Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ...

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disputandosi 1* Italia , i piccoli so-
vrani di essa erano sempre nel timore
di perdere gli stali, rimandò
al re il cordone di s. Michele che
avea accettato, e si unì ali* impe-
ratore nel i52i. Leone X alleato di
esso, creò Federico II capitano ge-
nerale delle truppe della Chiesa :
d'allora in poi servì con distinzione
sotto gli ordini del marchese
di Pescara e di Prospero Colonna.
Fu incaricato successivamente del-
la difesa di Piacenza, di Pavia e
di Cremona : la difesa di Pavia
assaltata dal francese Lautrec fu
tenuta mirabile, per cui gli accrebbe
la fama di esperto e valoroso
capitano. Con detti capitani nel
i522 si presentò in Genova ad
Adriano VI, per essere assolti dal
sacco di quella città, ma non lo
furono. Nel ì5i5 si unì alla lega
fatta da Clemente VII contro il
turco, e nel 1527 Mantova fu de-
solata per r inondazione e per la
peste preceduta dalla carestia : la
pestilenza fu sì crudele che vi mo-
rirono oltre i due terzi delle per-
sone che ne furono colpite. Nell'i-
stesso anno Roma fu presa e sac-
cheggiata da gì* imperiali, ed il Pa-
pa assediato in Castel s. Angelo,
il quale benché si fosse pacificato
temendo de'suoi nemici, agli 8 dicembre
fuggì ad Orvieto travestito
e sotto la scorta di Luigi Gon-
zaga dello Rodomonte^ cugino di
Federico li. Questi per tanta catastrofe,
e per la prigionia di Francesco
I (in un a Federico Gonzaga
signore di Bozzolo al servigio di
Francia), prevedendo il prossimo
servaggio dell' Italia si slaccò da
Carlo V, e solo rientrò nella sua
alleanza a'5 agosto i529 nella pa-
ce di Carabray. Si recò a Barcel-
lona, ed alla conclusione del cele-
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bre trattato conciliò le differenze
tra Clemente VII e Carlo V, il
quale lo fece suo capitano generale.
Avendo Carlo V ed il Papa
convenuto ad un congresso in Bologna
nel i529, a'20 novembre
vi fece onorevole ingresso Fede-
rico II, accompagnalo da molli
gentiluomini. L'imperatore gli usò
molle distinzioni, e Clemente VII
lo fece incontrare con cavalcata
dalla sua famiglia e da quella dei
cardinali; prese alloggio nel pub-
blico palazzo presso 1' imperatore.
Alla funzione della coronazione di
Carlo V colla corona di ferro
qual re de'lombardij non interven-
nero i signori di Milano^ di Fer-
rara e di Mantova per ragione di
preminenza e di stato. Nella ca-
valcata poi che ai 24 febbraio
i53o fecero Clemente VII e Car-
lo V per Bologna, dopo aver il
primo coronato il secondo imperatore,
cavalcarono Alessandro Gon-
zaga de* conti di Novellara colonnello
imperiale; Ferrante Gonzaga
principe di Molfetta, che tra gl'i-
taliani si domesticò più di tutti
con Carlo V, avendone descritte
le gesta Ulloa, Gosellini ed altri,
e siccome fu signore di Guastalla,
nella piazza gli fu eretta una sta-
tua ; Gianfrancesco Gonzaga detto
CfigninOy nipote di Federico li e
prode guerriero; Luigi Gonzaga
signore di Rivarolo, duca di Tra-
ielto e conte di Dondi de'duchi di
Sabionetla, d'impareggiabile robu-
stezza e bravura, che lo fece chia-
mai:e Rodomonte, non che uomo di
lettere : essendo in Roma colonnello
d'un raggimento d'italiani nel i527,
divenne l' amico e il difensore di
Clemente VII, alla cui fuga contribuì;
d'allora in poi militò sem-
pre sotto le bandiere pontificie