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Seminari di Ematologia Oncologica - Società Italiana di Ematologia

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CHOP, e impongono la necessità per il futuro <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>segnare schemi terapeutici in grado <strong>di</strong> vincere<br />

la chemiorefrattarietà (R-CHOP) indotta dalle<br />

mutazioni <strong>di</strong> TP53.<br />

Marcatori molecolari dell’ospite come<br />

pre<strong>di</strong>ttori <strong>di</strong> farmacoresistenza<br />

Per quanto riguarda l’impatto del profilo genetico<br />

dell’ospite sulla sopravvivenza e sulla risposta<br />

al trattamento chemioterapico, osservazioni<br />

interessanti stanno emergendo dall’analisi dei polimorfismi<br />

che coinvolgono singoli nucleoti<strong>di</strong> (single<br />

nucleotide polymorphism, SNP). In particolare,<br />

alcuni stu<strong>di</strong> hanno evidenziato come SNP dei<br />

geni GSTA1 e CYBA, coinvolti nella farmacocinetica<br />

e nella farmaco<strong>di</strong>namica dei chemioterapici<br />

utilizzati nello schema R-CHOP comunemente<br />

impiegato nella terapia dei DLBCL, siano fattori<br />

prognostici in<strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> sopravvivenza libera<br />

da eventi (58). Altri stu<strong>di</strong> hanno evidenziato che<br />

SNP del gene dell’interleuchina 10 sono correlati<br />

alla prognosi dei DLBCL (59, 60).<br />

Un recente stu<strong>di</strong>o condotto su due coorti <strong>di</strong><br />

pazienti (una <strong>di</strong> training e una <strong>di</strong> validazione) ha<br />

analizzato 35 polimorfismi a singolo nucleotide<br />

(SNP) <strong>di</strong> geni coinvolti nella riparazione del danno<br />

del DNA, in base alla possibile influenza <strong>di</strong><br />

tale meccanismo sull’attività citotossica dei farmaci<br />

utilizzati nella terapia del DLBCL (61). Sia<br />

nella coorte <strong>di</strong> training, sia nella coorte <strong>di</strong> validazione,<br />

il genotipo MLH1 rs1799977 AG/GG è<br />

stato selezionato come pre<strong>di</strong>ttore in<strong>di</strong>pendente<br />

<strong>di</strong> sopravvivenza globale (61).<br />

La ridotta sopravvivenza globale associata al<br />

genotipo MLH1 rs1799977 AG/GG è espressione<br />

<strong>di</strong> un aumentato rischio <strong>di</strong> fallimento del trattamento<br />

<strong>di</strong> prima linea (R-CHOP) e <strong>di</strong> seconda<br />

linea (schemi contenenti composti del platino).<br />

È stato <strong>di</strong>mostrato che il polimorfismo <strong>di</strong> MLH1<br />

rs1799977 mantiene un valore prognostico in<strong>di</strong>pendente<br />

anche rispetto ai fattori prognostici<br />

standard presenti alla <strong>di</strong>agnosi, ed è in grado <strong>di</strong><br />

definire due sottogruppi <strong>di</strong> rischio, sia tra i<br />

pazienti con IPI score basso o interme<strong>di</strong>o-basso,<br />

sia tra quelli con IPI score interme<strong>di</strong>o-alto o<br />

alto (61). MLH1 rs1799977 co<strong>di</strong>fica per una proteina<br />

coinvolta nei meccanismi <strong>di</strong> riparazione del<br />

DNA (Figura 2), e, se validato da stu<strong>di</strong> prospettici,<br />

potrebbe rappresentare un fattore progno-<br />

Meccanismi patogenetici<br />

stico in<strong>di</strong>pendente <strong>di</strong> sopravvivenza globale e <strong>di</strong><br />

rischio <strong>di</strong> fallimento della terapia con schemi contenenti<br />

antracicline e derivati del platino, entrambi<br />

ampiamente utilizzati nella terapia dei DLBCL.<br />

n PATOGENESI MOLECOLARE<br />

DEL LINFOMA MANTELLARE<br />

Il linfoma mantellare (MCL) rappresenta approssimativamente<br />

il 3-10% dei linfomi non-Hodgkin.<br />

È caratterizzato dalla traslocazione t(11;14) coinvolgente<br />

il locus BCL-1 (ciclina D1), un fattore <strong>di</strong><br />

controllo del ciclo cellulare, ed il locus delle immunoglobuline<br />

(1). La traslocazione provoca una<br />

sovraespressione del proto-oncogene BCL-1<br />

che determina un’alterazione del ciclo cellulare e<br />

il conseguente sviluppo tumorale.<br />

Me<strong>di</strong>ante analisi GEP è stato possibile identificare<br />

una signature propria dei pazienti con MCL,<br />

in<strong>di</strong>pendentemente dalla iperespressione <strong>di</strong> ciclina<br />

D1.<br />

Tra questi vi sono geni che hanno un ruolo nella<br />

regolazione dell’apoptosi, nel controllo del ciclo<br />

cellulare e nella trasduzione del segnale.<br />

In particolare, sono stati riscontrati deregolati geni<br />

coinvolti nei pathways <strong>di</strong> TNF, NF-κB, TGFβ, WNT<br />

e PI3K/AKT, mentre è stata osservata una correlazione<br />

tra la presenza del recettore <strong>di</strong> IL10<br />

(IL10R) e una più lunga sopravvivenza dei<br />

pazienti (62). Infine, l’analisi GEP ha permesso il<br />

riconoscimento molecolare della variante blastoide<br />

<strong>di</strong> MCL, caratterizzata da iperespressione <strong>di</strong><br />

cyclin-dependent kinase (CDK) 4 e <strong>di</strong> CDC28 protein<br />

kinase 1.<br />

CDK4 si associa con ciclina D1 e favorisce la progressione<br />

del ciclo cellulare attraverso il checkpoint<br />

G1/S.<br />

L’iperespressione <strong>di</strong> CDC28 protein kinase 1 blocca<br />

l’inibizione del complesso ciclina D1/CDK4 da<br />

parte dell’inibitore CDK p27/Kip1 (63).<br />

n PATOGENESI MOLECOLARE<br />

DEI LINFOMI A CELLULE T<br />

PERIFERICHE<br />

I linfomi a cellule T periferiche (PTCL) costituiscono<br />

circa il 10-15% <strong>di</strong> tutti i linfomi non-Hodgkin. In cir-<br />

11

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