CHI SPEGNE LA LUCE? - Il Resto
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uone intenzioni e di cattive<br />
maniere, che dicono qualunque<br />
cosa pur di fare rumore. Stacca<br />
mancherebbe di coerenza<br />
secondo la Melodia: è sempre<br />
la solita musica, a proposito<br />
di melodie e filastrocche. Per<br />
carità, non è un attacco ad<br />
personam alla consigliera,<br />
ma incoerenti lo sono un po’<br />
tutti. Adesso ci rivolgiamo<br />
direttamente a voi, cari politici.<br />
Siate furbi. Cercate di sfruttare<br />
al meglio l’opportunità che<br />
vi offriamo facendovi parlare<br />
(e talvolta sparlare) con le<br />
nostre interviste; non tutti i<br />
Gianfranco Traetta<br />
Quattro postazioni informatiche<br />
in stato di abbandono<br />
Uffici distaccati<br />
computer impolverati<br />
[di Paolo Testa]<br />
giornali sono così generosi.<br />
Prendete la palla al balzo<br />
per dimostrare una volta per<br />
tutte di essere super partes,<br />
obiettivi, sereni, lungimiranti.<br />
Invece che cosa leggiamo?<br />
Le solite risposte, noiose e<br />
scontate. Interessanti come<br />
un film lituano con i sottotitoli<br />
in russo. Forse sembrano<br />
a noi tutte uguali. Sarà<br />
deformazione professionale,<br />
chissà. Sapete che cosa ci<br />
ricordano? Le prediche del<br />
Papa la domenica di Pasqua,<br />
o quelle del presidente della<br />
Repubblica su tutte le reti<br />
► Negli uffici distaccati del Comune<br />
di Altamura, quelli in via<br />
Madonna della Croce, ci sono dei<br />
computer inutilizzati. Entrando,<br />
sulla destra, si scorgono quattro<br />
postazioni informatiche con<br />
scrivania e poltrone comode ancora<br />
avvolte da cellophan. In realtà<br />
quello spazio tecnologico<br />
avrebbe dovuto fungere, secondo<br />
le migliori intenzioni, da internet<br />
point, ossia un punto dove il cittadino<br />
liberamente avrebbe potuto<br />
usufruire della rete per navigarci.<br />
Spazio confortevole, pc con<br />
schermi piatti, webcam, tutto ciò<br />
che occorre per chiedersi “quanti<br />
soldi sono stati spesi inutilmente?”.<br />
Proprio così. Trattasi<br />
di macchine mai utilizzate e lasciate<br />
lì ad accumular polvere.<br />
Si è ritornati più volte, constatando,<br />
però, sempre il medesimo<br />
risultato: tutto spento e il solito<br />
involucro di plastica a coprire i<br />
monitor. Senza aver la pretesa di<br />
giudicare e condannare alcuno,<br />
si vuole solo spronare, per migliorare.<br />
Entrando in quell’ambiente,<br />
il colpo d’occhio è immediato:<br />
da una parte una lunga<br />
televisive l’ultimo giorno<br />
dell’anno. Ci avete fatto caso?<br />
Queste due figure istituzionali<br />
da anni rispolverano sempre<br />
le stesse frasi che grondano<br />
retorica, trite e ritrite, e la<br />
gente le accoglie in mistica<br />
devozione come se le stesse<br />
ascoltando per la prima volta.<br />
Con tutto il rispetto, ma<br />
rinnoviamo i copioni di queste<br />
due carismatiche personalità,<br />
se è possibile. E rinnoviamo<br />
soprattutto i discorsi dei<br />
politici che forse ne hanno più<br />
bisogno perché non parlano<br />
solo a capodanno e alle<br />
Altamura<br />
fila per richiedere un certificato<br />
di residenza o qualcosa di simile,<br />
dall’altra scrivanie che fungono,<br />
purtroppo, da comodi sedili. Allora<br />
la domanda nasce spontanea:<br />
nell’era di internet perché<br />
l’amministrazione non si adegua<br />
alla tecnologia? Perché non<br />
sfruttare questi computer per<br />
renderli fruibili ai cittadini? Perché<br />
da noi, per avere dei semplici<br />
certificati, bisogna fare inutili<br />
file? Perché non utilizzare la<br />
tecnologia, per dare la possibilità,<br />
a chi sappia usare internet e<br />
il computer, di poter stampare da<br />
solo e gratuitamente i certificati,<br />
senza dover attendere? Domande<br />
lecite, che nascono dalla consapevolezza<br />
di vivere in un contesto<br />
dove i beni, intesi come qualcosa<br />
di buono, non siano più tali, perché<br />
inutilizzati. Iniziamo, allora,<br />
a informatizzare realmente l’ente<br />
comunale e, se poi non si abbia<br />
voglia di adeguarsi alla modernità,<br />
perché non pensare di regalare<br />
i computer a quelle associazioni<br />
di disabili che ne hanno<br />
bisogno? Almeno così non accumulano<br />
polvere. ■<br />
feste comandate. Possiamo<br />
pure fare un fioretto per un<br />
paio di giorni all’anno, ma i<br />
politici ci perseguitano per<br />
365 giorni. Nei discorsi poi<br />
sembrano tuttologi e hanno<br />
la presunzione di svelarci i<br />
misteri irrisolti della politica.<br />
Ma non serve. Anche se<br />
ai fornelli non sono bravi<br />
come Gianfranco Vissani, ci<br />
basterebbe sapere da loro<br />
se c’è salvia nei saltimbocca,<br />
oppure se c’è rosmarino nei<br />
cordon bleu. A noi potrebbero<br />
bastare queste informazioni. E<br />
li ascolteremmo volentieri. «<br />
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011<br />
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