Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ...

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pure in Francw nel palarzo reale^
rome attesta Incmaro, De ord. et
cOtc. palata j e come si conosce dal
diploma con cui Lodovico I impe-
ratore neir8i7 confermò le regalie
di s. Pietro, ove si era sottoscritto
pure un mansionario. Anche in Ste-
fano V detto VI deir885, il libro
pontificale fa menzione de* man^^ionari,
dicendo, che il santo Padre
nel vedere le campagne devastate
da un concorso grande di locuste,
ricorse all'orazione, e benedetta una
quantità d'acqua, ordinò ai mansio-
nari suddetti, che la distribuissero ai
possessori delle medesime, acciocché
sparsa nel nome del Signore pe'campi
rimanessero estinte, come imman
Unente prodigiosamente avvenne.
Anche fuori di Roma e nel XII
spcolo il mansionaratico era uffi-
cio decoroso, poiché Falcone nel-
la cronaca beneventana dice sul fi-
ne dell'anno 1127, che essendo
morto Giovanni abbate di s. Sofia
agli 8 novembre, gli fu eletto in
successore Francone , che allora
era mansionario. Fa quindi menzione
de'mansionari di s. Pietro, non
tutti addetti alla confessione o Z/mzzna
Apostolorum ( Vedi)^ dicendo
che Stefania diaconessa vendette nel
f)79 a Pasquale mansionario delia
basilica di s. Pietro della scuola di
s. Maria detta Mejana^ un. terreno
posto in Roma; dubita però che
fosse anche mansionario di detta
Siìuola quel Teofilatto accolito e prio-
re della scuola della confessione
di s. Pietro^ la cui figliuola Rosa
moglie di Sergio vendette nel g53
a Leone abbate di Subiaco un filo
di salina poslo in Bordonario in
Capo di bove. Guerro mansionario
della scuola della confessione si sot-
toscrisse in una carta del io?.2 spet-
tante al monastero di Farfa. Cesa-
M A N
rio figliuolo di Francone mansionario
intervenne nel io3o in un
altro contratto Farfense, siccome
nello stesso anno Ermengarda e
Bonizza badesse di s. Ciriaco concessero
a livello a Benone e Gio-
vanni, ambedue fratelli e mansiona*
ri della basilica di s. Pietro, un
prato posto fuori il ponte Mammolo,
nel luogo detto Pratolongo
. Dflla basilica Costantiniana
(sarà la Lateranense) evvi un man-
sionario per nome Benedetto del-
l'anno 978,
il quale ricevette da Be-
nedetto abbate di Subiaco e di 9.
Erasmo nel Monte Celio, una vigna
posta in Roma nella regione
II presso s, Erasmo. Dalle testimo-
nianze del Galletti sempre più di-
mostrasi, che quelli ì .quali custo-
divano ed assistevano alla confessio-
ne o sepolcro di s. Pietro, formavano
un collegio, un corpo, che
è quello che volea dire scuola nei
bassi tempi.
Il dotto d. Luigi Marlorelli, prima
beneficiato poi canonico della
basilica vaticana, nel 1792 e ristampata
colle Opere nel 1827, come
dicemmo altrove, ci diede la Storia
del clero valicano, dedicata a Pio
VI, trattando nel capit. V de'man-
sionari vaticani. Riporteremo quel-
le erudizioni non prodotte di sopra
o in altri luoghi relativi. Lo spe-
ciale officio dei mansionari era quel-
lo di tener monde le chiese, di chiu-
derne e custodirne le Porle (Fedi),
di custodirne le lampade, e di far
tutte le altre cose necessarie all'ornamento
e alla decenza delle me-
desime. Costanzo mansionaiio (che
il Nardi chiama santo) della chiesa
di s. Stefano d'Ancona ne custodi-
va i Lumi ( Fedi), per testimonian-
za di s. Gregorio 1. Era simihnen-
te officio de'mansiuuari il custodi-