare qual sia il sen
- Page 240 and 241: lo F a servire in essa, in cui comn
- Page 242 and 243: 2 4o ^JAR nipote in Frnncia legalo
- Page 244 and 245: 24» ^l'VR co fu proprio de' soli b
- Page 246 and 247: a44 mar di a dodici poveri mendichi
- Page 248 and 249: 46 mar fatica che richiedono le sac
- Page 250 and 251: ai8 MAR cello prete cardinale del t
- Page 252 and 253: %5o MAR MAR e un comandante di esse
- Page 254 and 255: 252 MAR dolo marchese di Dublino. O
- Page 256 and 257: in cui il furore di un toro e di un
2o6 MAN<br />
concilii <strong>di</strong> Mantova e <strong>di</strong> Roma si<br />
trovò presente. Il Donesmon<strong>di</strong> <strong>di</strong>ce<br />
che Alessandro II creò car<strong>di</strong>nale<br />
9. Anselmo Baggio mantovano, che<br />
altri <strong>di</strong>cono milanese come nipote<br />
<strong>di</strong> tal Papa, il quale <strong>di</strong>venne confessore<br />
e <strong>di</strong>rettore della pia Ma-<br />
tilde.<br />
Nel 1077 morì il vescovo, e 9.<br />
Gregorio VII <strong>di</strong>chiarò in suo luogo<br />
Safodomo, eloquente e virtuoso,<br />
onde Matilde Io spe<strong>di</strong> in Germa-<br />
nia a trattare con Enrico IV nel-<br />
le gravi vertenze col Papa , dalia<br />
contessa validamente <strong>di</strong>feso, fortificando<br />
perciò Mantova ed altri luo-<br />
ghi de'suoi vasti dominii. In questo<br />
tempo a s. Anselmo apparve<br />
in Mantova la Beata Vergine, e gli<br />
promise <strong>di</strong> essere perpetuamente<br />
protettrice della città e de'manto-<br />
vani. Morì il vescovo Safodomo, e<br />
circa il 1084 s. Gregorio VII de-<br />
stinò a questa chiesa Ubaldo <strong>di</strong><br />
santissima vita, che essendone par-<br />
tito nel Jog2, quando asse<strong>di</strong>ò la<br />
città Enrico IV, questi allorché la<br />
pi-ese intruse nella cattedra epi-<br />
scopale Conone tedesco suo partigiano<br />
e scismatico, al quale donò<br />
alcune terre del Mantovano, confermando<br />
i privilegi della chiesa.<br />
Essendo morti Ubaldo legittimo<br />
"Vescovo , che scrisse la vita <strong>di</strong> s.<br />
Anselmo, ed il pseudo Conone, nel<br />
1099 Pasquale II conferì il vescovato<br />
ad Ugone, saggio ed ottimo<br />
pastore, sotto <strong>di</strong> cui il car<strong>di</strong>-<br />
nal s. Bernardo degli Uberti le<br />
gato apostolico in Lombar<strong>di</strong>a, risiedette<br />
per alcun tempo in Man*<br />
tova ancorché obbe<strong>di</strong>sse ancora al-<br />
l' imperatore. Nel 1109 per morte<br />
del vescovo il detto Papa designò<br />
a successore Manfredo o Manfre-<br />
<strong>di</strong>no, <strong>di</strong> singoiar bontà, ed allor-<br />
ché Matilde rljjrese la città s'inter-<br />
MAN<br />
pose in favore de' citta<strong>di</strong>ni parti-<br />
giani dell' imperatore bramosi <strong>di</strong><br />
libertà, e tutto procedette quietamente<br />
; ciò avvenne nel i i i i secondo<br />
Donesmon<strong>di</strong>, e nel i i f4 al<br />
<strong>di</strong>re <strong>di</strong> Equicola. Allora Matilde<br />
rinnovò V atto <strong>di</strong> donazione che<br />
avea fatto alla romana chiesa del<br />
Patrimonio <strong>di</strong> s. Pietro, <strong>di</strong> FeiTa-<br />
ra, <strong>di</strong> Mantova, del Genovesato, e<br />
<strong>di</strong> tuttociò che possedeva <strong>di</strong> qua<br />
e <strong>di</strong> là dai monti, anco <strong>di</strong> quanto<br />
per r avvenire avesse acquistato,<br />
consegnandone il documento formale<br />
scritto <strong>di</strong> sua mano, al car-<br />
<strong>di</strong>nal s. Bernardo legato pontificio,<br />
come scrive il più volte citato Do*<br />
nesmon<strong>di</strong>. Nel iii4 la contessa<br />
si ammalò gravemente in Bondeno<br />
e si sparse voce <strong>di</strong> sua morte, per<br />
Io che profittandone i faziosi tentarono<br />
ribellarsi, quando comparso<br />
il vescovo Manfre<strong>di</strong> ch'erasi porta-<br />
to a visitarla^ <strong>di</strong>chiarò falsa la notizia,<br />
e perché volle paternamente<br />
correggere i ribelli, corse perico-<br />
lo <strong>di</strong> essere lapidato. Venuta <strong>di</strong><br />
ciò in cognizione Matilde era per<br />
procedere alla punizione, ma la città<br />
ne implorò il perdono per una<br />
ambasceria composta del vescovo,<br />
<strong>di</strong> Rotario Casalol<strong>di</strong>, Vulpio Agnelli,<br />
Azzo Bonacorsi e Uberto<br />
Avogadri. La gran contessa mo-<br />
rì nel iti5 con vivo dolore dei<br />
mantovani che si <strong>di</strong>stinsero ne'fu-<br />
nerali solenni. Il corpo fu sepolto<br />
in san Benedetto <strong>di</strong> Polirone, in<br />
un sepolcro d' alabastro sostenuto<br />
da quattro colonne, a sinistra del-<br />
l'ingresso della chiesa, in<strong>di</strong> trasfe-<br />
rito nella cappella <strong>di</strong> s. Martino,<br />
con l'effigie sua scolpita al natu-<br />
rale, e poi nel più splen<strong>di</strong>do tempio<br />
del mondo presso la tomba<br />
de' princìpi degli apostoli. Mancato<br />
<strong>di</strong> vita il vescovo Manfredo, da