CHI SPEGNE LA LUCE? - Il Resto
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ALTAMURA - Sabato scorso,<br />
presso l’auditorium della “Trasfigurazione”,<br />
Amelia Blanco ha<br />
presentato la sua ultima fatica<br />
letteraria: “Ricordare per vivere”,<br />
pubblicato dal Serra Club<br />
Altamura-Gravina-Acquaviva n.<br />
857. Una raccolta di 81 poesie<br />
che celebra i ricordi passati per<br />
vivere meglio e pienamente l’esistenza.<br />
Nata a Galatina, l’autrice<br />
nel 1962 emigra in Svizzera per<br />
lavoro. Qui incontrerà Giuseppe<br />
Ventricelli che sposerà e la renderà<br />
felice, nonostante la malattia<br />
e il dispiacere per la mancanza<br />
dei figli. Nel 1998 si trasferisce<br />
definitivamente ad Altamura,<br />
città natale del suo consorte. La<br />
dipartita di quest’ultimo, avvenuta<br />
il 2 ottobre del 2003, segnerà<br />
profondamente la sua esistenza.<br />
Ricorderà sempre il grande<br />
amore, “non potendo dimenticare<br />
i trentasette anni di vita insieme”.<br />
<strong>Il</strong> testo, allora, diventa un<br />
modo per subliminare i tanti ricordi,<br />
le gioie e le sofferenze custoditi<br />
nel cuore. “Dentro di noi<br />
–afferma l’autrice- è racchiuso<br />
ma forse meno leggibile del<br />
precedente, scaricando le<br />
copertine degli album si può<br />
configurare un salvaschermo<br />
che mostra in slide show tutte<br />
le immagini delle canzoni<br />
caricate sul dispositivo,<br />
miglioria puramente estetica<br />
che – a parere di chi scrive –<br />
rappresenta solo un’inutile<br />
sottrazione di memoria.<br />
Confermato il classico<br />
comando a ghiera circolare,<br />
intuitivo e ancora dotato<br />
di un certo fascino, che<br />
risulta però meno preciso e<br />
Presentato il libro “Ricordare per vivere”<br />
I versi del cuore<br />
di Amelia Blanco<br />
uno spazio misterioso di ricordi<br />
che pulsano nel nostro animo”.<br />
<strong>Il</strong> cuore diventa la sede naturale<br />
dove albergano i ricordi della<br />
vita. L’arte di rimembrare consente<br />
di vivere nel presente, sognando<br />
ad occhi aperti. <strong>Il</strong> sogno<br />
diventa presenza, quando si segue<br />
la strada del cuore. “Se vuoi<br />
trovarmi, segui la strada che indica<br />
il cuore sono sicuro che la<br />
troverai. Ti ho perso una volta<br />
ma non ti perderò più, hai voluto<br />
la mia vita, ora ti appartiene…”.<br />
Versi che confermano una visione<br />
della vita caratterizzata dalla<br />
speranza. <strong>Il</strong> dolore non conduce<br />
mai alla disperazione, ma alla<br />
certezza che l’amore vince sempre.<br />
“Le parole di Amelia – riprendendo<br />
l’introduzione del dirigente<br />
scolastico, Antonio Bosco -<br />
sono semplici ed esprimono la<br />
gioia e il sentimento della meraviglia<br />
e la bellezza che nasce nel<br />
riportare in vita figure umane, le<br />
loro opere e le manifestazioni più<br />
umane del loro agire nella vita”.<br />
Un’opera molto attuale che merita<br />
un’attenta meditazione. ■<br />
sensibile del precedente e che<br />
richiede continui interventi<br />
di correzione, specialmente<br />
se ci si trova in mobilità. Dal<br />
punto di vista dei materiali<br />
iPod Classic conserva il retro<br />
rivestimento in metallo<br />
cromato, mentre frontalmente<br />
è stata abbandonata la<br />
plastica bianca per adottare<br />
un più elegante alluminio<br />
satinato. La scocca presenta<br />
angoli più smussati e il peso<br />
è sensibilmente minore.<br />
Lato software, a parte<br />
l’interfaccia grafica migliorata,<br />
non si registrano novità<br />
di rilievo. Nel sottomenu<br />
“extra” sono state aggiunte<br />
alcune applicazioni di dubbia<br />
utilità quali una rubrica, una<br />
sveglia, un calendario e un<br />
cronometro. Migliorato il<br />
“Music Quiz”, una divertente<br />
applicazione che ci permette<br />
di giocare con la musica<br />
caricata sul nostro iPod<br />
Ci dispiace osservare che,<br />
a distanza di sei anni,<br />
ancora non sia prevista una<br />
funzione che permette di<br />
accodare i brani secondo<br />
Cultura e spettacoli<br />
Amelia Blanco<br />
una playlist personalizzata<br />
mentre si sta ascoltando un<br />
brano e che l’equalizzatore<br />
non sia configurabile se<br />
non attraverso dei preset<br />
preprogrammati.<br />
Rispetto al modello del 2005<br />
nella scatola non troveremo<br />
altro che il cavetto usb; il<br />
caricatore da rete elettrica è<br />
un accessorio da comprare<br />
a parte. Una caduta di stile<br />
inspiegabile da parte di<br />
un’azienda che detiene la<br />
leadership reale e morale dei<br />
player musicali portatili. «<br />
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011<br />
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