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CHI SPEGNE LA LUCE? - Il Resto

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Santeramo<br />

[di Vito Silletti]<br />

48 | iL RESTO sett imanale | 23 aprile 2011<br />

Dopo la caduta dell’amministrazione Lillo circolano i «si dice».<br />

Tra pettegolezzi e malumori, si tirano le somme e si guarda avanti<br />

Lente d’ingrandimento<br />

sugli sprechi della politica<br />

► SANTERAMO - Anche rimanendo<br />

sulla porta del Municipio<br />

con le due ante aperte<br />

si nota chiaramente che i<br />

nuovi amministratori la città<br />

sono cambiati. E pensare che<br />

il sindaco Lillo, dopo essere<br />

stato contestato dagli utenti<br />

dei servizi sociali che addirittura<br />

occuparono con tende e<br />

sacchi a pelo l’atrio oltre lo<br />

spazio anteriore del palazzo,<br />

aveva pensato di restringere<br />

l’ingresso per impedire l’accesso<br />

a chiunque volesse colloquiare<br />

con le autorità cittadine.<br />

Ma adesso è tutto ben<br />

visibile. Da quel che si vocifera,<br />

anche se il commissario<br />

Giuseppe Marani e i suoi<br />

collaboratori per ora sono<br />

inavvicinabili, c’è tuttavia attenzione<br />

ai problemi della cittadina<br />

tant’è che sono stati<br />

convocati i rappresentanti<br />

delle forze politiche<br />

per spiegare<br />

meglio<br />

eventi e fatti<br />

che hanno caratterizzato<br />

un percorso<br />

politico abbastanzatravagliato<br />

durato<br />

quattro anni<br />

di gestione. Una domanda<br />

fra il serio e il faceto circola<br />

tra la gente: “Questa settimana<br />

è stata una settimana<br />

di passione o una settimana<br />

santa?”. Quattro anni ritenuti<br />

inutili dall’opposizione<br />

che ha segnalato tantissime<br />

inadempienze, ma che è orgogliosa<br />

per alcuni risultati<br />

come la salvaguardia del vecchio<br />

campo sportivo nel quale<br />

“già si sentiva il profumo del<br />

mattone”. Ma le forze dell’ex<br />

maggioranza hanno rimproverato<br />

ai “soliti noti” l’abilità<br />

della demolizione delle<br />

amministrazioni comunali<br />

e con signifi cativi commenti<br />

hanno affermato che “le amministrazioni<br />

devono saper<br />

guardare agli interessi della<br />

collettività senza asservirli<br />

alle nuove lobby della politica<br />

locale soprattutto in settori<br />

delicati, come l’urbanistica”.<br />

Certo: per molti cittadini<br />

questo suggerimento può essere<br />

utilizzato dal commissario<br />

prefettizio e dai suoi numerosi<br />

collaboratori. Per la<br />

cronaca, sono tre i sub commissari<br />

che stanno scandagliando<br />

numerosissimi documenti.<br />

I due commissari di Santeramo<br />

Ora, a Santeramo, nelle notizie<br />

di politica amministrativa<br />

circolano i “si dice”.<br />

Si dice che il commissario e<br />

i suoi collaboratori stiano<br />

analizzando il problema riguardante<br />

la “Casa dell’Anziano”<br />

trasformata in fondazione<br />

e avviata verso una<br />

privatizzazione. Si dice che<br />

vogliono veder chiaro sulla<br />

vendita del suolo comunale<br />

di via Albertini. Vogliono<br />

veder chiaro sui mutui ventennali<br />

contratti con la Banca<br />

di Credito Cooperativo per<br />

piazza monsignor Nuzzi e per<br />

piazza Berlinguer ancora da<br />

completare chi sa quando.<br />

Uno slargo distrutto come<br />

polmone verde, perché gli alberi<br />

non si abbattono, ma si<br />

curano. E poi sullo “sperperare<br />

ingenti somme di denaro<br />

per opere non indispensabili<br />

“. Una su tutte, l’erba sintetica<br />

al campo Casone, costata<br />

mezzo milione di euro”.<br />

Insomma i “si dice” sono tanti.<br />

E possono anche diventare<br />

domande che certamente<br />

avranno una risposta non appena<br />

i funzionari impegnati<br />

presso il Comune riterranno<br />

opportuno ragguagliare i cittadini<br />

santermani.■

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