C on V - Rivista IDEA

Quando il no è no
ANCHE SE LUI...
Cara zia Giugi...
Consigli semiseri per
ragazze semiserie
Questa rubrica ogni
sette giorni ospita
la “posta non solo
del cuore”
delle nostre lettrici
L’indirizzo a cui
scrivere è:
ziagiugi@libero.it
Amiche mie, quel
pezzo in cui definivo
il sesso
come il bunjee
jumping, ossia un’attività
avviata la quale non si può
tornare indietro, mi è costata
una valanga di improperi.
Le vostre reazioni indignate
mi convincono che ho toccato
un punto dolente: la capacità
delle femmine di avere
convinzioni stabili e durature.
Che quando dicono sì è sì,
e quando dicono no è no.
Vi dico che non conosco nessuna
di noi che ci sia riuscita.
Per fortuna, perché cambiare
idea è sintomo di intelligenza
e porta all’evoluzione.
Ma dobbiamo essere consapevoli
che chi ci sta vicino, se
Cara zia Giugi, non condivido il pensiero che hai espresso qualche settimana fa sul fatto
che una donna, giunta a un certo punto, debba per forza dire sì. Fa parte dei diritti della
persona rifiutarsi di fare cose che non vuole, anche se se ne accorge in ritardo... Gina
non è disposto o capace di
venirci dietro, lo molliamo
per strada. Salvo poi chiederci
cos’è che non va nella coppia,
perché non stiamo più
bene come prima, cosa ha
rotto l’armonia.
Siamo noi che spezziamo gli
equilibri, care mie. Alla parte
femminile della coppia io
attribuisco gran parte della
responsabilità delle crisi.
Perché la donna riflette di
più, cerca sempre significati,
sulla base di questi costruisce
velocemente nuovi equilibri.
È una grande creatrice e
60 á 14 luglio 2011 á cara zia Giugi...
distruttrice al medesimo
tempo. Anche nel sesso.
Contiamo, nelle nostre personali
esperienze, quante volte
abbiamo acconsentito a un
rapporto con un entusiasta
“sì”, che si è girato in un
“no” a serata finita e bacio
della buonanotte elargito.
E, al contrario, quanti “no”
preconcetti e dichiarati con
forza si sono trasformati in
“sì” in virtù di qualche particolare,
di qualche alchimia
che ci ha fatto capitolare.
Sono casi frequentissimi.
Ma ancora più incredibili
sono i cambi di idea mentre il
“momentum” è già in atto.
Mettete che una sera, più per
noia che per altro, accettate
di uscire con un tipo che
conoscete poco. È il primo
appuntamento, è uno sconosciuto,
quindi è un “no” sicuro
a qualsiasi contatto fisico.
Cenate piacevolmente in un
bel posticino. È vestito bene,
molto disinvolto, rilassato.
Non ha al dito la fede, avete
controllato più volte.
Non parla di donne.
Comincia a piacervi un po’ e
accettate di non scendere
subito dalla macchina, quando
vi porta a casa (vi ripetete
che comunque è un “no”,
sarete mica una di quelle che
ci stanno subito). Gli annun-
ciate che dovete rientrate tra
mezz’ora al massimo, tanto
per chiarire che sono vietate
le “avance” (ancora convinte
sul “no”). Lui risponde che
non ha nessuno che l’aspetta.
Si libera dalla cintura di sicurezza
e si gira verso di voi, vi
guarda con intensità senza
parlare e senza toccarvi (ora
il vostro è un “no” incuriosito).
Vi dice quanto siano belli
i vostri occhi. Vi parla di sé,
con ironia, insistendo sui
suoi difetti. Il racconto è
divertente, voi scoppiate più
volte a ridere (il “no” è diventato
un “forse”).
Poi vi parla di voi.
Azzecca molto del vostro
carattere, persino il segno
zodiacale. Vi dice che siete
diversa dalle altre. Che quando
vi vede sente le farfalle
nella pancia (al concetto delle
farfalle il “no” è caduto inesorabilmente).
Ora vi accarezza
i capelli, dolcemente
(siamo orientate sul “sì”).
Dice che parlerebbe con voi
tutta la notte. Vi fa notare il
profumo dei tigli e le voci dei
grilli. Nomina due stelle che
brillano più delle altre.
Il vostro “sì” cresce da dentro
sempre più potente. State per
saltargli al collo, quando,
guardando la pedaliera dell’auto,
dice di avere una
moglie, ma che le cose tra
loro non vanno. Ecco il “no”
ritornare velocissimo.
Poi un veloce bacio sulla
guancia e siete già nell’atrio
di casa, ripetendovi un convintissimo
“mai”.