Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ...
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i86 MAN . citava, e si ritirarono a Caslìgllone Del i36a per evitar la peste che desolava l'Italia. Ritornati a Man- tova a*i3 ottobre, raentie Luigi cenava in casa d* Ugolino, Fran- cesco entrò all' improvviso circon- dato d'assassini, e colpì Ugolino colla spada nel petto, e Luigi lo terminò di uccidere a colpi di pu- gnale: i due fratelli furono assolti dal fratricidio, e Luigi venne sti- pendiato da Urbano V e dall' im- peratore a danno dei Visconti. 1 due fratelli, cui l'ambizione avea spinti a tale delitto, non potevano più aver fiducia l'uno dell'altro. Di fatti nel iSby Cane della Sca- la signore di Verona, avverti Lui- gi Gonzaga che suo fratello gli avea chiesto di secondarlo in una congiura, ma Francesco ne incol- pò invece lo Scaligero. Intanto i due fratelli furono assaliti dai si- gnori di Milano e di Verona, e per difendersi ricorsero alla prote- zione di Cario IV e de' fiorentini. ]n questo mezzo Guido morì nel 1869, afflitto per la perdita del fi- glio e in veder divisi gli altri da un odio violento. Luigi II suo fi- glio e successore governava lo sta- to di Mantova sotto il nome di suo padre dal 1862, ed appena morto Guido, Luigi II fece trucidare il fratello Francesco, sospettando che avesse cospirato contro di lui. Poco dopo scoperta una congiura tramata da alcuni paren- ti, fece perire dell'ultimo supplizio due Gonzaga, cinque gentiluomini e parecchi cittadini. Malgrado lau- ti delitti, siccome Luigi II governava i mantovani con dolcezza, e perchè mantenne la pace durante il suo regno, mentre i paesi limi- trofi erano devastati dalla guerra, si cattivò l'aiTetto de' suoi sudditi. MAN Sposò una principessa di casa d'Este, unì suo figlio in matrimonio colla figlia di Bernabò Vis- conti , parentele che assodarono la sua dominazione. Ridolfo altro suo figlio fece la linea de'marche- si di Castiglione delle Stiviere. Luigi nato da Ridolfo fu il primo signore di Castiglione, di Sol- ferino e di Castel Giufredo. II di lui primogenito Ferdinando rice- vette dall' imperatore il titolo di marchese di Castiglione e di prin- cipe dell'impero, e governò con ti- tolo di viceduca il Monferrato. 11 suo primogenito s. Luigi Gonzaga [Fedi)j disprezzando le gran- dezze umane, si fece gesuita, e lo veneriamo sugli altari protettore degli scolane della gioventù: Ridol- fo secondogenito fu perciò secondo marchese di Castiglione. Ritornando a Luigi II, egli morì nel i382. Quarto signore di Mantova e suc- cessore del defunto, fu il figlio Francesco II che s'intitolò secon- do, quantunque suo zio France- sco 1 non avesse regnato, e fu di- chiarato vicario imperiale. Impie- gò le ricchezze paterne in proteggere il commercio, e con buona amministrazione si cattivò l'affetto de'suoi popoli. Somministrò truppe a Giovanni Galeazzo Visconti co- gnato di sua moglie, per spogliar dei loro stati le due case della Scala e Carrara, e con ingratitu- dine ne fu corrisposto. Tuttavolta alle tre fascie nere nello scudo d'oro, armede'Gonzaga, inquartò la vipera o colubro de'Visconti, poi la tolse e vi sostituì il leone bianco ram- pante in campo rosso, stemma del regno di Boemia avuto dall'impe- ratore Venceslao, o meglio da Carlo IV come afferma il Donesmon- di> che anzi dice, due leoni biaa-
MAN chi in campo rosso inquartali col- le sbarre. Giovanni temendo la co- gnata per avergli avvelenalo il pa- dre e spogliato della signoria di Milano il fratello, fece comparirla infedele a Francesco II, che ne ordinò la decapitazione nel iSpi, quando già gli avea dato quattro figli. Discopertosi il tradimento, il Gonzaga tormentato dai rimorsi, volle ven- dicarsi: si alleò con Firenze e Bologna, mentre Visconti tentò de- viare il Mincio che alimenta il lago di Mantova, e tramutarlo in pestilenziale palude; però un'im- provvisa escrescenza del fiume por- tò via le dighe e consolò i deso- lali mantovani. La guerra fu in seguito intrapresa dalla lega guel- fa ; in essa il Gonzaga fu disfatto a* i4 luglio ^397, e riportò vittoria a' 28 agosto; poscia nel iSgg tornò dopo varie vicende ad al- learsi con Giovanni, e godè alcu- ni anni in pace. Bonifacio IX lo dichiarò conte della terra di Gon- zaga, quando Francesco I si recò a Boma per divozione e per osse- quiarlo e trattare delle cose d'Italia: celebrate nell* alma città le feste di Natale, fece ritorno in Manto- va. Francesco I soleva ricevere in Mantova gli esuli lombardi ; ed essendo giunto il suo principato ad un alto grado di prosperità, morì nel marzo 14^7, lasciando di Margherita Malatesta sua seconda mo* glie un figlio chiamato Gian Fran- cesco, che di dodici anni gli suc- cesse. Nel suo testamento ordinò l'edificazione della Certosa, avendo fabbricato fuori della città il mo- nastero di s. Maria delle Grazie, e nella città il castello. Allorché morì Francesco II, il suo cognato Carlo Malatesta signore di Eiminij il più magnanimo e gentile MAN 187 signore d'Italia, si recò in Mantova per assumere la tutela del nipote. Tre anni dopo Giati Francesco spo- sò Paola Malatesta, e giunto all'e- tà in cui sovente la guerra diviene passione, Giovanni XXI II lo fece generale della Chiesa, indi nel 1412 difese Bologna dalle armi di Ladislao re di Napoli. Dopo aver com- battuto i piccoli tiranni che si erano divisi il ducato di Milano, risolvette cercare occasione per distinguersi nell'armi senza compro- mettere il ben essere de'suoi po- poli, e nel i4'6 fu condottiere dell'esercito dello zio. Eletto Mar- tino V nel concilio di Costanza, ove Carlo Malatesta avea rinunziato il pontificato per Gregorio XII, nel i4iB passò a Ginevra ed a Cebenes, donde arrivò a* i5 ot- tobre in Mantova. Ivi secondo il Monstrelet, voi. I, e. 192, Sigismondo re de' romani, vestito di manto reale, tenne al Papa la staf- fa e gli condusse per la briglia il cavallo. Certo è che il vescovo Giovanni e Gian Fiancesco Gon- zaga, con tutta la città lo ricevettero con somma venerazione ed allegrezza, venendo regalato non solo il Papa, ma ancora i cardina- li ed i signori di sua compagnia. Martino V venerò il ss. Sangue, e visitò la chiesa della Madonna delle Grazie, concedendole indul- genza perpetua, dichiarandosi con- tentissimo di tanta cortese ospitalità. Quanto alla venuta in Mantova dell'imperatore Sigismondo, essa ebbe luogo la prima volta nel i4'4) ii^ occasione che vi si era portalo Giovanni XXIII a' 16 gennaio con tredici cardinali e la curia romana, accompagnato nel viaggio da Gian Francesco eh* e- ragli carissimo, accoltovi con ogni
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chi in campo rosso inquartali col-<br />
le sbarre. Giovanni temendo la co-<br />
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dre e spogliato della signoria <strong>di</strong><br />
Milano il fratello, fece comparirla<br />
infedele a Francesco II, che ne or<strong>di</strong>nò<br />
la decapitazione nel iSpi, quando<br />
già gli avea dato quattro figli. Discopertosi<br />
il tra<strong>di</strong>mento, il Gonzaga<br />
tormentato dai rimorsi, volle ven-<br />
<strong>di</strong>carsi: si alleò con Firenze e<br />
Bologna, mentre Visconti tentò de-<br />
viare il Mincio che alimenta il lago<br />
<strong>di</strong> Mantova, e tramutarlo in<br />
pestilenziale palude; però un'im-<br />
provvisa escrescenza del fiume por-<br />
tò via le <strong>di</strong>ghe e consolò i deso-<br />
lali mantovani. La guerra fu in<br />
seguito intrapresa dalla lega guel-<br />
fa ; in essa il Gonzaga fu <strong>di</strong>sfatto<br />
a* i4 luglio ^397, e riportò vittoria<br />
a' 28 agosto; poscia nel iSgg<br />
tornò dopo varie vicende ad al-<br />
learsi con Giovanni, e godè alcu-<br />
ni anni in pace. Bonifacio IX lo<br />
<strong>di</strong>chiarò conte della terra <strong>di</strong> Gon-<br />
zaga, quando Francesco I si recò<br />
a Boma per <strong>di</strong>vozione e per osse-<br />
quiarlo e trattare delle cose d'Italia:<br />
celebrate nell* alma città le feste<br />
<strong>di</strong> Natale, fece ritorno in Manto-<br />
va. Francesco I soleva ricevere in<br />
Mantova gli esuli lombar<strong>di</strong> ; ed essendo<br />
giunto il suo principato ad<br />
un alto grado <strong>di</strong> prosperità, morì<br />
nel marzo 14^7, lasciando <strong>di</strong> Margherita<br />
Malatesta sua seconda mo*<br />
glie un figlio chiamato Gian Fran-<br />
cesco, che <strong>di</strong> do<strong>di</strong>ci anni gli suc-<br />
cesse. Nel suo testamento or<strong>di</strong>nò<br />
l'e<strong>di</strong>ficazione della Certosa, avendo<br />
fabbricato fuori della città il mo-<br />
nastero <strong>di</strong> s. Maria delle Grazie, e<br />
nella città il castello.<br />
Allorché morì Francesco II, il suo<br />
cognato Carlo Malatesta signore <strong>di</strong><br />
Eiminij il più magnanimo e gentile<br />
MAN 187<br />
signore d'Italia, si recò in Mantova<br />
per assumere la tutela del nipote.<br />
Tre anni dopo Giati Francesco spo-<br />
sò Paola Malatesta, e giunto all'e-<br />
tà in cui sovente la guerra <strong>di</strong>viene<br />
passione, Giovanni XXI II lo fece<br />
generale della Chiesa, in<strong>di</strong> nel 1412<br />
<strong>di</strong>fese Bologna dalle armi <strong>di</strong> La<strong>di</strong>slao<br />
re <strong>di</strong> Napoli. Dopo aver com-<br />
battuto i piccoli tiranni che si erano<br />
<strong>di</strong>visi il ducato <strong>di</strong> Milano,<br />
risolvette cercare occasione per <strong>di</strong>stinguersi<br />
nell'armi senza compro-<br />
mettere il ben essere de'suoi po-<br />
poli, e nel i4'6 fu condottiere<br />
dell'esercito dello zio. Eletto Mar-<br />
tino V nel concilio <strong>di</strong> Costanza,<br />
ove Carlo Malatesta avea rinunziato<br />
il pontificato per Gregorio<br />
XII, nel i4iB passò a Ginevra ed<br />
a Cebenes, donde arrivò a* i5 ot-<br />
tobre in Mantova. Ivi secondo il<br />
Monstrelet, voi. I, e. 192, Sigismondo<br />
re de' romani, vestito <strong>di</strong><br />
manto reale, tenne al Papa la staf-<br />
fa e gli condusse per la briglia il<br />
cavallo. Certo è che il vescovo<br />
Giovanni e Gian Fiancesco Gon-<br />
zaga, con tutta la città lo ricevettero<br />
con somma venerazione ed<br />
allegrezza, venendo regalato non<br />
solo il Papa, ma ancora i car<strong>di</strong>na-<br />
li ed i signori <strong>di</strong> sua compagnia.<br />
Martino V venerò il ss. Sangue,<br />
e visitò la chiesa della Madonna<br />
delle Grazie, concedendole indul-<br />
genza perpetua, <strong>di</strong>chiarandosi con-<br />
tentissimo <strong>di</strong> tanta cortese ospitalità.<br />
Quanto alla venuta in Mantova<br />
dell'imperatore Sigismondo,<br />
essa ebbe luogo la prima volta<br />
nel i4'4) ii^ occasione che vi si<br />
era portalo Giovanni XXIII a' 16<br />
gennaio con tre<strong>di</strong>ci car<strong>di</strong>nali e la<br />
curia romana, accompagnato nel<br />
viaggio da Gian Francesco eh* e-<br />
ragli carissimo, accoltovi con ogni