CHI SPEGNE LA LUCE? - Il Resto
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Matera<br />
<strong>Il</strong> 27 aprile 1991 Papa Wojtyla in città: il ventennale celebrato da un bronzo<br />
di Floriano Bodini nella chiesa del borgo<br />
La visita di Giovanni Paolo II a Matera<br />
[di Luigi Mazzoccoli]<br />
► Era un sabato di primavera, ma<br />
il clima era tutt’altro che primaverile:<br />
freddo, vento, pioggia…il classico<br />
tempo da lupi. L’immensa folla<br />
accorsa da ogni angolo di Matera e<br />
provincia sembrava però non patirne<br />
affatto: fremeva, pregava,<br />
cantava…E quando finalmente<br />
l’inconfondibile sagoma bianca apparve<br />
sul palco, un improvviso calore<br />
pervase l’aria ed avvolse in un<br />
sublime tepore le migliaia di persone<br />
in trepidante attesa. Era il calore<br />
della fede e dell’amore: era appena<br />
giunto nella Città dei Sassi<br />
Karol Wojtiyla, il compianto Papa<br />
Giovanni Paolo II. “Voi, abitanti di<br />
Matera, siete una popolazione laboriosa,<br />
paziente, silenziosa, profondamente<br />
umana e cristiana - furono<br />
le sue prime parole - simbolo<br />
della vostra secolare esperienza<br />
umana è quel complesso di centenarie<br />
abitazioni scavate nella roccia,<br />
conosciute nel mondo come i<br />
Sassi…”. Era il 27 aprile del 1991,<br />
in questi giorni quindi ne ricorre il<br />
ventennale, proprio alla vigilia della<br />
beatificazione del Papa polacco. E<br />
Matera lo celebrerà con un’iniziativa<br />
sobria quanto significativa:<br />
nel giorno della ricorrenza infatti,<br />
nella chiesa S. Vincenzo de’ Pa-<br />
Nuovo passo verso Matera 2019<br />
I tesori della cattedrale<br />
[di Nino Grilli]<br />
La città di Matera è entrata<br />
nel virtuoso circuito<br />
dei Musei Diocesani. L’ex<br />
Palazzo del Seminario nelle<br />
immediate adiacenze della<br />
storica Cattedrale dedicata<br />
a Santa Maria della Bruna<br />
e a sant’Eustachio ospita<br />
32 | iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011<br />
oli del borgo La Martella sarà scoperto<br />
un medaglione in bronzo dorato<br />
a bassorilievo del diametro di<br />
40 centimetri (nella foto), realizzato<br />
nel 2005 da Floriano Bodini. È<br />
stata una delle ultime opere dell’artista<br />
milanese, scomparso il 2 luglio<br />
(quando si dicono le coincidenze…)<br />
di quello stesso anno; qualche<br />
tempo prima aveva eseguito la massiccia<br />
porta in bronzo della stessa<br />
chiesa del borgo. <strong>Il</strong> bassorilievo di<br />
Papa Wojtyla è stato donato alla<br />
città dal gallerista Peppino Gatti,<br />
amico di Bodini: “È una bellissima<br />
occasione per onorare e ricordare<br />
Floriano che qui realizzò la sua ultima<br />
opera – dice – voluta e sofferta<br />
nei giorni della sua malattia<br />
(l’artista è morto di leucemia, ndr).<br />
Un ringraziamento va a Franco Di<br />
Pede, grande estimatore di Bodini,<br />
cui dedicò una mostra già 30 anni<br />
fa. Tramite lui ho conosciuto don<br />
Egidio Casarola, che tanto ha fatto<br />
per far risorgere la bellezza di questa<br />
chiesa”. Era stato infatti proprio<br />
il parroco di La Martella a<br />
promuovere una proficua collaborazione<br />
con Gatti nel corso di una<br />
sua visita in città nell’estate 2007:<br />
qualche mese dopo il collezionista<br />
fece giungere a Matera diverse<br />
ora la pregevole mostra di<br />
oggetti sacri provenienti dal<br />
Tesoro della Cattedrale. I<br />
locali sono stati interessati,<br />
di recente, da cospicui<br />
lavori di consolidamento e<br />
ristrutturazione ed ora alcuni<br />
di essi al piano terra, affacciati<br />
sullo splendido panorama<br />
della Murgia, contengono i<br />
tesori del museo. L'iniziativa<br />
è sostenuta dalla Regione<br />
Basilicata, insieme al<br />
ministero per i Beni e<br />
le Attività Culturali e le<br />
Curie Arcivescovili lucane.<br />
L'accordo di programma<br />
quadro sottoscritto già nel<br />
febbraio 2001, riguarda la<br />
creazione di un sistema<br />
per la valorizzazione e la<br />
fruizione del patrimonio<br />
opere grafiche, medaglie e cataloghi<br />
dell’artista milanese, da allora<br />
esposte nel salone parrocchiale<br />
della chiesa. Che arricchisce così<br />
di fede e arte un borgo nato per ridare<br />
dignità alla miseria della gente<br />
dei Sassi. “I vostri non lontani antenati<br />
erano poveri ma onesti, privi<br />
dei tanti beni fuggevoli che può offrire<br />
questa terra – furono infatti le<br />
ultime parole del discorso di Giovanni<br />
Paolo II ai materani - ma ricchi<br />
di quegli altri beni che non tramontano<br />
mai…”. ■<br />
storico e artistico delle<br />
diocesi di Basilicata compreso<br />
in un circuito museale<br />
comprendente otto musei<br />
diocesani (Acerenza, Potenza,<br />
Matera, Melfi, Venosa, Tursi,<br />
Muro Lucano e Tricarico),<br />
collegati e coordinati tramite<br />
un unitario progetto di<br />
allestimento che si propone<br />
di offrire una interessante<br />
lettura della storia e della<br />
cultura lucana. A fare gli<br />
onori di casa mons. Salvatore