CHI SPEGNE LA LUCE? - Il Resto
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<strong>Il</strong> 29 aprile al Duni di<br />
Matera la sesta edizione<br />
della rassegna<br />
di cortometraggi<br />
<strong>Il</strong> nano Sustolo<br />
nella notte dei<br />
corti viventi<br />
[di Luigi Mazzoccoli]<br />
► MATERA - In principio fu Trufolo.<br />
Poi vennero Licchilo, Frusc’olo,<br />
Strimmilo e Pinniscilo. Quest’anno<br />
tocca a Sustolo. È lui il sesto nano<br />
materano, il “corto” mascotte de “La<br />
Notte dei Corti Viventi 6”, nuova<br />
edizione della rassegna non compe-<br />
via Eritrea, 26<br />
Altamura (Ba)<br />
tel. 080.3146263<br />
fax 080.8417535<br />
comai-srl@libero.it<br />
titiva di cortometraggi e opere brevi<br />
organizzata dal gruppo di Egghia,<br />
“il sito che parla materano” (www.<br />
egghia.it). Tra i tanti lavori proposti,<br />
anche quest’anno ne sono stati selezionati<br />
14, che saranno proiettati<br />
il 29 aprile prossimo al cineteatro<br />
Duni. La serata sarà aperta dai sorrisi<br />
dei bambini del Mozambico, sereni<br />
e allegri nel reportage girato a<br />
Queliname da Giuseppe Scandiffio<br />
dell’associazione Missione Mozambico.<br />
Seguiranno “Sex on flowers” di<br />
Francesco Morelli, “tutto quello che<br />
avreste dovuto sapere sul sesso (degli<br />
insetti), ma non avete mai osato<br />
esplorare”; “Le mie password”, videoclip<br />
della band materana Spazi<br />
Vitali; “Vicolo cieco” di Nunzio Papapietro,<br />
una rielaborazione della<br />
classica favola di Cappuccetto Rosso<br />
sotto forma di servizio di cronaca;<br />
“A mano libera” di Giuseppe Stasi<br />
che ci dimostra come le vie della<br />
creazione artistica siano imprevedibili;<br />
“Aparì” di Andrea Cantisani,<br />
riflessione sul ritmo da assegnare<br />
alla propria esistenza, ispirata a un<br />
racconto di Heinrich Böll e girato<br />
nella suggestiva ambientazione di<br />
Maratea Aparì; e “The Japanese<br />
print” di Antonio Di Marzio, videoclip<br />
ispirato alle stampe giapponesi<br />
di Hiroshige ed Hokusai. Poi<br />
ancora “La macchinetta” di Antonio<br />
Andrisani (che è anche direttore<br />
artistico della rassegna) e Roberto<br />
Cultura e spettacoli<br />
Linzalone, che ha guidato i suoi<br />
alunni dell’Istituto Magistrale Tommaso<br />
Stigliani nella realizzazione di<br />
questo nuovo corto sul tema della<br />
cattiva alimentazione, con una sorprendente<br />
quanto semplice soluzione<br />
proposta alla questione; “<strong>Il</strong><br />
ritorno di Kamir” di Geo Coretti,<br />
delicato affresco del mondo attuale<br />
con un messaggio di tolleranza e accoglienza;<br />
“La Cupa Cupa” di Saverio<br />
Pepe e i Timidi, videoclip collettivo<br />
girato a Carnevale dai materani<br />
presenti in Piazza Vittorio Veneto<br />
sulle note del tradizionale canto rielaborato<br />
in chiave moderna; “Direzione<br />
opposta” di Giancarlo Fontana,<br />
la storia di un pubblicitario<br />
che un giorno scopre di essere affetto<br />
da un’insolita forma di amnesia<br />
e decide di indagare a modo suo;<br />
“Come fai tu” di Tiziano Russo, videoclip<br />
della band locale Uno; e “La<br />
fontana d’Italia” di Gianni Cellura,<br />
sequenza di fotogrammi ripresi<br />
dalla webcam del portale Sassiland<br />
in piazza Vittorio Veneto in occasione<br />
della ricollocazione della fontana<br />
ferdinandea. Gran finale con<br />
“Stand by me”, cortometraggio di<br />
Giuseppe Marco Albano selezionato<br />
nella cinquina finale per il David<br />
di Donatello. L’anno prossimo toccherà<br />
al settimo nano: e dopo? La<br />
rassegna chiude? “Nooo, i nani materani<br />
so’ assai!”, rispondono sornioni<br />
gli organizzatori…■<br />
COSTRUZIONI E<br />
IMPIANTISTICA<br />
CIVILE E<br />
INDUSTRIALE<br />
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011<br />
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