Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ...

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lare il corpo di s. Eusanio in Si-
ponto, il santo gli apparve in sogno
e lo ammonì a lasciarlo in
Furconio, ove prodigiosamente conàparve
dalla terra una piccola cap-
pella, ed ivi indicò doversi collocare
le sue ceneri, cioè presso Fur-
conio nel luogo detto poi s. Sano.
Quindi pei gran miracoli che s.
Eusanio operò per virtù divina, i
corpi del di lui discepolo Domizia-
no, di Teodosia sua sorella di lat-
te, e di A già vergine, avendo pa-
tito il martirio, furono sepolti pres-
so di lui ; ed i si ponti ni nella cit-
tà a s. Eusanio eressero un tem-
pio. Il VII vescovo N. nel 333 in
onore di s. Oronzio vescovo costruì
uu oratorio, e pieno di meriti mo-
i'k nel 38o. Nel 385 fu fatto ve-
scovo N. clie ordinò prete e arci-
diacono della cattedrale s. Felice
figlio del duce di Si ponto Felice.
Alla sua morte divenne vescovo s.
Felice arcidiacono, che assistette al
concilio romano del /{65 di s. Ila-
rio Papa, e morì santamente nel
466. Dopo di lui la cattedra sipontina
fu vacante fino al 49^> ^
i;agione dell' irruzione de' baibari
ostrogoti ed ariani eretici. In det-
to anno governando questa chiesa
6. Lorenzo parente dell'imperatore
Zenone e chiaro per virtù e san-
tità, successe la mirabile appari-
zione dell'arcangelo s. Michele , e
nel medesimo 7 idus februarii con
altri vescovi consagrò sul Monte
Gargano la chiesa di s. Michele, e
ne fece contemporaneamente fab-
bricare un'altra a Siponto in ono-
re di s. Pietro, che vi avea pre-
dicato il vangelo: ignorasi l'epoca
della morte del santo prelato, la
cui festa si celebra a' 7 febbraio.
L'Ughelli che nel t. VII, p. 809 e
seg. daW Italia sacra riporta la se-
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rie de' vescovi ed arcivescovi si-
pontini , a pag. 816 riprodusse la
leggenda di s. Michele principe de-
gli angeli e sua apparizione. Igno-
ra nsi i nomi de' successori di s.
Lorenzo sino al 546, nel quale ne
occupava la sede Felice II, che
morì santamente nel 594. Indi furono
vescovi Felice III, Vitaliano
e Ruffino che intervenne nei 649
al concilio Laleranense di s. Martino
I. Fu all'epoca di Ruffino o
forse dopo la di lui morte, che es-
sendo la città di Siponto slata de-
vastala dagli slavi, saraceni e longo-
bardi, il clero ed il popolo dispersi
o massacrati, la sede vescovile venne
allora unita a quella di Benevento
dal Papa s. Vitaliano, che
ne affidò la cura a s. Barbato ve-
scovo di Benevento, i cui dieciotto
successori lùi'ono vescovi di Benevento
e di Siponto. Avendo il Pon-
tefice Giovanni XI II nel 969 ele-
vato Benevento a metropoli fu primo
arcivescovo di Benevento e di
Siponto Landolfo, cui successero Alon
nel 984, Alfano I nel 998,
Alix nel 1000, sotto di cui Ottone
111 visitò il santuario, Mundo nel
1009, ed Alfonso li nel 101 1 o
1011. Nell'arcivescovato di questo
ultimo, per divozione verso s. Michele
arcangelo, piacque al Ponte-
fice Benedetto Vili di separare Siponto
da Benevento, di erigere Si-
ponto in metropolitana, e di sot-
toporgli per suffiaganee le chiese
vescovili di Melfi, Troia, Monopo-
li, RapoUa, e V lesti dipoi aggiun-
tavi da Pasquale II, anzi fu l'u-
nica Sede che restò suffìaganea a
questa metropoli. Il p. Mirco che
stampò la sua Notìlia episc. nel
161 3, registra per suff*raganee di
Manfredonia, Melfi e Rapolla uni-
te, e Viesti; e Commanville nomi-