Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ...

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i5o MAN zo vaticano e che vuute assistere a qualche funziune della basilica si recano in anùoameru segreta per avverlire nionsignur maestro di camera dell'ora che principia la fun- zione, quindi passano a prevenire il capitolo pel ricevimento del Pa- pa, avviso clie lo danno anco nei giorni de' pontificali ; come ancora avvertono i quattro più anziani canonici per incontrare il cardinal penitenziere maggiore nella setti- jucitia santa e nel giorno del suo possesso; pralicandosi ancora la medesima cerimonia la mattina delia festa de' ss. Pietro e Paolo, quando il senato romano recasi a far l'oblazione del calice e torcie, mentre uno de* canonici sagrestani mag- giori per riceverla trovasi in piviale rosso allo sportello della concessio- ne. I mansionari tengono in con- segna le palme che si distribuiscono al capitolo, e gli aspeigilli che distribuiscousi dai beneficiati camer- lenghi al capitolo nella lavanda del- l'altare. Tocca ai mansionari intimare le congregazioni mensili che si tengono dai canonici camerlen- ghi, come nelle straordinarie fun- zioni il capitolo, 5 i canonici ne'ca- pitoli straordinari. In abito talare i mansionari accompagnano i due canonici camerlenghi alla presen- tazione del cereo benedetto al Papa ed ai cardinali segretario di sta- to ed arciprete. Finalmente è incombenza de' mansionari di accompagnare il ceremoniere allorché si porta negli anni santi, giubilei ed altre processioni, ad avvisare i ca- nonici delle basiliche patriarcali e minori di Roma, che il capitolo "valicano si recherà a visitarle. MAÌNSUETO (s.), primo vescovo di Toui in Lorena. Fioriva, per ^UciUlu sembra, sullo il regno di , MAN Costante figlio di Costantino il Gran- de, il quale faceva sua residenza a Treveri, e proteggeva singolarmen- te i missionari che predicavano il vangelo in questa parte dell'impero. Leggesi nel breviaiio di Toul eh' egli era scozzese di nascita. Il suo corpo fu riposto in un'antica abbazia di benedettini che prese il suo nome, e lo diede pure al sobborgo nel (juale era situata. La sua festa è segnata il giorno 3 di settembre : è menzionato nel martirologio romano e in quello di A- doiie. MaNSUR (Castello di). Sede ve- scovile giacobita nella diocesi d'An* tiochia, situata vicino a Samosala, al mezzodì dell'Eufrate. Ne furono vescovi Stefano del 1208; Grego- rio del 1253 che assistette all'ele- zione del patriarca Dionigi VII, ed a quella del patriarca Ignazio 11 ( nel 1264, e morì nell'anno seguen- te vescovo di Meiitina o Malatia ; ed Ignazio suo successore, già ve- scovo di Melitina, che viveva nel 1274. Oritns christ. t. II, p. i5i2. MANTALAo MONTALA. Luogo della diocesi di Vienna nel Delfinato. Ivi si^

M A N mySf sorta d'insegna o ornamento reale, o di prelati ecclesiastici, o di altra dignità, che cuopre le spalle ed il petto : ma come vedremo è inesatta. Aggiunge che mantelletto è diminutivo di Mantello (^Fedi), pallìolumj cosi mantellina o man- tellino. La manlelletta è una ve- sta interamente aperta nella parte anteriore, e si fa di seta, di panno o di saia, o altro simile drap- pò, del colore proprio di chi la porta, senza maniche, con due lar- glie aperture laterali per introdur- vi le braccia, e con colletto basso che cinge il collo, fermandosi ivi con aucinello. Quanto alla forma è piuttosto ampia, ed in lunghezza arriva alle ginocchia. I cardinali l'usano di tre colori , rossa , pao- nazza e rosacea, ed a' loro luoghi dicesi quando variano tali colori. Quella de' prelati è foderala di mostre di seta di colore cremisi , e le due aperture laterali sono guarnite di trina stretta di seta del iitedesimo colore cremisi , essendo cucita e punteggiata con seta si- mile. Jl p. boi tanni nella Gerar- chia tccl. nel capo XLI parla del- la manlelletta de' vescovi, e dice esseie l'anlico Colobio [f^tdi)^ sebbene più corto. Il Sarnelli, nel t. Jl delle Leu. tccl, lett. XXVII della MozztLla [Fedi), osserva che la niautelletta fu propria de' vesco- vi latini ed orientali , ed usavasi già ai tempi di s. Cipriano del 261 ; ancora esso allérma che il colobio era l'antica veste de' vescovi^ della quale s. Pio 1 eletto nel i58, nel- Ve/jisi. 3 ad Juslutn, così scrisse : Tu vero apud stnaloriani uritni Fieuttensern, ejus loco a fratribiis conslituLus^ et colobio episcoponun vestilus, vide, ut iniuisteruun , quod accepisU in Domino intpUas, E MAN i5i soggiunge, ecco l'abilo prelatizio cioè il mantelletto all'uso de' ve- scovi, che ancora usano i Prelati che non sono vescovi. Parlando il Ijernini, Del tribunale della rota^ p. 25, dell'origine della manlellet- ta, dice che l'antico colobio è la niantelletta, riservala poi al solo decoro degli ecclesiastici maggiori, anche col titolo di Pallìoluniy o vogliam dire corto e piccolo fer- raiolo. Nariu che Venanzio Fortu- nato vescovo di Poitiers del VI secolo, racconta che a suo tempo portandosi s. Germano vescovo di Parigi alla visita del re Lotario (deve dire Clotario l), questi usci ad- incontrarlo, ed avvicinandosi a lui , saiicti viri allanibit palliolum. Dipoi i chierici non solo accor- ciarono il pallioluniy ma lo varia- rono nel colore, e da bianco che era in paonazzo, colore già usato dai sacerdoti ebrei nelle vesti, e tal- volta anche vestito dagli apostoli, e più modesto. JVonnio, sopra il te- sto di s. Giovanni cap. 1 9 , dice che la veste di Cristo fu di colore del vino, cioè rosso scuro che par- tecipa del violaceo. Molte notizie che riguardano la mantelletta, si riportano agli articoli Manteli.one, Mozzetta, Rocchetto e Sottana, perchè l'abito di man- lelletta dicesi volgarmente il prela- tizio della romana prelatura, per cui 5»uol dirsi: Tizio ha avuto la niantel' letta, nell'esservi anntfverato; Ca- jo ha rinunziato la mantelletta, ueir aver dimesso la prelatura ; componendosi tale abito di sotta- na con coda, fascia, rocchetto e mantijjletla , il quale rocchetto però usano subito (juelli che sono addetti ad un collegio prela- tizio, ed agli altri non subito si couiXìdti. 1 cardinali e i patriarchi^ ,

i5o MAN<br />

zo vaticano e che vuute assistere<br />

a qualche funziune della basilica<br />

si recano in anùoameru segreta per<br />

avverlire nionsignur maestro <strong>di</strong> camera<br />

dell'ora che principia la fun-<br />

zione, quin<strong>di</strong> passano a prevenire<br />

il capitolo pel ricevimento del Pa-<br />

pa, avviso clie lo danno anco nei<br />

giorni de' pontificali ; come ancora<br />

avvertono i quattro più anziani<br />

canonici per incontrare il car<strong>di</strong>nal<br />

penitenziere maggiore nella setti-<br />

jucitia santa e nel giorno del suo<br />

possesso; pralicandosi ancora la medesima<br />

cerimonia la mattina delia<br />

festa de' ss. Pietro e Paolo, quando<br />

il senato romano recasi a far<br />

l'oblazione del calice e torcie, mentre<br />

uno de* canonici sagrestani mag-<br />

giori per riceverla trovasi in piviale<br />

rosso allo sportello della concessio-<br />

ne. I mansionari tengono in con-<br />

segna le palme che si <strong>di</strong>stribuiscono<br />

al capitolo, e gli aspeigilli che<br />

<strong>di</strong>stribuiscousi dai beneficiati camer-<br />

lenghi al capitolo nella lavanda del-<br />

l'altare. Tocca ai mansionari intimare<br />

le congregazioni mensili che<br />

si tengono dai canonici camerlen-<br />

ghi, come nelle straor<strong>di</strong>narie fun-<br />

zioni il capitolo, 5 i canonici ne'ca-<br />

pitoli straor<strong>di</strong>nari. In abito talare<br />

i mansionari accompagnano i due<br />

canonici camerlenghi alla presen-<br />

tazione del cereo benedetto al Papa<br />

ed ai car<strong>di</strong>nali segretario <strong>di</strong> sta-<br />

to ed arciprete. Finalmente è incombenza<br />

de' mansionari <strong>di</strong> accompagnare<br />

il ceremoniere allorché si<br />

porta negli anni santi, giubilei ed<br />

altre processioni, ad avvisare i ca-<br />

nonici delle basiliche patriarcali e<br />

minori <strong>di</strong> Roma, che il capitolo<br />

"valicano si recherà a visitarle.<br />

MAÌNSUETO (s.), primo vescovo<br />

<strong>di</strong> Toui in Lorena. Fioriva, per<br />

^UciUlu sembra, sullo il regno <strong>di</strong><br />

,<br />

MAN<br />

Costante figlio <strong>di</strong> Costantino il Gran-<br />

de, il quale faceva sua residenza a<br />

Treveri, e proteggeva singolarmen-<br />

te i missionari che pre<strong>di</strong>cavano il<br />

vangelo in questa parte dell'impero.<br />

Leggesi nel breviaiio <strong>di</strong> Toul<br />

eh' egli era scozzese <strong>di</strong> nascita. Il<br />

suo corpo fu riposto in un'antica<br />

abbazia <strong>di</strong> benedettini che prese il<br />

suo nome, e lo <strong>di</strong>ede pure al sobborgo<br />

nel (juale era situata. La sua<br />

festa è segnata il giorno 3 <strong>di</strong> settembre<br />

: è menzionato nel martirologio<br />

romano e in quello <strong>di</strong> A-<br />

doiie.<br />

MaNSUR (Castello <strong>di</strong>). Sede ve-<br />

scovile giacobita nella <strong>di</strong>ocesi d'An*<br />

tiochia, situata vicino a Samosala,<br />

al mezzodì dell'Eufrate. Ne furono<br />

vescovi Stefano del 1208; Grego-<br />

rio del 1253 che assistette all'ele-<br />

zione del patriarca Dionigi VII, ed<br />

a quella del patriarca Ignazio 11 (<br />

nel 1264, e morì nell'anno seguen-<br />

te vescovo <strong>di</strong> Meiitina o Malatia ;<br />

ed Ignazio suo successore, già ve-<br />

scovo <strong>di</strong> Melitina, che viveva nel<br />

1274. Oritns christ. t. II, p. i5i2.<br />

MANTALAo MONTALA. Luogo<br />

della <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> Vienna nel Delfinato.<br />

Ivi si^

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