CHI SPEGNE LA LUCE? - Il Resto
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Santeramo<br />
Una quercia secolare abbattuta. E gli ambientalisti storcono il naso<br />
Mentre un tasso è salvo<br />
Verde pubblico: Pug e Prg per la natura<br />
[di Vito Silletti]<br />
SANTERAMO - E’ un amore contrastato<br />
quello di Santeramo per la natura.<br />
E’ stato dimostrato in questi<br />
giorni. Una quercia bicentenaria è<br />
stata sradicata e un raro esemplare<br />
di tasso è stato salvato mentre<br />
“nuotava stremato in un profondo<br />
mascone di raccolta delle acque situato<br />
nell’impianto di depurazione<br />
dei reflui del Comune”.<br />
E’ la sezione locale di Legambiente,<br />
circolo “La Gravinella”, a segnalare<br />
i due fatti.<br />
Per la sua bellezza, la quercia doveva<br />
essere salvata. Si trovava nel comparto<br />
11 nella zona C2 di espansione<br />
residenziale del Prg (piano regolatore<br />
generale) ed era stato richiesto il<br />
parere di valutazione di impatto ambientale<br />
per l’abbattimento.<br />
Gli attuali professionisti che stanno<br />
redigendo il Pug (piano urbanistico<br />
generale) hanno più volte affermato<br />
che Santeramo è povera di<br />
zone verdi. Avevano quindi ricevuto<br />
suggerimenti sulla zona del cerro<br />
che è uno spazio dove potrebbe<br />
essere arricchito di vegetazione soprattutto<br />
perché pieno di impianti<br />
sportivi: il palazzetto comunale “Vitulli”,<br />
il campo sportivo “G. Casone”<br />
e il grande “Palacooper”.<br />
<strong>Il</strong> suggerimento non serve più perché<br />
un provvedimento della provin-<br />
cia di Bari, servizio ambiente e rifiuti,<br />
ha scritto che “l’abbattimento<br />
si rende necessario poiché l’esemplare<br />
in questione è stato irreversibilmente<br />
compromesso dall’attacco<br />
del fungo patogeno F. punctata”.<br />
C’è da dire che l’albero secolare era<br />
stato mesi prima salvato, nel dicembre<br />
2010, rimuovendo alcuni grossi<br />
spuntoni di metallo che erano stati<br />
conficcati nel tronco. Questa operazione<br />
di salvataggio avvenne in occasione<br />
della “Festa degli Alberi”<br />
del 2010, prevista per il 21 novembre<br />
ma rinviata al 4 dicembre per le<br />
avverse condizioni metereologiche.<br />
L’ufficio Ambiente del Comune organizzò<br />
la manifestazione e oltre 200<br />
alunni di diverse scolaresche parteciparono<br />
all’evento. Furono tolti<br />
quei chiodi particolari che avevano<br />
“crocifisso” il grande albero e le ferite<br />
furono occluse con cilindretti di<br />
legno dalla guardia forestale. <strong>Il</strong> trapianto<br />
aveva funzionato tanto che<br />
a primavera l’albero aveva messo le<br />
gemme ed erano germogliate le prime<br />
piccole foglie, a dispetto del “fungus<br />
punctata”. Però una istanza acquisita<br />
agli atti della provincia il 13<br />
ottobre del 2010 chiedeva l’abbattimento<br />
della pianta.<br />
Ha prevalso l’istanza che ordinava<br />
l’abbattimento dell’albero, senza<br />
tentare di combattere il fungo patogeno.<br />
<strong>Il</strong> 10 gennaio 2011 è stato<br />
emesso il provvedimento e la mattina<br />
dell’8 aprile la quercia secolare<br />
non c’era più.<br />
La beffa più grossa non l’hanno subita<br />
gli ambientalisti ma gli alunni<br />
del 1° Circolo ai quali i chiodi furono<br />
donati per renderli responsabili della<br />
salvaguardia dell’ambiente e del<br />
patrimonio naturalistico.<br />
Gli ambientalisti, sconsolati, hanno<br />
avuto però una grande soddisfazione:<br />
sono riusciti a salvare un raro<br />
esemplare di tasso. Durante una<br />
passeggiata ecologica, un ambientalista<br />
ha notato la bestiolina in difficoltà.<br />
In uno dei vasconi che raccolgono<br />
acque reflue, il tasso nuotava<br />
con affanno e non riusciva a<br />
risalire il telone impermeabile della<br />
grande vasca. Subito sono giunti<br />
sul posto altri naturalisti e i vigili<br />
del fuoco del comando di Altamura.<br />
L’animale ha capito subito che<br />
il vigile del fuoco gli stava porgendo<br />
un retino con un lungo manico,<br />
e prontamente è saltato dentro, trovando<br />
subito la strada della libertà.<br />
L’animale recuperato ha stupito<br />
non solo per i vigili del fuoco ma<br />
anche per il veterinario dottor Caponio,<br />
che ha confermato la rarità<br />
dell’avvistamento. ■<br />
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011<br />
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