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Seminari di Ematologia Oncologica - Società Italiana di Ematologia

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e TIA-1 sono anch’esse espresse. Il CD56 è un<br />

utile marcatore NK ma non è un marcatore specifico<br />

degli NK/TCLs e può espresso anche da<br />

altri PTCLs (Tabella 2). Infine il virus <strong>di</strong> Epstein Barr<br />

(EBV) è quasi sempre <strong>di</strong>mostrabile nelle cellule<br />

neoplastiche me<strong>di</strong>ante tecniche <strong>di</strong> ibri<strong>di</strong>zzazione<br />

in situ (ISH) (1).<br />

Il NK/TCLs è <strong>di</strong>agnosticato più spesso in età adulta;<br />

l’età me<strong>di</strong>ana alla <strong>di</strong>agnosi è nella quinta decade,<br />

con un rapporto maschi/femmine <strong>di</strong> 3/1. Il linfoma<br />

si localizza dapprima a livello delle cavità<br />

nasali, del nasofaringe, e può <strong>di</strong>ffondere a livello<br />

delle orbite e del palato duro. La <strong>di</strong>sseminazione<br />

a livello della cute, del tratto gastrointestinale e<br />

degli organi genitali, è generalmente un evento tar<strong>di</strong>vo<br />

nella storia naturale della malattia. Nella maggior<br />

parte dei casi non c’è, almeno in fase iniziale,<br />

un coinvolgimento del sistema nervoso centrale<br />

e del midollo osseo (57). È osservabile una<br />

pancitopenia talora secondaria ad emofagocitosi,<br />

se non è presente un coinvolgimento midollare<br />

(56).<br />

Non esiste ad oggi un sistema <strong>di</strong> sta<strong>di</strong>azione standar<strong>di</strong>zzato.<br />

La sta<strong>di</strong>azione secondo Ann Arbor non<br />

è adatta agli NK/TCLs in quanto lo sta<strong>di</strong>o I può<br />

includere sia pazienti con un malattia localizzata<br />

solo alle cavità nasali sia pazienti con malattia che<br />

invade anche le strutture a<strong>di</strong>acenti (58). Per le forme<br />

ad esor<strong>di</strong>o esclusivamente nasale è raccomandato<br />

l’impiego del sistema <strong>di</strong> sta<strong>di</strong>azione - T<br />

che si basa sull’estensione locale del tumore (57):<br />

- T1 in<strong>di</strong>ca un tumore confinato alle cavità<br />

nasali;<br />

- T2 in<strong>di</strong>ca un’estensione a livello mascellare, dei<br />

seni etmoidali e del palato duro;<br />

- T3 l’estensione alla parte posteriore dei seni<br />

etmoidali, ai seni sfenoidali, alle orbite, alle guance<br />

o allo spazio buccinatorio superiore;<br />

- T4 in<strong>di</strong>ca un’estensione allo spazio buccinatorio<br />

inferiore, alla fossa infratemporale o al nasofaringe.<br />

L’utilità dell’International Prognostic Index (IPI) nella<br />

stratificazione prognostica dei pazienti affetti da<br />

NK/TCLs è controversa (10, 22, 23, 36, 27). La<br />

presenza del DNA dell’EBV nel sangue è stata<br />

recentemente segnalata come un fattore prognostico<br />

nettamente sfavorevole (59). I livelli plasmatici<br />

della viremia all’esor<strong>di</strong>o correlano infatti con<br />

la risposta alla terapia e con la sopravvivenza e<br />

Linfomi non Hodgkin T/NK<br />

la persistenza dell EBV DNA nel plasma dopo terapia<br />

è strettamente correlato alla probabilità <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va<br />

(60).<br />

Linfoma T enteropatico<br />

I linfomi gastrointestinali primitivi rappresentano<br />

il 4-12% <strong>di</strong> tutti i linfomi non Hodgkin e l’1-4%<br />

<strong>di</strong> tutte le neoplasie gastrointestinali (10, 61). I linfomi<br />

gastrointestinali a cellule T sono una rara entità<br />

e l’unica entità clinico-patologica ben definita<br />

è il linfoma T enteropatico (EATL, entheropatyassociated<br />

T cell lymphoma) che presenta tuttavia<br />

caratteristiche peculiari e una frequenza in<br />

aumento recente e merita perciò una breve trattazione<br />

separata. L’età me<strong>di</strong>ana <strong>di</strong> insorgenza è<br />

57 anni (28-82 anni) (61). Il quadro clinico <strong>di</strong> presentazione<br />

più comune è rappresentato da<br />

malassorbimento, dolori addominali e talvolta quadri<br />

<strong>di</strong> perforazione intestinale in pazienti con una<br />

storia <strong>di</strong> celiachia (61). Talvolta la <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> celiachia<br />

avviene in seguito alla <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> EATL.<br />

Come già riportato, esiste una correlazione tra<br />

EATL e celiachia (10, 12, 61). Nei pazienti affetti<br />

da celiachia infatti l’ingestione <strong>di</strong> glutine determina<br />

un’infiammazione cronica della mucosa del piccolo<br />

intestino e, in una piccola percentuale <strong>di</strong> tali<br />

pazienti (2-5%) non si osserva un miglioramento<br />

nonostante una <strong>di</strong>eta priva <strong>di</strong> glutine. I pazienti<br />

resistenti possono presentare un’espansione clonale<br />

dei linfociti intraepiteliali con un fenotipo aberrante.<br />

L’OS a 5 anni è pari a 50-58% e la principale<br />

causa <strong>di</strong> morte è proprio l’EATL (61).<br />

La sede <strong>di</strong> insorgenza del linfoma è più spesso<br />

il <strong>di</strong>giuno e l’ileo, anche se qualsiasi parte del tratto<br />

gastrointestinale può essere coinvolta (1, 61).<br />

Nella maggior parte dei pazienti il linfoma è multifocale,<br />

dà origine ad ulcere, noduli, placche (più<br />

raramente a grosse masse) e spesso infiltra il<br />

mesentere e i linfono<strong>di</strong> mesenterici.<br />

Da un punto <strong>di</strong> vista anatomo-patologico, le cellule<br />

neoplastiche sono spesso <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni<br />

me<strong>di</strong>o-gran<strong>di</strong>, con nucleo arrotondato o angolato,<br />

nucleoli prominenti e abbondante citoplasma.<br />

È spesso presente un infiltrato infiammatorio costituito<br />

da eosinofili e istiociti. La mucosa intestinale<br />

a<strong>di</strong>acente all’EATL spesso presenta un’atrofia<br />

dei villi, iperplasia delle cripte, incremento dei linfociti,<br />

plasmacellule nella lamina propria e una linfocitosi<br />

anche intraepiteliale. Le cellule neoplasti-<br />

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