CHI SPEGNE LA LUCE? - Il Resto
CHI SPEGNE LA LUCE? - Il Resto
CHI SPEGNE LA LUCE? - Il Resto
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Gravina<br />
Riunioni di maggioranza improvvisate durante la campionaria<br />
La fiera della cattiva politica<br />
[di Antonella Testini]<br />
► Una fiera si sa è la vetrina economica<br />
di un’intera comunità e se<br />
quella in questione si fregia del titolo<br />
di “regionale” diventa anche<br />
vetrina per l’intera classe dirigente<br />
del paese. A Gravina invece l’evento<br />
fieristico è stato snobbato da molti<br />
politici. Assente il ministro Fitto,<br />
bloccato giovedì dal consiglio dei<br />
ministri e domenica dalla festività<br />
delle Palme; non pervenuti i rappresentanti<br />
regionali invitati sia per<br />
l’inaugurazione che per alcuni convegni;<br />
presente invece il sindaco di<br />
Altamura, Stacca che, con tanto di<br />
fascia tricolore, accompagna e supporta<br />
il sindaco Divella tanto che<br />
i gravinesi mugugnano: è venuto a<br />
rubarci la fiera. Lui sorride e sminuisce,<br />
intanto colloquia amichevolmente<br />
con il presidente della Provincia<br />
Schittulli e con quello della<br />
Banca Popolare di Puglia e Basilicata<br />
e c’è da scommettere che l’oggetto<br />
della discussione è proprio<br />
l’ente fiera.<br />
I politici gravinesi invece, attendono<br />
l’arrivo di qualche “lord ciambellano”<br />
che gli spieghi cosa fare, visto che<br />
nessuno ha pensato a un discorso<br />
ufficiale e a un passaggio<br />
attento negli stand.<br />
Infatti, finito il codazzo<br />
inaugurale, si dileguano<br />
perdendosi tra la folla.<br />
E non si fanno vedere<br />
nemmeno nei giorni a<br />
seguire, quando la gen-<br />
36 | iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011<br />
te comincia a brontolare per la cattiva<br />
organizzazione della fiera: stretta,<br />
ridimensionata a causa del cantiere<br />
e soprattutto disorganizzata.<br />
Dell’opposizione si sono definitivamente<br />
perse le tracce: troppo impegnata<br />
a rilasciare interviste e a criticare<br />
l’evento dalle pagine di facebook.<br />
Domenica inoltre, mentre i gravinesi<br />
attendono l’arrivo in pompa magna<br />
di Fitto e Schittulli (il primo solo<br />
all’ultimo momento ha fatto sapere<br />
che non sarebbe intervenuto costringendo<br />
l’ignaro consigliere Romita<br />
a presenziare al convegno sul<br />
turismo) nelle sale dell’ufficio fiera si<br />
consuma l’ennesima estenuante riunione<br />
di maggioranza e qualcuno<br />
ipotizza sommessamente: “Ciò che<br />
Divella non ha dato con il panettone<br />
lo sta mettendo nell’uovo di Pasqua”.<br />
Torna dunque l’incubo dimissioni o<br />
comunque la consapevolezza che i<br />
dissidi nati con la verifica amministrativa<br />
siano tutt’altro che appianati.<br />
Basti pensare che manca ancora<br />
la nomina di un assessore in giunta<br />
in quota Dc. Al convegno conclusivo<br />
della Fiera, nonostante la rile-<br />
E Martemucci sbotta:<br />
«I politici invece di criticare<br />
venissero qui a lavorare con me»<br />
vanza dei temi trattati e la grande<br />
affluenza di pubblico, risultano assenti<br />
la maggior parte dei consiglieri<br />
mentre tra gli assessori sono presenti<br />
solo Masiello e Tremamunno.<br />
A conferma che la barca di centrodestra<br />
navighi ancora in acque turbolente<br />
arrivano a fine giornata le<br />
dichiarazioni del presidente della<br />
commissione fiera Vito Martemucci:<br />
“Certi politici invece di criticare<br />
dovrebbero venire qui a lavorare<br />
con me. Non si può criticare<br />
l’organizzazione di una fiera fatta<br />
in dieci giorni. Cosa pretendono<br />
ora?”. E non risparmia nemmeno<br />
i dipendenti comunali asserendo<br />
che “uno staff scelto privatamente<br />
per organizzare l’evento fieristico<br />
ha lavorato meglio e di più dei<br />
dipendenti comunali troppo spesso<br />
sponsorizzati dagli stessi politici”.<br />
Martemucci insomma sottolinea<br />
che il fallimento fieristico è<br />
tutto da addebitare ai politici, di<br />
destra e di sinistra, e torna a parlare<br />
dell’ente fiera: “Da un anno i partiti<br />
hanno le mie proposte, statuto<br />
compreso, ma da nessuno sono<br />
arrivate altre proposte, modifiche o<br />
integrazioni. La verità è<br />
che l’ente fiera non lo<br />
vuole nessuno”.<br />
Ed è proprio vero che<br />
tra il dire e il fare c’è di<br />
mezzo un mare fatto di<br />
politica e di tanta improvvisazione.<br />
■