Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ...

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98 MAN fece ben dipingere l' immagine del beato suo parente, e la collocò in s. Barbara nella cappella di s. Adriano. Nel 1608 avendo Francesco figlio del duca sposato Marghe- rita di Savoia, Vincenzo I istituì l'ordine de' cavalieri del ss. Sangue di Gesù Cristo (Fedi), in Mantova, chiamato pure del Redento- re. Inoltre il duca nel 16 io fab- bricò un luogo particolare per gli ebrei. Paolo V siccome amava il cardinale Ferdinando Gonzaga se- condogenito del duca, gli concesse diverse grazie, fra le quali l'indul- genza in perpetuo delle stazioni di Roma in quaresima, per le chiese di Mantova; ed il vescovo stabilì quelle che doveausi visitare, riportandone il novero il Donesmondi. Intanto Vincenzo I, di spirito vi- vace ed ameno, sempre senza denaro per la sua condotta sregolata, mori in febbraio 161 2, lasciando tre figli che successivamente regna- rono : tuttavolta fu lodato per mol- te belle qualità, ed i funerali furono regi e sontuosi. Gli successe Francesco IV suo figlio primogenito, che morì alla fine dello stesso anno 16 12, dopo il suo figlio Luigi, lasciando Maria sua figlia che avea diritti alla successione di Monferrato e non a quella di Mantova, poiché questo ultimo era un feudo mascolino. Montò sul trono di Mantova e di Monferrato il fratel- lo di Francesco IV cardinal Fer- dinando, dopo aver rinunziato alla porpora, nel 1 6 1 5 secondo Novaes e Cardella, e subito il duca di Sa- voia richiamò la vedova sua figlia, e riguardando la nipote Maria come duchessa di Monferrato ne occupò lo stato. Non permet- tendo le potenze vicine l'ingrandimeuto del duca di Savoia, presero MAN le difese di Ferdinando, non essendone egli capace, e nella pace lat- ta nel 16 17 le pretensioni furono rimesse all' imperatore Mattia per la decisione, Ferdinando avendo sposato la sua favorita Camilla Er- d^ziani Casa losca, quando non sen- tì più amore per lei, fece scioglie- re nel 16 16 il matrimonio da Pao- lo V, e prese in moglie Caterina de Medici sorella del granduca di Toscana: sposò la sorella Eleonora coir imperatore Ferdinando II nel 1622; ottenne da Urbano Vili nel 1624 l'approvazione dell'ordine mi- litare ed equestre della Concezione o milizia cristiana (Vedi), istituito nel i6ig da Carlo Gonzaga duca di Nevers, di Rethel e di Majenne, che fu poi Carlo 1; nel 162J fu eretta l'università di Mantova; e nell'ottobre 1626 morì senza suc- cessione, per cui ascese il trono Vin- cenzo Il suo fralello. Egli era sta- to creato cardinale da Paolo V ; ma invaghitosi d'Isabella principes- sa di s. Martino e vedova di Fer- dinando Gonzaga signore di Boz- zolo , r avea sposata segretamente. Quando lo seppe il Papa e il duca di Mantova ne mostrarono mal- contento e gli fecero rinunziare il cardinalato. Non avendo avuto pro- le, allorché divenne duca ottenne da Urbano Vili lo scioglimento del suo matrimonio. Voleva allora spcj- sare Maria sua nipote , al line di consolidare i suoi diritti sul Mon- ferrato , ma una grave malattia conseguenza delle sue dissolutezze. Io fece rinunziare a tale progetto ; invece chiamò a Mantova Carlo duca di Rethel figlio del duca di Nevers e Majenne, suo più stretto parente, e con dispensa di Urbano Vili gli lece sposare Maria a' 26 dicembre 1627, morendo egli nel ,

MAN seguenle giorno. Trovandosi Carlo in Mantova ed erede del defunto, prese pacificamente possesso dei due ducati e delle loro fortezze. Suo padre Carlo I arrivò in Mantova un mese dopo, e fu riconosciuto sovrano dai sudditi. Inviò tosto il vescovo di Mantova a Vienna a domandare a Ferdinando li l'in- vestitura dei due ducati ; ma l'im- peratore vedendo di mal occhio che un principe francese acquistasse stati nel centro della Lombardia, e facendo valere le pretensioni di d. Ferdinando duca di Guastalla, quantunque fosse d'un grado più lon- tano , richiese il sequestro nelle sue mani dei due ducati, fino a che avesse pronunziato sui diritti rispettivi. Dal governatore di Milano fece occupare il Monferrato trarrne Casale, perchè lo munì di soccorsi Luigi XIII re di Francia nel 1629. Allora l'imperatore con venticinquemila uomini fece invadere da Collallo lo stato di Mantova, e il Monferrato da Antonio Spinola : i tedeschi trattarono fe- rocemente il paese, e vi apportarono con essi la peste, la quale si sparse per T Italia con lagrimevole strage, riuscendo inutili le premu- re di Urbano Vili per la pace. Non potendo i francesi arrivare a Mantova, somministrando i veneti tardi e tenui soccorsi, Aldringer e Gallas sorpresero Mantova a' 18 lu- glio i63o. Il duca ottenne per capitolazio- ne il permesso di ritirarsi nel Fer- rarese con suo figlio e sua nuora, ma fu spogliato di tutto e costret- to a vivere d' imprestiti, ed intanto Mantova fu abbandonata ad un or- ribile saccheggio che durò tre gior- ni. Le immense ricchezze della città furono dissipale; i quadri, le rac- M A N 1 99 colte preziose della casa Gonzaga ftirono distrultei la popolazione di Mantova si ridusse da 5 5,000 che era a soli i3,ooo abitanti, né mai si ristabilì l'antica. L* imperatrice Eleonora come riseppe la desola- zione di sua patria, procurò ripa- rare i mali cagionati dal marito. L' invasione della Germania per Gustavo Adolfo re di Svezia, mutò a un tratto la condizione di Carlo I. L' imperatore si fece sollecito di trattare con lui a' 6 aprile i63i gli accordi d'investitura di Mantova e del Monferrato, staccando una parte di quest' ultimo ducato per darla al duca di Savoia, Carlo I rientrò in possesso della sua capi- tale a' 20 settembre i63i, ma sei giorni prima Carlo di Rethel suo primogenito era morto a Gaeta, la- sciando un figlio in fascie che fu poi Carlo II. Ferdinando duca di Majenne, altro figlio del duca, morì un mese dopo a Casale, ed alla casa Gonzaga non restò che un fanciullo per appoggio. Nou andò guari che Maria vedova del duca di Rethel, a persuasione della ma- dre protestò quasi aspirasse alla successione di Mantova e del Mon- ferrato, ma in breve rivocò l'atto. Per bisogno di denaro, non potendo Carlo I pagare i soldati pei presidii delle fortezze, fu obbligato affidar la custodia di quella di Mantova ai veneziani, e quella di Ca- sale ai francesi. Di lui si disse : che in Francia dov'era suddito si era sempre condotto da sovrano magnifico, e che in Italia dov' era sovrano procedeva da suddito; ma la rovina del suo tesoro e de' suoi popoli gì' imponeva la più severa economia. Nel i632 Carlo I si re- cò in Roma con gran seguito e fu bene accolto da Urbano Vili, che

98 MAN<br />

fece ben <strong>di</strong>pingere l' immagine del<br />

beato suo parente, e la collocò in<br />

s. Barbara nella cappella <strong>di</strong> s. Adriano.<br />

Nel 1608 avendo Francesco<br />

figlio del duca sposato Marghe-<br />

rita <strong>di</strong> Savoia, Vincenzo I istituì<br />

l'or<strong>di</strong>ne de' cavalieri del ss. Sangue<br />

<strong>di</strong> Gesù Cristo (Fe<strong>di</strong>), in Mantova,<br />

chiamato pure del Redento-<br />

re. Inoltre il duca nel 16 io fab-<br />

bricò un luogo particolare per gli<br />

ebrei. Paolo V siccome amava il<br />

car<strong>di</strong>nale Fer<strong>di</strong>nando Gonzaga se-<br />

condogenito del duca, gli concesse<br />

<strong>di</strong>verse grazie, fra le quali l'indul-<br />

genza in perpetuo delle stazioni <strong>di</strong><br />

Roma in quaresima, per le chiese<br />

<strong>di</strong> Mantova; ed il vescovo stabilì<br />

quelle che doveausi visitare, riportandone<br />

il novero il Donesmon<strong>di</strong>.<br />

Intanto Vincenzo I, <strong>di</strong> spirito vi-<br />

vace ed ameno, sempre senza denaro<br />

per la sua condotta sregolata,<br />

mori in febbraio 161 2, lasciando<br />

tre figli che successivamente regna-<br />

rono : tuttavolta fu lodato per mol-<br />

te belle qualità, ed i funerali furono<br />

regi e sontuosi.<br />

Gli successe Francesco IV suo figlio<br />

primogenito, che morì alla fine dello<br />

stesso anno 16 12, dopo il suo figlio<br />

Luigi, lasciando Maria sua figlia che<br />

avea <strong>di</strong>ritti alla successione <strong>di</strong> Monferrato<br />

e non a quella <strong>di</strong> Mantova,<br />

poiché questo ultimo era un feudo<br />

mascolino. Montò sul trono <strong>di</strong><br />

Mantova e <strong>di</strong> Monferrato il fratel-<br />

lo <strong>di</strong> Francesco IV car<strong>di</strong>nal Fer-<br />

<strong>di</strong>nando, dopo aver rinunziato alla<br />

porpora, nel 1 6 1 5 secondo Novaes<br />

e Cardella, e subito il duca <strong>di</strong> Sa-<br />

voia richiamò la vedova sua figlia,<br />

e riguardando la nipote Maria<br />

come duchessa <strong>di</strong> Monferrato<br />

ne occupò lo stato. Non permet-<br />

tendo le potenze vicine l'ingran<strong>di</strong>meuto<br />

del duca <strong>di</strong> Savoia, presero<br />

MAN<br />

le <strong>di</strong>fese <strong>di</strong> Fer<strong>di</strong>nando, non essendone<br />

egli capace, e nella pace lat-<br />

ta nel 16 17 le pretensioni furono<br />

rimesse all' imperatore Mattia per<br />

la decisione, Fer<strong>di</strong>nando avendo<br />

sposato la sua favorita Camilla Er-<br />

d^ziani Casa losca, quando non sen-<br />

tì più amore per lei, fece scioglie-<br />

re nel 16 16 il matrimonio da Pao-<br />

lo V, e prese in moglie Caterina<br />

de Me<strong>di</strong>ci sorella del granduca <strong>di</strong><br />

Toscana: sposò la sorella Eleonora<br />

coir imperatore Fer<strong>di</strong>nando II nel<br />

1622; ottenne da Urbano Vili nel<br />

1624 l'approvazione dell'or<strong>di</strong>ne mi-<br />

litare ed equestre della Concezione<br />

o milizia cristiana (Ve<strong>di</strong>), istituito<br />

nel i6ig da Carlo Gonzaga duca<br />

<strong>di</strong> Nevers, <strong>di</strong> Rethel e <strong>di</strong> Majenne,<br />

che fu poi Carlo 1; nel 162J fu<br />

eretta l'università <strong>di</strong> Mantova; e<br />

nell'ottobre 1626 morì senza suc-<br />

cessione, per cui ascese il trono Vin-<br />

cenzo Il suo fralello. Egli era sta-<br />

to creato car<strong>di</strong>nale da Paolo V ;<br />

ma invaghitosi d'Isabella principes-<br />

sa <strong>di</strong> s. Martino e vedova <strong>di</strong> Fer-<br />

<strong>di</strong>nando Gonzaga signore <strong>di</strong> Boz-<br />

zolo , r avea sposata segretamente.<br />

Quando lo seppe il Papa e il duca<br />

<strong>di</strong> Mantova ne mostrarono mal-<br />

contento e gli fecero rinunziare il<br />

car<strong>di</strong>nalato. Non avendo avuto pro-<br />

le, allorché <strong>di</strong>venne duca ottenne<br />

da Urbano Vili lo scioglimento del<br />

suo matrimonio. Voleva allora spcj-<br />

sare Maria sua nipote , al line <strong>di</strong><br />

consolidare i suoi <strong>di</strong>ritti sul Mon-<br />

ferrato , ma una grave malattia<br />

conseguenza delle sue <strong>di</strong>ssolutezze.<br />

Io fece rinunziare a tale progetto ;<br />

invece chiamò a Mantova Carlo<br />

duca <strong>di</strong> Rethel figlio del duca <strong>di</strong><br />

Nevers e Majenne, suo più stretto<br />

parente, e con <strong>di</strong>spensa <strong>di</strong> Urbano<br />

Vili gli lece sposare Maria a' 26<br />

<strong>di</strong>cembre 1627, morendo egli nel<br />

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