Seminari di Ematologia Oncologica - Società Italiana di Ematologia
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L’analisi tramite gene expression profiling (GEP)<br />
ha permesso <strong>di</strong> risolvere a livello massimo <strong>di</strong> sensibilità<br />
la eterogeneità biologica del DLBCL,<br />
identificando due categorie maggiori sulla base<br />
<strong>di</strong> patterns <strong>di</strong> espressione genica:<br />
- una categoria <strong>di</strong> DLBCL caratterizzata da profilo<br />
<strong>di</strong> espressione genica delle cellule B del<br />
centro germinativo (Germinal Center B Cell);<br />
- una categoria <strong>di</strong> DLBCL con profilo <strong>di</strong><br />
espressione genica simile a quello delle cellule<br />
B periferiche attivate (Activated B Cell)<br />
(14) (Figura 2).<br />
Al fine <strong>di</strong> trasferire i risultati degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> espressione<br />
genica nella pratica clinica, il gruppo <strong>di</strong> Hans<br />
(15) ha stu<strong>di</strong>ato me<strong>di</strong>ante immunoistochimica su<br />
tissue microarray il pattern <strong>di</strong> espressione delle<br />
proteine CD10, Bcl-6, IRF4/MUM1, Bcl-2, ciclina<br />
D2, e FOXP1, la cui espressione a livello <strong>di</strong><br />
mRNA era fortemente associata con i gruppi GCB<br />
o ABC. I risultati sono stati usati per sottoclassificare<br />
i casi <strong>di</strong> DLBCL in due sottogruppi, GCB e<br />
non-GCB (reminiscente della categoria ABC), in<br />
FIGURA 2 - Tecnologia del gene array. Due patterns caratteristici<br />
dei DLBCL: Germinal Center B cell e Activated B Cell.<br />
CD10<br />
+<br />
-<br />
Linfomi non Hodgkin a gran<strong>di</strong> cellule<br />
GCB (42 cases)<br />
+<br />
BCL-6<br />
-<br />
MUM1<br />
-<br />
Non-GCB (61 cases)<br />
base alla espressione dei tre marcatori CD10,<br />
BCL6 e IRF/MUM1 (Figura 3).<br />
La rilevanza clinica della <strong>di</strong>stinzione tra GCB e<br />
ABC deriva dalla osservazione che, se identificato<br />
me<strong>di</strong>ante GEP, il gruppo <strong>di</strong> linfomi ABC ha<br />
una prognosi più sfavorevole. Il gruppo ABC presenta<br />
un’attivazione costitutiva del pathway <strong>di</strong><br />
NF-kB sostenuta da lesioni genetiche che colpiscono<br />
<strong>di</strong>versi geni apparteneti a questo<br />
pathway tra cui TNFAIP3/A20, CARD11, CD79A,<br />
CD79B, MYD88. Su tale base, Dunleavy (16) ha<br />
testato l’associazione <strong>di</strong> bortezomib, inibitore <strong>di</strong><br />
NF-kB, alla chemioterapia <strong>di</strong> prima linea (DA-<br />
EPOCH) e ha <strong>di</strong>mostrato un possibile vantaggio<br />
dell’associazione nel gruppo ABC rispetto al<br />
gruppo GCB.<br />
Oltre alla biologia della cellula tumorale, rivestono<br />
un ruolo determinante anche le caratteristiche<br />
genetiche dell’ospite che sono alla base dello stu<strong>di</strong>o<br />
della farmacogenetica. Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> farmacogenetica<br />
hanno documentato che i polimorfismi dell’ospite<br />
sono coinvolti nel metabolismo, nella<br />
detossificazione dei farmaci e sono responsabili,<br />
almeno in parte, della variabilità in termini <strong>di</strong> efficacia<br />
e tossicità dello stesso trattamento in soggetti<br />
<strong>di</strong>versi (17, 18).<br />
n TERAPIA DI PRIMA LINEA<br />
Non-GC (27 cases)<br />
GCB (22 cases)<br />
FIGURA 3 - Albero decisionale <strong>di</strong> Hans per la classificazione dei<br />
DLBCL sulla base dell’immunoperossidasi/tissue microarray (15).<br />
L’aggiunta del rituximab alla chemioterapia standard<br />
CHOP21 o alla chemioterapia dose-dense<br />
CHOP14 ha migliorato significativamente la prognosi<br />
dei DLBCL rispetto all’era pre-rituximab.<br />
+<br />
19