Seminari di Ematologia Oncologica - Società Italiana di Ematologia
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10 <strong>Seminari</strong> <strong>di</strong> <strong>Ematologia</strong> <strong>Oncologica</strong><br />
renza <strong>di</strong> sopravvivenza globale a cinque anni,<br />
variabile tra il 76% per i casi centro germinativo<br />
e il 34% per i casi non-centro germinativo-like (36).<br />
In maniera analoga, la caratterizzazione del profilo<br />
<strong>di</strong> espressione genica <strong>di</strong>stingue due sottogruppi<br />
<strong>di</strong> DLBCL, GCB-like e ABC-like, con una<br />
sopravvivenza globale a cinque anni del 76% per<br />
il primo e del 16% per il secondo sottogruppo (7).<br />
Tra i marcatori molecolari, la presenza <strong>di</strong> riarrangiamento<br />
<strong>di</strong> BCL2 e BCL6 non ha rilevanza prognostica<br />
(50, 51).<br />
Al contrario, alcuni stu<strong>di</strong> suggeriscono che le<br />
mutazioni <strong>di</strong> BCL6 e la metilazione del promotore<br />
<strong>di</strong> MGMT siano correlate con un decorso clinico<br />
favorevole (52, 53). In particolare, la metilazione<br />
del promotore <strong>di</strong> MGMT sembrerebbe esse-<br />
re un in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> potenziale risposta alla terapia<br />
(52).<br />
Altri marcatori prognostici favorevoli sono rappresentati<br />
dall’espressione <strong>di</strong> LMO2 e <strong>di</strong> HIF1 (54,<br />
55), mentre le mutazioni <strong>di</strong> TP53 (56) e i riarrangiamenti<br />
del protoncogene c-MYC (57) correlano<br />
con una riduzione della sopravvivenza globale.<br />
I riarrangiamenti <strong>di</strong> c-MYC hanno rilevanza nell’identificare<br />
pazienti con una prognosi particolarmente<br />
severa, e spesso sono presenti nei casi <strong>di</strong><br />
DLBCL cosiddetti double hit, che portano la traslocazione<br />
<strong>di</strong> BCL6 o BCL2 contemporaneamente<br />
alla traslocazione <strong>di</strong> c-MYC. Le mutazioni <strong>di</strong><br />
TP53, come anche in altre neoplasie linfoi<strong>di</strong>, sono<br />
un classico marcatore <strong>di</strong> refrattarietà ai farmaci<br />
contenuti nel programma terapeutico Rituximab-<br />
FIGURA 2 - MLH1 co<strong>di</strong>fica per una<br />
proteina coinvolta nei meccanismi <strong>di</strong><br />
riparazione del DNA. Il genotipo<br />
MLH1 rs 1799977 AA si associa a normali<br />
livelli cellulari della proteina<br />
MLH1. Questa, in caso <strong>di</strong> danno al<br />
DNA, è in grado <strong>di</strong> promuovere<br />
l’apoptosi me<strong>di</strong>ata da p53 (pannello<br />
A). I genotipi <strong>di</strong> MLH1 rs1799977<br />
AG/GG si associano a riduzione dell’espressione<br />
<strong>di</strong> MLH1 con conseguente<br />
riduzione della capacità <strong>di</strong> attivare<br />
la via apoptotica e determinando<br />
così farmacoresistenza (pannello<br />
B). Sulla base <strong>di</strong> questo modello biologico,<br />
nel DLBCL trattato con R-<br />
CHOP21 i genotipi <strong>di</strong> MLH1 rs<br />
1799977 AG/GG hanno una probabilità<br />
cumulativa <strong>di</strong> sopravvivenza globale<br />
a quattro anni significativamente<br />
inferiore rispetto al genotipo AA.