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co lo serie degli a i-cl vescovi di
Manila , come riportasi dalle an-
nuali Notizie di Roma, Fr. Gio.
Angelo Uodriguez de'trinitari, nato
ili Medina del Campo, fatto arci-
\escovo da Clemente XII a' 17
dicembre lySi. Dopo lunga sede
vacante Benedetto XIV nel 17^7
treò arcivescovo Emmanuele Anto-
nio Roxo di Fula diocesi del Mes-
sico. Clemente Xlll nel 17G6 gli
tliede in successore Basilio Sancho
ilelle scuole pie, nato in Villanueba
diocesi di Saragozza, che governò
lungamente. Pio VI nel 1788
jneconizzò arcivescovo fr. Gio. An-
tonio de Or])i"o minore osservante
o
bCidzo, nato in Orbìgo diocesi di
Leon di Spagna, traslalandolo da
Caceres. Dopo di lui nel 180 4
rio VII fece arcivescovo fr. Gio-
vanni Zulaybar domenicano * di
^ienaur diocesi di Calahorra. Leo-
ne XII nel 1826 nominò a questa
sede fr. llarìone Diez degli eremi-
tani di s. Agostino, di Valladolid.
Pio Vili nel concistoro de'5 luglio
i83o vi trasferì Giuseppe Maria
Segui di Manila vescovo di Gero-
cesarea in parLihus. Visse poco, e
tiopo lunga sede vacante il Papa
Gregorio XVI, nel concistoro de' 19
gennaio 1846, preconizzò l'odierno
arcivescovo monsignor fr. Giuseppe
Aranguren spagnuolo provinciale
degli agostiniani scalzi, missionaiio
delle Indie orientali, nominato dal-
la regina di Spagna Isabella li.
La cattedrale è sotto il tìtolo
della Concezione di Maria Vergine
i^à è un buon edifìzio. Il capitolo
si compone dì cinque dignità , la
prima delle quali è il decano, di
iie canonici senza prebenda, più
di due canonici coU'iutiera preben-
do, ed altri due colla mela della
prebenda , detti porziunaii, oltre
MAN
altri pi-eli e chieiici inservienti ab
rudiziatura. Vi è il fonte battesimale,
essendo la cura delle anime
aflìdata a due parrochi. Il palazzo
arcivescovile è poco distante dalla
metropolitana, ed è ottimo fabbri-
cato. Oltre la cattedrale nella cit-
tà non vi sono altre chiese par-
rocchiali j vi sono bensì cin(iue
conventi di religiosi, un monastero
di monache , alcune confraternite,
seminario con alunni e l'ospedale.
L'arcidiocesi è ampia e contiene
molti luoghi. I fruiti della mensa
ad ogni nuovo arcivescovo sono
tassati ne'libri della camera aposto-
lica in fiorini cento, e le rendite
ascendono a quattromila scudi mo-
neta spagnuola, non gravati di pen-
sioni.
MANIPOLO, Manipulns, Vestimento
sacro fatto a foggia di pic-
cola stola, e proprio del suddiacono
j V usano ancora il diacono, il
sacerdote, il vescovo ed il Papa,
e mediante due fettuccie si lega al
braccio sinistro , ma non deve
passare il gomito, cioè si deve
mettere suH'anlibraccio. Il manipo-
lo si fa di seta o altro drappo del
colore de'paramenti ecclesiastici, di
tela o lama d' oro e di argento,
sempre però della slessa materia
delia stola e pianeta. Non ripiegalo
ordinariamente è lungo circa cinque
palmi , largo mezzo, ma nelle
due estremità termina in larghez-
za quasi del doppio. Nelle due e-
stremità e nel mezzo vi è la croce.
Vicino alla legatura è cucilo nei
due lembi d'un lato, con flocchelto
d' oro, argento, seta od altro. Si
suole ornare con trine, frangie e
ricami d'oro, d* argento, di seta e
di altro i così le tre croci sono
o di trine o di ricami, dovendosi
baciare quella di mezzo da chi