Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ...

Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ... Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ...

bibliothecapretiosa.info
from bibliothecapretiosa.info More from this publisher
07.06.2013 Views

8 MAG voglio funebre lo stesso Augtisto che Tavea dichiarato suo successo- re, il quale ordinò ch'entrasse in Roma cogli onori consolari e trion- fali, perchè eragli stato decretato il trionfo. E certo che i romani ne fecero una piazza di guerra ira- portante, onde contenere i popoli della Germania, ed impedire che venissero ad invadere una porzione della Gallia. Verso l'anno 70 del- l'era cristiana la XXII legione romana, reduce dalla presa di Gerusalemme, pose stanza a Magonza, e nel tempo stesso vi giunse il ve- scovo Crescenzio. Questa città chiamata Moguntiacuriiy Magontia, Mo- giintia, Maguntia o Magotia dagli scrittori latini, Mayenee dai fran- cesi, e Mainz o Maynz dai tede- schi, stava nel paese dei vangioni. Divenne la metropoli della Germania superiore ossia della provincia romana della prima Germania, ma le guerre continuate dei romani e dei germani molto nocque- ro alla sua prosperità; questi ultimi se ne impadronirono nel ^o6y e la conservarono sino al 49^> ^' poca in cui passò in potere dei franchi, in uno stato di decadenza, dopo essere stata spesso rovinata dai batavi al tempo di Vespasiano, dai barbari sotto l'impero di Giu- liano, e dai vandali, alani e svevi verso l'anno f^\Z. Si dice che Ciòdoveo dopo il suo battesimo l'ab- bia arricchita di diverse chiese, che Dagoberto la riparò considerabilmente, e che Carlo Magno la re- staurò di nuovo, facendovi erigere una chiesa metropolitana ed un ponte sul Reno. Nel supplemento al Giornale ccdesìastico di Roma del 1793, nelle osservazioni di G. H. contro gli Elementi di diruto canonico del p Filippo Hedderich, MAG si confuta il falso privilegio che si asserisce ottenuto da questa chiesa da Carlo Magno. Si dice non es- ser facile chi accordi all' autore che la fondazione della chiesa di Magonza sia stata fatta nel primo secolo dai discepoli degli apostoli e molto meno gli si deve accorda- re, che fra i patti o sia trattati della nazione germanica colla santa Sede, vi sia quello che il papa A- driano I, cioè verso l'anno 773, concesse all'imperatore Carlo Magno il gius eligendi Pontificem, et ordinandi Sedem apoatoUcam^ col privilegio di dare l'investitura agli arcivescovi e vescovi di tutte le Provincie. Imperciocché a quell'e- poca Carlo Magno non solamente non era imperatóre , ma da poco tempo succeduto al padre nel regno de* franchi, non era mai venuto in Italia; né presso la santa Sede avea quei meriti personali che acquistossi posteriormente, i quali tuttavia non gli fecero mai acquistare un privilegio, che col tempo avrebbe portato conseguenze funestissime per tutta la Chiesa. Né di fatti si trova fra gli scrittori fran- cesi antichi e moderni chi abbia preteso ciò, ancorché sommamente impegnati nel magnificare gli acquisii e le glorie di Carlo Magno. A questi si attribuisce l'erezione in Magonza d' un convento e di una scuola. Fu questa città sotto il dominio dei re d'Austrasia dall' 843 sino al 1025. Neil' 872 un terremoto, la danneggiò moltissimo , ed un in- cendio ne consumò una parte nel 1080. Nel iio5 fecesi nel Natale in Magonza una dieta di tutto il regno tedesco, tanto numerosa che da molti e molli anni non si era veduta una simile , intervenendovi ,

M A G cincjLiaiitaduc baroni, solo mancan- dovi Mof^no duca di Sassonia, im- pedito per la grave sua età. Ivi sopraggiunti i legali di Pasquale li, cioè il vescovo d'Albano col Costanziense, confermarono le scomuniche già assai volte promulgate da tanti Papi contro Enrico IV. Volendo perciò egli passare in Ma- gonza, i principi per evitare i tu- multi dei volgo che lo favoriva contro il figlio Enrico V, andarono ad incontrarlo ad Ingelheim, e lo indussero a confessare la propria colpa, ed a promettere soddisfazio- ne, consegnando le insegne impe- riali al figliuolo Enrico V, rinun- ziandogli il regno. Gli arcivescovi dal secolo XI sino al 1 1 35 pos- sedettero Magonza in sovranità as- soluta, sotto la dipendenza degl'impei atori di Germania , onde dopo quel tempo divenne libeia e flori- da. Nel 1160 l'imperatore Fede- rico I per vendicar la morte di Arnoldo arcivescovo , perseguitò il successore Corrado e fece abbatte- re le mura della città- Nel secolo XIII molte castella sorsero lungo il Reno sopra balze inaccessibili, e di là una turba di malfattori scendeva a recar la strage nelle campagne de' dintorni. Allora alla voce di un borghese di Magonza, Ar- noldo Saalman , più di cento città si strinsero in lega ad esterminio di que' banditi, ed unirono le forze per spianare gì' infesti loro nidi ; quindi prospero fu lo slato di Ma- gonza in quel secolo , e proseguì sino al cominciar del secolo XIV. Fu a que' tempi che i canti dei minnesanger , trovatori alemanni allegrarono le sue rive amcnissime. Nello scisma del concdiabolo di Basilea, seguì Magonza le parli della Chiesa romana. In questo se- , M A G 9 colo fece immortalare il suo nome Giovanni Gaensefleisch da Sorgen- loch, conosciuto meglio sotto il nome di Gattemberg, nativo di Ma- gonza, per r invenzione utilissima dell'arie della stampa. Quantunque Strasburgo ed Harlem disputino questo vanto, è però certo che i primi libri stampati a caratteri -niobi li uscirono colla data di Magonza circa il i440j o secondo altri i45o. Guttemberg fu così chiamato dai magonzesi, dal nome del palazzo eh' egli possedeva nella città. È ve- ro che a Strasburgo nel i438 fece i primi saggi della grande scoperta col mezzo dei caratteri mobili ; ma fu a Magonza che l'arte portento- sa perfezionò. Egli trovò che in vece de' caratteri fissi usati prima di lui , valea meglio adoperare i mobili, da lui detti tìpi^ e che egli fece di legno. Dopo di lui Giovanni Faust e Pietro Schaeffer di Gern- sheim, piccola città posta a quat- tro leghe da Magonza , fecero dei tipi di metallo. Questa invenzione coperta dal mistero sul nascere, non tardò poi a spandersi nelle altre città alemanne, e si vide nel i 453 per opera di Pfìster di Bamberga venire in luce l' esemplare d' una Bibbia. Al padre della stampa , al benefattore del mondo incivilito da ultimo la città di Magonza nella sua vasta piazza eresse una statua scolpita dal celebre Thoiwaldsen. L'inaugurazione fu falla a' f4 a- gosto 1837 alla presenza di circa cinquantamila persone tripudianli, accorsevi da tulli i luoghi di Germania. A pie della statua era un torchio moderno e l' apparecchio con cui Guttemberg avea fatto i suoi primi saggi ; prezioso avanzo custodito nella biblioteca della cit- tà . Coi caratteri fusi a pie del si- ,

M A G<br />

cincjLiaiitaduc baroni, solo mancan-<br />

dovi Mof^no duca <strong>di</strong> Sassonia, im-<br />

pe<strong>di</strong>to per la grave sua età. Ivi<br />

sopraggiunti i legali <strong>di</strong> Pasquale<br />

li, cioè il vescovo d'Albano col Costanziense,<br />

confermarono le scomuniche<br />

già assai volte promulgate<br />

da tanti Papi contro Enrico IV.<br />

Volendo perciò egli passare in Ma-<br />

gonza, i principi per evitare i tu-<br />

multi dei volgo che lo favoriva<br />

contro il figlio Enrico V, andarono<br />

ad incontrarlo ad Ingelheim, e<br />

lo indussero a confessare la propria<br />

colpa, ed a promettere sod<strong>di</strong>sfazio-<br />

ne, consegnando le insegne impe-<br />

riali al figliuolo Enrico V, rinun-<br />

ziandogli il regno. Gli arcivescovi<br />

dal secolo XI sino al 1 1 35 pos-<br />

sedettero Magonza in sovranità as-<br />

soluta, sotto la <strong>di</strong>pendenza degl'impei<br />

atori <strong>di</strong> Germania , onde dopo<br />

quel tempo <strong>di</strong>venne libeia e flori-<br />

da. Nel 1160 l'imperatore Fede-<br />

rico I per ven<strong>di</strong>car la morte <strong>di</strong><br />

Arnoldo arcivescovo , perseguitò il<br />

successore Corrado e fece abbatte-<br />

re le mura della città- Nel secolo<br />

XIII molte castella sorsero lungo<br />

il Reno sopra balze inaccessibili, e<br />

<strong>di</strong> là una turba <strong>di</strong> malfattori scendeva<br />

a recar la strage nelle campagne<br />

de' <strong>di</strong>ntorni. Allora alla voce<br />

<strong>di</strong> un borghese <strong>di</strong> Magonza, Ar-<br />

noldo Saalman , più <strong>di</strong> cento città<br />

si strinsero in lega ad esterminio<br />

<strong>di</strong> que' ban<strong>di</strong>ti, ed unirono le forze<br />

per spianare gì' infesti loro ni<strong>di</strong> ;<br />

quin<strong>di</strong> prospero fu lo slato <strong>di</strong> Ma-<br />

gonza in quel secolo , e proseguì<br />

sino al cominciar del secolo XIV.<br />

Fu a que' tempi che i canti dei<br />

minnesanger , trovatori alemanni<br />

allegrarono le sue rive amcnissime.<br />

Nello scisma del conc<strong>di</strong>abolo<br />

<strong>di</strong> Basilea, seguì Magonza le parli<br />

della Chiesa romana. In questo se-<br />

,<br />

M A G 9<br />

colo fece immortalare il suo nome<br />

Giovanni Gaensefleisch da Sorgen-<br />

loch, conosciuto meglio sotto il nome<br />

<strong>di</strong> Gattemberg, nativo <strong>di</strong> Ma-<br />

gonza, per r invenzione utilissima<br />

dell'arie della stampa. Quantunque<br />

Strasburgo ed Harlem <strong>di</strong>sputino<br />

questo vanto, è però certo che i<br />

primi libri stampati a caratteri -niobi<br />

li uscirono colla data <strong>di</strong> Magonza<br />

circa il i440j o secondo altri i45o.<br />

Guttemberg fu così chiamato dai<br />

magonzesi, dal nome del palazzo<br />

eh' egli possedeva nella città. È ve-<br />

ro che a Strasburgo nel i438 fece<br />

i primi saggi della grande scoperta<br />

col mezzo dei caratteri mobili ; ma<br />

fu a Magonza che l'arte portento-<br />

sa perfezionò. Egli trovò che in<br />

vece de' caratteri fissi usati prima<br />

<strong>di</strong> lui , valea meglio adoperare i<br />

mobili, da lui detti tìpi^ e che egli<br />

fece <strong>di</strong> legno. Dopo <strong>di</strong> lui Giovanni<br />

Faust e Pietro Schaeffer <strong>di</strong> Gern-<br />

sheim, piccola città posta a quat-<br />

tro leghe da Magonza , fecero dei<br />

tipi <strong>di</strong> metallo. Questa invenzione<br />

coperta dal mistero sul nascere, non<br />

tardò poi a spandersi nelle altre<br />

città alemanne, e si vide nel i 453<br />

per opera <strong>di</strong> Pfìster <strong>di</strong> Bamberga<br />

venire in luce l' esemplare d' una<br />

Bibbia. Al padre della stampa , al<br />

benefattore del mondo incivilito<br />

da ultimo la città <strong>di</strong> Magonza nella<br />

sua vasta piazza eresse una statua<br />

scolpita dal celebre Thoiwaldsen.<br />

L'inaugurazione fu falla a' f4 a-<br />

gosto 1837 alla presenza <strong>di</strong> circa<br />

cinquantamila persone tripu<strong>di</strong>anli,<br />

accorsevi da tulli i luoghi <strong>di</strong> Germania.<br />

A pie della statua era un<br />

torchio moderno e l' apparecchio<br />

con cui Guttemberg avea fatto i<br />

suoi primi saggi ; prezioso avanzo<br />

custo<strong>di</strong>to nella biblioteca della cit-<br />

tà . Coi caratteri fusi a pie del si-<br />

,

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!