Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ...
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ì<br />
MAN<br />
uiere, per sorpresa fugò Bardel Io-<br />
ne, ed associò Passerino e Bettiro-<br />
ne suoi fratelli nella usurpala do-<br />
minazione, e Bardellone mori poi<br />
miseramente in Padova. Bottesella<br />
per meglio stabilirsi nella signoria<br />
<strong>di</strong> Mantova, con liberalità si acqui-<br />
stò l'animo del popolo, e l'affezione<br />
dei signori vicini. Volendo poi<br />
ingran<strong>di</strong>rsi <strong>di</strong>segnò togliere Modena<br />
e Reggio al marchese Azzo d'E-<br />
ste: non gli riuscì però sebbene favo-<br />
rito dai bresciani e parmigiani. Allo*<br />
ra procurò favorire Francesco fratel-<br />
lo d'A zzo nella macchinazione or<strong>di</strong>ta<br />
contro Ferrara , ma in vece perdette<br />
Serra valle, ove avea adunato<br />
molto bottino, e ne mori <strong>di</strong> pena<br />
nel 1 309. Così procedettero le cose<br />
fino alla <strong>di</strong>scesa in Italia deli' im-<br />
peratore Enrico VII.<br />
Passerino, uomo ar<strong>di</strong>to e <strong>di</strong> gran<br />
mente, aiutò Alberto Scotto ad in-<br />
signorirsi <strong>di</strong> Piacenza , e favori i<br />
signori <strong>di</strong> Padova contro i bolo-<br />
gnesi. Fluttuò Passerino, rimasto<br />
unico superstite fra i due domi-<br />
nanti partiti, ma giunse coll'accat-<br />
tato titolo <strong>di</strong> vicario imperiale a<br />
farsi signore <strong>di</strong> Mantova e Mode-<br />
na. Ne' conflitti per quest'ultima<br />
città con Francesco Pico della Mi-<br />
randola, questi ebbe la sciagura <strong>di</strong><br />
cadere con due figliuoli nei lacci<br />
<strong>di</strong> Passerino, e furono tutti e tre<br />
gittati a perir <strong>di</strong> fame nella torre<br />
<strong>di</strong> Castellerò. Per le sue iniquità e<br />
fro<strong>di</strong>, per tiranneggiare la patria<br />
per sturbare la quiete d'Italia, e<br />
qual ribelle <strong>di</strong> s. Chiesa, fino dal<br />
i3i8 circa pubblicamente lo scomunicò<br />
Giovanni XXII in Avignone.<br />
Ma le <strong>di</strong>ssolutezze <strong>di</strong> France-<br />
sco Bonacossi figliuolo <strong>di</strong> Passerino<br />
e <strong>di</strong> Elisa d'Este, <strong>di</strong>edero luogo, non<br />
senza nuove atrocità, al mutamen-<br />
to della <strong>di</strong>nastia. Ed eccoci al pria-<br />
,<br />
MAN 18S<br />
cipio della sovranità della nobile<br />
famiglia Gonzaga, antica e feconda<br />
in ogni tempo <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> uomini, e<br />
che fiori tra le più potenti famiglie<br />
sovrane d'Italia. Fu Luigi il fon-<br />
datore della possanza e ricchezza<br />
<strong>di</strong> questa casa che regnò in Man-<br />
tova dopo la caduta <strong>di</strong> quella <strong>di</strong><br />
Bonacossi. Gli antenati <strong>di</strong> Luigi figuravano<br />
tra i nobili più ricchi e<br />
più considerabili <strong>di</strong> Mantova. Fino<br />
dal principio del secolo XII pos-<br />
sedevano feu<strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti dal patrimonio<br />
della contessa Matilde. Appartenevano<br />
come i Bonacorsi o Bo-<br />
nacossi al partito ghibellino, ed i<br />
Gonzaga rimasero costanti in tale<br />
parlilo. Francesco Zazzera , Della<br />
nobiltà dell' Italia y della famiglia<br />
Gonzaga, ci dà le seguenti notizie.<br />
Di sua origine parlarono <strong>di</strong>versamente<br />
gli storici, <strong>di</strong>cendo che un<br />
Lodovico tedesco <strong>di</strong> regio sangue,<br />
piantò verso il 1000 questa fami-<br />
glia in Italia; altri che trae il suo<br />
principio da Agilmundo re de' lon-<br />
gobar<strong>di</strong>, figlio d'Agione dell'antica<br />
prosapia de'Gongingi; altri da un<br />
principe <strong>di</strong> Germania che cacciato<br />
da Carlo Magno passò le Alpi ; al-<br />
tri da Segifrido signore <strong>di</strong> Lucca,<br />
un <strong>di</strong>scendente del quale fu Boni-<br />
facio conte <strong>di</strong> Parma , che sposò<br />
Beatrice sorella d'Enrico III impe-<br />
ratore ; ed altri la fanno <strong>di</strong>scende-<br />
re da una <strong>di</strong> quelle nobili famiglie<br />
padovane, che per timore d'Attila<br />
seguirono Ginusio o Ginio princi-<br />
pe loro, ritiratosi in Rivoalto nel<br />
4-56, volendosi pure farla derivare<br />
dal sassone Wilichindo. Noteremo<br />
che il Donesmon<strong>di</strong>, come accennammo,<br />
nel narrare che Mantova era<br />
tiranneggiata da Berengario II re<br />
d'Italia, scrive che a consiglio del<br />
•vescovo, e sotto la condotta <strong>di</strong><br />
Gualtiero Gonzaga principale gen-