Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ...
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no MAN Kicola (l'Imola, che recossi al det- to concilio pisano ove fu deposto Gregorio XII ed eletto Alessandro V, cui successe Giovanni XXIII : Nicola morì nel i4i5, e Giovan- ni XXI li vi surrogò Paolo vesco- "vo Scginense, traslato da Martino Y a Gerace. Dipoi fu reintegrato Lorenzo, alle cui preghiere Martino Y nel i4'9 commise al cardinal Binaldo Brancacci 1* esame delle dissensioni tra Siponlo o Manfredonia, e Monte Gargano o Mon- te s. Angelo; quindi il Papa le terminò in favore di Manfredonia, confeimando il decretato di Alessandro 111 ed Innocenzo 111, che l'ar- civescovo dovesse chiamarsi soltan- to di Siponto, e che il crisma si dovesse consagrare nella cattedrale di Manfredonia. Lorenzo beneme- rito di sua chiesa morì nel i436: noteremo che nel i656 vertendo iincora causa tra i due capitoli della metropolitana e della chiesa di s. Michele, la congregazione dei vescovi e regolari decretò , non constare de cathcdralitate ecclesiae s. Michaelìsj e perciò non doveie il suo capitolo eleggere il vicario generale in sede vacante. Eugenio IV nel i436 nominò ar- civescovo Mattia Foschi romano, chierico di camera, insigne per scienza e prudenza ; e Iraslérendolo nel 1438 a Rieti, gli sostituì An- gelo Capranica romano, poi cardi- nale. Nicolò V nel i447 "^ affidò l'amministrazione al celebre e dot- to cardinal Bessarione , che si di- mise nel i449' Giovanni Burgio di Cajazzo, principe de'medici del suo tempo, non archiatro pontificio come osserva il Marini, in tale anno Nicolò Y lo trasferì da Mazara, poi traslatato a Palermo. Pio li nel 1458 dichiarò successore MAN Nicola Peroni di Sassoferrato, ver- sato in ogni genere di dotliina, di recondita erudizione e di singo- lare facondia: governò le provin- cie del Patrimonio e di Perugia, fu consigliere dell'imperatore Fe- derico 111 che gli donò una coro- na poetica d' alloro in l'ologna, e morì nel 1480. Alessandro Vi nel i5oo pose a pastore di questa chiesa Agapito Giraldini di Ame-r lia, arcidiacono della patria , se- gretaiio del Papa, ed intimo fa- migliare del di lui figlio Cesare Borgia, cui seguì nella prospera come nell'avversa fortuna, e mori nel i5o(). Giulio II alloia dichia- rò arcivescovo Antonio Maria del Monte, che poi eieò cardinale , e per sua dimissione nel i5i2 gli successe il nipote Giovanni Maria a' 12 novembre , creato cardinale nel i536 da Paolo III: nel i544 rinunziò l'arcivescovato e nel i55o divenne Papa col nome di Giulio III. Memore della sua chiesa che avea governala trentadue anni , l'ornò di grazie e privilegi. Nel i544 a'25 giugno Paolo III elesse arcivescovo Giovanni Ricci , che Giulio lllj di cui era stato fami- gliare, nel i55i creò cardinale. Avendo il Ricci per soli otto mesi retto la chiesa , il cardinal del Monte r implorò ed ottenne pel suo segretario Gio. Andrea Mercurio, ed anch'egli dopo otto mesi fu trasferito altrove, il primo a Chiusi, il secondo a Messina, ed ancor questi nel i55i creato car- dinale da Giulio HI. Questi nel ì55o fece arcivescovo Sebastiano Pighini e nel i552 cardinale: traslatandolo Giulio III nel 1 553 ad Adria nel veneziano, nel i554 g'» die a successore fr. Dionisio de Roberti de'scivi di Maria di Bor-
MAN go s. Sepolcro, suo irttimo. Nel 1^54 lo pnssò a Ferentino, e Pio IV nel i56o fece amminislraloie il cardinal Bartolomeo de la Cue- \a , alla cui biografia dicemmo dei lestnuri fatti alla cattedrale ed all'episcopio. Per sua morte nel 1 562 Pio IV dichiarò arcivescovo Tolomeo Galliche nel i565 creò cardinale: nel 1567 celebrò un sinodo provinciale, ed eresse due palazzi pegli arcivescovi , uno in Manfredonia, l' altro in Monte s. / Angelo, Sisto V nel i586 fece arcivescovo Domenico Ginnasi, al cui articolo dicemmo le tante benemerenze verso questa sede, fra le quali la celebrazione di due si- fìodi, l'erezione del monte di pietà, del seminario, d* un monasteio di monache, la restaurazione della cat- tedrale e della chiesa di s. Michele, Tabbellimento e ingrandimento de'palazzi arcivescovili : nel i6o3 fu creato cardinale, e nel 1607 rinunziò al nipote Annibale Serughi de Ginnasi la sede. Nel di lui governo i turchi posero a soqquadro tutta la città, incendiarono e derubarono la raltedrale, ne distrus- sero i monumenti e bruciarono l'archivio : in tanta calamità An- nibale lece quanto potè , succe- dendogli nel 162-?. Giovanni Gio- vannini di Matelica , traslato da Camerino. Antonio Marulli siciliano dotto e pio, Urbano Vili nel 1643 lo preconizzò, e tornò a dar- gli il pallio per essergli stato col bagaglio derubato in recarsi a Manfredonia. Alessandro VII nel 1659 elesse Benedetto Cappelletti patrizio di Rieti-, amatore de' poveri, pei quali nel Monte Gargano fondò il monte frumentario; accorse ai dan- ni recati da un' epidemia, celebrò il sinodo nel 16G6, aumentò nel- MAN III la cattedrale le sacre suppellettili, la restaurò ed abbellì , e vi fece la campana maggiore. Gli successe a'28 gennaio 1675 il cardinale fr. Vincenzo Maria Orsini, che fu ze- lantissimo ed edificante arcivescovo: a'22 gennaio 1680 fu traslatato a Cesena, enei 1724 divenne Bene- detto XIII, ritenendo 1' arcivesco- vato di Benevento di cui era pa- store. Giovanni de Lerma di Tri- carico uditore del cardinal Sacri- panti pro-dafario, fatto arcivescovo nel 1708, è r ultimo registrato dall' Ugheili o suoi continuatori. Gli altri arcivescovi sono riportati nelle annuali Notizie di Roma e sono i seguenti. 172^ Marc'Anto- nio de Marco d'Otranto, da Bene- detto XIII traslato da Viesti; 1742 Francesco Rivera dell' Aquila, traslato da Civita Ducale; «777 Tommaso Maria Francone tentino della diocesi di Larino, traslato da Umbriatico ; i8o4 Gio. Gaetano de Moscio delle scuole pie, di Foggia, Iraslato da s. Severo; 1818 a'6 a- prile Eustachio Dentice teatino, di Pollena diocesi di Napoli: sotto di lui Pio VII colle lettere apo- stoliche, De utilioriy de' 27 giugno 18 1 8, conservando a Fiesti (Fedi) la cattedralità e l'essere sulTraganea a Manfredonia, i cui arcivescovi dichiarò amministratori perpetui della chiesa vescovile di Viesti, cedette alle istanze del re Ferdinando I. Alla morte del nominato pastore, il Papa Gregorio XVI preconizzò nel concistoro de' 2 lu- glio i832 r odierno arcivescovo monsignor Vitangelo Salvemini di Molfetta , della quale era vicario generale e canonico teologo della cattedrale. La chiesa metropolitana di Man- fredonia è dedicata a Dio sotto
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Kicola (l'Imola, che recossi al det-<br />
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Gregorio XII ed eletto Alessandro<br />
V, cui successe Giovanni XXIII :<br />
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"vo Scginense, traslato da Martino<br />
Y a Gerace. Dipoi fu reintegrato<br />
Lorenzo, alle cui preghiere Martino<br />
Y nel i4'9 commise al car<strong>di</strong>nal<br />
Binaldo Brancacci 1* esame delle<br />
<strong>di</strong>ssensioni tra Siponlo o Manfredonia,<br />
e Monte Gargano o Mon-<br />
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terminò in favore <strong>di</strong> Manfredonia,<br />
confeimando il decretato <strong>di</strong> Alessandro<br />
111 ed Innocenzo 111, che l'ar-<br />
civescovo dovesse chiamarsi soltan-<br />
to <strong>di</strong> Siponto, e che il crisma si<br />
dovesse consagrare nella cattedrale<br />
<strong>di</strong> Manfredonia. Lorenzo beneme-<br />
rito <strong>di</strong> sua chiesa morì nel i436:<br />
noteremo che nel i656 vertendo<br />
iincora causa tra i due capitoli<br />
della metropolitana e della chiesa<br />
<strong>di</strong> s. Michele, la congregazione dei<br />
vescovi e regolari decretò , non<br />
constare de cathcdralitate ecclesiae<br />
s. Michaelìsj e perciò non doveie<br />
il suo capitolo eleggere il vicario<br />
generale in sede vacante.<br />
Eugenio IV nel i436 nominò ar-<br />
civescovo Mattia Foschi romano,<br />
chierico <strong>di</strong> camera, insigne per<br />
scienza e prudenza ; e Iraslérendolo<br />
nel 1438 a Rieti, gli sostituì An-<br />
gelo Capranica romano, poi car<strong>di</strong>-<br />
nale. Nicolò V nel i447 "^ affidò<br />
l'amministrazione al celebre e dot-<br />
to car<strong>di</strong>nal Bessarione , che si <strong>di</strong>-<br />
mise nel i449' Giovanni Burgio<br />
<strong>di</strong> Cajazzo, principe de'me<strong>di</strong>ci del<br />
suo tempo, non archiatro pontificio<br />
come osserva il Marini, in tale<br />
anno Nicolò Y lo trasferì da Mazara,<br />
poi traslatato a Palermo. Pio<br />
li nel 1458 <strong>di</strong>chiarò successore<br />
MAN<br />
Nicola Peroni <strong>di</strong> Sassoferrato, ver-<br />
sato in ogni genere <strong>di</strong> dotliina, <strong>di</strong><br />
recon<strong>di</strong>ta eru<strong>di</strong>zione e <strong>di</strong> singo-<br />
lare facon<strong>di</strong>a: governò le provin-<br />
cie del Patrimonio e <strong>di</strong> Perugia,<br />
fu consigliere dell'imperatore Fe-<br />
derico 111 che gli donò una coro-<br />
na poetica d' alloro in l'ologna, e<br />
morì nel 1480. Alessandro Vi nel<br />
i5oo pose a pastore <strong>di</strong> questa<br />
chiesa Agapito Giral<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Ame-r<br />
lia, arci<strong>di</strong>acono della patria , se-<br />
gretaiio del Papa, ed intimo fa-<br />
migliare del <strong>di</strong> lui figlio Cesare<br />
Borgia, cui seguì nella prospera<br />
come nell'avversa fortuna, e mori<br />
nel i5o(). Giulio II alloia <strong>di</strong>chia-<br />
rò arcivescovo Antonio Maria del<br />
Monte, che poi eieò car<strong>di</strong>nale , e<br />
per sua <strong>di</strong>missione nel i5i2 gli<br />
successe il nipote Giovanni Maria<br />
a' 12 novembre , creato car<strong>di</strong>nale<br />
nel i536 da Paolo III: nel i544<br />
rinunziò l'arcivescovato e nel i55o<br />
<strong>di</strong>venne Papa col nome <strong>di</strong> Giulio<br />
III. Memore della sua chiesa che<br />
avea governala trentadue anni ,<br />
l'ornò <strong>di</strong> grazie e privilegi. Nel<br />
i544 a'25 giugno Paolo III elesse<br />
arcivescovo Giovanni Ricci , che<br />
Giulio lllj <strong>di</strong> cui era stato fami-<br />
gliare, nel i55i creò car<strong>di</strong>nale.<br />
Avendo il Ricci per soli otto mesi<br />
retto la chiesa , il car<strong>di</strong>nal del<br />
Monte r implorò ed ottenne pel<br />
suo segretario Gio. Andrea Mercurio,<br />
ed anch'egli dopo otto mesi<br />
fu trasferito altrove, il primo a<br />
Chiusi, il secondo a Messina, ed<br />
ancor questi nel i55i creato car-<br />
<strong>di</strong>nale da Giulio HI. Questi nel<br />
ì55o fece arcivescovo Sebastiano<br />
Pighini e nel i552 car<strong>di</strong>nale: traslatandolo<br />
Giulio III nel 1 553 ad<br />
Adria nel veneziano, nel i554 g'»<br />
<strong>di</strong>e a successore fr. Dionisio de<br />
Roberti de'scivi <strong>di</strong> Maria <strong>di</strong> Bor-