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periodico n° 11 del 24 marzo 2009 - Il Rossetti

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Lo spettacolo arriva a Trieste dopo il successo di Berlino, Vienna e Monaco<br />

<strong>Il</strong> ritorno di “Rocky Horror Show”<br />

La nuova edizione originale di uno dei musical più rappresentati al mondo<br />

<strong>Il</strong> pubblico <strong>del</strong>lo Stabile regionale<br />

ha applaudito in passato alcune<br />

versioni di The Rocky Horror<br />

Show accogliendo il musical con<br />

tale calore da poter senz’altro<br />

designare questo titolo fra i più<br />

amati <strong>del</strong>l’ultimo decennio…<br />

Ma adesso è ora di fare “tabula<br />

rasa” dei vecchi ricordi e<br />

lasciarsi catturare dalla nuova<br />

edizione <strong>del</strong>lo spettacolo, che<br />

Trieste ospita in esclusiva per<br />

l’Italia! Si tratta infatti di una<br />

produzione ricchissima, internazionale,<br />

indimenticabile: allestimento<br />

da vero kolossal, con<br />

effetti, proiezioni, costumi e<br />

luci da brivido, una band dal<br />

vivo piena di energia, impegnata<br />

in una <strong>del</strong>le più elettrizzanti<br />

colonne sonore mai scritte, un<br />

cast stellare che raccoglie il<br />

meglio <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong> musical<br />

inglese e internazionale... Basti<br />

pensare che a firmare la regia<br />

è stato chiamato uno dei nomi<br />

più brillanti <strong>del</strong>l’universo teatrale<br />

broadwayano, Sam Buntrock,<br />

che per il suo allestimento di<br />

Sunday in the park with George,<br />

il musical di Stephen Sondheim,<br />

si è meritato due Drama Desk<br />

Awards e nove nomination ai<br />

Tony Awards, compresa la categoria<br />

<strong>del</strong>la migliore regia. E se<br />

questo non bastasse, a supervisionare<br />

il tutto in prima persona,<br />

c’è stato il grande Richard<br />

O’Brian, che nel 1973 scrisse<br />

questo cult.<br />

A trentacinque anni dal debutto<br />

al Royal Court di Londra,<br />

The Rocky Horror Show ritorna<br />

10<br />

“musical”<br />

dunque a confermarsi l’enfant<br />

terrible dei musical, con i suoi<br />

personaggi irriverenti, lo spirito<br />

bizzarro e anarchico, gli ammiccamenti<br />

provocatori e la musica<br />

trascinante. E dunque Let’s do<br />

the time warp again!: inutile resistere…<br />

Com’è noto anche il<br />

pubblico è investito dal vortice<br />

<strong>del</strong> Rocky, e diviene parte di un<br />

vero e proprio rito collettivo:<br />

niente di strano dunque – lo<br />

diciamo per i neofiti – se in<br />

platea si aggireranno spettatori<br />

abbigliati come Frank’n’Furter o<br />

Magenta, completi di provocanti<br />

guepière e calze a rete, e se in<br />

ben definiti momenti ci sarà chi<br />

interagirà con gli attori aprendo<br />

ombrelli o lanciando riso...<br />

Ma The Rocky Horror Show<br />

nasconde in sé anche altre trovate:<br />

in un allestimento come<br />

questo, che molto spazio lascia<br />

alla visionarietà e alle allusioni<br />

cinematografiche, impossibile<br />

non sottolineare il gioco <strong>del</strong>le<br />

citazioni (ce ne sono di molti<br />

tipi) e soprattutto di quelle<br />

tratte dai film di fantascienza<br />

americani Anni Cinquanta, che<br />

molto hanno ispirato O’Brien.<br />

Le citazioni sono disseminate<br />

ovunque e quelle cinematografiche<br />

punteggiano lo spettacolo<br />

fin dalla prima canzone, Science<br />

Fiction Double Feature... Fin troppo<br />

immediato individuare quelle<br />

legate a Frankenstein (dal nome<br />

<strong>del</strong> dottor Frank’n’Furter, alla<br />

sua creatura terrorizzata dal<br />

fuoco), poi c’è il dottor Scott,<br />

scienziato già al soldo <strong>del</strong> Terzo<br />

Reich e bloccato su una sedia<br />

a rotelle, come il protagonista<br />

<strong>del</strong> Dottor Stranamore. E non<br />

mancano rimandi a Ultimatum<br />

alla Terra, una parodia dedicata<br />

alle tutine dei supereroi, un<br />

omaggio a Fay Wray, la prima<br />

sensuale protagonista di King<br />

Kong... Cantando dei morigerati<br />

fidanzatini Brad e Janet, poi, è<br />

facile accennare a Anne Francis<br />

star di Forbidden Planet...<br />

Un musical dunque pieno di<br />

sorprese che non si sono esaurite<br />

nemmeno in oltre trent’anni<br />

di repliche applaudite da più<br />

di 20 milioni di persone.<br />

E ora la nuova edizione si ripresenta<br />

fantasticamente attuale:<br />

con la sua storia stravagante,<br />

canzoni senza tempo come Hot<br />

Patootie e il Time Warp, un cast<br />

minuziosamente selezionato (in<br />

cui citiamo almeno l’eccellente<br />

protagonista Rob Fowler, e il<br />

Narratore Erik Arno, un attore<br />

corregionale di nascita, ma divenuto<br />

celebre nei paesi d’area<br />

tedesca). Uno spettacolo che<br />

segna – con le sue repliche al<br />

Politeama <strong>Rossetti</strong> – l’inizio di<br />

un’importante collaborazione<br />

fra la BB Promotion, colosso<br />

produttivo di Michael Brenner<br />

e il Teatro Stabile <strong>del</strong> Friuli<br />

Venezia Giulia, che con sempre<br />

maggior decisione si pone<br />

quale “piazza” ambita per gli<br />

spettacoli internazionali, con un<br />

palcoscenico e un’audience allo<br />

stesso livello dei grandi centri<br />

europei quali Vienna, Berlino e<br />

Monaco. (i.lu.)

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