07.06.2013 Views

Seminari di Ematologia Oncologica - Società Italiana di Ematologia

Seminari di Ematologia Oncologica - Società Italiana di Ematologia

Seminari di Ematologia Oncologica - Società Italiana di Ematologia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

il controllo a lungo termine della patologia (4).<br />

Di seguito cercheremo <strong>di</strong> sintetizzare i principali<br />

schemi terapeutici per il paziente giovane utilizzati<br />

nella quoti<strong>di</strong>ana pratica clinica:<br />

- tenendo conto dei limitati successi ottenibili con<br />

regimi polichemioterapici contenenti antracicline<br />

(15-20% <strong>di</strong> risposte complete), classici<br />

schemi terapeutici come CHOP o MCP (mitoxantrone,<br />

clorambucile e prednisone) non sono<br />

considerati adeguati <strong>di</strong> per sé per il trattamento<br />

del MCL in un paziente giovane (4). L’aggiunta<br />

del rituximab allo schema CHOP ha permesso<br />

<strong>di</strong> ottenere risposte cliniche nella maggior parte<br />

dei pazienti, anche con un <strong>di</strong>screto numero<br />

<strong>di</strong> risposte complete (35%) (51). Infine dati<br />

recentemen te presentati suggeriscono come l’inserimento<br />

della citarabina nei regimi <strong>di</strong> induzione<br />

(cicli alternati R-CHOP/R-DHAP) possa ulteriormente<br />

incrementare il tasso <strong>di</strong> risposte complete<br />

fino anche al 50-60% (52);<br />

- nonostante i tassi <strong>di</strong> risposta anche elevati ottenibili<br />

in induzione con questi schemi, la durata<br />

dei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> remissione sarebbe modesta<br />

senza un’adeguata terapia <strong>di</strong> consolidamento.<br />

Partendo dai successi ottenuti con l’impiego <strong>di</strong><br />

alte dosi <strong>di</strong> citarabina e dal trapianto autologo<br />

(45, 53, 54), lo standard terapeutico attuale per<br />

il paziente giovane è rappresentato da un regime<br />

immunochemioterapico <strong>di</strong> induzione seguito<br />

da consolidamento con chemioterapia ad alte<br />

dosi contenente citarabina e supporto <strong>di</strong> cellule<br />

staminali emopoietiche. I dati positivi <strong>di</strong> simili<br />

regimi sono stati confermati da <strong>di</strong>fferenti stu<strong>di</strong><br />

multicentrici che testimoniano tassi <strong>di</strong> eventfree<br />

survival (EFS) e overall survival (OS) rispettivamente<br />

fino a 65% e 80% a quattro anni, a<br />

fronte però <strong>di</strong> una non trascurabile mortalità legata<br />

al trattamento (fino al 5%) (43, 55, 56, 57, 52);<br />

- in alternativa ai regimi trapiantologici sono stati<br />

messi a punto negli USA schemi <strong>di</strong> induzione<br />

con intensificazione <strong>di</strong> dose; tali schemi, basati<br />

sull’impiego <strong>di</strong> alte dosi <strong>di</strong> citarabina, sempre<br />

supplementati da rituximab (R-Hyper-CVAD/MA),<br />

si sono rivelati altamente efficaci (con tassi <strong>di</strong><br />

risposta completa fino all’87% e tempo me<strong>di</strong>ano<br />

al fallimento della terapia (TTF) <strong>di</strong> circa sei<br />

anni), pur non essendo scevri da importanti tossicità,<br />

con un tasso <strong>di</strong> mortalità legata al trattamento<br />

intorno all’8% (58, 59). Il principale van-<br />

Linfoma mantellare<br />

taggio del regime R-Hyper-CVAD/MA è quello <strong>di</strong><br />

offrire un’elevata intensità <strong>di</strong> trattamento senza<br />

imporre l’uso del trapianto autologo; tuttavia<br />

occorre considerare che tale regime non ne risolve<br />

le problematiche principali. In effetti la mortalità<br />

connessa al trattamento è analoga se non<br />

superiore ai programmi autotrapiantologici e il<br />

rischio <strong>di</strong> complicanze clonali tar<strong>di</strong>ve rimane<br />

comunque elevato (Tabella 2). Inoltre al momento<br />

l’uso del regime R-Hyper-CVAD/MA non è<br />

supportato da stu<strong>di</strong> clinici <strong>di</strong> fase III e da un’ampia<br />

validazione su base multicentrica. In effetti<br />

gli eccellenti risultati ottenuti presso l’MD<br />

Anderson Cancer Center non sono stati pienamente<br />

confermati da uno stu<strong>di</strong>o multicentrico<br />

successivo, in cui il progression-free survival<br />

(PFS) a due anni si attestava soltanto al 60% (60);<br />

- purtroppo, nonostante le risposte cliniche<br />

(anche <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a-lunga durata) ottenibili con le<br />

terapie ad alte dosi descritte, praticamente tutti<br />

i pazienti con MCL alla fine reci<strong>di</strong>vano e muoiono<br />

a causa della loro malattia. Per questo motivo<br />

vi è ancora la necessità <strong>di</strong> migliorare la durata<br />

della remissione e prolungare il PFS attraverso<br />

una terapia continuativa <strong>di</strong> mantenimento della<br />

risposta ottenuta grazie agli schemi ad alte<br />

dosi. Al momento attuale non ci sono dati convincenti<br />

che <strong>di</strong>mostrino l’effettivo beneficio <strong>di</strong> una<br />

terapia <strong>di</strong> mantenimento post-trapianto, anche<br />

se interessanti risultati potranno pervenire dagli<br />

stu<strong>di</strong> in corso sull’impiego in questo ambito <strong>di</strong><br />

farmaci non chemioterapici: in particolare all’interno<br />

dello European Mantle Cell Lymphoma<br />

Network si sta indagando in due stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> fase III<br />

l’efficacia del mantenimento post-trapianto con<br />

rituximab (GOELAMS LyMa - Clin Trials Gov<br />

Number NCT00921414) e lenalidomide (stu<strong>di</strong>o<br />

della Fondazione <strong>Italiana</strong> Linfomi attualmente in<br />

corso IIL-MCL0208: EudraCT Number 2009-<br />

012807-25).<br />

Pertanto, allo stato attuale, al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> un trial<br />

clinico lo standard terapeutico per i pazienti giovani<br />

privi <strong>di</strong> comorbilità significative è un trattamento<br />

aggressivo, basato su regimi mieloablativi<br />

con supporto <strong>di</strong> cellule staminali emopoietiche<br />

(trapianto autologo) oppure, sia pur con una<br />

evidenza meno ampia, su regimi <strong>di</strong> induzione<br />

altamente intensificati (come lo schema Hyper-<br />

CVAD/MA), entrambi supplementati con anticor-<br />

35

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!