CHI SPEGNE LA LUCE? - Il Resto
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Gianfranco Traetta<br />
→ nuovi eventi puntando innanzitutto<br />
alla formazione di nuove fi gure professionali<br />
anche grazie alla collaborazione<br />
con la Provincia che dovrebbe promuovere<br />
corsi professionali per guide turistiche.<br />
Fondamentale in questo momento catalogare<br />
l’intero patrimonio visto che non<br />
è chiaro quali siano i monumenti di proprietà<br />
pubblica e quali i siti privati. “Non<br />
mi interessano le invidie, dobbiamo capire<br />
che turismo signifi ca economia quindi<br />
lavoro, programmazione e serietà” ed è per<br />
questo che si stanno studiando pacchetti<br />
turistici completi da offrire agli “ospiti”,<br />
come li ama defi nire il responsabile dello<br />
Iat, che arrivano in città: “I turisti sono<br />
nostri ospiti non sono clienti a cui dobbiamo<br />
necessariamente svuotare le tasche.<br />
Ecco perché dobbiamo puntare innanzitutto<br />
sull’accoglienza, migliorando la segnaletica<br />
per lo Iat e per i monumenti”.<br />
Subito dopo si potranno mettere in rete e<br />
formulare i diversi itinerari partendo dalle<br />
chiese sino a tutto l’habitat rupestre, dal<br />
castello federiciano al parco archeologico<br />
di cui una parte è stata già dissequestrata,<br />
dalla Fondazione al museo capitolare<br />
passando per boschi, pinete, parchi<br />
sino al meraviglioso percorso delle masserie<br />
di Gravina senza dimenticare i sapori<br />
dei prodotti tipici per cui da anni è a<br />
lavoro un consorzio di produttori.<br />
Un progetto ambizioso scritto non nel libro<br />
dei sogni, ma certifi cato dalla professionalità<br />
dei suoi ideatori che da tempo<br />
collaborano anche con l’Università di Bari<br />
per mettere a punto, attraverso la collaborazione<br />
tra istituzioni e strutture private,<br />
tutta la rete dei servizi indispensabili da<br />
offrire ai visitatori.<br />
Un progetto che però non potrà mai decollare<br />
senza un’ operazione di recupero<br />
strutturale dei tanti siti di interesse turistico<br />
che, mai come in questo momento<br />
storico, sono in pericolo, piegati dall’incuria<br />
e dall’ indifferenza dell’intera comunità.<br />
A tal proposito Massari assicura di<br />
essere costantemente in contatto con l’assessorato<br />
e con l’intero governo cittadino<br />
per studiare progetti di recupero funzionale<br />
del centro storico mettendo in sicurezza<br />
i palazzi, ripopolando le strade di<br />
abitanti e attività commerciali, studiando<br />
un piano del commercio capace di favorire<br />
l’apertura di piccole botteghe in centro<br />
e soprattutto, mettendo a punto un piano<br />
del traffi co che fi nalmente faccia defl uire<br />
le macchine.<br />
Un lavoro diffi cile che richiederà tempo,<br />
fatica, pazienza e tanti fondi comunitari<br />
che dovremo velocemente intercettare ma<br />
che non decollerà mai se non saremo in<br />
grado di promuovere una nuova cultura<br />
civica per sviluppare il turismo.<br />
Intanto il primo maggio è previsto il primo<br />
banco di prova per la nuova organizzazione:<br />
la riapertura di tutte le chiese rupestri<br />
con escursioni guidate e degustazione<br />
di prodotti tipici. Punto di partenza lo<br />
Iat in via Matteotti.<br />
Punto di arrivo? Una nuova economia tutta<br />
da sviluppare. ■<br />
Gravina<br />
«I turisti sono nostri<br />
ospiti. Non sono<br />
clienti a cui dobbiamo<br />
necessariamente<br />
svuotare le tasche<br />
Ecco perché dobbiamo<br />
puntare innanzitutto<br />
sull’accoglienza<br />
migliorando<br />
la segnaletica<br />
per lo Iat e per<br />
i monumenti»<br />
Gianfranco Traetta<br />
| iL RESTO sett imanale | 23 aprile 2011<br />
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