CHI SPEGNE LA LUCE? - Il Resto

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07.06.2013 Views

Binetto Erbacce e immondizia sulla piccola area verde di via Stazione Pineta: un anno dopo [di Mauro Schiraldi] ► Un anno fa, l’amministrazione comunale di Binetto ripulì la pineta comunale dalle erbacce e dai rifiuti e la rese una bella pineta, un bel posto in cui passare il tempo all’ombra, fare una passeggiata, leggere un bel libro, chiacchierare con gli amici. Non ci mandò i netturbini, furono proprio i consiglieri e il sindaco in persona ad armarsi di zappe e rastrelli e a dimostrare quanto ci tenessero a uno spazio verde pubblico, a un bene di tutti. E’ passato un anno, la pineta è chiusa tutte le volte che ci si passa davanti, sul cancello non c’è un orario di apertura e quindi si dubita an- 62 | iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011 che che ci sia un’apertura. Il dubbio poi diventa conferma quando ci si affaccia a guardare attraverso la fitta recinzione verde. Le cartacce e le immondizie non si vedono, non perché non ci siano, ma perché sono nascoste dalle erbacce, alte in alcuni punti quanto le panchine. L’erba è cresciuta anche sull’asfalto e le panchine sono tutte vandalizzate. In un punto la recinzione è stata divelta e ci entra chi vuole, a tutte le ore, specialmente quelle serali e notturne. Certo, perchè non aprire a tutti uno spazio pubblico non significa tenerlo chiuso per tutti, ma consegnarlo a chi se lo vuole prendere. ■ oggi ■ Foto della pineta in stato di totale abbandono ■ Foto realizzate dal comune in occasione della pulizia dello scorso anno ieri

Palo del Colle Si presenta il candidato sindaco del Pd Cassano: «Sono l’uomo del fare» [di Donata Pellegrino] Quali sono i punti qualificanti del suo programma? Intensificare un completamento dei lavori pubblici della città partendo dal recupero piuttosto che dalla riprogrammazione. Completare la riqualificazione del centro storico con la costruzione di una nuova piazza “mercato” in prossimità dell’ufficio postale per consentire che l’attuale piazza possa essere destinata a parcheggi utili alle istituzioni (Comune, scuole, centro storico). Il mio principale obiettivo è Parco Auricarro col quale i palesi hanno un rapporto di fede, di affetto, turistico. Voglio che diventi punto di incontro per le famiglie, di gioco per i bimbi, di svago per tutti. Penso che si possa riqualificare la piazzola antistante la scuola media Mastromatteo, così come è necessario un parco in zona Langilana che continua a sentirsi estranea al paese. Insomma un recupero delle periferie. Ma siccome so che per tutte queste imprese c’è bisogno di denaro, che l’ente Comune non ha, bisogna andare a monte del problema: l’evasione fiscale. C’è bisogno di una battaglia seria. E’ giunto il tempo che tutti concorrano al mantenimento della spesa pubblica. Inoltre l’attenzione va al Pug. Quando si parla di urbanistica non si deve pensare solo a un ampliamento residenziale ma deve anda- re di pari passo con lo sviluppo dei servizi. Il Pirp, di cui sono orgoglioso, non ha precedenti nella storia di questo comune un finanziamento regionale di 3 milioni di eruo per la riqualificazione delle periferie. Inoltre io punto a sostenere l’economia del cosiddetto ceto medio: i piccoli imprenditori, i piccoli commercianti e artigiani che tutti i giorni combattono una battaglia per sbarcare il lunario. Palo deve reagire. La nube della rassegnazione che è l’anticamera della morte deve essere spazzata via. Io sono l’uomo “del fare” non “del non fare”. Voglio un’attenzione ai giovani con l’attivazione di strutture già esistenti, un interesse alla cultura affinchè il denaro non diventi l’unico metro e parametro di vita. Cosa bisognava fare che non è stato fatto nella legislatura precedente? Alla politica è mancato il coraggio di fare una battaglia all’evasione fiscale, di fare la politica, di essere veicolo di sviluppo e non rassegnarsi agli eventi. Non si è mai parlato con i privati per il finanziamento di tutte quelle opere pubbliche che servono al nostro Paese. Quindi condivide la riforma del federalismo municipale? Credo che il Sud ne sarà fortemente penalizzato, ma se queste leggi fossero lette come provocazione affinchè gli amministratori si rendano conto che necessità un grande senso civico fiscale, allora accetto la sfida e dico che è la via maestra. Cosa farebbe in caso di elezione nei primi cento giorni da sindaco? Dobbiamo recuperare l’attività legislativa del consiglio comunale che io ritengo il Parlamento di città; dobbiamo attivare una serie di provvedimenti perché la macchina amministrativa sia celere. Partire con un onesto, moderato, garbato recupero delle evasioni. Non intendo attuare un’operazione di polizia, ma di provocazione di coscienze. Questa esperienza per il centrosinistra è iniziata in maniera travagliata. Due nomi prima del suo e due smentite. Infine la coalizione dei MeP col centrodestra. Crede che vada a suo sfavore? Ho un grande rispetto per l’elettorato: credo sia attento, colto e intelligente. Nella mia vita sono sempre stato coerente, lascio quindi agli elettori giudicare. Io dove stavo sto e starò. Mi rammarica la stupidità dei vari partiti di centro sinistra che non hanno avuto la capacità di mettersi insieme andando oltre le vecchie ferite, i personalismi che sono il cancro della politica. Mi dia tre motivi per cui i palesi dovrebbero votarla. Sono un politico e non uno improvvisatosi tale. Tutti possono e devono fare politica ma dopo un periodo di esperienza. Io ho un buon decennio alle spalle. Sono un moderato e credo che tutti i ceti di questa città debbano lavorare insieme. Sono l’uomo contrario agli stereotipi. ■ | iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011 63

Binetto<br />

Erbacce e immondizia sulla piccola area verde di via Stazione<br />

Pineta: un anno dopo<br />

[di Mauro Schiraldi]<br />

► Un anno fa, l’amministrazione<br />

comunale di Binetto ripulì la pineta<br />

comunale dalle erbacce e dai<br />

rifiuti e la rese una bella pineta, un<br />

bel posto in cui passare il tempo<br />

all’ombra, fare una passeggiata,<br />

leggere un bel libro, chiacchierare<br />

con gli amici. Non ci mandò i netturbini,<br />

furono proprio i consiglieri<br />

e il sindaco in persona ad armarsi<br />

di zappe e rastrelli e a dimostrare<br />

quanto ci tenessero a uno spazio<br />

verde pubblico, a un bene di tutti.<br />

E’ passato un anno, la pineta è<br />

chiusa tutte le volte che ci si passa<br />

davanti, sul cancello non c’è un orario<br />

di apertura e quindi si dubita an-<br />

62 | iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011<br />

che che ci sia un’apertura. <strong>Il</strong> dubbio<br />

poi diventa conferma quando ci<br />

si affaccia a guardare attraverso la<br />

fitta recinzione verde. Le cartacce e<br />

le immondizie non si vedono, non<br />

perché non ci siano, ma perché sono<br />

nascoste dalle erbacce, alte in alcuni<br />

punti quanto le panchine. L’erba è<br />

cresciuta anche sull’asfalto e le panchine<br />

sono tutte vandalizzate. In un<br />

punto la recinzione è stata divelta<br />

e ci entra chi vuole, a tutte le ore,<br />

specialmente quelle serali e notturne.<br />

Certo, perchè non aprire a<br />

tutti uno spazio pubblico non significa<br />

tenerlo chiuso per tutti, ma consegnarlo<br />

a chi se lo vuole prendere. ■<br />

oggi<br />

■ Foto della pineta in stato<br />

di totale abbandono<br />

■ Foto realizzate dal<br />

comune in occasione della<br />

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