CHI SPEGNE LA LUCE? - Il Resto

“Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, S1/MT ”
Anno III | Numero 71 | 23 aprile 2011 www.ilresto.tv
1
7
0
ISSN 2038-0208 8
0 0
9 772038 02 0008
2,00 euro 1,00 euro
- INFRASTRUTTURE: PUGLIA E BASILICATA INDIETRO
- TIROCINI FORMATIVI: SALTA IL BANDO
All’interno
tutte le liste
dei Comuni
in cui
si va al voto
CHI SPEGNE LA LUCE?
L'INFORMAZIONE SUL TERRITORIO
ENErGIE rINNovABILI: UN SETTorE IN GrANdE crEScITA SUL NoSTro
TErrITorIo, cHE poTrEBBE rIMpIAZZArE IL SALoTTo, FrENATo dA
LUNGAGGINI BUrocrATIcHE E dEcrETI IMprovvISATI. MENTrE LA GErMANIA
SENZA SoLE dIvENTA LEAdEr MoNdIALE
OGNI SABATO IN EDICOLA
ALTAMUrA
Intervista a Laterza
“Un anno di stasi, si
poteva fare di più”
MATErA
La Pasqua tra
i Sassi dei turisti
per caso
GrAvINA
La fi era della
(cattiva) politica
SANTErAMo
Commissari al
lavoro per far
tornare i conti
cASSANo
Il sindaco a 360
gradi sul
caso depuratore
BIToNTo
Ennesima farsa
5 ore in aule
per rinviare tutto
ModUGNo
Sfi da a otto per la
poltrona di sindaco
BITETTo
Intervista doppia
De Renzio
occhiogrosso
BINETTo
La pineta
un anno dopo
pALo
Si presenta
il candidato
Emanuele Cassano
GrUMo
Piano di zona:
opposizioni all’attacco
TorITTo
Tappa in città per la
Carovana Antimafi e

RIVOLUZIONA IL TUO MODO DI ACQUISTARE L’AUTO.
La rivoluzione comincia con Nuova :
se non sei soddisfatto della tua Hyundai, puoi restituirla.
Con il programma Impegno Hyundai valido su tutta la gamma, se non sei soddisfatto puoi restituire
la tua auto entro 30 giorni o 2.000 km ed essere rimborsato * . E con il servizio Tripla Garanzia hai 5 anni di garanzia
a km illimitati, assistenza stradale e controlli gratuiti.
Nuova i10 tua a partire da 6.700 euro.
Gamma i10: consumo urbano/extraurbano/combinato (l/100 km) max: 7,2/4,9/5,8. Emissioni CO 2 (g/km) max: 134.
Prezzo promozionale € 6.700 riferito a i10 1.1 Like abbinato a rottamazione. Grazie al contributo delle Concessionarie aderenti.
Offerta valida fi no al 30/04/2011. Per auto disponibili a stock. Versione fotografata con allestimenti speciali. *Soggetto alle condizioni
del programma “IMPEGNO HYUNDAI” valido fi no al 30/04/2011 presso le Concessionarie aderenti.
Nuova i10 ti aspetta in tutte le Concessionarie.
Tutti i dettagli su www.impegnohyundai.it e nelle Concessionarie aderenti.
Chiarito Motors
i10_Dealer_VT.indd 1 05/04/11 18.10
Concessionaria Hyundai
MATERA
Via dell'Industria sn, ZONA PAIP 2
info@chiaritomotors.com Tel. 0835/386344

Il nostro costruire: la qualità prima di tutto
CLEMENTE s.r.l.
s.o. Via marecchia, 36 - 70022 ALTAMURA (BA)
tel. 080 3149263 - fax 080 3140851
immobiliareclemente@libero.it

via Edmondo De Amicis,9 - Gravina in Puglia (BA) - tel. 080 326 43 03 - fax 080 326 74 97
www.nuovaurbs.cominfo@nuovaurbs.com

“Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, S1/MT ”
ISSN 2038-0208 8
0 00
00
77
11
Anno III | Numero 71 | 23 aprile 2011 www.ilresto.tv
9 772038 02 0008
2,00 euro 1,00 euro
- Infrastrutture: Puglia e Basilicata indietro
- Tirocini formativi: salta il bando
All’interno
tutte le liste
dei Comuni
in cui
si va al voto
L'INFORMAZIONE SUL TERRITORIO
CASSANO
Il sindaco a 360
gradi sul caso depuratore
BITONTO
Ennesima farsa:
5 ore in aule per
rinviare tutto
MODUGNO
S da a otto per la
poltrona di sindaco
BITETTO
Intervista doppia
De Renzio-Occhiogrosso
BINETTO
La pineta di via Stazione
un anno dopo
PALO
Si presenta il candidato
Emanuele
CHI SPEGNE LA LUCE?
Cassano
ENERGIE RINNOVABILI: UN SETTORE IN GRANDE CRESCITA SUL NOSTRO GRUMO
TERRITORIO, CHE POTREBBE RIMPIAZZARE IL SALOTTO, FRENATO DA
Piano di zona: op-
LUNGAGGINI BUROCRATICHE E DECRETI IMPROVVISATI. MENTRE LA GERMANIA posizioni all’attacco
SENZA SOLE DIVENTA LEADER MONDIALE
TORITTO
Tappa in città per la
Carovana Antima e
DIRETTORE
RESPONSABILE
Saverio RICCI
direttore@ilresto.tv
REDAZIONE
cell. +39.3382888967
IN QUESTO NUMERO
HANNO COLLABORATO
Giuseppe PROGGI
Luigi MAZZOCCOLI
Gianni SCALERA
Vito SCHIRALDI
Francesco P. CAMBIONE
Paolo SARPI
Giuseppe PACCIONE
Lucia CARBONARA
Donata PELLEGRINO
Carmine ERRICO
Giuseppe BALENA
Roberto TRAETTA
Roberto PAGLIARULO
Francesco TALDONE
Francesco MASTROMATTEO
Nino GRILLI
Vito STANO
Mauro SCHIRALDI
Fabiano DI LISO
Isabella MASELLI
Vito LAPOLLA
S. Ugo DIGENNARO
Antonella TESTINI
Carmine GRILLO
Antonella TERRANOVA
Paolo TESTA
Vito SILLETTI
redazione@ilresto.tv
EDITORE
Medialta srl
c.p. 101 Altamura (Ba)
tel. +39.0803146134
info@medialta.it
STAMPA
Pubblicità & Stampa
Via dei Gladioli
70026 Modugno (Ba)
PUBBLICITÀ
Tel. +39.0803146134
Cell. +39.3204049671
pubblicita@medialta.it
ABBONAMENTI
abbonamenti@medialta.it
PROGETTO GRAFICO
Gianfranco TRAETTA
IMPAGINAZIONE
Gianfranco TRAETTA
Antonio MANZARI
NUMERI ARRETRATI
Costo €2,00
info@medialta.it
OGNI SABATO IN EDICOLA
ALTAMURA
Intervista a Laterza:
“Un anno di stasi, si
poteva fare di più”
MATERA
La Pasqua tra i
Sassi dei turisti per
caso
GRAVINA
La era della (cattiva)
politica
SANTERAMO
Commissari al lavoro
per far tornare i
conti
Il Resto settimanale
testata registrata
al tribunale di Matera
60
al n.5 del 2009
Numero chiuso in redazione
il 20 aprile 2011 alle ore 01.57
Il mare magnum
della burocrazia
Mettere fi ne entro 10 anni
alla dipendenza dal
petrolio, incrementare del
10% le rinnovabili nei prossimi
quattro anni, ridurre in 10 anni
del 15% i consumi di energia
elettrica. Era questa la ricetta
10-10-10 che lanciava Obama
nel suo programma per la guida
degli Stati Uniti d’America.
Certo, qui non siamo negli
Usa, ma è possibile che non
riusciamo a mettere a punto
uno straccio di piano energetico
che decida su quali fonti
investire? Eppure sull’energia
si basa gran parte del nostro
futuro se è vero come è
vero che il petrolio (avviato
all’esaurimento) salirà sempre
più di prezzo e che il nucleare,
al di là dei proclami, è sempre
di più diffi cile realizzazione e
sommario
23 aprile 2011 | n.71
19
non solo per i fatti giapponesi.
In questo numero abbiamo
analizzato la situazione di
casa nostra e abbiamo notato
che, al di là della difesa
dell’ambiente che resta una
prerogativa importante, il vero
ostacolo alla diffusione delle
energie rinnovabili è dato dal
fattore burocrazia. O meglio
dalla lentocrazia tutta italiana
che nel Mezzogiorno diventa
infi nitocrazia. E’ vero che chi
ci amministra dimostra di
avere diffi coltà anche nella
gestione dell’immediato, ma
un po’ di programmazione
bisogna farla se si vuole
restare a galla in questa crisi.
La Murgia appulo-lucana si è
trasformata negli ultimi anni da
distretto del salotto a distretto
delle energie rinnovabili grazie
6 attualità
Infrastrutture da terzo mondo
12 Ambiente, salute, lavoro
compromesso accettabile?
16 in primo piano
I “burosauri” contro
la rivoluzione verde
19 Riccardi (Cna): «Lo stop agli
incentivi rischia di bloccare
il settore»
23 altamura
Lomurno sindaco
28 matera
Matera come a Pasqua
tutto l’anno: un sogno
possibile?
36 gravina
La fi era della cattiva politica
48 santeramo
Lente d’ingrandimento
sugli sprechi della politica
50 cassano
Caso depuratore: «La Regione
resta inadempiente»
52 bitonto
Cinque ore in aula per rinviare
editoriale
[di Saverio Ricci]
all’impegno di imprenditori
che tali restano che si parli di
pelli o di pannelli. Basta vedere
quante aziende di caratura
nazionale si sono cimentate
con successo nel settore e
che tipo di indotto è stato
creato. Al di là delle crepe
provocate dal decreto Romani,
una strada che bisogna
continuare a percorrere senza
creare pericolosi ingorghi
legislativi. Invece quei pochi
poteri che restano in mano
alle nostre amministrazioni,
vengono utilizzati per soffocare
l’impresa nel mare magnum
della burocrazia; senza capire
che, se non c’è impresa, non
ci sono nemmeno sviluppo
e occupazione. Ricette
semplici. Troppo semplici
per la nostra politica. «
In adempimento all'art.7 della legge 22 febbraio 2000 n.28 (par condicio), si informa
che Il Resto Settimanale è disponibile a diffondere messaggi politici elettorali
per le prossime elezioni del 15 e 16 maggio 2011. Contattare i numeri qui a fi anco
50
skype: ilresto
Chiama direttamente dal tuo pc Il Resto redazione
57 modugno
In 8 si contenderanno
la poltrona di sindaco
60 bitetto
Occhiogrosso: «Serve un
nuovo patto tra comune
e cittadini»
62 binetto
Pineta: un anno dopo
63 palo
Cassano: «Sono l’uomo
del fare»
65 grumo
«L’assessore deve dimettersi»
67 toritto
Tappa torittese per la
Carovana Antimafi e
68 cultura e spettacoli
Pentasuglia: il garibaldino
materano ritratto da Caserta
71 I versi del cuore di Amelia
Blanco
77 sport
Aperti ad Altamura gli Special
Olympics
80 Fine
| iL RESTO sett imanale | 23 aprile 2011
5

Attualità
6 | iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
Infrastrutture da terzo mondo
L’impietosa analisi dell’Istituto Tagliacarne pubblicata dal Sole24Ore
Il rudere della “nuova” stazione ferroviaria di La Martella a Matera, emblema dell’atavica carenza infrastrutturale della città dei Sassi
[di Luigi Mazzoccoli]
► “A Matera neanche a parlarne, perché la
ferrovia semplicemente non c’è, unico capoluogo
d’Italia in questa condizione”. Per il
giornalista Gianni Trovati è solo l’incipit del
pezzo pubblicato nei giorni scorsi sul Sole-
24Ore; per i materani invece è la classica
lama che rigira in una piaga aperta e sanguinante.
Proprio in coincidenza con la Settimana
Santa: bella “sorpresa” di Pasqua per la
città. Che però vive la sua paradossale “passione”
da oltre un secolo. Ma Trovati forse
non lo sa e comunque il suo è stato solo il
pretesto per commentare il sesto decreto di
attuazione del federalismo fiscale, in discussione
proprio in queste settimane nella commissione
bicamerale. È quello che dovrebbe
definire le “risorse aggiuntive” da destinare
ad “interventi speciali in favore di determinati
Comuni, Province, Città metropolitane
e Regioni” per “rimuovere gli squilibri economici
e sociali”, così come previsto dal’articolo
119 della Costituzione. “Il decreto, approvato
dal Consiglio dei Ministri del 20 novembre
scorso nell’ambito del piano nazionale per il
Sud non offre una definizione puntuale delle
infrastrutture che saranno oggetto di perequazione
– sottolinea Trovati - perché l’individuazione
degli interventi sarà affidata ai
programmi di finanziamento e ai contratti
istituzionali che li attueranno”. Basterebbe
Basilicata ultima tra le regioni, nona
la Puglia. Matera peggiore
delle province, benino Bari
in realtà consultare i dati della recente analisi
condotta dall’Istituto Tagliacarne - la fondazione
dell’Unione Italiana delle Camere di
commercio – sulle infrastrutture viarie (autostrade,
ferrovie, aeroporti), culturali (biblioteche
e scuole) e ambientali (raccolta differenziata)
delle 15 regioni a statuto ordinario:
così così la Puglia, in nona posizione, malissimo
la Lucania, inesorabilmente ultima con
grande distacco da tutte le altre. Ancor più
desolante la situazione delle province: se infatti
Bari occupa un buon 23° posto, Potenza
è invece relegata al terz’ultimo e Matera a
un triste e avvilente ultimo posto. Del resto
la nostra regione è attraversata da appena
26 chilometri di autostrada (quelli del raccordo
Potenza-Sicignano) e 24 di binari ferroviari
doppi elettrificati: neanche uno però
nella Città dei Sassi e nessun aeroporto in
tutta la regione. Che sopravanza solo il Molise
nelle graduatorie sulla raccolta differenziata
e sulla dotazione di licei e biblioteche:
questi dati sono però meno negativi perché
riportati in termini assoluti e non in rapporto
alla popolazione. A questo disastro si
dovrebbe rimediare col Fas, il fondo per le
aree sottoutilizzate, che nel nuovo sistema
diventa il fondo per lo sviluppo e la coesione
ed è destinato per l’85% al Sud: vi accederanno
solo obiettivi strategici, nell’ambito di
una programmazione pluriennale in ambito
nazionale. Il raccordo autostradale Matera-
Gioia del Colle rientrerà tra questi? E la ferrovia?
Sono passati invano 108 anni dalla
promessa di Zanardelli; e nel frattempo sono
stati sprecati circa 500 miliardi delle vecchie
lire per la Matera-Ferrandina. Ormai non ci
crede più nessuno…■

REGALIAMO PERNOTTAMENTO E PRIMA COLAZIONE A TUTTI GLI INVITATI

via del Lido, 1 Metaponto (Mt)
tel. 0835 745661 fax 0835 741855
info@magnagreciaricevimenti.com
www.magnagreciaricevimenti.com

Tu immagina il futuro della tua azienda che sale,
noi te lo costruiamo.
Edifici civili e industriali, piccoli e grandi sogni. Cosedil ti aiuterà
a realizzare con maestria, precisione ed efficienza la casa
che hai sempre desiderato e l’azienda per cui hai tanto sudato.
Tu divertiti ad immaginarla, a realizzarla ci pensiamo noi.
Via Bari, 186 - 70022 Altamura (Ba). Tel. 080 3149603 Una società di Barozzi e Santoro
annuncio cosedil industriale.indd 2 13-07-2010 17:18:19

Attualità
Vito De Filippo
Memorandum
di intesa
Stato-Regione
quali
prospettive?
12 | iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
Ambiente, salute, lavoro
compromesso accettabile?
[di Giuseppe Balena]
► “Tavolo Basilicata”. L’hanno chiamata
così l’intesa tra governo nazionale e regione
Basilicata riguardante la valorizzazione
delle fonti energetiche. In questi
giorni, dopo una lunga discussione consiliare,
l’accordo è arrivato al vaglio del voto.
Il testo di riferimento è il “Memorandum
di intesa Stato-Regione”, raggiunto di comune
accordo tra i massimi esponenti lucani
del centrosinistra capeggiati dal governatore
De Filippo e i referenti nazionali
del governo nelle persone del sottosegretario
di Stato, nonché segretario regionale
del Pdl, Guido Viceconte e dell’altro
sottosegretario Stefano Saglia. L’intesa
ha avuto un prologo nel marzo scorso
quando si è tenuta la prima conferenza
su petrolio e ambiente. Proprio nell’ottica
del lavoro comune fatto in questi mesi
maggioranza e opposizione si sono trovate
concordi sulla relazione introduttiva
presentata dal governatore lucano. I passaggi
fondamentali hanno toccato i temi
delle garanzie sulle tematiche ambientali,
della salute, del lavoro e delle infrastrutture
e ricerca; componenti queste tutte
necessarie per la creazione di un hub
energetico tanto a cuore a De Filippo. I
punti programmatici comprendono, inoltre,
la realizzazione di un polo di chimica
verde all’avanguardia, la diffusione della
cultura aziendale delle politiche di sicurezza
sismica, la realizzazione di un polo
di ricerca comunitario e la scommessa
sulle nuove tecnologie per abbattere le
emissioni. Il dibattito è durato sette ore ed
è stato lungo, complesso e articolato. Un
punto di partenza comune è la consapevolezza
che dopo tredici anni sarebbe necessario
e opportuno ridisegnare nuove
politiche di sfruttamento dell’oro nero
presente sul territorio regionale. Anche in
funzione di questo la regione ha chiamato
in causa il governo centrale al fine di concertare
insieme gli scenari futuri, ma soprattutto
per chiedere nuove investimenti
infrastrutturali come compensazione per
il sacrificio dovuto all’impatto ambientale
dei pozzi petroliferi. In particolare
sarebbe necessario: agganciare la linea
Napoli-Bari per l’alta velocità ferroviaria,
aprire lo sbocco sull’Adriatico con la Ma-
tera-Gioia del Colle e completare il tratto
della Murgia-Pollino. Non sono mancate,
comunque, alcune voci fuori dal coro. E’
il caso, per esempio, del consigliere di Sel,
Giannino Romaniello, contrario a nuove
estrazioni e più propenso a indirizzare
le attuali risorse petrolifere regionali ad
accantonamento come riserva futura.
Punta il dito, invece, sulle tematiche occupazionali
e di programmazione di politica
industriale il Psi con il consigliere
Rocco Vita. In verità sembra di assistere a
un solido pronunciamento d’intenti che,
però, fa tristemente da contraltare ai numerosi
problemi lucani, purtroppo tristemente
noti da tempo ma irrisolti: royalties
basse a fronte del prezzo della benzina
alla pompa tra i più alti d’Italia, aumento
delle capacità estrattive a fronte di politiche
poco attente alla tutela ambientale,
come confermato tristemente dal recente
incidente al Centro Oli di Viggiano, solo
l’ultimo di una lunga serie. Per fare solo
alcuni esempi. La girandola di numeri,
forse, complica ancora di più lo scenario.
Nei prossimi cinque anni si parla di
un aumento dei barili di greggio dagli attuali
70mila agli oltre 170mila. Tutto questo
senza considerare che il giacimento
della Val d’Agri è il più grande dell’Europa
continentale e garantisce all’Italia oltre
l’80% della produzione nazionale di greggio,
coprendo circa il 6% del fabbisogno.
L’entrata in esercizio di Tempa Rossa nel
2015 porterà, inoltre, un incremento del
40% della produzione petrolifera nazionale.
Il prossimo futuro ci dirà se il “Tavolo
Basilicata” ha i piedi solidi o continuerà
a essere traballante. ■

[di Giuseppe Balena]
► La speranza è l’ultima a morire.
In ambito occupazionale i
giovani lucani sono dei professionisti
della speranza. Tanto che ai
vari bandi pubblici della Regione
Basilicata rispondono sempre in
massa. Spesso un vero e proprio
esercito a fronte di pochi posti a disposizione.
A ogni bando pubblico
la forza della disperazione lascia
puntualmente il posto alla speranza.
Anche questa volta, puntualmente,
è stata tradita. Infatti,
il bando regionale riguardante i
circa mille tirocini formativi regionali
è stato annullato. Com’è stata
annullata la speranza degli oltre
13mila candidati che avevano presentato
la domanda. La speranza
è durata oltre due anni; la disperazione,
invece, è a tempo indeter-
Attualità
Annullati i tirocini formativi della Regione Basilicata
Salta il bando
minato. I tirocini formatici, infatti,
erano stati banditi a ridosso delle
elezioni amministrative del 2009.
L’avviso pubblico, riservato a diplomati
e laureati, fu poi pubblicato
sul Bur n. 9 dell’11/02/10.
Potevano presentare la domanda i
residenti in Basilicata con un’età
compresa tra i 18 e i 40 anni, disoccupati
o inoccupati, con un diploma
di scuola secondaria superiore
o un titolo di laurea. L’intento
era di permette l’acquisizione di
competenze a largo spettro spendibili
professionalmente nella pubblica
amministrazione e trasferibili
anche nel settore privato al fine di
ampliare il quadro delle opportunità
occupazionali. In realtà, però,
già precedentemente all’emanazione
del bando erano noti i vincoli
alle assunzioni ai quali erano sottoposte
le pubbliche amministrazioni
così come stabilito dalla finanziaria
del 2008. Evidentemente
le numerosissime domande pervenute
e gli eventuali ricorsi hanno
fatto saltare il bando o forse è meglio
dire il banco. La questione, infatti,
è anche di natura finanziaria.
La spesa prevista era di oltre 15 milioni
di euro. Molto probabilmente
i motivi dell’annullamento, inoltre,
sono legati anche a un aspetto con-
troverso dello stesso bando. Infatti,
lo stesso conteneva una disposizione
contra legem: la durata prevista
per i tirocini era addirittura
doppia rispetto al consentito (12
mesi anziché i 6 che il decreto ministeriale
142/1998 prevede come
tetto massimo per la categoria dei
disoccupati). L’annullamento dei
tirocini non è, però, un caso isolato.
Anche un altro bando regionale
gestito dal Formez per la selezione
di trenta giovani laureati è
stato annullato proprio in questi
giorni con la sibillina formula giustificatoria
di“sopraggiunti impedimenti
procedurali”.
I giovani lucani sanno, però, che
quando si avvicinano le elezioni la
speranza si rivitalizza. Infatti, si
dovrebbero svolgere, il condizionale
è d’obbligo, dall’11 al 15 luglio
2011 le procedure concorsuali
per gli oltre 30mila candidati in
corsa per i 78 posti in regione banditi
nell’aprile 2009. Il 2 maggio,
inoltre, dovrebbero partire i nuovi
bandi per le work experience. Intanto
a livello europeo la Basilicata
si colloca al 295° posto su 315
regioni nella classifica degli occupati.
La speranza è l’ultima a morire,
ma chi visse sperando morì disperato
o forse di fame. ■
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
13

Vendita
e noleggio
www.lucanautensili.it
MATERA
Via del Commercio, Zona PAIP 2
Tel. 0835 386304 - 0835 264072
Fax 0835 269933 - 0835 381840
e-mail lucanautensili@tin.it
Utensileria
Macchine utensili ed ed elettriche
Macchine Macchine movimento terra terra
Carrelli elevatori e e telescopi
Attrezzature edili
Attrezzature tecniche tecniche
per metanodotti metanodotti e acquedotti

Troppi giovani si tolgono la vita. E a noi non resta
che riflettere
Suicidi. E se a perdere
fosse la società?
[di Roberto Traetta]
► Nelle ultime settimane il nostro
territorio è stato ammutolito da troppi
suicidi. Uno a Santeramo, uno a Gravina,
tre ad Altamura. La Murgia
sembra sia precipitata in un imbuto
di muta disperazione, che denuncia
un malessere di fondo. Non vogliamo
cavalcare un certo sociologismo spicciolo
soffermandoci su un tema così
delicato. Non vogliamo nemmeno
spiegarne le cause. No, questo lo lasciamo
fare agli esperti: psicologi,
sociologi, etc. Le nostre sono solo riflessioni
su un fenomeno allarmante.
Cinque suicidi nell’arco di poche settimane
sono un fatto insolito, che fa
discutere, che inquieta. Possono essere
un fatto notiziabile. Se non è nostro
compito chiarire certe dinamiche
psicologiche, un articolo di giornale
può essere l’occasione per fermarsi
a riflettere sul senso della vita, sulla
sua caducità. Intanto si è trattato per
lo più di giovani vite. E questo è un
dato angosciante. Ma la storia degli
ultimi decenni che cosa ha da dirci
in merito? Nel diciannovesimo secolo
la popolazione giovanile si toglieva la
vita molto poco, mentre era prerogativa
degli adulti. Oggi questa tendenza
appare dunque invertita: il tasso di
suicidio degli adulti si è abbassato,
mentre quello dei giovani tende a salire.
Secondo studi recenti i giovani
si suiciderebbero perché sono vittime
della precarietà, della disoccupazione
inarrestabile, delle durezze della competitività,
dell’assenza di concretezza
per il futuro. L’uso del condizionale è
d’obbligo perché forse sono solo ipotesi.
Il sociologo francese Emile Durkheim
affermava che più le società si
arricchiscono, più aumenta il tasso
di suicidi. E’arrivato a questa conclusione
partendo dalla situazione della
sua epoca in cui all’arricchimento
della società, all’accentuarsi dell’individualismo,
era seguito l’incremento
del fenomeno soprattutto nelle classi
più benestanti. Perché questo? Per il
sociologo il profitto generava perdita
di riferimenti, angoscia esistenziale.
Oggi è ancora il benessere a rendere
la gente insoddisfatta e annoiata?
Chissà, ma il suicidio non può riguardare
solo i ricchi. Non c’entra nulla il
denaro. Forse è più un problema che
coinvolge i poveri, semmai. E con la
parola “povero” non ci riferiamo a coloro
che sono privi di certezze economiche,
che non hanno un lavoro, ma
in questa categoria rientrano soprattutto
quelli che non sono gratificati
dalla vita. L’esistenza non è gratificante
se c’è disgregazione familiare,
se non ci sono punti di riferimento;
se prevale una vita scolorita dalla solitudine,
appesantita dalle delusioni,
e bruciata dall’assenza di amore e di
amicizia. Forse c’è semplicemente (si
fa per dire) la depressione dietro a un
gesto così estremo, così inspiegabile.
Tuttavia, il suicidio non è solo un atto
tragico, ma è l’ultimo atto di una vita
tragicamente insostenibile. Perché la
gente preferisce togliersi la vita anziché
affrontarla? Domanda banale a
cui non possiamo rispondere. Il suicidio
rimane una sconfitta. Ma se a perdere
non fosse chi decide di metterlo
in pratica, ma la società? Forse. ■
Attualità
MOLITECNICA SUD
ATTREZZATURE E IMPIANTI PER:
MOLINI - MANGIMIFICI – PANIFICI E PASTIFICI -
STOCCAGGIO – METALMECCANICA –
MACCHINE AUSILIARIE
SERVIZIO DI CONSULENZA E
ASSISTENZA TECNICA PRE E POST-VENDITA
TURBOPULIFAN
Macchina idonea per il ripasso
delle farine prima della lavorazione.
Elimina eventuali corpi estranei
presenti nelle farine.
L’impiego della macchina
e idoneo per i seguenti settori:
Panifici
Biscottifici
Pizzerie
Pasticcerie
Pastifici
Molitecnica Sud s.n.c.
di Giuseppe Pellicola & Figli
Sede legale e stabilimento:
S.P. per Ruvo di P.,Km.1,300
C .da Torre La Macchia
70022 Altamura (BA)
Tel.+39-080-3101016
Fax +39-080-3146832
C.C.I.A.A. Bari n.BA-269154
E-mail: info@molitecnicasud.it
www.molitecnicasud.com
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
15

In primo piano
Fotovoltaico
nonostante
gli incentivi
per le
energie
rinnovabili
gli italiani
i più
ritardatari
in Europa
16 | iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
I “burosauri” contro
la rivoluzione verde
[di Roberto Traetta]
► La parola che meglio riassume le
singolarità dell’Italia è senz’altro “burocrazia”.
La giustizia, le banche, la politica,
la scuola: tutto deve essere autenticato
dall’occhio dei cosiddetti burosauri.
Il mondo si blocca a causa dei loro visti;
si appesantisce per la lentezza delle
lungaggini autorizzative. A complicare lo
scenario ci si mette pure la mancanza di
coordinamento tra lo Stato e le Regioni,
a tutti i livelli delle amministrazioni pubbliche
(dai più alti ai più bassi). A un
certo punto l’iter si ferma e la comunicazione
si perde in mille rivoli fra timbri,
firme, e documenti ingialliti. La questione
non è da sottovalutare. Si tratta
dei soliti intoppi all’italiana che frenano
il cambiamento. E per questo l’Europa
intera ci fa le pernacchie. Fa bene perché
la mannaia della burocrazia può tranciare
il progresso: ultime vittime le energie
rinnovabili. Ottenere autorizzazioni
per nuovi impianti fotovoltaici, ad esempio,
è complicato come il gioco delle scatole
cinesi. Un pannello solare non può
funzionare senza un regolare permesso,
si sa. Le pratiche si fermano; i cittadini
e le aziende che magari hanno investito,
subiscono danni. In Italia il settore
delle energie rinnovabili (come appunto
il fotovoltaico) da pochi anni ha
iniziato a decollare, a creare un indotto
e quindi lavoro. Purtroppo rischia di collassare
lasciando in vita solo le aziende
che si rivolgono ai mercati esteri d’Europa,
da sempre più sensibili e meno
ostici dal punto di vista burocratico rispetto
a quelli di casa nostra. Il timore
è che la svolta energetica verde subisca
una forte battuta d’arresto nel nostro Paese.
Tra gli Stati europei, l’Italia è uno
dei più solarizzati e risulta strano che
il fotovoltaico non si sia affermato completamente.
Per il nostro approvvigionamento
energetico futuro, l’energia solare
sarà una fonte decisiva. In Germania si è
messa in funzione una vera e propria girandola
economica, occupazionale e culturale
nonostante la presenza del sole
sia scarsa. Un impianto tedesco produce
il 30-40% di energia in meno rispetto
all’Italia; eppure il comparto è molto sviluppato,
anche con poco sole. A dire il
vero, nel 2010 le cifre italiane sono state
incoraggianti secondo l’associazione europea
delle industrie del settore. Nonostante
questi dati promettenti, le statistiche
di Enea (l’agenzia nazionale per le
nuove tecnologie e l’energia) raccontano
che su energia solare e biomasse le lentezze
italiane rispetto alle altre nazioni
sono notevoli. Oltre agli impedimenti
cronici della burocrazia, c’è da sottolineare
che lo sviluppo delle fonti energeti-

che pulite è legato alla predisposizione di
incentivi e agevolazioni fiscali. Dal 2003,
le politiche di incoraggiamento come il
“conto energia” hanno dato una spinta
decisiva allo sviluppo del fotovoltaico in
Italia, perché incentivano la produzione
elettrica. Il principio che regge il meccanismo
è semplice: l’utente può consumare
più o meno energia di quella prodotta
dal suo impianto. Se ne consuma
di più, paga all’Enel solo la differenza; se
ne consuma di meno, cede alla rete generale
l’energia non utilizzata ricevendo
in cambio una remunerazione, cioè incentivi.
Il proprietario dell’impianto fotovoltaico
percepisce quindi somme di
denaro in modo continuativo per i primi
venti anni di vita dell’impianto. Nonostante
questi aiuti fiscali, però, l’Italia
è rimasta troppo indietro. Come se non
bastasse, questo sistema di incentivi è
stato sospeso fino a giugno 2011 grazie
al recente decreto Romani. In generale,
ad abbassare la media di produttività
energetica è, manco a dirlo, il Sud.
Entrando nello specifico, la Puglia risulta
essere una delle regioni più esposte
al sole tra quelle italiane. Poggiorsini,
Spinazzola, Minervino e Palo del Colle le
città più assolate dove sorgono più impianti
e la cultura del fotovoltaico quindi
è solida. Palo è la più virtuosa, perché
in base ai dati del Gse (gestore dei servizi
energetici), a marzo 2011 ha registrato
un incremento di energia del 40%
rispetto a febbraio 2011. Ottimi risultati
anche a Santeramo e a Cassano. Se
nel 2004 Altamura occupava i primi posti
della graduatoria, attualmente è in
caduta libera verso il fondo della classifica.
L’ingegnere altamurano Francesco
Lorusso sostiene che “questo è il risultato
della burocrazia che ostacola la
costruzione degli impianti fotovoltaici”.
Perché “per ottenere il rilascio del parere
ASCENSORI MONTACARICHI PIATTAFORME ELEVATRICI
Via Aosta 11/A - 70022 ALTAMURA (BA)
tel. e fax 080 310 28 24
www.camascensori.it
info@camascensori.it
NUMERO UTILE
335 818 77 72
del Sic (siti di importanza comunitaria,
ndr) e della Zps (zona protezione speciale,
ndr) possono passare anche sette
mesi”. Identica situazione in Basilicata,
da Matera a Policoro dove “si stima una
perdita di milioni di euro all’anno”. Dunque,
siamo in balia di amministrazioni
che “hanno trascurato il fotovoltaico e
non hanno preso le giuste contromisure
per semplificare le autorizzazioni”. Intanto,
il ministro dell’Ambiente Stefania
Prestigiacomo sembra aver modificato le
sue posizioni a proposito del nucleare.
Se qualche settimana fa era favorevole,
adesso vede nelle fonti rinnovabili un’opportunità
per il futuro. Come darle torto,
sempre che non cambi di nuovo idea. ■
In primo piano
La scelta preferita da
costruttori, proprietari e utenti.
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
17

[di S. R.] ► Sulla questione
delle energie rinnovabili,
con particolare riferimento
al decreto Romani
sul fotovoltaico,
abbiamo ascoltato il
segretario provinciale
di Bari della Cna (confederazione
nazionale
Pino Riccardi
artigianato e piccola e
media impresa), Pino
Riccardi.
La Cna ha iniziato una
sua personale battaglia
contro il decreto Romani
sul fotovoltaico accusato
di cambiare le regole del
gioco durante la partita.
Ci spiega quali danni ha
già provocato e potrà provocare
in futuro?
Con l’approvazione del
decreto il governo ha
impresso una brusca
frenata a un settore
economico in espansione.
Lo stop agli incentivi,
fissato con un così
breve margine di tempo,
ha determinato prima
incertezza e poi il blocco totale di centinaia
di progetti. Per fare un esempio concreto: un
condominio o un proprietario di un immobile
che avesse avviato contatti con un’azienda
per l’installazione di un impianto fotovoltaico
o di pannelli solari, di fronte alla prospettiva di
vedersi sottratti dall’oggi al domani gli incentivi,
ha rinunciato all’investimento. L’azienda
ha sicuramente perso un’occasione, ma l’ha
persa anche il cittadino in termini di risparmio
energetico, senza considerare le conseguenze
sull’ambiente di una politica altalenante rispetto
a un tema sempre più importante come
quello dell’utilizzo delle rinnovabili. E’ per questo
che Cna ha avviato da subito una campagna
denominata “Non si stacca la spina alle
imprese” per fare emergere non solo il dissenso,
ma soprattutto il disorientamento di tutto
un sistema che stava diventando un settore
importante dell’economia.
Le imprese lamentano che anche le banche sono
state scoraggiate e l’accesso al credito è diventato
più difficoltoso.
E’ esattamente questo che intendiamo quando
parliamo di disorientamento e incertezza.
Gli istituti di credito che fino ad ora avevano
In primo piano
Il segretario provinciale di Bari sul decreto Romani
Riccardi (Cna): «Lo stop agli incentivi
rischia di bloccare il settore»
sostenuto gli investimenti, diventando il primo
supporto per le aziende del settore, oggi di
fronte alle decisioni assunte dal governo non
possono contare su quelle che finora erano
ritenute solide garanzie, dettate proprio dagli
incentivi statali. Diverso sarebbe stato se la
cancellazione degli incentivi fosse stata pensata
in maniera graduale.
Quante sono le imprese della provincia di Bari
che stanno investendo sul business delle energie
rinnovabili e che tipo di occupazione assicurano?
In tutta la regione Puglia sono oltre tremila
le aziende coinvolte dal decreto Romani, che
danno lavoro a circa 15mila persone. La maggior
parte di queste imprese è concentrata in
provincia di Bari. Si tratta di impiantisti, installatori,
elettricisti: tutti piccoli imprenditori
che negli ultimi anni hanno fatto grandi
investimenti per adeguare la propria offerta
a un mercato che sembrava in inarrestabile
espansione.
Quali iniziative intende mettere in atto la Cna
nell’immediato futuro per contrastare gli effetti
del decreto?
La Cna vuole una riconsiderazione generale
della politica energetica del governo. La nostra
piattaforma poggia su alcuni temi: una
strategia stabile che incentivi l’efficienza e
la diffusione dei piccoli impianti, incentivi
allo sviluppo dei settori a monte della filiera
energetica, facilitazione all’accesso al credito
bancario attraverso strumenti di garanzia
tarati sui piccoli impianti, nuovi criteri
di copertura degli incentivi, percorsi sostenibili
di qualificazione a misura delle piccole
e medie imprese.
Se non ci fosse stato il terremoto in Giappone il
governo avrebbe continuato sulla strada del nucleare.
Qual è la posizione della Cna a proposito?
Una politica energetica nazionale è più che
necessaria e non può che prendere in considerazione
tutte le diverse fonti ed i vettori
energetici. Questo è un Paese che sopporta
costi molti alti per l’approvvigionamento.
E’ una situazione che diventa ogni giorno
più pesante, in particolare per la competitività
del nostro sistema produttivo. Noi come
Cna siamo per lo sviluppo di tutto il potenziale
delle energie rinnovabili, ma non siamo
a priori contrari ad altre fonti, compreso
il nucleare. Con l’auspicio che la scienza e
le tecnologie, anche nucleari, evolvano, dando
maggiore sicurezza nel prossimo futuro,
oggi non possiamo che prendere atto che la
pausa di riflessione, oltre che opportuna, ci
sembra dovuta. ■
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
19

In primo piano
Brevetto made in Puglia
L’ultima idea: i pannelli galleggianti
[di G. G.]
► In Germania spopola
il fotovoltaico galleggiante
made in Puglia. Il
brevetto, messo a punto
da un’azienda pugliese ed
unico del genere in Europa,
è stato presentato
ad Hannover Messe, la
manifestazione fieristica
dedicata alle tecnologie
industriali, alla quale la
Regione Puglia ha partecipato
accompagnando
dodici imprese. La novità
lanciata dalla Daiet
di Cisternino (Br), rappresenta
la nuova frontiera
del fotovoltaico perché
ecologica e a maggior
rendimento. I pannelli si
montano infatti sui laghetti
artificiali degli acquedotti.
“L’acqua - spiegano
i tecnici dell’azienda
- raffreddando i pannelli
ne migliora la resa, permettendo
di produrre fino
al 20% di energia in più”.
Così non si sottraggono
suoli all’agricoltura e l’acqua
del bacino, oltre a essere
protetta dall’evaporazione,
è perfettamente
utilizzabile dall’acquedotto.
In Germania, cioè
nel paese leader in Europa
per il fotovoltaico, non si
era ancora visto nulla del
genere. Immaginabile l’interesse
degli operatori per
la nuova tecnologia, che
in Puglia vedremo presto
realizzata ad Avetrana. E
non è l’unico caso. Negli
stand pugliesi protagonista
assoluta è stata l’innovazione,
tant’è che molte
delle novità nell’energia
rinnovabile e nella meccanica
del prossimo futuro
potrebbero essere
tecnologie pugliesi. Sono
20 | iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
sei infatti i nuovi
brevetti presentati
con successo
agli operatori stranieri,
a cominciare
dal fotovoltaico
galleggiante.
Un’altra impresa,
la Mec Prod di
Ostuni (Br), ha
messo a punto
pannelli che seguonol’orientamento
del sole
compiendo movimenti
in due direzioni
differenti
con un unico motore.
Per l’Entalpia
Engineering di Corato
(Ba), invece, innovazione
vuol dire risparmio energetico.
L’impresa ha presentato
ad Hannover un
sistema innovativo di teleriscaldamento
ottenuto
recuperando il cosiddetto
cascame termico, cioè
l’energia termica prodotta
nell’ambito di impianti
alimentati a gas o con altre
fonti, che solitamente
si disperde. Trasformandola,
è possibile trasferirla
agli utenti che ne
hanno bisogno senza che
venga bruciato altro combustibile.
Un impianto del
genere, unico in Europa,
esiste già a Candela ed è
stato realizzato da Entalpia.
La nuova tecnologia
ha interessato Germania,
Francia, ma soprattutto
Israele. Soddisfazione anche
per le altre imprese.
La Geatecno di Bari potrebbe
stringere presto
accordi con aziende canadesi
per l’eolico e polacche
per le biomasse, mentre
la Dld Elettronica di Ta-
ranto ha avviato contatti
interessanti con operatori
di Turchia, Lussemburgo,
Estonia e Polonia
oltre che Germania. La
promozione ad Hannover
di tecnologie inedite
ha riguardato anche le
imprese meccaniche che
hanno partecipato al salone
Industrial Supply.
Così la Block Shaft di Fasano
(Br) ha brevettato e
presentato per le prima
volta sui mercati internazionali
un sistema di sicurezza
del vano di carico
dei camion. La Karborek
di Martignano (Le) ha promosso
un brevetto di cilindro
idraulico di macchine
movimento terra
che potrà essere applicato
anche al settore
dell’energia rinnovabile,
mentre Petrone Oleodinamica
di Gravina di Puglia
ha progettato e presentato
ad Hannover una
pompa oleodinamica che
si applica alle macchine
per tagliare la legna. Rilevanti
i contatti internazio-
nali. La Cmt di Modugno
(Ba) sta per presentare offerte
ad operatori francesi
e ad una multinazionale
americana. La Pgm produzione
guarnizioni motori
srl di Posta San Lorenzo
(Fg), invece, ha
avuto importanti incontri
di business con tedeschi,
italiani ed ungheresi
e la Meccanica Rizzello di
Taurisano (Le) con operatori
di Germania, Tunisia,
Turchia, Lituania, Belgio,
Spagna e persino Cina. “Il
valore aggiunto di un prodotto
– ha detto la vicepresidente
della Regione
Puglia e Assessore allo
Sviluppo Economico, Loredana
Capone – è tutto
nella sua componente innovativa.
In questi anni
valorizzando la ricerca
industriale abbiamo dato
grande impulso all’innovazione.
Adesso i risultati
di queste politiche stanno
mettendo in evidenza la
Puglia sui mercati esteri.
È una gratificazione per
tutto il sistema”. ■

Facciamo bene... il nostro lavoro.
Edilizia
Materana
IMPRESA DI COSTRUZIONI
Via A. Moro, 10/Bis
75100 Matera Tel.e Fax 0835.333083

Dopo la farsa dell’ultimo
consiglio comunale
Lomurno
sindaco
[di Vito Lapolla]
► Forse chi dice che il consiglio
comunale di Altamura deve essere
sciolto immediatamente ha ragione.
Ma non per infiltrazioni mafiose o incaute
dichiarazioni rese alla stampa.
Semplicemente invece per la manifesta
incapacità di fare politica di questa
classe dirigente, se per politica
si intende la capacità di gestire la
cosa pubblica, tirare fuori dal cilindro
provvedimenti che contrastino la
grave crisi che stiamo attraversando
e creino occupazione.
Il consiglio comunale di Altamura
non si riuniva da mesi. E nella prima
seduta utile (quella di lunedì scorso)
ha deciso di raggomitolarsi di nuovo
su se stesso, intorno ai soliti discorsi
tirati in ballo dalle opposizioni, cavalcati
strumentalmente a fasi alterne
da parte della maggioranza, eppoi
rimessi nei cassetti. L’immagine
data ai cittadini è stata ancora una
volta deplorevole. L’ordine del giorno
del consiglio comunale conteneva
alcuni punti più o meno interessanti
(soprattutto quello dei debiti fuori
bilanci che ha avuto il via libera
in pochi minuti), antipasti del vero
piatto forte: l’istanza dei gruppi di
minoranza (prot. 15725 del 31 marzo
2011) sul “mancato rispetto degli
impegni presi dal sindaco con riferimento
ai collaboratori che con le
proprie condotte sono venuti meno
al rispetto dei principi di disciplina
e onore (art. 54 della Costituzione)
con grave pregiudizio agli interessi
della città”.
Tradotto: “Caro Stacca devi mandare
a casa Pasquale Lomurno”. E il dibattito
non poteva che ritirare in ballo
i soliti discorsi sul presidente del
consiglio comunale e sull’assessore
alla Cultura, già triti e ritriti e bocciati
con sentenza nonostante la gran
mole di avvocati che bazzica l’aula.
Un sassolino lanciato nello stagno
per poi vedere da lontano l’effetto
che fa. E l’effetto è stato ancora
una volta la solita gazzara. Sì perché
poi lo stesso Piglionica (che con
la sua esperienza aveva ben capito
che quella mozione era inammissibile),
ha deciso di ritirare la mozione
con la quale era stata chiesta la convocazione
del consiglio. E non tutti
Altamura
nella minoranza l’anno presa bene.
Pasquale Lomurno, intanto, resta al
suo posto perché, a partire dal sindaco
Stacca, in molti sanno che se va
via lui il rischio è davvero che si vada
tutti a casa. Chi ha la memoria storica
di tanti anni vissuti in Comune
è un bene troppo prezioso e va difeso
anche a rischio di prendersi qualche
rimbrotto dalla Corte dei Conti
sulle interminabili ferie che dovevano
solo nelle intenzioni finire con un
licenziamento. Ma può un sindaco di
un comune di 70mila abitanti essere
ostaggio un collaboratore? A questo
punto diamo a Lomurno ciò che
è di Lomurno: facciamolo sindaco.
All’indomani della farsa il consiglio
comunale di Altamura è stato in trasferta
a Matera per approvare (insieme
a comune lucano e provincia) un
ordine del giorno sulla Ferrosud. Altro
atto inutile? ■
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
23

Altamura
[di Giuseppe Proggi]
► Antonello Laterza, pediatra, un
decano nel consiglio comunale. Al
suo quarto mandato consecutivo,
è stato eletto per la prima volta nel
1997 nelle fila di Alleanza Nazionale.
Ha ricoperto anche l’incarico di assessore
alla cultura e ai servizi sociali.
Oggi consigliere di spicco del Pdl.
E’ trascorso un anno dal successo elettorale.
Proviamo a fare un bilancio?
Un anno particolare, di adattamento,
in cui, questo è un appunto che rivolgo
all’amministrazione, piuttosto che
promuovere nuove iniziative, si è cavalcata
l’onda vincente. Non sono state
apportate ulteriori e rilevanti novità.
Lo definirei un anno di stasi, in
attesa di un ulteriore rilancio. Si poteva,
però, fare di più. Si è risentito
molto della congiuntura, soprattutto
economica, che ha limitato il potere di
spesa dell’amministrazione. Un anno
in cui i partiti si sono e sono stati delegittimati
e l’iniziativa è stata riposta
nelle prerogative del singolo. Questa
non è cosa buona. Gli esiti non totalmente
positivi dipendono anche da
questi fattori. Non è un anno negativo,
ma poteva essere vissuto sicuramente
in maniera più propositiva.
Cos’è mancato in questo primo anno?
Il coraggio?
A volte non è questione di coraggio. Si
prendono decisioni fondate sull’emotività
e non sul raziocinio e si pagano
le conseguenze. La Ztl, ad esempio,
provvedimento necessario per la
vivibilità della città, partorita, probabilmente,
in maniera affrettata, ha
dato esiti negativi, contrariamente a
quanto l’amministrazione si aspettava.
Questo ci ha portato a doverla rivedere.
Per quanto riguarda invece le
vicende che hanno coinvolto alcuni
esponenti della maggioranza, credo
che l’eccessiva leggerezza, e a volte,
l’impulsività, siano alla base dei ru-
24 | iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
Il consigliere del Pdl fa un bilancio dello Stacca bis
Laterza: «Un anno di stasi
si poteva fare di più»
«Sono mancate le iniziative culturali
e politiche. E’ stato un anno di transizione, però
di qui a parlare di immobilismo, ce ne vuole»
mors che ad oggi non hanno prodotto
alcunché.
E il centrosinistra che vi accusa di immobilismo?
Mi sembra un’accusa ridicola, considerato
quanto realizzato negli ultimi
anni, anche se non bisogna mai accontentarsi.
Ma qualcosa in più andava fatta?
Sì. Sfruttare al meglio il laboratorio
di via Port’Alba. Sono mancate le iniziative
culturali e politiche. E’ stato
un anno di transizione, però di qui a
parlare di immobilismo, ce ne vuole.
Questo primo anno ha evidenziato tutti
i limiti del Pdl: più che un partito un raccoglitore
di voti. Un partito forte avrebbe
gestito diversamente anche alcune questioni
interne. Voi, invece, siete sembrati
impacciati con vedute diametralmente
differenti. Il Pdl prossimo all’estinzione?
Provengo da un partito, An, in cui esistevano
regole ferree e in cui si era
uniti, perché legati da senso di appartenenza
politica e amicizia. Il Pdl
altamurano, invece, è frutto di una
sintesi tra componenti con storie politiche
differenti. E’ una fase di rodaggio.
Non abbiamo digerito ancora la
fase di transizione. Non sarei pessimista.
Perché poi sfasciarlo? Con un
po’ di buona volontà si possono raggiungere
obiettivi comuni. La componente
ex An, comunque, è forte. Non
vuole e non ha mai assunto un atteggiamento
prepotente. Alla prossima
tornata elettorale, se dovesse esserci
ancora il Pdl, ne faremo parte.
Lei è un decano della politica altamurana.
Crede che il consiglio comunale
posa sciogliersi?
Mi auguro e spero di no. Credo che Altamura
non sia una città mafiosa. Rigetto
questo concetto. Gli organi competenti
facciano chiarezza, per porre
fine a questa serie di illazioni indirizzate
ora su una persona ora su un’altra.
Se non c’è nulla, si smetta con
sterili congetture che producono solo
inutile chiacchiericcio e speculazioni
politiche.
La Ztl è costata un occhio alla collettività.
Non è che tra qualche anno celebriamo
un altro spreco?
Penso di no. Ritengo sia necessaria,
ma con regole chiare. Proporrò di utilizzare
il grattino come si fa a Milano e
in altre città. Acquistandolo, si ottiene
una sorta di autoregolamentazione
utile per gestire al meglio l’utilizzo
e l’attraversamento della Ztl. Vanno
previste anche delle ore in cui chiuderla
al traffico, senza, però, danneggiare
i commercianti.
A proposito dell’aumento della Tarsu,
qualcuno sostiene che volutamente si sia
atteso il passaggio delle elezioni per incrementarla?
Sono solo speculazioni politiche. Il
decreto Ronchi prevede che la tassa
sui rifiuti, gradualmente, debba essere
a carico dei cittadini al 100%.
Si tratta solo di un adeguamento al
decreto. Attualmente siamo al 95%.
Dobbiamo ancora coprire il restante
5%. ■
«Il Pdl altamurano è frutto di una sintesi tra
componenti con storie politiche differenti. Non
abbiamo digerito ancora la fase di transizione»

Referendum: il Pd
altamurano per il sì
[di G. P.]
► Il 12 e 13 giugno, gli italiani saranno
chiamati a esprimersi su quattro quesiti
referendari che potrebbero segnare signifi
cativamente il futuro politico e sociale
del nostro Paese. Tra questi quello
sul nucleare e i due sull’acqua, contro il
tentativo di privatizzazione. Stando alle
previsioni di alcuni sondaggi, si presume
che oltre il 70% degli elettori diserterà
le urne, preferendo i primi caldi
e bagni di giugno. A tal proposito il capogruppo
del Pd altamurano, Saverio Diperna,
attraverso una nota uffi ciale, ha
delineato l’importanza di questo evento:
“Ricordo, prima di tutto, che il mancato
accorpamento con le elezioni amministrative,
è stata una decisione imbarazzante
che ha determinato un costo
per gli italiani pari a 400 milioni. Anche
se ad oggi il Pd nazionale evita di
prendere una posizione uffi ciale per il
sì, non posso non farlo io. Sembra che
i referendum sull’acqua pubblica e nu-
cleare siano lontani dall’essere compresi
nella loro portata e immediatezza politica.
Parliamo di problemi attuali e universali,
per i quali la nostra generazione
è chiamata a decidere e a rispondere per
quelle future. Ecco perché va sostenuto
il referendum, ovvero lo strumento per
affrontare e risolvere una diatriba che
va ben al di là dei nostri schemi mentali
e che affronta concretamente un valore
unico e importante: la vita”.■
Gianfranco Traetta
HOTEL RISTORANTE
La Quercia
Via per Mercadante Km.2 Tel. 080.3466067
CASSANO DELLE MURGE (Ba) - lillinof@libero.it
Altamura
Diperna
«Parliamo di
problemi attuali
e universali»
| iL RESTO sett imanale | 23 aprile 2011
25

Altamura
[di Paolo Testa]
Il vecchio della
politica
Parla la
Melodia
ma la
musica
non cambia
[di Roberto Traetta]
26 | iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
Vediamo quanto è costato il flop del centro storico ai contribuenti
La falsa partenza della Ztl è
già costata quasi 700mila euro
► La Zona a Traffico Limitato sembra
essere contraddistinta da una
caratteristica propria di questa amministrazione:
la precarietà. Come
le vicende extra politiche hanno
reso instabili gli equilibri della maggioranza,
così anche la Ztl è nata
e riposa nel segno del chissà. Anche
se è stata concepita male, vedi
le diverse modifiche al regolamento,
è nata con una camicia griffata costata
cara ai contribuenti. Si è partiti
prima con la spesa complessiva
di 657.911,04 euro iva compresa
per la fornitura e istallazione dei
“sistemi tecnologici a tutela delle
zone a traffico limitato ed installazione
sistema di rilevamento targhe
veicoli, videosorveglianza, pilomat”;
successivamente si è pensato
di acquistare anche i pannelli luminosi
per i varchi, quelli che ricorderanno
ai più distratti cosa
fare. I cinque pannelli a messaggio
variabile, che si possono ammirare
nel varco di piazza Unità d’Italia,
Arco Martiri, piazza Resistenza,
via Conservatorio Carmine e via Nicola
Melodia sono costati, invece,
29.880,00 iva inclusa. Il totale è di
euro 687.791,04. Cifre importanti
che meritano una riflessione; qualsiasi
azienda di questo mondo, che
faccia un investimento importante,
sa benissimo che il ritorno economico
e d’immagine deve essere notevole.
Se spendi uno, devi recuperare
almeno tre volte tanto. Lo stesso di-
Ma perché i politici
ripetono sempre gli
stessi concetti? Quando un
consigliere all’opposizione ha
la possibilità di commentare
l’operato della maggioranza,
ci sarà sempre qualcosa che
non quadra, che non funziona.
Nelle interviste poi non si
sbilanciano mai: non si è mai
letto o sentito un giudizio
positivo nei confronti degli
avversari. E non saranno
mai d’accordo. Se la destra
dice bianco, l’altra fazione
risponderà nero; se gli uni
dicono nord, i dirimpettai sud.
Assistiamo sempre a match
di ping-pong al vetriolo, a una
guerra con pistole ad acqua che
lanciano però schizzi di veleno.
Riusciranno mai a diventare
credibili ai nostri occhi e alle
nostre orecchie? Vale la pena
starli a sentire oppure perdere
tempo sulle pagine dei giornali?
“Stacca manca di coerenza”
– ha affermato Rosa Melodia
dalle colonne dello scorso
numero del nostro settimanale.
E’ vero: l’amministrazione
che per sfortuna ci ritroviamo
non è proprio un modello
di gestione efficiente. Però
scorso vale per l’ente pubblico. Un
investimento di tale portata ha una
sua utilità solo se comporta benefici
immediati e visibili a tutti. Nei pochi
mesi di vita e apertura della Ztl,
invece, non si sono visti, tranne se
ci si limita ai tanti verbali verdi notificati
ai trasgressori. Nonostante
si abbia l’impressione di vivere un
grande fratello murgiano, ripresi h
24 dalle telecamere, quando è entrata
in vigore la Ztl, molti furti sono
stati commessi nel centro storico;
poca gente ha circolato nella zona
antica della città, minore introiti
per gli esercenti. Indizi che fanno
una prova e lasciano intendere che,
adesso, l’arte oratoria deve essere
messa da parte e il recupero del centro
storico, con tutta la tecnologia
annessa, è urgente. Adesso non si
può più sbagliare, perché il rischio
di sentirsi dire la solita frase “ed io
pago” è altissimo. Il tempo c’è per
raccogliere proposte, ma la prossima
apertura, nel bene o nel male,
sia quella definitiva. Si vada incontro
e si “costringa” anche la minoranza
ad avanzare proposte, perché
la valorizzazione di una città è compito
di tutti e non di pochi eletti. ■
siamo convinti che se di colpo
andasse il centrosinistra a
governare, anche domani,
difficilmente porterebbe
innovazione, trasparenza e
benessere alla città. Quando
sono in minoranza, i politici
si sentono inspiegabilmente
più competenti e imbattibili
rispetto agli avversari. Sì, lo
abbiamo detto più volte: siamo
qualunquisti (soprattutto
chi scrive). E lo siamo perché
è colpa loro; siamo un loro
prodotto. Siamo creature di
questi politici troppo vaghi,
sempre retorici, carichi di

uone intenzioni e di cattive
maniere, che dicono qualunque
cosa pur di fare rumore. Stacca
mancherebbe di coerenza
secondo la Melodia: è sempre
la solita musica, a proposito
di melodie e filastrocche. Per
carità, non è un attacco ad
personam alla consigliera,
ma incoerenti lo sono un po’
tutti. Adesso ci rivolgiamo
direttamente a voi, cari politici.
Siate furbi. Cercate di sfruttare
al meglio l’opportunità che
vi offriamo facendovi parlare
(e talvolta sparlare) con le
nostre interviste; non tutti i
Gianfranco Traetta
Quattro postazioni informatiche
in stato di abbandono
Uffici distaccati
computer impolverati
[di Paolo Testa]
giornali sono così generosi.
Prendete la palla al balzo
per dimostrare una volta per
tutte di essere super partes,
obiettivi, sereni, lungimiranti.
Invece che cosa leggiamo?
Le solite risposte, noiose e
scontate. Interessanti come
un film lituano con i sottotitoli
in russo. Forse sembrano
a noi tutte uguali. Sarà
deformazione professionale,
chissà. Sapete che cosa ci
ricordano? Le prediche del
Papa la domenica di Pasqua,
o quelle del presidente della
Repubblica su tutte le reti
► Negli uffici distaccati del Comune
di Altamura, quelli in via
Madonna della Croce, ci sono dei
computer inutilizzati. Entrando,
sulla destra, si scorgono quattro
postazioni informatiche con
scrivania e poltrone comode ancora
avvolte da cellophan. In realtà
quello spazio tecnologico
avrebbe dovuto fungere, secondo
le migliori intenzioni, da internet
point, ossia un punto dove il cittadino
liberamente avrebbe potuto
usufruire della rete per navigarci.
Spazio confortevole, pc con
schermi piatti, webcam, tutto ciò
che occorre per chiedersi “quanti
soldi sono stati spesi inutilmente?”.
Proprio così. Trattasi
di macchine mai utilizzate e lasciate
lì ad accumular polvere.
Si è ritornati più volte, constatando,
però, sempre il medesimo
risultato: tutto spento e il solito
involucro di plastica a coprire i
monitor. Senza aver la pretesa di
giudicare e condannare alcuno,
si vuole solo spronare, per migliorare.
Entrando in quell’ambiente,
il colpo d’occhio è immediato:
da una parte una lunga
televisive l’ultimo giorno
dell’anno. Ci avete fatto caso?
Queste due figure istituzionali
da anni rispolverano sempre
le stesse frasi che grondano
retorica, trite e ritrite, e la
gente le accoglie in mistica
devozione come se le stesse
ascoltando per la prima volta.
Con tutto il rispetto, ma
rinnoviamo i copioni di queste
due carismatiche personalità,
se è possibile. E rinnoviamo
soprattutto i discorsi dei
politici che forse ne hanno più
bisogno perché non parlano
solo a capodanno e alle
Altamura
fila per richiedere un certificato
di residenza o qualcosa di simile,
dall’altra scrivanie che fungono,
purtroppo, da comodi sedili. Allora
la domanda nasce spontanea:
nell’era di internet perché
l’amministrazione non si adegua
alla tecnologia? Perché non
sfruttare questi computer per
renderli fruibili ai cittadini? Perché
da noi, per avere dei semplici
certificati, bisogna fare inutili
file? Perché non utilizzare la
tecnologia, per dare la possibilità,
a chi sappia usare internet e
il computer, di poter stampare da
solo e gratuitamente i certificati,
senza dover attendere? Domande
lecite, che nascono dalla consapevolezza
di vivere in un contesto
dove i beni, intesi come qualcosa
di buono, non siano più tali, perché
inutilizzati. Iniziamo, allora,
a informatizzare realmente l’ente
comunale e, se poi non si abbia
voglia di adeguarsi alla modernità,
perché non pensare di regalare
i computer a quelle associazioni
di disabili che ne hanno
bisogno? Almeno così non accumulano
polvere. ■
feste comandate. Possiamo
pure fare un fioretto per un
paio di giorni all’anno, ma i
politici ci perseguitano per
365 giorni. Nei discorsi poi
sembrano tuttologi e hanno
la presunzione di svelarci i
misteri irrisolti della politica.
Ma non serve. Anche se
ai fornelli non sono bravi
come Gianfranco Vissani, ci
basterebbe sapere da loro
se c’è salvia nei saltimbocca,
oppure se c’è rosmarino nei
cordon bleu. A noi potrebbero
bastare queste informazioni. E
li ascolteremmo volentieri. «
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
27

Matera
Il racconto immaginario di una vacanza in città. Tra incanto e disincanto…
Matera come a Pasqua
tutto l’anno: un sogno possibile?
«…si avventurano per le vie della città per giungere poi
finalmente ad uno degli ingressi dei Sassi: ed è subito meraviglia»
[di Luigi Mazzoccoli]
► È una giornata qualunque di
metà marzo, in una casa qualunque
di una qualunque città d’Italia.
La famiglia è riunita intorno al tavolo,
il pranzo si è appena concluso
e la macchinetta del caffè è già sul
fuoco. Il volto di Alice assume all’improvviso
un’espressione sognante e
mentre la tv “spara” la sigla finale
del telegiornale, l’inattesa proposta
rompe bruscamente l’atmosfera
sonnolenta: “Michele, caro, a Pasqua
andiamo a Matera? Ragazzi,
che ne pensate?”. Emilia sbotta:
“Mamma, io voglio andare al mare
con i miei amici!” “Macchè, hai solo
13 anni e poi hai voglia in estate ad
andare al mare! Vero Filippo?” “Sì
mamma, andiamo a Matera! È la
Città dei Sassi, ce l’ha detto la maestra.
E poi ci hanno girato The Passion.
Sai, quel film di Mel Gibson!”
“Va bene cara - interviene Michele,
pacato ma risoluto come sempre –
pensa a tutto tu” “Siiii!!! Benone,
oggi pomeriggio mi metto su internet
e organizzo tutto”. L’ora di cena dello
stesso giorno, di nuovo intorno alla
tavola. Stavolta però Alice ha l’aria
trionfante: “E’ tutto a posto. Michele,
ragazzi, vivremo una Pasqua davvero
particolare quest’anno. Caro,
c’è solo un problema: so che preferisci
non guidare in vacanza, ma
a Matera i treni non ci arrivano: la
ferrovia non c’è!” “Ma come, non è
capoluogo di provincia? Vabbè, pazienza,
vorrà dire che guiderai tu. E
poi con l’autostrada ci si mette poco”
“Ehm…si ma…vedi, a Matera non
arriva nemmeno l’autostrada”….Venerdì
22 aprile, Michele e Alice con
i loro figli Emilia e Filippo si mettono
in viaggio. Dopo qualche ora
giungono alle porte della città, nei
pressi della Palomba, ed imboccano
l’ingresso di S.Vito. “Ragazzi, qui dovremmo
essere nell’area del parco
della Murgia, questo paesaggio è
28 | iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
quello delle foto che ho visto su internet…ehi
ma, cosa ci fa lì quell’impianto
di calcestruzzi?!?”. Il piccolo
Filippo non fa in tempo a voltarsi
che la sua attenzione viene attratta
da alcune stravaganti composizioni
ben in vista a ridosso della strada:
“Mamma, mamma, gli spaventapasseri!”
“Ma no caro, saranno sculture
futuriste, forse pubblicizzano il Museo
di Scultura Moderna. Ho letto
che è venuto Rutelli ad inaugurarlo
qualche anno fa.” “Si, si, distraetevi
voi - interviene Michele - qui intanto
non vedo indicazioni per i Sassi!
Come lo raggiungiamo il bed & breakfast
che hai prenotato?” “Ah caro,
sarà un’esperienza unica. Il gentilissimo
ragazzo al telefono mi ha
detto che è in una tipica abitazione
dei Sassi, scavata nella roccia. Proveremo
l’esperienza di vivere in una
grotta…ecco, guarda, lì c’è un gabbiotto
per le informazioni.” “Hi, hi, hi
Piazza Vittorio Veneto affollata di turisti
– sghignazza Emilia, palesemente irritata
– è chiuso!”. E così, si avventurano
per le vie della città e, grazie
alle precise informazioni che i gentili
passanti gli forniscono, giungono
finalmente ad uno degli ingressi dei
Sassi…ed è subito meraviglia! Persino
Emilia si lascia coinvolgere
dalla magica suggestione dell’incantevole
scenario degli Antichi Rioni
incastonati nella Murgia: “Mamma
avevi ragione, altro che mare!”. Michele
però riporta tutti alla realtà:
“Io proseguo, ma è davvero singolare
che sia consentito l’accesso alle
auto in un Centro Storico…mi pare
persino che sia patrimonio Unesco!”
“Mi era parso di vedere un cartello –
ribatte Alice – ma era piccolo e confuso.
Certo, se ci fosse un vigile!”…
L’indomani mattina, ristorati da un
sonno lungo e tranquillo e da un’abbondante
colazione, escono carichi
di entusiasmo. “Volete visitare

i Sassi? - la prima persona che incontrano
è un tipo strano, dall’aria
stralunata - solo 10 euro, anzi 20…
beh siete quattro…insomma, con
20 euro vi faccio vedere tutto!”. “No
grazie, abbiamo già una guida”. Ci
avevano pensato la sera prima: con
una telefonata Alberto, il titolare
della struttura che li ospita, aveva
prenotato una visita guidata che li
avrebbe impegnati per l’intera mattinata.
E così, accompagnati dalla
deliziosa e preparatissima Bruna,
si avventurano per vicoletti, camminamenti,
scalinate e vicinati. Visitano
la casa-grotta, le chiese rupestri
di S.Pietro Barisano, l’Idris e
S.Lucia alle Malve e poi il Convicinio
di S.Antonio…toccano con mano la
storia, l’evoluzione dell’uomo dal Paleolitico
ad oggi: se ne vedono i segni
dappertutto. Gliene avevano parlato,
ma l’emozione che provano va
al di là di ogni aspettativa…e quanta
gente che c’è! Peccato per le erbacce
che affiorano dappertutto, sporcizia
qua e là, le antenne paraboliche, i
gazebo e persino muretti posticci
che spuntano ovunque…Pomeriggio
fuori porta con visita alla splendida
Cripta del Peccato Originale e picnic
tra i prati della diga di San Giuliano,
per concludere poi la giornata
con una lauta cena in una trattoria
tipica, a base di squisite pietanze caserecce,
accompagnate dall’ineguagliabile
pane e dal prelibato vino Doc
di Matera. Michele, che è un buon-
gustaio, dimostra di avere gradito.
I prezzi però…“Mamma mia, che
conto salato!” sbotta Alice, uscendo
dal locale. Ma l’atmosfera fiabesca
della Murgia sotto le stelle lenisce
la sua stizza. Alle 9 della mattina
dopo, Bruna è già in piazza che li
aspetta: li condurrà per le splendide
chiese del Piano, da S.Giovanni a
S.Domenico, da S.Francesco d’Assisi
al Purgatorio e poi alla Cattedrale,
ma solo dall’esterno: “Sono
in corso da anni lavori di restauro”,
dice desolata. “Ma ho letto che a Matera
c’è un’altra Cattedrale, ancora
più antica”, chiede Michele. “Sì, la
grande chiesa rupestre di S.Maria
della Valle – conferma Bruna – ma
è chiusa anche quella. E lì non ci
sono lavori in corso…”. Ma ne ammireranno
comunque l’imponente facciata
passandoci davanti nel pomeriggio
per raggiungere il Parco della
Murgia, dove rimarranno incantati
dalla perfetta commistione tra Storia
e natura...Il mattino dopo è dedicato
alle visite nei musei: prima
il Ridola, con i suoi preziosi reperti
dell’età neolitica e della Magna Grecia,
poi quello d’arte medioevale di
Palazzo Lanfranchi. Così arriva subito
l’ora di pranzo, ma la bella famigliola
non vuol sedersi a tavola.
Da quel panificio in piazza proviene
un’irresistibile odore: faranno una
scorpacciata di focaccia! E visto che
ci sono, comprano pane, taralli e friselle
da portare a casa e gustare in-
Matera
Lo stupefacente panorama dei Sassi e della Murgia di fronte
sieme ad amici e parenti. Un caffè e
un dolce al bar accanto e si riparte. Il
pomeriggio è libero. Emilia vorrebbe
comprare qualche regalino per gli
amici, peccato che quasi tutti i negozi
siano chiusi…“Guarda Michele,
da quella scalinata si accede ai sottostanti
ipogei, andiamo a visitarli”.
“Certo cara, una città sotterranea,
sai che suggestione…vero ragazzi?”
“Siii”, rispondono all’unisono Emilia
e Filippo. Ma gli ipogei di Piazza Vittorio
Veneto sono inesorabilmente
chiusi. “Qui a Matera c’è anche un
antico castello medievale”, ricorda
però Michele. Chiuso anche quello…
Straniti e contrariati, tornano in
piazza e l’attraversano fino a varcare
i tre archi: la loro delusione si trasforma
presto in meraviglia per il panorama
mozzafiato del Sasso Barisano
con la Cattedrale al suo vertice.
Alice scorge in fondo alla stradina
sottostante un negozietto: tra ‘cucù’,
‘strimml’ ed oggetti vari in tufo, fa
incetta di souvenir. “Questa invece
cos’è, una discarica?” fa Emilia, indicando
sarcastica un ampio locale
lì accanto, aperto ma abbandonato
e ricolmo di rifiuti di ogni genere…
La giornata intanto volge al termine
e anche la loro breve vacanza. E così
si avviano verso il loro alloggio per
prepararsi alla partenza. Non prima
però di aver dato un’occhiata breve
ma intensa allo stupefacente panorama
che offre piazzetta Pascoli…arrivederci
Matera! ■
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
29

■ Ogni cosa
al posto giusto
Il vetro riciclato mantiene sempre intatte,
qualità e purezza. Getta le bottiglie nel
contenitore verde.
www.tradecosrl.it
TRA.DE.CO. srl
Servizi Igiene Ambientale

Il sindaco Salvatore Adduce l’ha incontrato a Milano
Cartapesta e tufo: Pomodoro
sperimenta a Matera?
[di Nino Grilli]
► Arnaldo Pomodoro è considerato
il più grande scultore contemporaneo
italiano, molto noto ed apprezzato
anche all’estero. Tra giugno e
luglio prossimi ha promesso che
sarà a Matera. L’artista, che ha già
firmato il sostegno alla candidatura
di Matera a capitale europea della
cultura 2019, ha espresso grande
interesse per la città dei Sassi e per
il lavoro che si sta facendo. Pomodoro,
attento alla sperimentazione
su nuovi materiali, intende, infatti,
verificare la possibilità di utilizzo
per i suoi lavori di materiale tipico
della tradizione nostrana come la
cartapesta e il tufo. L’impegno è
stato assunto su sollecitazione del
sindaco Salvatore Adduce che lo ha
incontrato nel suo atelier, in occasione
dell’inaugurazione della mostra
“Disagevoli Ozii”, i prototipi del
Mim Design District organizzata
nell’ambito del progetto più ampio
“M’AMI-MateraMilano” che si è tenuta
nel capoluogo lombardo nei
locali adiacenti al Salone del Mobile.
Nei due piani del complesso
sono stati esposti otto prototipi realizzati
da 45 giovani del Politecnico
di Milano e 45 giovani, tra designer,
architetti, studenti di Basilicata,
Puglia e Campania. Un progetto
fortemente voluto dal Distretto del
Mobile imbottito Matera–Montescglioso,
dalla Regione Basilicata, dal
Comune di Matera e realizzato con
la collaborazione di diversi partner,
tra i quali, appunto, il Politecnico
di Milano, il Polidesign e la Triennale.
Il sindaco si è poi soffermato
sulle strategie che l’amministrazione
comunale intendere mettere
in campo per rilanciare il comparto
del mobile imbottito e per consentire
ai tanti lavoratori in cassa integrazione
di poter tornare nel ciclo
produttivo. Nel corso della sua visita
ha detto di essersi recato al salone
del mobile imbottito per incontrare
alcune aziende del distretto
fra cui Calia, Nicoletti, Natuzzi,
Matera
Chateau d’Ax, con stabilimenti
nelle zone industriali di Matera, le
altamurane Incanto e Contempo, e
la Ego italiano, piccola azienda materana
della zona Paip. Dai colloqui
con i loro responsabili ha detto di
aver avuto la chiara sensazione che
qualcosa sta cambiando. In particolare,
sembra siano aumentati gli
ordinativi nelle aziende del distretto
determinando un’inversione di tendenza
rispetto al passato. C’è più
fiducia nel futuro e l’attenzione dimostrata
da altre aziende del Nord a
investire a Matera lo conferma. Per
questa ragione Adduce ha detto di
aver invitato alcuni imprenditori a
Matera per una visita nelle zone industriali
materane e dell’area murgiana
con l’obiettivo di promuovere
nuovi investimenti sul territorio.
Grande spazio è stato dedicato negli
stand espositivi con diverse gigantografie
e la degustazione di prodotti
tipici, a partire dal rinomato
pane di Matera. ■
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
31

Matera
Il 27 aprile 1991 Papa Wojtyla in città: il ventennale celebrato da un bronzo
di Floriano Bodini nella chiesa del borgo
La visita di Giovanni Paolo II a Matera
[di Luigi Mazzoccoli]
► Era un sabato di primavera, ma
il clima era tutt’altro che primaverile:
freddo, vento, pioggia…il classico
tempo da lupi. L’immensa folla
accorsa da ogni angolo di Matera e
provincia sembrava però non patirne
affatto: fremeva, pregava,
cantava…E quando finalmente
l’inconfondibile sagoma bianca apparve
sul palco, un improvviso calore
pervase l’aria ed avvolse in un
sublime tepore le migliaia di persone
in trepidante attesa. Era il calore
della fede e dell’amore: era appena
giunto nella Città dei Sassi
Karol Wojtiyla, il compianto Papa
Giovanni Paolo II. “Voi, abitanti di
Matera, siete una popolazione laboriosa,
paziente, silenziosa, profondamente
umana e cristiana - furono
le sue prime parole - simbolo
della vostra secolare esperienza
umana è quel complesso di centenarie
abitazioni scavate nella roccia,
conosciute nel mondo come i
Sassi…”. Era il 27 aprile del 1991,
in questi giorni quindi ne ricorre il
ventennale, proprio alla vigilia della
beatificazione del Papa polacco. E
Matera lo celebrerà con un’iniziativa
sobria quanto significativa:
nel giorno della ricorrenza infatti,
nella chiesa S. Vincenzo de’ Pa-
Nuovo passo verso Matera 2019
I tesori della cattedrale
[di Nino Grilli]
La città di Matera è entrata
nel virtuoso circuito
dei Musei Diocesani. L’ex
Palazzo del Seminario nelle
immediate adiacenze della
storica Cattedrale dedicata
a Santa Maria della Bruna
e a sant’Eustachio ospita
32 | iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
oli del borgo La Martella sarà scoperto
un medaglione in bronzo dorato
a bassorilievo del diametro di
40 centimetri (nella foto), realizzato
nel 2005 da Floriano Bodini. È
stata una delle ultime opere dell’artista
milanese, scomparso il 2 luglio
(quando si dicono le coincidenze…)
di quello stesso anno; qualche
tempo prima aveva eseguito la massiccia
porta in bronzo della stessa
chiesa del borgo. Il bassorilievo di
Papa Wojtyla è stato donato alla
città dal gallerista Peppino Gatti,
amico di Bodini: “È una bellissima
occasione per onorare e ricordare
Floriano che qui realizzò la sua ultima
opera – dice – voluta e sofferta
nei giorni della sua malattia
(l’artista è morto di leucemia, ndr).
Un ringraziamento va a Franco Di
Pede, grande estimatore di Bodini,
cui dedicò una mostra già 30 anni
fa. Tramite lui ho conosciuto don
Egidio Casarola, che tanto ha fatto
per far risorgere la bellezza di questa
chiesa”. Era stato infatti proprio
il parroco di La Martella a
promuovere una proficua collaborazione
con Gatti nel corso di una
sua visita in città nell’estate 2007:
qualche mese dopo il collezionista
fece giungere a Matera diverse
ora la pregevole mostra di
oggetti sacri provenienti dal
Tesoro della Cattedrale. I
locali sono stati interessati,
di recente, da cospicui
lavori di consolidamento e
ristrutturazione ed ora alcuni
di essi al piano terra, affacciati
sullo splendido panorama
della Murgia, contengono i
tesori del museo. L'iniziativa
è sostenuta dalla Regione
Basilicata, insieme al
ministero per i Beni e
le Attività Culturali e le
Curie Arcivescovili lucane.
L'accordo di programma
quadro sottoscritto già nel
febbraio 2001, riguarda la
creazione di un sistema
per la valorizzazione e la
fruizione del patrimonio
opere grafiche, medaglie e cataloghi
dell’artista milanese, da allora
esposte nel salone parrocchiale
della chiesa. Che arricchisce così
di fede e arte un borgo nato per ridare
dignità alla miseria della gente
dei Sassi. “I vostri non lontani antenati
erano poveri ma onesti, privi
dei tanti beni fuggevoli che può offrire
questa terra – furono infatti le
ultime parole del discorso di Giovanni
Paolo II ai materani - ma ricchi
di quegli altri beni che non tramontano
mai…”. ■
storico e artistico delle
diocesi di Basilicata compreso
in un circuito museale
comprendente otto musei
diocesani (Acerenza, Potenza,
Matera, Melfi, Venosa, Tursi,
Muro Lucano e Tricarico),
collegati e coordinati tramite
un unitario progetto di
allestimento che si propone
di offrire una interessante
lettura della storia e della
cultura lucana. A fare gli
onori di casa mons. Salvatore

Mather Sacra…
che Passione a Matera
[di Luigi Mazzoccoli]
Ligorio dell’arcidiocesi
di Matera-Irsina.
L’apertura del Museo
Diocesano rappresenta
un vero dono della
Chiesa a Matera.
Arriva alla chiusura della
Settimana della Cultura ed è
uno dei tasselli più pregevoli
per la degna conclusione di
una serie di iniziative. E’ da
considerare soprattutto come
l’espressione di quanto la
cultura del popolo, formata
Monsignor Ligorio
► “Civitas Mariae”. L’iscrizione sul
portale del convento di S. Lucia e
Agata in Piazza Vittorio Veneto ricorda
che Matera nel 1954 era stata proclamata
città mariana. Del resto da sempre
la città si è posta sotto la tutela
della Madonna, che ne è ufficialmente
patrona dal 1389 quando furono istituite
le celebrazioni in onore di Maria
SS della Bruna. Ma ben più antico è
il culto, come testimonia il millenario
santuario mariano di Picciano. Forse
quanto la storia stessa della città,
probabilmente sin dall’origine consacrata
alla madre del Signore, tanto da
condividere anche la radice del nome
con la…Mather Sacra. Titolo quindi
quanto mai emblematico per l’evento
che riempirà di emozione i Sassi e la
Murgia nella Settimana Santa. “Non
è un’iniziativa qualunque in un posto
qualunque – dice il regista Gianpiero
Francese, titolare della società Operaprima
che ha già prodotto il cinespettacolo
della Grancìa, lo spettacolo
d’acqua a Monteverde in Irpinia e altri
eventi – Matera è infatti il luogo in cui il
colore, la vita, le case dei Sassi costituiscono
lo scenario naturale ideale per
rievocare la Passione di Gesù e far rivivere
il dolore del mondo, che a Pasqua
però rinasce a vita nuova. I Sassi sono
quindi una grande metafora della vita
con la povertà che diventa ricchezza
e unicità”. E così per quattro giorni la
città offrirà ai residenti e alle migliaia
dal presbiterio dei vescovi,
ha saputo fare esprimere
nel l’arte della bellezza.
Osservando, infatti, tutti gli
arredi sacri esposti, appare
evidente come non ci si
stanchi mai di ammirarli e
contemplare quanto l’uomo
nella sua arte ha saputo
esprimere. Sono tutti segni
che riportano al sacro,
pertanto nell’espressione
della bellezza artistica che
si è voluta rappresentare e
riportare al bello assoluto
che è in Dio. Siamo convinti
che questo incrementerà
la cultura di Matera e
rendere la nostra società
più umana e più solidale.
Quali opere si
potranno trovare?
Molteplici e egnuna di esse
porta con sé la sua storia
oltre che la sua originalità. La
più antica e rara è il piccolo
enkolpion (croce pettorale)
dell’XI secolo, in argento
Matera
Dal 21 al 24 aprile luci
suoni e drammaturgia tra
i Sassi e la Murgia
di turisti il suo volto migliore: gli Antichi
Rioni infatti pulseranno di luci,
suoni e voci…la vita, che si spegne e
poi rinasce con la morte e la resurrezione
di Cristo. Nella serata di giovedì
21 aprile in cima a Murgia Timone
sono comparse le tre croci circondate
dal fuoco, con un’installazione di luci
che ha investito la facciata di San Pietro
Caveoso e tutta la Gravina, e in sottofondo
le note della colonna sonora
di “The Passion”: “Suggestioni di luci e
suoni”, che sarà ripetuto la domenica
di Pasqua. Nella serata di Venerdì 22
invece, giorno della Passione, trenta
figuranti hanno animato la “Mather
Sacra”, evocando le figure di Gesù in
croce con i due ladroni, i 12 apostoli
che dalle grotte della Gravina sono risaliti
fino al Golgota e la Madonna col
suo pianto disperato: i volti sono quelli
semplici e autentici dei ragazzi della
parrocchia di San Giacomo, le voci
invece (pre-registrate) di alcuni doppiatori
professionisti. Trenta minuti
di spiritualità pura, con una replica
subito dopo. E altre due ne sono in
programma questo sabato. L’evento è
stato promosso dal centro Libertas di
Basilicata in collaborazione con l’Ente
Parco della Murgia Materana, la Camera
di Commercio e tutte le associazioni
di categoria; ed ha avuto il
sostegno finanziario della Regione Basilicata,
che ha stanziato 50.000 euro,
e quello logistico del Comune di Matera
in qualità di ente capofila del progetto.
La direzione artistica è dell’attore
materano Domenico Fortunato. ■
niellato e oro, di provenienza
probabilmente da una bottega
orafa costantinopolitana.
E’ caratterizzata da una
raffinatissima decorazione
nella quale sono incastonati
cinque piccoli clipei aurei
raffiguranti santi cavalieri
orientali. Tra gli argenti più
antichi anche un pregevole
busto di Sant'Agapito,
eseguito da un ignoto
argentiere meridionale
nel XV secolo. «
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
33

Matera
[di Giuseppe Balena]
34 | iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
In ricordo dell’intellettuale Vincenzo Caropreso
Le stelle stanno a guardare: nasce
l’associazione astrofili materani
[di Giuseppe Balena]
► Nella Divina Commedia del sommo
poeta Dante Alighieri è possibile rintracciare
una piccola curiosità, una
delle tante di quest’opera complessa.
Le tre cantiche che la compongono, ossia
Inferno, Purgatorio e Paradiso, terminano
tutte con la parola “stelle”. “E
quindi uscimmo a riveder le stelle” è la
chiusura della prima cantica. “Puro e
disposto a salire a le stelle” è, invece,
la chiusura della seconda cantica che
apre le porte per il Paradiso. La volta
celeste illuminata dalle stelle, da sempre,
ha attirato l’attenzione dell’uomo
sin dagli albori. L’osservazione del cielo
nelle notti stellate per molti è una vera
passione spesso praticata nel silenzio
della propria solitudine. L’idea, però, di
poter condividere tutto questo con altri
appassionati del genere è alla base
della ricostituzione dell’Associazione
Astrofili materani “Vincenzo Caropreso”
in collaborazione con il Circolo
La Scaletta di Matera. E’ stata proprio
la compianta Teresa De Ruggeri, fondatrice
de Il Circolo La Scaletta, che ha
tenuto a battesimo diversi anni fa la
nascita e lo sviluppo dell’associazione.
Il primo incontro di presentazione si
è tenuto a Matera il 16 marzo scorso;
in quella occasione è stata ricordata la
figura dell’astronomo materano Vincenzo
Caropreso. All’incontro hanno
partecipato Ezia Schiavone, nipote
dello scienziato, e Giuseppe Bianco, direttore
del centro di Geodesia Spaziale.
Proprio la presenza, infatti, sul territorio
di questo centro rappresenta uno
stimolo aggiuntivo per la ripresa delle
attività dell’associazione. Matera, per-
ciò, si conferma terra a vocazione astrofila,
già dalla fine dell’ottocento. Nativo
di Matera era, infatti, proprio Vincenzo
Caropreso, intellettuale eclettico e cultore
di astronomia, esoterismo e parapsicologia.
Amico, inoltre, di Camille
Flamarion, astronomo francese noto
sopratutto per la sua opera di volgarizzazione
delle conoscenze astronomiche.
Presso la Biblioteca provinciale di
Matera è stato costituito un fondo che
raccoglie le donazione dei coniugi Michele
De Ruggeri e Lucrezia Schiavone
comprendente volumi di geologia, geografia
e soprattutto di astronomia appartenuti
all’astronomo materano. Il
suo telescopio è stato donato, invece,
al Liceo Duni di Matera. Per promuovere
le attività della rinata associazione
il 13 aprile si è tenuta la prima lezione
del corso di astronomia popolare gratuito
aperto a tutti gli appassionati, studiosi
e semplici curiosi. Il corso sarà
diretto dal professor Giuseppe Bianco,
dal 1990 membro dell’Agenzia Spaziale
Italiana e responsabile dell’Unità Applicativa
di Osservazione della Terra
presso il Centro di Geodesia Spaziale
di Matera. Alle lezioni teoriche di orientamento
tra stelle e pianeti e dell’intero
sistema solare si alterneranno lezioni
pratiche con serate osservative della
meccanica celeste proprio nel Centro
di Geodesia. Le lezioni si terranno a
cadenza settimanale presso i locali del
Circolo culturale La scaletta di Matera
sita in Via Sette Dolori. Allora tutti con
il naso rivolto al cielo perché l’astronomia
è ”l’amor che move il sole e l’altre
stelle”. ■

Matera
Non mancano le polemiche per un progetto del Comune
ritenuto «squallido»
Montescaglioso benedice il
«giardino dei bambini non nati»
[di Giuseppe Balena]
► MONTESCAGLIOSO - La
suite teatrale “Il giardino dei
pompelmi di luna” di Federico
Garcia Lorca è la rappresentazione
del giardino
delle possibilità, il giardino
di ciò che non è ma poteva
(e a volte avrebbe dovuto) essere,
il giardino dei bambini
che non sono nati. Il dolore
intimamente legato alla perdita
di un figlio mai nato è un
avvenimento drammatico,
spesso celato, quasi a voler
preservare il valore procreativo
della donna. Il comune di
Montescaglioso, in provincia
di Matera, ha deciso di realizzare
in un’area specifica del
cimitero cittadino il cosiddetto
‘’giardino dei bambini
non nati’’, dove seppellire le
spoglie in seguito a un’interruzione
di gravidanza volontaria,
spontanea o terapeutica.
L’area adibita a questo
scopo è stata benedetta il 14
aprile da monsignor Salvatore
Ligorio, arcivescovo di
Matera. L’iniziativa è stata
voluta dal sindaco facente
funzioni, Vincenzo Zito, e
dall’assessore alle politiche
sociali, Rocco Luigi Ditaranto.
I due amministratori
hanno sottolineato che la realizzazione
del “giardino dei
bambini non nati” è stata decisa
in attuazione della legge
e non intende innescare
una battaglia ideologica né
colpevolizzare
le donne che
hanno scelto di
abortire. L’idea,
in verità, non è
nuova. In Italia
esistono già altre
aree di questo
genere, in
particolare nei
cimiteri di Cremona,
Busto Arsizio,
Agrigento
e Padova. L’iniziativa
è destinata, però, a
lasciare uno strascico di polemiche;
sul sito internet
www.montescaglioso.net il
43% degli utenti la giudica
ipocrita, squallida e scandalosa,
a fronte del 23% che
la ritiene, invece, un’ottima
idea. La realizzazione del progetto
comporta, comunque,
una serie di problematiche di
carattere etico ma anche legale
e procedurale. Le disposizioni
di legge prevedono, infatti,
espressamente la tutela
del diritto dei genitori al commiato
dal “frutto del concepimento”;
questo, su espressa
richiesta degli stessi (art. 50,
3° comma, D.P.R. 285/90),
può essere seppellito e sottratto,
dunque, allo smaltimento
per termo-distruzione
come “rifiuto sanitario” (art.
2, lett. h, D.P.R. 254/03). La
verità è che pochi genitori
sanno che loro previa richiesta,
entro le 24 ore, possono
chiedere agli ospedali la consegnare
dei corpicini per la
sepoltura. Non è un segreto
che in tutta Italia, in decine
di ospedale, questi corpicini
anziché essere consegnati
ai genitori o essere smaltiti
come “rifiuti ospedalieri speciali”,
siano venduti, invece,
sottobanco ad aziende di prodotti
cosmetici per gli usi più
disparati. Un altro problema,
non di poco conto, riguarda il
rispetto della privacy, poiché
comunque potrebbero essere
rese note informazioni sensibili
di carattere sanitario.
Non mancano, inoltre, dei
risvolti più propriamente di
natura religiosa poiché sarebbe
necessario allestire
un’apposita area del cimitero
per le anime non battezzate,
indipendentemente
se si tratti di feti o di persone
adulte. Scrive Orianna
Fallaci nelle battute finali
del suo libro - Lettera a un
bambino mai nato - : “Perché
avrei dovuto, mi chiedi,
perché avresti dovuto? Ma
perché la vita esiste, bambino!
Mi passa il freddo a
dire che la vita esiste, mi
passa il sonno, mi sento io
la vita. Guarda si accende
una luce. Si odono voci.
Qualcuno corre, grida, si dispera.
Ma altrove nascono
mille, centomila bambini, e
mamme di futuri bambini:
la vita non ha bisogno né di
te né di me. Tu sei morto.
Forse muoio anch’io. Ma
non conta. Perché la vita
non muore”. ■
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
35

Gravina
Riunioni di maggioranza improvvisate durante la campionaria
La fiera della cattiva politica
[di Antonella Testini]
► Una fiera si sa è la vetrina economica
di un’intera comunità e se
quella in questione si fregia del titolo
di “regionale” diventa anche
vetrina per l’intera classe dirigente
del paese. A Gravina invece l’evento
fieristico è stato snobbato da molti
politici. Assente il ministro Fitto,
bloccato giovedì dal consiglio dei
ministri e domenica dalla festività
delle Palme; non pervenuti i rappresentanti
regionali invitati sia per
l’inaugurazione che per alcuni convegni;
presente invece il sindaco di
Altamura, Stacca che, con tanto di
fascia tricolore, accompagna e supporta
il sindaco Divella tanto che
i gravinesi mugugnano: è venuto a
rubarci la fiera. Lui sorride e sminuisce,
intanto colloquia amichevolmente
con il presidente della Provincia
Schittulli e con quello della
Banca Popolare di Puglia e Basilicata
e c’è da scommettere che l’oggetto
della discussione è proprio
l’ente fiera.
I politici gravinesi invece, attendono
l’arrivo di qualche “lord ciambellano”
che gli spieghi cosa fare, visto che
nessuno ha pensato a un discorso
ufficiale e a un passaggio
attento negli stand.
Infatti, finito il codazzo
inaugurale, si dileguano
perdendosi tra la folla.
E non si fanno vedere
nemmeno nei giorni a
seguire, quando la gen-
36 | iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
te comincia a brontolare per la cattiva
organizzazione della fiera: stretta,
ridimensionata a causa del cantiere
e soprattutto disorganizzata.
Dell’opposizione si sono definitivamente
perse le tracce: troppo impegnata
a rilasciare interviste e a criticare
l’evento dalle pagine di facebook.
Domenica inoltre, mentre i gravinesi
attendono l’arrivo in pompa magna
di Fitto e Schittulli (il primo solo
all’ultimo momento ha fatto sapere
che non sarebbe intervenuto costringendo
l’ignaro consigliere Romita
a presenziare al convegno sul
turismo) nelle sale dell’ufficio fiera si
consuma l’ennesima estenuante riunione
di maggioranza e qualcuno
ipotizza sommessamente: “Ciò che
Divella non ha dato con il panettone
lo sta mettendo nell’uovo di Pasqua”.
Torna dunque l’incubo dimissioni o
comunque la consapevolezza che i
dissidi nati con la verifica amministrativa
siano tutt’altro che appianati.
Basti pensare che manca ancora
la nomina di un assessore in giunta
in quota Dc. Al convegno conclusivo
della Fiera, nonostante la rile-
E Martemucci sbotta:
«I politici invece di criticare
venissero qui a lavorare con me»
vanza dei temi trattati e la grande
affluenza di pubblico, risultano assenti
la maggior parte dei consiglieri
mentre tra gli assessori sono presenti
solo Masiello e Tremamunno.
A conferma che la barca di centrodestra
navighi ancora in acque turbolente
arrivano a fine giornata le
dichiarazioni del presidente della
commissione fiera Vito Martemucci:
“Certi politici invece di criticare
dovrebbero venire qui a lavorare
con me. Non si può criticare
l’organizzazione di una fiera fatta
in dieci giorni. Cosa pretendono
ora?”. E non risparmia nemmeno
i dipendenti comunali asserendo
che “uno staff scelto privatamente
per organizzare l’evento fieristico
ha lavorato meglio e di più dei
dipendenti comunali troppo spesso
sponsorizzati dagli stessi politici”.
Martemucci insomma sottolinea
che il fallimento fieristico è
tutto da addebitare ai politici, di
destra e di sinistra, e torna a parlare
dell’ente fiera: “Da un anno i partiti
hanno le mie proposte, statuto
compreso, ma da nessuno sono
arrivate altre proposte, modifiche o
integrazioni. La verità è
che l’ente fiera non lo
vuole nessuno”.
Ed è proprio vero che
tra il dire e il fare c’è di
mezzo un mare fatto di
politica e di tanta improvvisazione.
■

Turismo: si riparte dallo Iat
[di Antonella Testini]
► E’ stato presentato la scorsa domenica
durante il convegno che ha chiuso i lavori
della Fiera San Giorgio, il nuovo progetto
per lo sviluppo del turismo e del marketing
territoriale della città di Gravina. Sponsorizzato
dal Comune di Gravina e studiato
dal gruppo di lavoro che compone
il nuovo uffi cio di informazione turistica,
il progetto punta a costruire una strategia
di marketing territoriale basata sulla
promozione del territorio quale sintesi di
tutte le forze che operano in questo settore.
Una strategia che ha a monte una
rifl essione unitaria, cosciente, approfondita
delle forze in gioco, degli obiettivi da
raggiungere e dei mezzi da utilizzare.
Forse per la prima volta nella nostra città
a parlare di turismo e di marketing territoriale
intervengono persone che conoscono
il settore e che soprattutto vantano
professionalità già affermate in altre realtà,
dove hanno vinto la collaborazione e,
soprattutto, la programmazione. Ed è su
questi due aspetti fondamentali che punta
Francesco Massari responsabile dello
Iat, al fi ne di studiare un unico brand del
territorio gravinese.
Infatti se il sindaco, intervenuto al convegno
in veste di assessore alla Cultura e al
Turismo, ancora una volta spolvera il suo
cavallo di battaglia (“sono qui per ascoltare”),
Massari e tutto lo staff hanno le idee
chiare: “Bisogna mettersi in rete e fare sistema
puntando sulla collaborazione di
tutte le forze in campo - dice Massari - non
possiamo più permetterci di promuovere
tante realtà di un unico paese” ma bisogna
pensare il territorio come un unicum
dotato di mille risorse. Quindi, chiamati
a raccolta la Fondazione Santomasi, unico
ente al momento preposto a promuovere
la città, l’associazione Benedetto XIII
che ha in gestione il patrimonio della Diocesi,
le Proloco che operano sul territorio
pur non essendo ancora accreditate presso
l’albo regionale e l’Archeoclub a cui si
sono aggiunti altri operatori, più o meno
certifi cati, coinvolti per “far capire soprattutto
che cosa è il turismo e chi può fare
turismo”. Superato il primo step fatto di
antichi rancori, invidie e strumentalizzazioni
dove l’arcaica cultura del paesello di
provincia ancora una volta ha prevalso,
ora si sta lavorando per programmate →
GIoIELLERIA CARULLI
del dott. Francesco Carulli
Corso Umberto I, 33 ALTAMURA (Ba)
tel./fax 080 3117789 gioielleriacarulli@tiscali.it
Gravina
Aggregazione e
collaborazione
le parole d’ordine
| iL RESTO sett imanale | 23 aprile 2011
37

Street Art
NEW SportagE.
LO STILE, CON 7 ANNI DI GARANZIA.
Nuovo design ancora più seducente e dinamico, tecnologia
e dotazioni di classe superiore, motori benzina e
diesel tutti Euro 5. E con 2 o 4 ruote motrici.
Venite a scoprire la nuova Sportage: 7 anni
di garanzia non sono mai stati così belli. www.kia-auto.it
Garanzia 7 anni/150.000 km. Dettagli e condizioni sul sito www.kia-auto.it e nei concessionari. Consumo combinato (lx100
km) da 5,5 a 8,4. Emissioni CO 2 (g/km) da 147 a 200. Kia Motors Italia S.p.A. Una società del “Gruppo Koelliker S.p.A.”
Vieni a vedere la tua Sportage da:
CENTODUCATI Automobili srl
SHOWROOM
Via della Roverella, 31 Z.I. - 70022 Altamura
Tel. 080.3142621 - Tel./fax 080.3163947
ASSISTENZA E RICAMBI
Via della Roverella, 31 Z.I. - Tel. 080.3142621 - 70022 Altamura
kia.centoducati@virgilio.it | www.kiacentoducati.it Horizontal Kia Motors Logo 4/C - Large

Gianfranco Traetta
→ nuovi eventi puntando innanzitutto
alla formazione di nuove fi gure professionali
anche grazie alla collaborazione
con la Provincia che dovrebbe promuovere
corsi professionali per guide turistiche.
Fondamentale in questo momento catalogare
l’intero patrimonio visto che non
è chiaro quali siano i monumenti di proprietà
pubblica e quali i siti privati. “Non
mi interessano le invidie, dobbiamo capire
che turismo signifi ca economia quindi
lavoro, programmazione e serietà” ed è per
questo che si stanno studiando pacchetti
turistici completi da offrire agli “ospiti”,
come li ama defi nire il responsabile dello
Iat, che arrivano in città: “I turisti sono
nostri ospiti non sono clienti a cui dobbiamo
necessariamente svuotare le tasche.
Ecco perché dobbiamo puntare innanzitutto
sull’accoglienza, migliorando la segnaletica
per lo Iat e per i monumenti”.
Subito dopo si potranno mettere in rete e
formulare i diversi itinerari partendo dalle
chiese sino a tutto l’habitat rupestre, dal
castello federiciano al parco archeologico
di cui una parte è stata già dissequestrata,
dalla Fondazione al museo capitolare
passando per boschi, pinete, parchi
sino al meraviglioso percorso delle masserie
di Gravina senza dimenticare i sapori
dei prodotti tipici per cui da anni è a
lavoro un consorzio di produttori.
Un progetto ambizioso scritto non nel libro
dei sogni, ma certifi cato dalla professionalità
dei suoi ideatori che da tempo
collaborano anche con l’Università di Bari
per mettere a punto, attraverso la collaborazione
tra istituzioni e strutture private,
tutta la rete dei servizi indispensabili da
offrire ai visitatori.
Un progetto che però non potrà mai decollare
senza un’ operazione di recupero
strutturale dei tanti siti di interesse turistico
che, mai come in questo momento
storico, sono in pericolo, piegati dall’incuria
e dall’ indifferenza dell’intera comunità.
A tal proposito Massari assicura di
essere costantemente in contatto con l’assessorato
e con l’intero governo cittadino
per studiare progetti di recupero funzionale
del centro storico mettendo in sicurezza
i palazzi, ripopolando le strade di
abitanti e attività commerciali, studiando
un piano del commercio capace di favorire
l’apertura di piccole botteghe in centro
e soprattutto, mettendo a punto un piano
del traffi co che fi nalmente faccia defl uire
le macchine.
Un lavoro diffi cile che richiederà tempo,
fatica, pazienza e tanti fondi comunitari
che dovremo velocemente intercettare ma
che non decollerà mai se non saremo in
grado di promuovere una nuova cultura
civica per sviluppare il turismo.
Intanto il primo maggio è previsto il primo
banco di prova per la nuova organizzazione:
la riapertura di tutte le chiese rupestri
con escursioni guidate e degustazione
di prodotti tipici. Punto di partenza lo
Iat in via Matteotti.
Punto di arrivo? Una nuova economia tutta
da sviluppare. ■
Gravina
«I turisti sono nostri
ospiti. Non sono
clienti a cui dobbiamo
necessariamente
svuotare le tasche
Ecco perché dobbiamo
puntare innanzitutto
sull’accoglienza
migliorando
la segnaletica
per lo Iat e per
i monumenti»
Gianfranco Traetta
| iL RESTO sett imanale | 23 aprile 2011
39

liegi
BELGIO
luxemburg
esch sur alzette
FRANCIA
lyon
metz
grenoble
basilea
koln
frankfurt
darmstat
mannheim
karlsruhe
stuttgart
olten
lucerna
SVIZZERA
torino
interscambi
linee internazionali
linee nazionali
singen
zurigo
ulm
augsburg
winterthur
milano
GERMANIA
munchen
lugano
varese malnate
villarboit
busto como
novara brescia
vicenza
cremona verona
salsomaggiore parma
mantova
sassuolo
reggio e. modena
la spezia
montecatini
rimini
genova
empoli
livorno
siena
chianciano
bologna
firenze
LOCALITÀ DI PARTENZA
DA PUGLIA E BASILICATA
pesaro
arezzo ancona
urbino
assisi
foligno
spoleto
perugia
alberobello
altamura
andria
ascoli satriano
avetrana
banzi
bari
barletta
bitonto
boncore (p.to cesareo)
brindisi
canosa
casamassima
casarano
castelluccio dei sauri
ceglie messapica
cerignola
corato
fasano
ferrandina
foggia
francavilla fontana
galatina
galatone
gallipoli
fiuggi
NON TUTTE LE STRADE
PORTANO A ROMA
napoli
genzano di lucania
gioia del colle
grassano
gravina in puglia
grottaglie
irsina
lavello
lecce
locorotondo
lucera
maglie
manduria
margherita di savoia
martina franca
massafra
matera
melfi
minervino murge
modugno
mola di bari
molfetta
monopoli
montemilone
nardò
noci
ordona
palazzo san gervasio
poggiorsini
polignano a mare
potenza
putignano
rionero in vulture
rosa marina (ostuni)
ruvo di puglia
santeramo in colle
san ferdinando
san paolo civitate
san severo
serracapriola
spinazzola
taranto
terlizzi
torrefantine (chieuti)
trani
trinitapoli
troia
turi
venosa
cerignola
bitonto
modugno
gravina gioia
altamura
santeramo
matera

COLLEGAMENTI QUOTIDIANI
PER RAGGIUNGERE
NAPOLI E OLTRE 50 DESTINAZIONI
DEL CENTRO-NORD ITALIA
ED EUROPA
30%
SCONTI
20%
10%
PROMOZIONI
linea da/per napoli a soli 8€.
su linee nazionali sconti del 10%-20%-30%.
linee internazionali a soli 59€
(promozioni soggette a limitazioni)
BIGLIETTI
presso le migliori agenzie.
paga online e stampail biglietto da casa tua.
prenota online e paga c/o ricevitorie sisal
CONFORT
scelta del posto direttamente online
anche da casa tua.
Informazioni su www.marinobus.it
call center 080 311 23 35

www.căstula.it
un progetto di
MEDiALTA
editoria&comunicazione
www.căstula.it
comunicare è come la terra.
comunicare è come la terra.
Per la tua azienda Castula propone alternative di comunicazione
agevolando il raggiungimento dei tuoi obiettivi commerciali.
Contattaci per un preventivo gratuito e personalizzato.
Via Rodi 28 - 70022 Altamura Ba | tel. +39.3382888967 | p.i. 06960980727 | info@castula.it
un contenitore di alternative.
un contenitore di alternative.

Quando riapriranno
quello Civico Archeologico e
il Capitolare di arte sacra?
Gravina
città
dei musei…
chiusi
[di Francesco Mastromatteo]
► Quando riapriranno il Museo
Civico Archeologico e quello Capitolare
di arte sacra? E’ questa una
domanda da porsi a proposito dei
problemi concreti del turismo gravinese.
I due musei (il primo, inaugurato
nel 2000, raccoglie reperti
databili in un arco cronologico che
comprende l’VIII secolo a C. sino
al XIII d.C.; il secondo, oltre a conservare
nella pinacoteca importanti
tele di scuola napoletana, custodisce
preziosi reliquiari, pergamene
dell’archivio vescovile e soprattutto
i paramenti liturgici di Papa Benedetto
XIII), siti nel palazzo dell’ ex seminario
vescovile, sono chiusi ormai
da due anni. I lavori sono ultimati,
ma mancherebbe ancora la funzionalità
dell’impianto di illuminazione,
per il collaudo fi nale. Dall’Uffi cio
Tecnico comunale fanno sapere che
la convenzione con l’Enel è pronta;
mancherebbe solo l’ok defi nitivo da
parte della diocesi. Nel frattempo
l’associazione “Benedetto XIII”, che
accoglie i visitatori nei percorsi dei
beni storici di competenza ecclesiastica,
cerca di rimediare come
può, arrangiandosi nella sacrestia
della chiesa del Purgatorio. Niente
da fare invece per l’eventuale turista
che volesse ammirare da vicino
la ricostruzione perfetta in scala reale
di tombe di guerrieri peuceti con
armi e suppellettili; nonostante pa-
Confederazione Nazionale
dell’Artigianato e della Piccola
e Media Impresa
Gravina
recchi siti internet riportino giorni
e orari di visita, il malcapitato troverebbe
il portone sbarrato. Interessante
parlare di rilancio del territorio
attraverso strategie e sinergie di
marketing territoriale, studiare percorsi
e pacchetti d’eccellenza in cui
inserire Gravina e le sue bellezze,
promettere corsi di formazione per
guide turistiche (non ancora riconosciute
uffi cialmente da una legge regionale,
a differenza di quanto accade
nella vicina Basilicata), ma
forse prima sarebbe opportuno rendere
fruibile il nostro patrimonio storico,
archeologico e artistico, onde
evitare il rischio che la promozione si
trasformi in un boomerang. ■
| iL RESTO sett imanale | 23 aprile 2011
43

Informazione pubblicitaria
44 | iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
Il primo ciclomotore ad «emissioni zero»
La EAE in fiera con Birò
[di Antonella Testini]
► GRAVINA - Grande successo
di pubblico alla 717ma
Fiera regionale di Gravina
per la Euro Assistance Elettromeccanica,
l’azienda altamurana
che opera nel settore
elettromeccanico e della climatizzazione
con un occhio
di riguardo alle energie rinnovabili.
Un’azienda fondata
nel 1992 da Vito Cirrottola,
oggi ESCO (Energy Service
Company) leader nella progettazione
e costruzione di
impianti fotovoltaici, solare
termico, mini eolico e biomasse,
specializzata nella
resa energetica degli edifici.
Quest’anno in fiera con
un’importante innovazione:
Birò il primo “urban electric
vehicle”, uno scooter a quattro
ruote alimentato a energia
elettrica che non neces-
sita di benzina e quindi a “0
emissioni” e pertanto non
soggetto a restrizioni di circolazione
(può circolare nelle
Ztl di molti comuni, ma non
ha diritto per legge a circolare
dovunque). Colorato, agile
e di piccola misura (solo 174
cm di lunghezza e largo poco
più di 100), è l’ideale per gli
spostamenti in città considerando
che è arricchito da tanti
accessori e vani portaoggetti
che rendono Birò un ufficio
a quattro ruote. Dotato
di tetto panoramico che protegge
dal sole e dalla pioggia,
senza però costringere il passeggero
a rinunciare ad ammirare
le bellezze di ogni città
e della natura, Birò è rivolto
ad una clientela “young
green” oltre ad essere ideale
per professionisti sempre
di fretta poiché, grazie alle
sue dimensioni ridotte, riesce
a divincolarsi nel traffico
e non necessita di patente
di guida (basta solo il patentino
dei ciclomotori). Le sue
quattro ruote lo rendono sicuro
e stabile.
Tanta la curiosità della gente
che ha affollato gli stand
della fiera per chiedere informazioni
su Birò facendone
la vera “star” della manifestazione.
Sono sempre di più
le aziende che lavorano nel
settore delle energie rinnovabili
e della cosidetta “green
economy” ed è anche grazie
a loro che tanti giovani e
non solo trovano occupazione
e danno un concreto contributo
a uno sviluppo sostenibile
nel rispetto dell’ambiente.
■

Foto: Maurizio Gjivovich
220 V
70
km
€

Certificato n.ro 00205/107

Santeramo
[di Vito Silletti]
48 | iL RESTO sett imanale | 23 aprile 2011
Dopo la caduta dell’amministrazione Lillo circolano i «si dice».
Tra pettegolezzi e malumori, si tirano le somme e si guarda avanti
Lente d’ingrandimento
sugli sprechi della politica
► SANTERAMO - Anche rimanendo
sulla porta del Municipio
con le due ante aperte
si nota chiaramente che i
nuovi amministratori la città
sono cambiati. E pensare che
il sindaco Lillo, dopo essere
stato contestato dagli utenti
dei servizi sociali che addirittura
occuparono con tende e
sacchi a pelo l’atrio oltre lo
spazio anteriore del palazzo,
aveva pensato di restringere
l’ingresso per impedire l’accesso
a chiunque volesse colloquiare
con le autorità cittadine.
Ma adesso è tutto ben
visibile. Da quel che si vocifera,
anche se il commissario
Giuseppe Marani e i suoi
collaboratori per ora sono
inavvicinabili, c’è tuttavia attenzione
ai problemi della cittadina
tant’è che sono stati
convocati i rappresentanti
delle forze politiche
per spiegare
meglio
eventi e fatti
che hanno caratterizzato
un percorso
politico abbastanzatravagliato
durato
quattro anni
di gestione. Una domanda
fra il serio e il faceto circola
tra la gente: “Questa settimana
è stata una settimana
di passione o una settimana
santa?”. Quattro anni ritenuti
inutili dall’opposizione
che ha segnalato tantissime
inadempienze, ma che è orgogliosa
per alcuni risultati
come la salvaguardia del vecchio
campo sportivo nel quale
“già si sentiva il profumo del
mattone”. Ma le forze dell’ex
maggioranza hanno rimproverato
ai “soliti noti” l’abilità
della demolizione delle
amministrazioni comunali
e con signifi cativi commenti
hanno affermato che “le amministrazioni
devono saper
guardare agli interessi della
collettività senza asservirli
alle nuove lobby della politica
locale soprattutto in settori
delicati, come l’urbanistica”.
Certo: per molti cittadini
questo suggerimento può essere
utilizzato dal commissario
prefettizio e dai suoi numerosi
collaboratori. Per la
cronaca, sono tre i sub commissari
che stanno scandagliando
numerosissimi documenti.
I due commissari di Santeramo
Ora, a Santeramo, nelle notizie
di politica amministrativa
circolano i “si dice”.
Si dice che il commissario e
i suoi collaboratori stiano
analizzando il problema riguardante
la “Casa dell’Anziano”
trasformata in fondazione
e avviata verso una
privatizzazione. Si dice che
vogliono veder chiaro sulla
vendita del suolo comunale
di via Albertini. Vogliono
veder chiaro sui mutui ventennali
contratti con la Banca
di Credito Cooperativo per
piazza monsignor Nuzzi e per
piazza Berlinguer ancora da
completare chi sa quando.
Uno slargo distrutto come
polmone verde, perché gli alberi
non si abbattono, ma si
curano. E poi sullo “sperperare
ingenti somme di denaro
per opere non indispensabili
“. Una su tutte, l’erba sintetica
al campo Casone, costata
mezzo milione di euro”.
Insomma i “si dice” sono tanti.
E possono anche diventare
domande che certamente
avranno una risposta non appena
i funzionari impegnati
presso il Comune riterranno
opportuno ragguagliare i cittadini
santermani.■

Santeramo
Una quercia secolare abbattuta. E gli ambientalisti storcono il naso
Mentre un tasso è salvo
Verde pubblico: Pug e Prg per la natura
[di Vito Silletti]
SANTERAMO - E’ un amore contrastato
quello di Santeramo per la natura.
E’ stato dimostrato in questi
giorni. Una quercia bicentenaria è
stata sradicata e un raro esemplare
di tasso è stato salvato mentre
“nuotava stremato in un profondo
mascone di raccolta delle acque situato
nell’impianto di depurazione
dei reflui del Comune”.
E’ la sezione locale di Legambiente,
circolo “La Gravinella”, a segnalare
i due fatti.
Per la sua bellezza, la quercia doveva
essere salvata. Si trovava nel comparto
11 nella zona C2 di espansione
residenziale del Prg (piano regolatore
generale) ed era stato richiesto il
parere di valutazione di impatto ambientale
per l’abbattimento.
Gli attuali professionisti che stanno
redigendo il Pug (piano urbanistico
generale) hanno più volte affermato
che Santeramo è povera di
zone verdi. Avevano quindi ricevuto
suggerimenti sulla zona del cerro
che è uno spazio dove potrebbe
essere arricchito di vegetazione soprattutto
perché pieno di impianti
sportivi: il palazzetto comunale “Vitulli”,
il campo sportivo “G. Casone”
e il grande “Palacooper”.
Il suggerimento non serve più perché
un provvedimento della provin-
cia di Bari, servizio ambiente e rifiuti,
ha scritto che “l’abbattimento
si rende necessario poiché l’esemplare
in questione è stato irreversibilmente
compromesso dall’attacco
del fungo patogeno F. punctata”.
C’è da dire che l’albero secolare era
stato mesi prima salvato, nel dicembre
2010, rimuovendo alcuni grossi
spuntoni di metallo che erano stati
conficcati nel tronco. Questa operazione
di salvataggio avvenne in occasione
della “Festa degli Alberi”
del 2010, prevista per il 21 novembre
ma rinviata al 4 dicembre per le
avverse condizioni metereologiche.
L’ufficio Ambiente del Comune organizzò
la manifestazione e oltre 200
alunni di diverse scolaresche parteciparono
all’evento. Furono tolti
quei chiodi particolari che avevano
“crocifisso” il grande albero e le ferite
furono occluse con cilindretti di
legno dalla guardia forestale. Il trapianto
aveva funzionato tanto che
a primavera l’albero aveva messo le
gemme ed erano germogliate le prime
piccole foglie, a dispetto del “fungus
punctata”. Però una istanza acquisita
agli atti della provincia il 13
ottobre del 2010 chiedeva l’abbattimento
della pianta.
Ha prevalso l’istanza che ordinava
l’abbattimento dell’albero, senza
tentare di combattere il fungo patogeno.
Il 10 gennaio 2011 è stato
emesso il provvedimento e la mattina
dell’8 aprile la quercia secolare
non c’era più.
La beffa più grossa non l’hanno subita
gli ambientalisti ma gli alunni
del 1° Circolo ai quali i chiodi furono
donati per renderli responsabili della
salvaguardia dell’ambiente e del
patrimonio naturalistico.
Gli ambientalisti, sconsolati, hanno
avuto però una grande soddisfazione:
sono riusciti a salvare un raro
esemplare di tasso. Durante una
passeggiata ecologica, un ambientalista
ha notato la bestiolina in difficoltà.
In uno dei vasconi che raccolgono
acque reflue, il tasso nuotava
con affanno e non riusciva a
risalire il telone impermeabile della
grande vasca. Subito sono giunti
sul posto altri naturalisti e i vigili
del fuoco del comando di Altamura.
L’animale ha capito subito che
il vigile del fuoco gli stava porgendo
un retino con un lungo manico,
e prontamente è saltato dentro, trovando
subito la strada della libertà.
L’animale recuperato ha stupito
non solo per i vigili del fuoco ma
anche per il veterinario dottor Caponio,
che ha confermato la rarità
dell’avvistamento. ■
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
49

Cassano
Il sindaco Di Medio dopo la denuncia alla Procura
Caso depuratore: «La Regione
resta inadempiente»
“Le colpe? Sono del commissario delegato regionale e
di coloro che hanno sempre trovato mille scuse per non
prendersi le responsabilità di dire e di fare questo o quello”
[di Vito Stano]
► L’attuale situazione dell’impianto
di depurazione di Cassano ha messo
in allerta numerosi cittadini, dai quali
sono pervenute segnalazioni relative
alla procedura di scarico in falda
dei liquami domestici dei borghi nei
pressi della foresta Mercadante, cioè
del Parco Nazionale dell’Alta Murgia.
Nel frattempo l’Acquedotto Pugliese
ha depositato il 30 marzo in Provincia,
e per conoscenza al Comune di
Cassano, lo studio d’impatto ambientale
per l’adeguamento del nuovo
depuratore, ormai completamente
vandalizzato. Successivamente, il 4
aprile, il sindaco Maria Pia Di Medio
ha inoltrato una denuncia contro
ignoti presso la Procura della Repubblica
di Bari per accertare le responsabilità
politico-burocratiche.
Sindaco, iniziamo dal recente passato.
A fine gennaio 2011 c’è stato un tavolo
tecnico con tutti i soggetti interessati:
Regione Puglia, Provincia di
Bari, Autorità di Bacino, Genio civile,
Acquedotto Pugliese, Pura (ente
gestore) e i comuni di Bitritto e Valenzano.
Durante questo incontro
l’assessore regionale Fabiano Amati,
al termine dell’esposizione di tutte
le problematiche, strappò all’Aqp
la promessa di consegnare entro il
mese di aprile la richiesta di valutazione
d’impatto ambientale relativa a
tutta la lama.
Anche se la procedura di Via non è di
stretta competenza dell’Aqp, i vertici
si resero disponibili per effettuarla.
Sta di fatto che al 30 di gennaio noi
non avevamo ricevuto ancora la proroga
per il conferimento in falda per
quanto riguarda i reflui del vecchio
depuratore. Pertanto ho dovuto sollecitare,
altrimenti saremmo stati ritenuti
inadempienti e colpevoli di reato
di inquinamento. A tutt’oggi non
50 | iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
ho ancora ricevuto risposta dal commissario
delegato.
Venendo ai giorni nostri.
Il 30 marzo l’Aqp ha consegnato tutta
la procedura di Via alla Provincia
e per conoscenza anche al Comune
di Cassano. Il successivo 4 aprile ho
presentato denuncia contro ignoti
alla Procura della Repubblica di Bari
perché non ho ricevuto la proroga per
il conferimento in falda e perché da
parte degli altri enti non c’è stata alcuna
presa di posizione nei confronti
di questo depuratore e, soprattutto,
perché dai borghi mi continuano
ad arrivare richieste di allacciamento
alla rete fognaria così come previsto
dalla legge, alla quale bisogna adempiere
entro il 2012.
C’è un’azione di monitoraggio della situazione?
Gli agenti del Corpo Forestale dello
Stato che tutelano l’ambiente con sopralluoghi,
probabilmente sui borghi
troveranno dei cittadini in flagranza
di reato per mancato adeguamento
dei pozzi neri o delle cisterne.
In questo caso, secondo me, i citta-
dini non sono inadempienti, in realtà
non stanno facendo altro che aspettare
il collegamento con la rete fognaria,
per la quale mi hanno fatto
più volte richiesta. Ma per la quale
occorre fare delle opere che devono
essere comunque previste. Mercoledì
scorso ho avuto un incontro con
l’ingegnere dell’Acquedotto Pugliese,
dott. Andriani, con il quale abbiamo
esaminato un progetto del 2005 che
non era stato ancora attuato. Prevede
la realizzazione di alcuni tronchi
fognari: abbiamo dato precedenza
a quelli che provengono dai borghi,
da uno in particolare, e poi ci
sono alcuni tronchi della zona cittadina
che devono necessariamente
essere ripristinati perché sono insufficienti.
L’ing. Andriani ha promesso
che avrebbe realizzato uno studio di
fattibilità per quanto riguarda alcuni
tronchi fognari che mancano dagli
altri borghi. Però da qui a dire che
dobbiamo allacciarli al depuratore…
questo ci lascia in crisi. Perché è ovvio
che finché funzionano i pozzi neri
il carico di materiale che arriva al de-

puratore è minore e dunque
più gestibile.
Fermo restando che siamo
coscienti che è un reato
non fare allacciare degli
utenti alla rete fognaria Ad
oggi tuttavia la situazione
non riusciamo a sbloccarla
perché se da un lato c’è
la perfetta conoscenza del
problema e la completa disponibilità
a creare tronchi fognari e
quant’altro, dall’altro c’è l’incapacità
del vecchio depuratore di sostenere
tutto il materiale che arriverebbe. Tra
l’altro sappiamo che parte del materiale
scaricato direttamente in falda
viene trattato soltanto con sostanze
chimiche, senza filtri.
Dunque la denuncia alla Procura è
volta ad accertare le responsabilità.
Potrebbe essere uno stimolo a muoversi,
io l’ho pensata in questo senso,
perché le responsabilità è facile
trovarle.
E cioè?
Sono del commissario delegato regionale
e di coloro che hanno sempre
trovato mille scuse per non prendersi
le responsabilità di dire fare questo
o quello.
Qual è lo stato attuale dell’impianto
di depurazione?
Sopporta un sovraccarico funzionale,
in effetti non è garantita una depurazione
corretta, anche dal pun-
Il centrosinistra
va avanti, il Pd no
[di V. S.]
Gli indugi sono ormai
fugati, c’è chi va a sinistra
e chi resta fermo. Sel, Prc, Idv
fanno saper che è tempo di
rinnovare, di ripartire con un
progetto comune “aperto a
quanti si vogliono impegnare
sui valori della solidarietà,
della responsabilità, della
meritocrazia e della giustizia
sociale”. Il Pd non accetta
e rimane al palo, pone le
sue condizioni, ma gli altri
ringraziano e vanno avanti.
In un panorama politico
sempre più frammentato la
prospettiva di aggregare le
to di vista igienico-sanitario.
Pertanto sono
estremamente preoccupata
perché soprattutto
d’estate ci sono effluvi in
molte zone del paese.
E l’impianto nuovo?
Il cosiddetto impianto
nuovo è in stato di abbandono,completamente
devastato, mancano
pezzi e perciò non può essere messo
in funzione nel giro di pochi giorni.
Deve essere ri-pristinato e ri-adattato,
ma soprattutto ri-tarato perché
fu realizzato in funzione di 12mila
abitanti.
Quindi siamo al punto di partenza.
Ad oggi siamo 13.860 abitanti, volendo
dare un briciolo di futuro alla
nostra collettività e fermo restando
che d’estate diventiamo 25mila…
Quindi nel momento in cui noi andiamo
a collegare tutta la zona dei
borghi, per capirci la zona periferica
del paese, dobbiamo considerare un
carico di 25mila abitanti. Tutto questo
si riversa sulle nostre progettualità
turistiche e di accoglienza, ma
anche di attività industriale, perché
se ci fossero aziende con la volontà
di insediarsi il comune di Cassano
avrebbe serie difficoltà per quanto riguarda
l’impianto fognario.
A fronte della richiesta di valutazione
d’impatto ambientale depositata il 30
Maria Pia Di Medio
forze di centrosinistra pare
una buona idea, ma come
sempre ci sono i felici e gli
scontenti: non tutti al tavolo
delle trattative possono
avere la meglio, qualcuno
porterà a casa il risultato, altri
dovranno accontentarsi del
resto. Il Partito Democratico
cassanese da subito
egemone nella coalizione
elettorale ViviCassano per
le amministrative del 2009,
sul tavolo delle trattative
ha posto le sue legittime
condizioni: Gentile e Del
Re, consiglieri attualmente
nelle fila del gruppo
NuovaIdeaDomani, devono
abbandonare tale gruppo per
formarne uno nuovo di zecca
con i tre consiglieri del Pd,
eletti nella lista ViviCassano.
La risposta, evidentemente
negativa, ha posto dunque
l’out-out, o si o no e il Pd
ha scelto la seconda.
In tutto questo traslocare i
referenti del Pdl cassanese
Cassano
marzo dall’Acquedotto Pugliese, cosa
ci dice?
L’Aqp chiede se l’acqua reflua può
passare attraverso la lama, cioè se
crea delle variazioni dal punto di vista
ambientale, perché l’acqua in
più che può arrivare può determinare
l’insediamento di specie erbacee
non endemiche, come le canne palustri,
oppure potrebbe favorire anche
la permanenza di animali non territoriali.
Dunque la Via è volta a capire
l’impatto che questo rivolo d’acqua
può avere nella lama.
Quali sarebbero i costi per l’adeguamento
dell’impianto?
Credo che non si possa andare sotto
i 3-4 milioni di euro, se tutto va bene.
A chi fate quindi riferimento?
All’Ato idrico regionale che, tra l’altro,
ha dismesso i suoi poteri a fronte
del decadimento per legge di molti
enti. Anche se ci sono 1,5 milioni
di euro stanziati per il depuratore di
Cassano, che erano stati destinati
all’epoca per la gestione.
Oltre ai rischi per la salute ci sono altre
ricadute sulla collettività?
Se consideriamo la rete dei pozzi artesiani,
che sono una delle nostre
ricchezze, ci sono aziende agricole
che hanno bisogno di acqua per irrigare
i campi. Ci sono stati dei casi
in cui si è tirato su materiale organico
anziché acqua. Alcuni agricoltori
sono stati costretti a tapparli. ■
vanno all’attacco di tutti,
nessuno escluso, per par
condicio chiaramente. Dal
Palazzo però gli spifferi
parlano di maggioranza
divisa, lottizzata. Ma si sa
queste sono soltanto voci
di corridoio. E intanto la
politica cassanese parla la
stessa lingua da vent’anni
o trent’anni, senza grandi
giovamenti per il paese. «
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
51

Bitonto
per il socialE
Società Cooperativa Sociale a r.l.
Onlus
PER INFORMAZIONI
Strada privata laterale piazza Ferdinando II di Borbone 18- 70032 Bitonto (BA)
tel. e fax 080 3756461 cell. 320 8395749 - direzione@personabile.org
52 | iL RESTO sett imanale | 23 aprile 2011
linformazione sul territorio
Percepire
la normalità
di rapporti e
di situazioni
con quanti sono
considerati
anormali
dalla società
costituisce la
caratteristica
più bella e
rassicurante
della nostra
esperienza
in cooperativa
Il governo Valla rimandato all’esame del consiglio
comunale
Cinque ore in aula
per rinviare tutto
[di Vito Schiraldi]
► Passa indenne anche dal rito
delle interrogazioni l’amministrazione
comunale guidata da
Raffaele Valla. O meglio, passa
solo da quello, visto che il consiglio,
di fatto, non ha votato nessuno
dei molti punti spinosi inseriti
nell’ordine del giorno di
lunedì scorso, tutti rinviati alla
prossima seduta.
Il consiglio comunale invece si
è “sciolto” in uno sbiadito e annoiato
rituale trascinatosi stancamente
per cinque ore, senza
aver causato sconvolgimenti di
sorta. Anche perché dei sei argomenti
previsti - gli altri 17 erano
debiti fuori bilancio – cinque
sono stari rinviati e uno solo ( il
meno importante) è stato votato
all’unanimità. Eppure la seduta
era partita col botto, con un numero
da avanspettacolo inscenato
dal “trio” Tarantino-Valla-
Martucci che ha fatto saltare -
in tutti i sensi - i consiglieri sulla
poltrona. Dopo aver posticipato
alla prossima seduta l’osservatorio
sulla sicurezza, il presidente
Tarantino del Pdl si raccomanda
con gli assessori e specialmente
col sindaco di restare in aula
per assistere alle interrogazioni.
Solo venti secondi dopo però, appena
il consigliere Martucci (Udc)
si leva per la sua arringa, il primo
cittadino è quasi più lesto di
lui e si avvia verso l’uscita senza
una smorfi a. L’opposizione scatta
in piedi e minaccia di abbandonare
l’aula facendo mancare
il numero legale. Qualcuno corre
a richiamare in aula il sindaco.
Tassari (Fli) si affretta a sottolineare
la mancanza di rispetto
di Valla per “un momento di
democrazia fondamentale come
quello delle interrogazioni”. Il
sindaco dal canto suo riguadagna
con naturalezza il proprio
scranno smorzando ogni alito di
polemica. Martucci può dunque
chiedere spiegazioni sul destino
dell’adeguamento del Prg al Putt:
“Che fi ne ha fatto? L’avvocato
De Santis ha appurato che produrrebbe
mille posti di lavoro”.
Ironica la risposta di Valla: “So
che ha lavorato moltissimo l’assessore
De Santis e per questo

isponderò per iscritto dicendo
tutta la verità”. “Lei è inadeguato
a fare il sindaco”, gli replica a
muso duro il consigliere d’opposizione.
Di qui in avanti il rituale
delle interrogazioni si è ripetuto
uguale a se stesso senza accenni
polemici, in un innaturale clima
da libro cuore. Illuzzi (Misto),
Incantalupo (Laboratorio), Daucelli
(Sel – misto), Natilla (Riformisti),
Fallacara, Masciale, Ricci,
Pinto e Rossiello (Pd) si sono
alternati ai microfoni sui problemi
di forte attualità del comune
bitontino: refezione scolastica,
frazioni, sanità, contributi sociali,
motorini pirata, arretratezza
tecnologica. Particolarmente interessante
l’intervento del riformista
Natilla che ha duramente
attaccato il comandante della polizia
municipale, che secondo le
voci sarebbe addirittura in procinto
di essere silurato dal primo
cittadino, suo grande sponsor
dal 2008. “Possibile che debba
venire meno ai regolamenti e
non mettere mai la divisa? Sicuri
che non la sdegni? È vero poi che
non sarebbe obbligato a usare il
badge magnetico per certificare il
suo ingresso e la sua uscita dal
posto di lavoro?” - si è chiesto il
consigliere d’opposizione.
L’intervento più significativo di
tutta l’assise però è stato quello
del segretario generale comunale,
Salvatore Bonasia che
a sorpresa ha smentito platealmente
la calma serafica dell’amministrazione
comunale sulla
questione della mancanza
di dirigenti, denunciando l’impasse
amministrativa, causata
dall’esodo biblico di dirigenti dal
Comune, che mi impedisce di essere
presente in ogni consesso e
mi obbliga a non poter garantire
che procedimenti importanti,
come quelli segnalati da Ricci,
siano privi di difetti di forma”.
La passerella finale è stata dedicata
all’approvazione a valanga
dei debiti fuori bilancio. Dei tanti
iscritti all’ordine del giorno, però,
il presidente ha deciso di affrontare
solo quelli già analizzati in
commissione.
Come da usi consolidati, la minoranza
ha abbandonato l’aula
al momento della approvazione
dei debiti fuori bilancio e l’assise
ha approvato i punti discussi
con una maggioranza tutta da
valutare e composta di soli quattordici
consiglieri sui trenta totali
a cui si è aggiunto il voto del
sindaco. ■
Bitonto
Il sindaco Raffaele Valla
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
53

Bitonto
Acque
pugliesi
inquinate
dai nitrati.
Record a
Bitonto e
Monopoli
54 | iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
[di Vito Schiraldi]
► Se non è allarme acqua
poco ci manca: quella del
rubinetto a Bitonto ha una
concentrazione di nitrati che
supera del 50% il limite consentito.
Troppo anche per la
Regione che l’ha infatti inserita
nel programma d’azione
per le zone vulnerabili dai nitrati.
I dati allarmanti sono
giunti dalla “V Indagine Nazionale”
sul servizio idrico
appena realizzata dalla Federconsumatori
in collaborazione
con l’Arpa (l’agenzia
regionale prevenzione e
ambiente). Se tutta la Puglia
risulta in grave affanno
con molte zone inserite nella
terza classe di qualità (la penultima),
il primato spetta a
Bitonto e a Monopoli che con
una concentrazione di circa
75 mg/l, a dispetto del limite
massimo di 50 mg, si attestano
fra la terza e la quarta classe.
Notevoli i rischi per la salute.
In Italia, il valore limite ammissibile
del contenuto di
nitrati nell’acqua potabile è
pari a 50 mg per litro,
che si abbassa
a 10 mg nel caso
dei bambini di età
inferiore ai 6 mesi.
Ma cosa comporta
assorbire tropi nitratinell’organismo?
“All’interno
del corpo umano
vi sono dei batteri
che trasformano i
nitrati in nitriti –
spiega Federconsumatori
- i quali sono
tossici e ostacolano
Domenico Damascelli
Bitonto: se bere
diventa pericoloso
il trasporto di ossigeno alle
cellule del nostro corpo attraverso
il sangue e sono particolarmente
pericolosi per i
neonati. Combinandosi invece
con le proteine assunte
col cibo, i nitriti possono
formare le nitrosamine che
sono ritenute cancerogene”.
Oltre ai gravi problemi per la
salute, all’orizzonte vi è anche
il rischio di una maxi
stangata da parte dell’Unione
Europea. Una recente sentenza
della Corte di Giustizia
Europea stabilisce infatti che
“entro due anni dalla notifica
di questa direttiva, gli Stati
membri designano come vulnerabili
tutte le zone note
del loro territorio che scaricano
nelle acque individuate
e che concorrono all’inquinamento.
Essi notificano
tale prima designazione alla
commissione entro sei mesi”.
Per tale ragione, l’assessore
alle Opere Pubbliche Fabiano
Amati, sulla base dell’istruttoria
espletata dal dirigente
dell’Ufficio programmazione
e regolamentazione e confermata
dal dirigente servizio tutela
delle acque, ha disposto
una revisione del programma
d’azione per le zone vulnerabili
dai nitrati, come riportato
nel Bollettino Ufficiale della
Puglia dello scorso 15 aprile.
Ma come ci sono finiti
tutti questi nitrati
nei rubinetti bitontini?
La risposta è semplice: a
causa dei prodotti azotati e
i fitofarmaci usati in agricoltura
e che hanno già invaso
parte delle falde freatiche.
Non mancano però le perplessità
in merito ai dati rilevati
dall’indagine di Federconsumatori.
In primo
luogo l’acqua dei rubinetti
non è direttamente legata
alle falde freatiche visto che
l’Acquedotto pugliese rara-
mente “pesca” direttamente
dalle falde del comune stesso.
L’acquedotto ha pubblicato
la sua indagine qualitativa
che registra un valore di nitrati
ben al di sotto della soglia
ammissibile. Troppo al di
sotto. I 5 mg/l indicati sul sito
dell’azienda fornitrice sono
infatti la metà di quelli presenti
nelle acque per neonati
attualmente in commercio.
E Bitonto? “Da tempo –
ha fatto notare l’assessore
all’Agricoltura Domenico
Damascelli – il Comune
ha siglato un accordo con il
dipartimento di scienze agroambientali,
chimica e difesa
vegetale dell’Università di
Foggia, per aiutare gli agricoltori
nell’utilizzo dei prodotti
fitosanitari. Prima ancora
in collaborazione con
l’ufficio provinciale per l’agricoltura
della Regione Puglia
avevamo formato un centinaio
di agricoltori sull’uso
dei prodotti per l’agricoltura.
Questo per garantire salute e
produttività degli alberi, ma
anche per tutelare la popolazione
e le stesse falde freatiche.
Ora abbiamo fornito un
mezzo importantissimo agli
agricoltori che eviterà l’uso
indiscriminato dei prodotti
e garantirà la salubrità delle
acque sotterranee”. ■

Valla programma la refezione fino al 2013, ma il provveditore…
Mense scolastiche: tutto bloccato
[di Vito Schiraldi]
► Sembravano essere terminate
con gli ultimi provvedimenti
della giunta Valla
le tribolazioni relative alla
partenza della mensa scolastica
nelle scuole primarie
bitontine. Dopo un anno
passato fra promesse e false
partenze, il 31 di marzo i
bambini delle scuole inserite
fra quelle ad avere diritto
alla refezione hanno
finalmente potuto usufruire
del tempo pieno. Anche
se questo varrà solo per
quest’ultimo mese e mezzo
di scuola. “Poco male - avevano
commentato i genitori
– almeno così potremo garantire
ai nostri figli la continuità
didattica: non perderemo
le maestre in più
che il provveditorato ci ha
dato per il tempo pieno”.
Vero, ma solo in parte. Se
non più di due settimane
fa il primo cittadino poteva
annunciare con soddisfazione
di aver “garantito
lo svolgimento del servizio
mensa fino al 2013 individuando
specifici capitoli di
spesa e relative coperture
finanziarie” ad infrangere i
progetti del Sindaco è inter-
venuto l’Ufficio Scolastico
Regionale che ha rispedito
al mittente tutta la documentazione
prodotta dal
Comune in cui si programmava
il servizio nei prossimi
anni. Al comune di Bitonto
per l’anno prossimo il provveditore
non assegnerà alcun
insegnante per il tempo
pieno. Risultato: 10 posti
di lavoro andati in malora.
Ma perché il provveditore Lacoppola
ha rigettato le richieste
del comune di Bitonto?
A dare una spiegazione è il
consigliere comunale piddino
Vito Masciale: “I posti
di lavoro in meno nel comparto
della scuola primaria
sono in parte da attribuire
allo stillicidio dei tagli dovuti
alla Legge Gelmini, ma
la restante parte è da attribuire
alla mancata programmazione
sul bilancio del 2010.
La soddisfazione dell’U.S.R.
di cui parla il sindaco avrà
forse riscontro negli anni futuri,
non certo in quello prossimo.
Questa programmazione
avrebbe prodotto effetti
se fosse stata realizzata con lo
scorso bilancio di previsione,
come ho più volte segnalato,
ma questo non è avvenuto”.
Il provveditore, infatti, per
assegnare le risorse umane
alle scuole si basa sui provvedimenti
dei comuni dell’anno
precedente rispetto a quello
in cui si chiede l’implementazione
di personale. Come se
non bastasse nemmeno il bilancio
di previsione del 2011
sembra intravedersi all’orizzonte
e in questo modo au-
Bitonto
menta il rischio concreto che
nemmeno negli anni successivi
al prossimo la refezione
scolastica possa diventare
una realtà. “L’intervento ultimo
svolto – rincara ancora
Masciale – non ha avuto l’effetto
sperato in quanto le
autorità d’ambito scolastico
pretendono la sicurezza
dell’assunzione degli oneri finanziari,
cosa che non è stato
possibile assicurare. Ora mi
chiedo con quali tempi prevedono
di discutere del bilancio
di previsione 2011?”.
I problemi però non riguardano
solo il ritardo nell’espletamento
delle procedure
burocratiche, ma anche
l’idoneità dei locali in cui è
erogato il servizio mensa. Oltre
ai normali standard di sicurezza,
questi ambienti dovrebbero
essere dotati di
speciali vernici anallergiche
sui muri e di altre importanti
precauzioni, di cui,
pare, non tutte le aule attualmente
utilizzate per la
refezione siano dotate. “Io
spero – pungola ancora Masciale
– che, d’intesa con
l’Asl, l’amministrazione comunale
provveda a mettere
in sicurezza e a norma
tutti gli ambienti scolastici
in cui si terrà la refezione
per evitare pasticci. Non
vorrei che ad essere messo
a repentaglio sia il servizio
anche nella scuola dell’infanzia
con conseguente rimodulazione,
peggiorativa,
dell’organico scolastico ormai
consolidato da anni”.
“Il mio rammarico – conclude
– è che sulla garanzia dei
10 posti di lavoro per la refezione
scolastica dell’anno
prossimo ancora una volta
si sono date notizie infondate.
L’attività di un comune di
56 mila abitanti abbisogna di
una programmazione attenta
e costantemente monitorata
e non lasciata alla improvvisazione
e alla ricerca delle soluzioni
tampone”. ■
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
55

L'Area Commerciale della società “MEDIALTA SRL”, nell'ambito della propria strategia di sviluppo commerciale
per una presenza sempre più competitiva sul mercato, ricerca per l'ampliamento della propria rete di
I candidati di entrambi i sessi sono
pregati di inviare il proprio curriculum vitae
specificando la zona operativa di interesse a:
MEDIALTA SRL
Area Commerciale
Via Rodi 28 - 70022 ALTAMURA (BA)
Fax 080/3146134
commerciale@medialta.it
AGENTI
TERRIToRIo DI RIFERIMEnTo
provINcE dI BArI E MATErA
offriamo l'inserimento in un team di professionisti della vendita
di spazi pubblicitari su giornali, webtv, tv, radio, maxischermi
Sono previsti percorsi formativi e in affiancamento sul campo, unitamente a riconoscimenti provvigionali significativi
e rappel a risultati conseguiti. Desideriamo incontrare candidati, di buona cultura generale, che abbiano
preferibilmente maturato precedenti esperienze di vendita nel settore della pubblicità, dotati di ottime capacità
organizzative, relazionali, capaci di gestire trattative negoziali e operare con forte orientamento al risultato.
Completano il profilo proattività e determinazione al raggiungimento dei risultati.
Informativa ex D.Lgs 196/03. Medialta Srl, titolare del trattamento,tratta, con mezzi anche automatici,
i dati personali (eventualmente anche sensibili) contenuti nel C.V., il cui conferimento,
facoltativo, serve per la selezione dei candidati. Saranno conservati, per il tempo massimo
di due anni, i soli dati dei candidati ritenuti interessanti. Responsabile del trattamento è il Direttore
Personale e organizzazione, c/o Medialta Srl. Per i diritti dell'art. 7 (accesso, aggiornamento,
opposizione,ecc.) scrivere a: MEDIALTA SRL – Area Commerciale - Ufficio Sviluppo
Risorse Umane - Via Rodi 28 - 70022 ALTAMURA (BA). L'elenco completo e aggiornato di
tutti i Responsabili del trattamento è disponibile presso l'Ufficio Privacy, Via Rodi 28 – 70022
Altamura (BA). I dati potranno essere trattati da nostri incaricati preposti alla selezione del
personale. Il candidato dovrà esprimere il consenso scritto al trattamento di eventuali dati
sensibili nonché alla comunicazione dei dati (e correlati trattamenti) alla Società Medialta Srl.
Ti aiutiamo a gestire la
Pianichiamo le tue esigenze in base a
e ottimizziamo l’impiego delle risorse d

L’esercito dei 569 candidati per 24 posti in consiglio comunale
In 8 si contenderanno la poltrona
di sindaco
Mimmo GATTI
Peppino SCOGNAMILLO
Raffaele VENTOLA
Nicola MAGRONE
Pinuccio VASILE
Marino CINELLI
Massimo ANGIULLI Filippo BELLOMO
[di Isabella Maselli]
► Non è più tempo di ipotesi e voci
di piazza: i loro nomi sono lì, nero
su bianco, ormai da una settimana.
L’esercito dei 569 aspiranti consiglieri
comunali (per 24 posti disponibili
di consiglio comunale) si
muove silenzioso ma invadente alla
ricerca dell’indeciso di turno o di
quell’unico modugnese che non ha
parenti in lista. Otto i candidati alla
poltrona di sindaco (neanche una
donna) che si “sfideranno” a colpi
di comizi fino alla mezzanotte del 13
maggio (24 ore prima che le urne si
aprano agli elettori). La campagna
elettorale è ormai nel vivo, dopo che
il 16 aprile scorso sono state depositate
le liste al Comune. Sono 26
le formazioni scese in campo a sostegno
degli otto aspiranti primi cittadini
di Modugno. In 4 sono sostenuti
da un’unica lista (Massimo
Angiulli, Marino Cinelli, Peppino
Scognamillo e Raffaele Ventola). Il
gruppo che sponsorizza Filippo Bellomo
contiene 4 liste. Sette liste a
sostegno di Mimmo Gatti. Altre tre
con Nicola Magrone. Infine 8 con
Pinuccio Vasile. Ventisei, tra consiglieri
e assessori uscenti, si sono ricandidati
(in media quindi uno per
lista), e tre di questi (Bellomo, Gatti,
Vasile) aspirano a diventare il sindaco
della città. E finalmente, dopo
tanto contendersi nomi e simboli,
si parla di programmi. Fascicoletti
dove, nero su bianco, i candidati
hanno detto la loro su come migliorare
Modugno, sperando che non
siano solo parole e promesse “da
Modugno
campagna elettorale”. Una situazione
quando mai frammentaria,
che potrebbe disperdere i voti portando
quasi inevitabilmente all’ipotesi
ballottaggio.
La curiosità dei modugnesi, questi
giorni, è tutta nell’individuare,
camminando per strada, gruppi di
candidati che nelle decine di comitati
elettorali allestiti in città, passano
la gran parte delle loro giornate
(quando non sono a lavoro, s’intende)
a discutere di come sarebbe
diversa e migliore la loro, e la nostra,
Modugno se a Palazzo Santa
Croce sedessero in maggioranza.
La parola d’ordine comune sembra
“cambiamento”. Rispetto al passato.
Rispetto all’ultima amministrazione.
Rispetto alle scelte che per
10 anni hanno, secondo qualcuno,
gettato Modugno in una situazione
di immobilismo. Non passa inosservato
agli occhi e alle riflessioni degli
elettori più attenti, però, che in
fondo quasi tutti i candidati e le rispettive
coalizioni, non sono altro
che lo specchio di quello che è stato
fino ad oggi. I numerosi rimpasti
di giunta degli ultimi anni e i passaggi
da un partito all’altro, hanno
reso molti di loro, prima o dopo,
protagonisti del governo della città.
Non è un segreto, né un mistero,
che Modugno, caso atipico in Italia,
abbia un governo di sinistracentro-destra:
tutti in maggioranza.
Ed ora gridano al cambiamento,
alla svolta, alla novità, all’alternativa.
Di se stessi? ■
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
57

Modugno
ANGIULLI MASSIMO
Impegno per Modugno
Brunetti Antonio
Capodiferro Roberto
Caputo Chiara
Cozzi Giuseppe
Deliso Francesco
De Vietro Diego
Di Maso Angela
Fanfulla Valentina
Gaudio Ludovico
Iacobbe Michele
Lamparelli Angelo
Losole Sabrina
Pastore Francesco
Roca Pantaleo
Saliani Rosa
Schiavone Francesco
Stripoli Luisa A.
Triggiani Nicola
Vangi Saverio
Zappia Rosario
Fanelli Pietro
Gramazio Raffaele
Scintilla Marco
Schiralli Cosimo M.
BELLOMO FILIPPO
Lista Udc
(Unione di Centro – Casini)
Albergo Adina
Belviso Sergio S.
Bia Battista
Bia Francesco
Bozzi Dino
Camastra Vito
Leo Raffaele
Colella Vito
Conserva Damiano
Conteduca Maria
De Benedictis Giuseppe
Giovannelli Giuseppe
Iandolo Nuccio
Lacalamita Rosangela
58 | iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
Mangialardi Meo
Massarelli Pietro
Musce Francesco A.
Pantaleo Sebastiano
Pascazio Carmela
Perrino Giuseppe
Scaramuzzi Mariolone
Sciannimanico Lello
Valerio Marcello
Vitucci Pino
Lista Modugno
in Movimento
Brunetta Matteo
Cappelluti Francesco
Chessa Giuseppe
Colaianni Tonia
Colucci Nicola
De Benedictis Saverio
Deligio Vito
Destefano Ruggiero
Di Noi Pancrazio
Iannone Marica
Ladisa Marco
Losole Franco
Lovreglio Roberto
Mincuzzi Donato
Monachino Andrea
Pacione Gianluca
Pagano Carmelo
Panettella Maurizio
Quaranta Anna M.
Scelsi Angela
Sfregola Ruggiero
Sicolo Daniela
Viterbo Francesca
Vitucci Simona
Lista Movimento per le
Autonomie
Armenise Pietro
Avallone Luigi
Aversa Vincenzo
Camasta Rocco
Caradonna Pietro
Cino Ciro
Cirone Ranieri
Del Console Alfredo
Di Lallo Cristina P.
Giuliani Nicola
Lacalamita Anna
Ladisa Nicola
Longo Anna
Massarelli Vito
Omidpanah Farhad
Pontrelli Gaetano
Saliani Domenico
Germinario Mario
Salvioni Barbara
Cutrignelli Antonio
Calabrese Giuseppe
Volpe Maria
Futuro e Libertà
Bonasia Nicola
Damiani Massimiliano
Ceo Vito
Favia Nunzia
De Florio Raffaele
Ferrara Roberto
Ferrari Salvatore
Frisone Alessandro
Lomartire Leonardo
Losacco Pasquale
Risola Michele
Ventrella Pierpaolo
Tannoia Silvia Cristina
Favia Antonietta
Losacco Giuseppe
Traversa Piergiovanni
Martino Nicola
CINELLI MARINO
Lista Quartiere Cecilia
Avola Salvatore
Balenzano Domenico
Bruni Giovanni
Buonsante Costantino
Cirrincione Giovanni
Corricelli Anna
De Bari Roberto
De Cosimo Caterina
De Rosa Anna
De Santis Giampiero
De Tullio Giovanni
Di Bari Alberto
Ferri Nicola
Foggetti Giovanni
Giovanniello Simona
Lorusso Francesco
Maselli Pasquale
Massaro Francesco Paolo
Pizzimenti Fortunato
Ricci Maria detta Mariella
Romeo Domenico
Scardicchio Orazio
Tancredi Annarita
Veneziani Giovanni
GATTI DOMENICO
detto MIMMO
Lista Sinistra Ecologia
Libertà
Blasi Lucia Maria Rosaria
Bussola Iolanda
Caggiano Vito A
Carofiglio Nicoletta
Caputo Nicola
Colucci Donato
Daniele Gianvito
De Luisi Luciano
Di Bari Pier Carlo
Di Cinque Damiano
Di Ronzo Elena
Leone Maria
Moschetti Mariacarmela
Pantaleo Mario Antonio
Romano Vito
Salamino Luca
Scoglio Angela
Spada Nicola
Tesauro Alessio
Veneziano Giulia Giuliana
Api Alleanza per l’Italia
Liberio Vitocarlo
De Benedictis Nicola
Lafronza Giovanni
Vinci Pierpaolo
Quaranta Pasquale
Roncone Vittorio
De Giosa Michele
Ventola Emanuele
Lacriola Gaetano
Brunetti Luca
Costanzo Nicola
Cirillo Massimiliano
Malanga Francesco
Lunaro Giovanni
Di Chio Francesca
Achille Maria Filomena
Longo Giuseppe
Albanese Vitocosimo
Azzone Luigi
Pd
Anaclerio Giuseppe
Assanti Sara Valentina
Bellino Baldassarre
Bianchi Pietro detto Piero
Cacucciolo Giovanni
Cafagno Tonio
Colucci Mariella
Cramarossa Fabrizio
D’Angella Raimondo
De Candia Marianna
De Santis Raffaele
Del Zotti Vito
Di Ciaula Graziano
Fabbricatti Andrea
Fanelli Enzo
Maiorano Vito
Mangialardi Peppino
Nevola Gaetano
Nitti Michele
Pascazio Saverio
Sacco Antonio
Scippa Tonio
Spizzico Massimo
Tritto Mimmo
Di Pietro Idv
Annarumma Maurizio
Basile Luigi
Boreale Maddalena
Buonsante Enzo
Colombo Enrico
Cramarossa Francesco
Ferrara Pietro Paolo
Figliuolo Nicola
Lampugnani Mimmo
Lavermicocca Maria
Massarelli Antonio
Mastrogiacomo Carlo
Ruggiero Nicola
Signorile Vito
Stefanachi Stefi
Tedeschi Pino
Urbano Enzo
Valentini Alberto
Viviamo Modugno
Basile Stefano
Calabrese Francesco
Calia Vito Rocco
Cassano Marino
Dachille Giacomo
Francavilla Lino
Gatti Mimma
Genchi Vito
Ingrosso Vincenzo
Lisi Domenico
Ladisa Gianluca
Massarelli Giacomo
Matinelli Vito
Nuzzo Tiziana
Plantamura Vito
Schiavone Maria
Sebastiani Rosa
Tarricone Massimiliano
Ventrella Franco
Cramarossa Daniele
Cramarossa Simone
Cutrignelli Vito
Mangialardi Michele
Passarella Giovanni
Sinistra Europea
Rifondazione Partito
Comunista
Loseto Sante

Antonacci Loredana
Balzano Michele
Bartolo Michele
Damiani Daniele
Cavalluzzi Francesco
Contessa Prudenza
Mele Stefano
Gatto Carmine
De Tullio Gioacchino
Lopez Onofrio
Maselli Vito
Schino Gabriella
Iacobellis Rocco
Posa Giacomo
Sasanelli Nicola
Nardulli Gaetano
Signorile Libera
Morisco Donato
De Lucia Laura
Scorcia Benedetto
Minella Nicola
Ungolo Giuseppe
Valentino Arcangelo
Movimento La Puglia
per Vendola
Calamita Nicoletta
Ciscutti Ramiro
Clementini Domenico
Colaianni Ilenia
D’Erasmo Giuseppe
De Angelis Lopez Luigi
Deanna Pasquale
Del Core Giovanni
Faggiano Luciano
Fiore Tommaso
Franco Giusy
Lisco Orlando
Loiacono Nicola
Maggio Nicola
Manzari Giuseppe
Nupieri Leonardo
Panaro Gabriella
Parini Domenico
Rizzi Martino
Scelsi Nicola
Silvestri Rosanna
Bianco Romano
MAGRONE NICOLA
Lista con Magrone
sindaco
(Azione e Tradizione
I Verdi Protagonisti
della Nuova Italia)
Armenise Gianvito
Liberio Vito Carlo
Ragnini Giancarlo
Acquaviva Rosaria Grazia
Amati Giovanni
Camardella Nicola
Ceo Savino
Di Nanna Vincenzo
Franco Annamaria
Giangregorio Mariella
Mancino Giorgio
Masotti Celestina
Nasti Vanessa
Nitti Michele
Paparella Francesco
Rella Nicola
Rizzi Marzullo Matteo
Rotondo Vito Valter
Sciannelli Sabino
Lista Italia Giusta
secondo la Costituzione
Altobello Vito
Biancolillo Daniela
Buttiglione Vito Antonio
Calabrese Antonio
Capitanelli Maurizio
Catalano Giuseppe Nicola
capitano vigili urbani
Catucci Nicola
Curia Pierina
De Giglio Annunziata
Dell’Anna Antonello
De Santis Pasquale
Di Ciaula Francesca
Di Liso Giuseppe
Lamacchia Pietro
Lombardi Rocco
Manfredi Francesco
Mangialardi Giovanni
Ruccia Vito
Sacco Nicola
Scardigno Luca
Sciacovelli Giuseppe
Silvestri Michele
Taldone Franco
Tedesco Angelo
Lista Centro Storico
La Motta
Alfonsi Pino
Brancaccio Vito
Burdi Francesco Carmine
Buttiglione Giovanni
Capodiferro Antonio
Cassano Emilia
Castellano Annamaria
Clemente Maria
Covella Vito Alberto
Fabbricatti Vittorio
Laghezza Daniela
Lionetti Antonio
Magrone Domenico
Mangialardi Biagio
Mangialardi Concetta
Martino Roberto
Paris Daniela
Roberti Anna Maria
Santulli Nicola
Viscillo Cinzia
SCOGNAMILLO
GIUSEPPE
Pianeta Solidale
Calabrese Roberto
Catalano Francesco
Chirulli Tiziana
Coppola Luigi
Corriero Antonio
Cramarossa Angela
Daddario Michele
Di Venere Antonio
Fiore Anna
Giardino Francesco
Lerro Anna Maria
Lombardi Anna Maria
Manzari Giuseppe
Mastromarco Vito
Mucilli Marco
Murgolo Vitantonio
Portoghese Ignazio
Ragosta Giuseppe
Rutigliano Mauro
Sassanelli Maria
Spano Graziano
Stea Carlo
Triggiano Vito
Tritto Giovanni
VASILE GIUSEPPE
Lista Associazione Nazionale
Politica degli Angeli
Mallardi Enzo
Lamanuzzi Michele
Dionisio Franca
Accettura Felice
Di Terlizzi Michele
De Nicolò Emanuela
Martiradonna Giacoma
Lavopa Giuseppe
Trentadue Rocco
Colella Angela
Carella Lucia
Bux Giacomo
Abrescia Pietro
Glorioso Teresa
Carofiglio Francesco
Gelao Maria
Rosati Paola
Maselli Gerardino
Colucci Anna
Paparusso Giacomo
Raffaele Paolo detto Paolo
Lista Alleanza per
Modugno
Del Zotti Dino
Maurelli Antonello
Tissi Michele
Marzulli Vito
Stea Nicola
Fiorino Massimo
Ferrante Paolo
Matera Michele
Longo Lino
Clarino Francesco
Bruscella Michele
Blescia Pamela
Stellacci Gaetano
Borracci Giuseppe
Battaglia Pino
Squicciarini Manlio
De Felice Enzo
Mangialardi Michele
Loschiavo Antonio
Abbrescia Giorgio
Altobello Tommaso
Profeta Luigi
Losole Maria
Stallone Valentina
Moderati e Popolari
Stramaglia Romeo
Magarelli Raffaele
Rutigliano Biagio
Mastromarco Michele
Di Cristo Fabio
Franco Michele
Lacalamita Giuseppe
Cecere Nicola
Pascazio Giuseppe
Nigro Antonio
Cavaciuti Rosa
Rella Carlo
Mascia Silvano
Zefilippo Maurizio
Del Conte Giuseppe
Mangialardi Giuseppe
Trentadue Vito
Libero Vito
Cavallo Sergio
Cascione Oronzo
Primiceri Maurizio
Lastella Nicola
Mincuzzi Michelangelo
Campanelli Saverio
Lista di centro Modugno
Sabatella Antonio
Bellini Gianluca
Ferrante Franco
De Robertis Gianni
Mangialardi Benny
Carmosino Luca
Ventola Paolo
Desiderato Annarita
Squicciarini Tina
Ventrella Simone
Corriero Luca
Crognale Mario
Ladisa Gianfranco
Moretti Nunzia
Giovanniello Franco
Lomoro Santino
Zonni Tommaso
Cinotti Cinò
Bitetto Licio
Silecchio Silecchia
Gianmaria Mario
Lista Schittulli
Attanasio Pasqua
Alessandri Maria Elena
Barracane Celestino
Benini Massimo
Cafagna Vincenzo
Carmosino Vincenzo
Catalano Antonello Savio
Cramarossa Stefano
Cuoccio Giuseppe
D’Achille Brigida
Ferrulli Vito
Gesuito Giovanni
Grieco Franco
Martucci Zecca Matteo
Mastrorilli Maria Rosa
Montagna Francesco
Paccione Angelo
Perrino Giuseppe
Santeramo Barbara
Scigliuto Michelangelo
Tamboni Micaela
Tritto Domenico
Trovato Aurora
Vischio Michael
Il Popolo della Libertà
Berlusconi
Colavecchio Fabrizio
D’Ambrosio Giuseppe detto
Mister
Delle Foglie Nino
Di Blasi Giuliano
Fornarelli Antonio
Gagliardi Vincenzo
Guastamacchia Rossana
Lacalamita Margherita
Loiudice Rocco
Longo Oronzo
Marckovic Anna
Mele Giuseppe
Pentimone Michele
Pilolli Mario
Romito Enzo
Saliani Rosa
Silvestri Nicola
Spagnuolo Antonio
Spina Nino
Storelli Marco
Tetro Rosaria
Ventrella Antonio
Vignola Savino
Vitucci Donato
La Puglia prima di tutto
Corriero Vincenzo
Farella Carmela
Corriero Luca
Modugno
Tedesco Gianluca
Loiacono Ferdinando
Signore Piero
De Benedictis Annarita
Cazzolla Giuseppe
Sassanelli Vito
De Benedictis Vito
Di Gennaro Giuseppe
Colangiuli Carmine
Liberio Regina
Molfetta Giuseppe
Tambone Loriana in Morra
Ragone Marco
Grimaldi Luigia
Partito Socialista Italiano
Caporusso Francesco
Caputo Enzo
De Tinnio Samantha
Ciampaglia Emilio
Cotugno Mino
Tanzillo Loredana
Daddabbo Nicola
Tricarico Francesco
Longo Angelo
Ventrella Mirko
Mangialardi Michele
Frappietri Michele
Colonna Antonio
Lacorte Agostino
Trentadue Vito Stefano
Loiacono Domenico
Luisi Elide
VENTOLA RAFFAELE
Lista Io Sud
Altieri Michele
Boccaforno Angela
Bonina Luca Alberto
Carone Giuseppina
Cassano Ignazio
Cirillo Felice
Cramarossa Cesarina Giuseppina
detta Cesaria
Del Core Giuseppe
De Marzo Michele
Di Ciaula Rosa
Gasparucci Marianna
Giardino Antonio
Lepore Margherita
Luvera Fabiana
Magrone Vincenzo
Mangialardi Antonio
Nassi Norma Maria Angela
Nitti Michele
Rutigliano Giuseppe
Scaramuzzi Angelo
Somma Giovanna
Teto Teresa
Ventola Carmelo
Vitucci Donato
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
59

Bitetto
[di Giuseppe Paccione]
Politicamente lei rappresenta la verà novità
di questa campagna elettorale. Si presenta
infatti per la prima volta come candidato
sindaco sostenuto da Pd e Sel. Quali
motivazioni l’hanno spinta a scendere in
campo?
Abbiamo organizzato questa coalizione
con il Pd partendo dall’idea di coinvolgere
tutte le forze di sinistra. E ci siamo
riusciti anche se parzialmente. La
goccia che ha fatto traboccare il vaso
è stato vedere certi personaggi che da
anni sono sulla breccia e in politica,
che non vogliono o non hanno volu-
ARMANDO COSTA
sindaco
Angiuli Annunziata D.
D’Amato Michele
Desantis Grazia
Michele Fazio
Geronimo Francesco
Giovannielli Rocco
Grittani Francesco
Iodice Rosaria
Lananna Gregorio
Occhiogrosso Leonardo
60 | iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
Piero De Renzio
Intervista al candidato
sindaco sostenuto
da Pd e Sel
De Renzio
«La sfida di
riavvicinare
i giovani
alla politica»
Squicciarini Arnaldo
Tufarielli Francesco
Paccione Giuseppe
Scarciglia Antonio
Demastri Marta
Marzigliano Nicola
STEFANO
OCCHIOGROSSO
sindaco (Pdl)
Burdi Grazia
Cramarossa Giuseppe
to fare passi indietro e, d’altra parte,
non hanno neanche saputo creare
un’alternativa a loro stessi. Classe
dirigente giovane non ce n’e’; è completamente
morta, per cui ho deciso
di accettare quasi una sfida, nel senso
di voler portare avanti un gruppo
di giovani che ha voglia di avvicinarsi
alla politica, sperando di far nascere
in loro un innamoramento.
Esistono tante problematiche nella
città di Bitetto. Cosa ha intenzione di fare
per i prossimi 5 anni, nel caso in cui dovesse
essere eletto sindaco, per i cittadini?
Innanzitutto, rappresentando il Sel
(Sinistra Ecologia e Libertà), al primo
posto ci metto sempre l’ecologia.
Nella differenziata, ad esempio, Bitetto
può vantare un buon posto in classifica,
come comune virtuoso, però si
può fare ancora di più. Bisogna lavorare
per l’ambiente perché qui a Bitetto
si dice che l’incremento dei tumori
sia superiore ad altri paesi, bisogna
valutare se statisticamente questo è
vero oppure è in linea con i dati nazionali.
Conto di fare un incontro pubblico,
durante la campagna elettorale, o
dopo se sarà necessario, e avviare un
protocollo per la verifica di questi dati.
A parte l’ecologia, poi c’è tutta la rivalutazione
del centro storico per portare
avanti progetti già avviati dalla precedente
amministrazione. È chiaro
che qualche punto nero proviene dal
passato. Spero di poterlo colmare, ma
soprattutto voglio portare avanti questi
progetti e crearne degli altri, perché
non ci sono molte risorse.
Quali sono i punti del programma che
sperate di concretizzare in caso di successo?
Non lo chiamo programma, ma progetto.
Sono proiettato in un qualcosa
da costruire. Oltre a ecologia e centro
storico c’è l’agricoltura, visto che Bitetto
è un paese fortemente agricolo. Bisogna
portare avanti il discorso della Dop
per l’oliva termite interrotto nel passa-
Damone Onofrio
De Filippis Giacomo
De Filippis Nicola
De Marco Francesco
Fiorenza Domenico
Gargano Domenico
Maffei Michele
Nascente Salvatore
Proscia Antonia
Rizzi Carmela
Rutigliano Gennaro
Rutigliano Nicola
Soranno Michele
Turchiano Angelosante
ANNA PALADINO
sindaco (Bitetto Futura)
Antonucci Laura
Carbonara Domenico
De Marco Nicola
De Lucia Alessandro
Farella Floriana
Gatti Lucrezia
Lanzellotto Giacomo
Maraglino Cataldo
Occhiogrosso Sabrina
Panzarino Michele
to; spingere sul turismo religioso nella
speranza che il Beato Giacomo diventi
santo. Poi c’è il famoso parco Mater
Domini, una vicenda su cui molte amministrazioni
sono scivolate. Mi dicono
fosse già stata protocollata una richiesta
da parte di una società interessata
a prendere in gestione il parco,
purtroppo con la caduta dell’amministrazione
si è bloccato tutto. Ma non
voglio promettere tante cose, spero di
promettere quelle giuste e di riuscirle
a mantenere.
Sono tanti i giovani diplomati e laureati
a Bitetto, come d’altronde anche in molti
altri paesi, che hanno difficoltà nel trovare
la prima occupazione. Certamente lei non
può promettere posti di lavoro. Ma cosa intende
fare rispetto al problema della disoccupazione?
La mancanza di posti di lavoro riguarda
tutto il territorio nazionale. Non posso
ovviamente fare promesse in questo
periodo di crisi, ma credo che il discorso
del turismo religioso, legato a quello
dell’utilizzo del parco, possono creare
posti di lavoro. In ogni modo bisogna
inventarsi anche uno sportello del
lavoro, dove i giovani possano per aiutarli
a cercarlo, col sostegno dei fondi
europei, laddove si possono prendere.
Anche il banale discorso di rivalutazione
del centro storico, con l’apertura
di negozi o di attività varie, può essere
un primo passo per iniziare questo
progetto. ■
«Tra le mie priorità
ecologia e centro
storico, voglio fare
poche promesse
e mantenerle»
Potenzieri Franco
Proscia Martire
Rizzi Giuseppe
Rossano Giuseppe
Sergio Vincenzo
Sinisi Michele
393 per
PIERO DE RENZIO
sindaco (Pd e Sel)
Albanese Antonio
Appice Antonia
Calamita Donato
Carbonara Giuseppe
De Filippis Gianfranco
Fazio Nicolangelo
Fazio Antonella
Marcario Giuseppe
Marcario Vito Onofrio
Marziliano Sara
Parisi Gianpaolo
Rizzo Anna
Schiavone Luca
Stallone Giuseppe
Tedeschi Michele
Troccoli Tommaso

Bitetto
Intervista al candidato sindaco del Pdl
Occhiogrosso: «Serve un nuovo patto
comune-cittadini»
[di Giuseppe Paccione]
Stefano Occhiogrosso
► Incontriamo il candidato sindaco
del Pdl a Bitetto, nonché
componente del coordinamento
provinciale del Pdl barese, il dottore
commercialista Stefano Occhiogrosso.
Come ha iniziato l’attività politica?
A Siena studiavo Scienze Economiche
e Bancarie da fuori sede e partecipai
a un movimento che rivendicava
con forza i diritti degli studenti.
Tra il mese di dicembre ‘89
e la primavera del ‘90 le Università
furono occupate dal movimento
studentesco “La Pantera”. Partecipai
attivamente all’incontro che
si ebbe presso l’aula magna tra gli
studenti e il rettore Luigi Berlinguer:
in quell’occasione, come portavoce
degli studenti, evidenziai
con forza le richieste e le esigenze
dei fuori sede. Senza rendermene
conto, avevo già iniziato la mia
attività politica. Infatti, da allora,
ho seguito costantemente con l’in-
teresse dell’economista e con una
forte passione civica le vicende della
politica sia locale che nazionale.
A proposito di politica locale, quali
sono state a suo avviso le carenze amministrative
dell’ultimo periodo di governo
del centrosinistra a Bitetto?
Ritengo che per un vero sviluppo locale
sia fondamentale la programmazione,
con pochi e precisi obiettivi.
La vera carenza del modello decisionale
della sinistra bitettese è
dovuta a logiche politiche di breve
periodo e a una inadeguata valutazione
tecnica del territorio. Le politiche
giovanili sono risultate inefficaci
se non addirittura inesistenti;
i due parchi di Bitetto, polmoni verdi
del nostro territorio, ancora colpevolmente
chiusi; il centro anziani
un sogno; la zona artigianale paralizzata
dai ritardi burocratici; il piano
regolatore ancora in alto mare;
l’agricoltura totalmente dimenticata
come, tra l’altro, è stata trascurata
la richiesta per la Dop dell’oli-
va termite. Queste carenze hanno
inciso negativamente sulle potenziali
opportunità occupazionali dei
giovani bitettesi e, sicuramente, in
mancanza di scelte politiche concrete
e tempestive, condizioneranno
anche il nostro prossimo futuro.
Quali le priorità del suo programma
politico?
Nel nostro comune occorre da un
lato mantenere e preservare quello
che di buono abbiamo già; e quindi
l’ambiente, le dotazioni artistico
monumentali, la nostra identità
culturale autentica in armonia con
il contesto territoriale; e dall’altro
contribuire allo sviluppo delle economie
locali favorendo quelle im-
prese e quelle attività che abbiano
il più alto valore di occupazione e di
sostenibilità. Credo che il tema del
lavoro e quello dell’ambiente siano
le vere sfide del momento. Se sapremo
sostenere e promuovere la qualità
della vita, favorendo lo sviluppo
sostenibile, tutelando l’ambiente e
creando occupazione, allora potremo
finalmente dire che abbiamo
intrapreso la via giusta.
Come pensa si possa ottenere questo
risultato?
Credo vi sia in questo momento
nel nostro comune un grande potenziale
inespresso, completamente
ignorato negli ultimi anni: quello
dell’entusiasmo e della creatività
giovanile. Serve un nuovo patto
comune-cittadini in un contesto
all’interno del quale tutte le parti
coinvolte devono responsabilmente
svolgere il loro ruolo avendo preso
atto che, con la crisi finanziaria
internazionale in atto, il mondo è
cambiato e con esso le esigenze di
«Se sapremo sostenere e promuovere la
qualità della vita, tutelando l’ambiente e
creando occupazione, allora potremo dire
di aver intrapreso la via giusta»
ogni singolo cittadino.
Quale messaggio vuole trasmettere
ai giovani di Bitetto che sono ormai lontano
dalla politica?
Vorrei ricordare loro che l’impegno
in politica, se disinteressato e inteso
come servizio alla comunità, diventa
uno strumento fondamentale
per aiutare gli altri. Paolo VI ha
definito “la politica la più alta forma
di carità”. Ad ogni giovane di
Bitetto rivolgo un forte appello: non
delegare sempre gli altri alla programmazione
del tuo territorio. La
politica che si tende a mettere fuori
dalla porta ti rientra dalla finestra
in casa e nella tua vita in tanti
modi. ■
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
61

Binetto
Erbacce e immondizia sulla piccola area verde di via Stazione
Pineta: un anno dopo
[di Mauro Schiraldi]
► Un anno fa, l’amministrazione
comunale di Binetto ripulì la pineta
comunale dalle erbacce e dai
rifiuti e la rese una bella pineta, un
bel posto in cui passare il tempo
all’ombra, fare una passeggiata,
leggere un bel libro, chiacchierare
con gli amici. Non ci mandò i netturbini,
furono proprio i consiglieri
e il sindaco in persona ad armarsi
di zappe e rastrelli e a dimostrare
quanto ci tenessero a uno spazio
verde pubblico, a un bene di tutti.
E’ passato un anno, la pineta è
chiusa tutte le volte che ci si passa
davanti, sul cancello non c’è un orario
di apertura e quindi si dubita an-
62 | iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
che che ci sia un’apertura. Il dubbio
poi diventa conferma quando ci
si affaccia a guardare attraverso la
fitta recinzione verde. Le cartacce e
le immondizie non si vedono, non
perché non ci siano, ma perché sono
nascoste dalle erbacce, alte in alcuni
punti quanto le panchine. L’erba è
cresciuta anche sull’asfalto e le panchine
sono tutte vandalizzate. In un
punto la recinzione è stata divelta
e ci entra chi vuole, a tutte le ore,
specialmente quelle serali e notturne.
Certo, perchè non aprire a
tutti uno spazio pubblico non significa
tenerlo chiuso per tutti, ma consegnarlo
a chi se lo vuole prendere. ■
oggi
■ Foto della pineta in stato
di totale abbandono
■ Foto realizzate dal
comune in occasione della
pulizia dello scorso anno
ieri

Palo del Colle
Si presenta il candidato sindaco del Pd
Cassano: «Sono l’uomo del fare»
[di Donata Pellegrino]
Quali sono i punti qualificanti
del suo programma?
Intensificare un completamento
dei lavori pubblici della città
partendo dal recupero piuttosto
che dalla riprogrammazione.
Completare la riqualificazione
del centro storico con la
costruzione di una nuova piazza
“mercato” in prossimità
dell’ufficio postale per consentire
che l’attuale piazza possa
essere destinata a parcheggi
utili alle istituzioni (Comune,
scuole, centro storico). Il
mio principale obiettivo è Parco
Auricarro col quale i palesi
hanno un rapporto di fede, di
affetto, turistico. Voglio che diventi
punto di incontro per le
famiglie, di gioco per i bimbi,
di svago per tutti. Penso che si
possa riqualificare la piazzola
antistante la scuola media
Mastromatteo, così come è necessario
un parco in zona Langilana
che continua a sentirsi
estranea al paese. Insomma un
recupero delle periferie. Ma siccome
so che per tutte queste
imprese c’è bisogno di denaro,
che l’ente Comune non ha, bisogna
andare a monte del problema:
l’evasione fiscale. C’è bisogno
di una battaglia seria. E’
giunto il tempo che tutti concorrano
al mantenimento della
spesa pubblica. Inoltre l’attenzione
va al Pug. Quando si
parla di urbanistica non si deve
pensare solo a un ampliamento
residenziale ma deve anda-
re di pari passo
con lo sviluppo
dei servizi. Il
Pirp, di cui sono
orgoglioso, non
ha precedenti
nella storia di
questo comune
un finanziamento
regionale di 3
milioni di eruo
per la riqualificazione
delle periferie.
Inoltre io
punto a sostenere l’economia
del cosiddetto ceto medio: i piccoli
imprenditori, i piccoli commercianti
e artigiani che tutti
i giorni combattono una battaglia
per sbarcare il lunario.
Palo deve reagire. La nube della
rassegnazione che è l’anticamera
della morte deve essere
spazzata via. Io sono l’uomo
“del fare” non “del non fare”.
Voglio un’attenzione ai giovani
con l’attivazione di strutture
già esistenti, un interesse alla
cultura affinchè il denaro non
diventi l’unico metro e parametro
di vita.
Cosa bisognava fare che non è
stato fatto nella legislatura precedente?
Alla politica è mancato il coraggio
di fare una battaglia
all’evasione fiscale, di fare la
politica, di essere veicolo di
sviluppo e non rassegnarsi
agli eventi. Non si è mai parlato
con i privati per il finanziamento
di tutte quelle opere
pubbliche che servono al nostro
Paese.
Quindi condivide la riforma del
federalismo municipale?
Credo che il Sud ne sarà fortemente
penalizzato, ma se queste
leggi fossero lette come provocazione
affinchè gli amministratori
si rendano conto che
necessità un grande senso civico
fiscale, allora accetto la
sfida e dico che è la via maestra.
Cosa farebbe in caso di elezione
nei primi cento giorni da
sindaco?
Dobbiamo recuperare l’attività
legislativa del consiglio comunale
che io ritengo il Parlamento
di città; dobbiamo attivare
una serie di provvedimenti perché
la macchina amministrativa
sia celere. Partire con un
onesto, moderato, garbato recupero
delle evasioni. Non intendo
attuare un’operazione di
polizia, ma di provocazione di
coscienze.
Questa esperienza per il centrosinistra
è iniziata in maniera travagliata.
Due nomi prima del suo
e due smentite. Infine la coalizione
dei MeP col centrodestra. Crede che
vada a suo sfavore?
Ho un grande rispetto per l’elettorato:
credo sia attento, colto e
intelligente. Nella mia vita sono
sempre stato coerente, lascio
quindi agli elettori giudicare. Io
dove stavo sto e starò. Mi rammarica
la stupidità dei vari partiti
di centro sinistra che non hanno
avuto la capacità di mettersi
insieme andando oltre le vecchie
ferite, i personalismi che
sono il cancro della politica.
Mi dia tre motivi per cui i palesi
dovrebbero votarla.
Sono un politico e non uno improvvisatosi
tale. Tutti possono
e devono fare politica ma dopo
un periodo di esperienza. Io ho
un buon decennio alle spalle.
Sono un moderato e credo
che tutti i ceti di questa
città debbano lavorare insieme.
Sono l’uomo contrario
agli stereotipi. ■
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
63

Palo del Colle
DOMENICO CONTE
Domenico Conte Sindaco
Bari Vttorio
Bux Antonello
Coviello Floriano
Dagostino Vito
Focarazzo Tommaso
Ginex Angelo
Mastrandrea Giovanni
Mastromatteo Vito Santo
Nacci Francesca Simona
Palermo Angelo
Panebianco Gianfranco
Perillo Angelo
Perillo Giuseppe
Pettinelli Davide
Saccente Francesco
Trentadue Vincenzo
Lista Schittulli
Cutrone Nicola
Achille Oronzo
Amati Massimiliano
Aulicino Angelo
Bottalico Bernardino
Fanelli Alfredo
Garofano Cosimo Mirko
Gissi Vincenzo
La Calendola Giacinto
Liantonio Rosangela
Liuzzi Ambrogio
Lucatuorto Carolina
Napoletano Oronzo
Panebianco Oronzo
Vulpis Matteo Raffaele
Socialisti Uniti
Alberga Vito
Altamura Carmela
Birardi Angelo
Caputo Gaetano
Carlucci Daniele
Colasanto Francesco
Centonze Concetta
Centrone Vito
De Giosa Antonio
Giammaria Alberto
Guadagno Anna
64 | iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
Petracca Francesco
Rocci Isabella
Tricarico Isidoro
Vessia Giacomo
Popolo della liberta’
Daloiso Laura Barbara
Minerva Maria
Morea Maria Lucrezia
Amendolara Antonio
Ansani Tommaso
Della Guardia Rocco
De Vito Giacinto
Ferrara Domenico
Fumai Pasquale
Iacobellis Albertpo
Iasparro Francesco
Lucatuorto Sante
Martino Pietro
Pace Leonardo
Panebianco Oronzo
Rana Domenico
Lista Canonico
Araci Teresa
Capasso Pasquale
Casiero Angelo
Colaizzo Onofrio
Guida Michele
Liantonio Lucrezia
Losacco Antonio Giulio
Magno Giovanni
Monaco Emilia
Morea Angelo
Nuzzolese Michele
Sette Giuseppe
Sivo francesco
Tavarilli Antonipo
Molfetta Vanessa
Lagattolla Maria Lucrezia
Controvento
(civica)
Colasuonno Rosa
Lapietra Caterina
Ameruoso Vito
Centrone Onofrio
Corniola Giovanni
Dattolico Antonio
Digennaro Mauro
Fantastico Alfredo
Ficarella Nicola
Masiello Leonardo
Moraglia Angelo
Naglieri Angelo
Napoletano Alessandro
Gisondi Arcangelo
Danisi Alessandro
Centonze Angelo
Moderati e popolari
Attolico Matilde
Chieco Vincenzo
Cuonzo Michele
De Chito Angelo
Del Vecchio Mario
Elia Nicola Armando
Franchini Paolo
Liantonio Francesco
Libisco Vito
Molfetta Salvatore
Napoletano Antonio
Pace Rocco
Priore Antonio
Racanelli Nicola Antonio
Sivilli Francesco
La Puglia Prima Di Tutto
Farella Arcangelo
Giovanniello Michele
Malerba Franco
Savino Alessandro
Tatoli Francesco
Mariano Michelina
Rella Angela Maria
Antonelli Anna Maria
Savino Nicolò
Lacriola Alessandro
Cataldi Michele
Fazio Michele
EMANUELE CASSANO
Partito Democratico
Birardi Onofrio
Bitetto Michele
Moraglia Oronzo
Lanzisera Leonardo
Grumo Santa
Marinelli Michele
Panebianco Teresa
Lapenna Alessandra
Gianpalmo Girolamo
Manzari Gerardo
Mercurio Giuseppe
Mastrandrea Lucrezia
Sarro Vito
Iacobellis Vito
Sabatelli Antonio
Pascullo Luca
GIUSEPPE IURILLI
Sin. Ecologia E Liberta’
ùAlberga Rosalba
Cinotti Rita
Nicoletta Florio
Mercurio Gemma
Bonasia Pietro
Cutone Nunzio
Leone Michele
Martino Maurizio
Masiello Vito
Stano Franco
Stellavatecascio Antonio
Italia Dei Valori
Lamanna Antonella
Campanella Cosimo
Rega Gianluca
Ruccia Vito
Lovero Miochele Antonio
Zaccheo Giovanni
Sblendorio Michele
Ventola Luigi
Paparella Michele
Loprieno Cristian
Savino Domenico
Frisone Antonio
Florio Tommaso
Mitaritonna Angela
Ancona Gabriele
Tutti per palo
(civica)
Caputo Francesco
De Palo Giuseppe
Iacobellis Agostino
Lanzisera Giuseppe
Lella Luca
Perillo Nicola
Portento Gianluca
Ricci Leonardo
Salandra Pia
Valente Antonio
Zaccheo Michele
NICOLA TERLIZZESE
All. Dem. Per palo
Battista Domenico
Alberga Antonio
Ciani Filomena
Accetta Michele
Castelluzzo Giuseppe
Clemente Tommaso
Di Taranto francesco
Masielli Pietro Paolo
Mastrandrea Gaetano
Murano Vincenzo
Pace Domenico
Palmieri Giovannio
Pascullo Donato
Signorile Michele
Clemente Grazia
Mele Carmela
Insieme per Palo
Anastasia renato
Bux Paolo
Calamita Vincenzo
Castiello Francesco
De Vito Arcangelo
Di Mola Giuseppe
Lepore Ciro
Litro Matteo
Minberva Giuseppe
Panebianco Enrica
Pellecchia Nicola
Rella Francesco
Rella Giuseppe
Santoro Orazzio
Sasso Michelina
Tamma raffaele
UNIONE DI CENTRO
Minerva Vito
Barile Immacolata
Campanile Francesca
Cutrone Massimo
Ferrovecchio Michele
Fiorello Giuseppe
Fumai Giovanni Paolo
Gaeta Giovanni
Guerra Rocco
Liantonio Giuseppe
Liantonio Oronzo
Longo Vito
Macchia Benedetta
Napoletano Tommaso
Rondinelli alfonso
Vessia Simone
Forza Della Liberta’
Alberga Giuseppe
Amato Mario
Ameruoso Carlo
Calitri Luigina
Castore leonardo
Damone Giacomo
Focarazzo Giuseppe
Maggio Damiano
Mondelli Vito Oronzo
Panebianco Giuseppe
Sivilli Maria Antonietta
Slano Antonello
Tullo BOnaventura
Tursellino Giovanni
Stancarone Gabriele
Realta’ Pugliese
Antonacci Pietro
Caputo Nicolò
Cea Michele
Coalaizzo Rocca
Di Bisceglie Donato
Francia Vito
Lanzellotto Giacomo
La Pietra Nicolò
Lauciello Nicola
Liantonio Francesco
Lisi Vincenzo
Meliota Liborio
Neglia Paolo Antonio
Settanni Rocco Davide
Siognorile Domenico
Stallone Francesco

[di Carmine Errico]
Vito Errico
► “L’assessore Palumbo deve dimettersi”.
A chiederlo è l’opposizione
grumese guidata da Vito Errico.
Tramite il profilo facebook a
cui fa riferimento ha attaccato la
delegata cittadina alla Sanità e al
Piano di Zona: “Se l’assessore non
sa rapportarsi con gli altri cinque
sindaci del distretto, i cittadini
ne rimarranno sempre penalizzati”.
Motivo della controversia,
il comunicato stampa che l’assessore
Milena Palumbo ha inoltrato
per sottolineare i meriti dell’amministrazione
grumese, mettendo in
ombra quelli degli altri. Non ha convinto
i suoi colleghi, tanto da scatenare
le ire e le antipatie da parte di
qualcuno. Basti pensare a quanto
scritto dai sindaci di Cassano e Toritto
e da un assessore di Binetto.
Ma ancora una volta l’assessore Palumbo
ha fatto un passo indietro
sentendosi “in dovere di chiarire
alcuni aspetti” che ritiene “siano
stati fraintesi”. Il suo – precisa –
era “un riferimento diretto alla precedente
amministrazione di Grumo
che non ha svolto appieno il proprio
ruolo di coordinamento, lungi
da me entrare nel merito degli altri
comuni dell’ambito”. Il sindaco
d’Atri non ha affatto messo in discussione
la poltrona del suo assessore
(“perché deve dimettersi
se sta lavorando tanto e porta a
casa buoni risultati?”) e rivolgendosi
all’opposizione: “Quando l’assessore
Palumbo e altri erano dalla
vostra parte, erano Dio in terra.
Adesso, tutto ad un tratto, non
sono più buoni”. E anche “l’incompresa”
e tornata a difendersi: “I fatti
sono quelli che parlano, le chiacchiere
le lascio a coloro che, anziché
pensare al bene e a i problemi
Grumo Appula
L’opposizione attacca la Palumbo. Lei chiarisce. La difesa
della Rete3
«L’assessore deve dimettersi»
della collettività amministrativa, si
avventurano in sterili problematiche,
che certamente non contribuiscono
a migliorare la qualità degli
interventi necessari, per raggiungere
quegli auspicati obiettivi che
il Piano di Zona si prefigge a tutela
di chi soffre. Non tornerò ulteriormente
in replica a nessuno perché
bisogna continuare a lavorare come
si è sempre fatto nell’esclusivo interesse
del cittadino”. Sicuramente,
però, se lei non avesse punzecchiato
nessuno, non sarebbero seguite
le polemiche. A difenderla, c’è
comunque Rete3, forum di associazioni
e cooperative sociali del terzo
settore evidenziando che “ogni considerazione
e ogni replica fatta da
parte degli altri organi istituzionali
doveva e poteva essere portata nei
luoghi che invece dovrebbero lavorare
all’unisono”: “I tatticismi –
dicono – non giovano a nessuno
tantomeno alle tante persone con
disabilità, bisognose, che attendono
risposte celeri ai problemi
quotidiani. Le sterili problematiche
non contribuiscono a migliorare la
qualità degli interventi necessari e
auspicati negli obiettivi del nuovo
piano di zona, che oggi deve essere
visto quale araba fenice rispetto al
fallimento del precedente. Rispetto
ad una lettera ai cittadini – continuano
– (che riteniamo legittimata
dal ruolo istituzionale di amministratore,
con la quale l’assessore
Palumbo illustrava alla sua cittadinanza
i risultati raggiunti col rilancio
del piano) non era necessario
intavolare aspre e inutili polemiche
che hanno solo l’unico risultato di
creare dissonanza tra organismi a
tutte le forze è di manifestare maggiore
collaborazione per il raggiun-
gimento di obiettivi comuni, partecipati
e condivisi. Rete 3 condivide
molte politiche, strategie e obiettivi
del nuovo piano di zona, e ritiene
che il buon funzionamento dello
stesso rappresenti la grande sfida
che ci attende nei prossimi anni
per costruire un tessuto sociale più
sano e partecipe, è pronta a fornire
la più ampia disponibilità e collaborazione
in un percorso che guardando
ai più deboli veda il mondo
della politica e quello delle associazioni
e cooperative del terzo settore,
uniti per fornire nel modo più giusto
e completo un servizio degno di una
comunità civile. Auguriamo quindi
– concludono – un buon lavoro a
tutti gli amministratori dei Comuni
componenti l’ambito 5 dei piani di
zona, e invitiamo l’assessore Milena
Palumbo a disattendere le polemiche
che di fatto impediscono il suo
fattivo impegno nel piano”. ■
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
65

ti aiuta a scegliere
la miglior polizza sul
mercato assicurativo
chiama allo
080 3144111
Bari via G. Capruzzi 184
Altamura via Sant'Agostino 86
tel. 080 3144111 fax 080 3144100
ababroker@libero.it
num. iscrizione
RUI ISVAP B00005062
BROKER DI ASSICURAZIONE srl
richiedi un
preventivo

Passerà il 2 maggio. Grande soddisfazioni dell’assessore Gagliardi
Tappa torittese per la Carovana Antimafie
[di Carmine Errico]
► Mentre si apprende
la notizia della scarcerazione
di Cosimo Zonno,
arrestato tre settimane fa
con l’accusa di spaccio internazionale
di sostanze
stupefacenti, Libera, Arci
e Avviso Pubblico annunciano
che Toritto sarà
tra le tappe della Carovana
Antimafie: passerà
in paese il 2 maggio con
l’obiettivo di coinvolgere e
sensibilizzare gli abitanti e le istituzioni
locali. Francesco Gagliardi,
assessore comunale ai Lavori pubblici
e membro nazionale di Avviso
Pubblico ha espresso “grande soddisfazione”
per il coinvolgimento
del paese in questa “importante
manifestazione” che si rinnova da
sedici anni. Il programma torittese
è ancora in via di definizione e sarà
annunciato nei
prossimi giorni.
La Carovana, cominciata
il primo
marzo scorso
a Roma, terminerà
il 4 giugno
a Corleone. Oltre
17.000 chilometri
da percorrere
che non si
limiteranno solo
all’Italia: attraverserà
anche Francia e Svizzera
(12 giorni ad aprile), Albania, Bosnia,
Bulgaria, Serbia (21 giorni a
maggio). Momenti salienti della Carovana
saranno i passaggi del testimone
da tappa a tappa, rappresentati
fisicamente dall’arrivo e dalla
partenza dei due furgoni di Carovana
con a bordo i carovanieri, ovvero
i “narratori” ufficiali del lavoro
Toritto
di antimafia sociale. La memoria di
ogni tappa verrà fissata attraverso i
diari di bordo giornalieri tenuti dai
carovanieri e i corti di Carovana,
realizzati da video maker o documentaristi
della regione coinvolta,
che al termine saranno raccolti in
un unico documentario. Simbolico
il racconto di carovana, scritto
dal “padrino” di tappa, un ospite
(scrittore, poeta, giornalista, cantautore)
di fama, proveniente dalla
città coinvolta, che racconterà
l’esperienza vissuta attraverso un
articolo, una poesia, una canzone
o altro. Tutti gli scritti saranno raccolti
in un volume da realizzare a
chiusura della Carovana. Ad ogni
tappa, un pezzo di stoffa con il
nome della città protagonista sarà
aggiunto alla bandiera della legalità
democratica, simbolo della Carovana.
■
HOLZ
FANIL
Attestato di
Qualicazione Qualicazione alla
Esecuzione di
Lavori Pubblici
Categoria SOA
OS32 Strutture
in Legno
HOLZFANIL s.r.l.
Ufci:
S.P. 27 “La Tarantina” Km 0+800
70024 Gravina in P. (BA)
Tel/Fax 0803251632
info Commerciali:
info@holzfanil.it
info Tecniche:
holzfanil@alice.it
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
67

Cultura e spettacoli
Un’opera che va oltre la realizzazione monografica
Pentasuglia
il garibaldino materano
ritratto da Caserta
68 | iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
[di Rocco Zagaria]
► MATERA - Valendosi degli
scritti di Enzo Contillo,
Francesco Nitti, Mauro Padula,
padre Marcello Morelli
e di ulteriori proprie ricerche,
Giovanni Caserta ha fornito
una vivida e completa rappresentazione
del garibaldino
materano Giambattista
Pentasuglia (nella foto) col
volume intitolato “Giambattista
Pentasuglia-l’uomo, il
soldato, le idee”. Ma l’opera
presentata il giorno della festa
del 150° dell’Unità d’Italia
a Matera va oltre la realizzazione
monografica. L’autore
offre una nitida esposizione
del clima politico-culturale
che caratterizzò Matera
nella seconda metà del secolo
XVIII e nella prima metà del
secolo successivo. Alla luce
dei fatti narrati emerge che
Matera “partecipò poco o
nulla al Risorgimento”, ma
forse l’autore esagera un po’
quando osserva che la cultura
era del tutto trascurata,
anche dalla nobiltà, definita
“rapace e infingarda”. Invero,
ciò non spiegherebbe
né la
ricca e aggiornata
biblioteca
della quale, ad
esempio, si pregiò
la famiglia
Gattini, né l’alquantonumerosa
gioventù
colta e nutrita
di ideali liberali
formatasi nel
seminario “Lanfranchi”.Onofrio
Tataranni,
di cui Caserta
stesso, ha ricordato
la commemorazione
una
Copertina Caserta
decina d’anni fa (dimenticando
assai spiacevolmente
il convegno della sezione lucana
della Società Filosofica
Italiana), ne è uno splendido
esempio. Lo stesso Pentasuglia,
peraltro, dalla formazione
conseguita nel “Lanfranchi”
ricevette gli stimoli
atti a proseguire gli studi a
Napoli, allora la sede più fiorente
dell’illuminismo italiano.
Spretatosi quando
partecipò alla I guerra
d’indipendenza,visse a lungo
a Ivrea e a Torino, conseguendo
la laurea in Scienze e
intessendo rapporti di stima
ed amicizia con esponenti
di rilievo della cultura lombarda.
Le vicende dell’eroe
sono narrate puntualmente
da Caserta: Pentasuglia non
solo fu un garibaldino prezioso
(basti ricordare il suo
risoluto intervento nell’ufficio
telegrafico di Marsala)
e di comportamento sempre
corretto (al contrario di
una certa parte di garibaldini
violenti e rapaci, come
ha rilevato Luciano Salera
ne “La storia manipolata”),
ma anche un eroico combattente
delle tre guerre d’indipendenza
con compiti anche
importanti e uno scienziato
eccellente dell’allora pionieristica
organizzazione della
rete telegrafica. Quanto alle
idee, Caserta riferisce che
Pentasuglia assimilò il meglio
dell’illuminismo misto
alle concezioni neoguelfe,
senza però pervenire ad una
dottrina filosofica organica
e coerente; sotto l’influenza
dell’amico Camillo De Meis,
medico eccellente ma filosofo
pretenzioso, Pentasuglia
espresse tesi tra ide-
Pentasuglia
alistiche e positivistiche,
invero difficilmente conciliabili.
Anzitutto, sia negli
scritti in prosa sia in quelli
in versi, predicò un ardente
amore per la nostra patria,
propugnandone la libertà e
l’indipendenza; poi sostenne
ideali umanitari universalistici:
ebbe orrore per le rivoluzioni
sanguinose (dopo
l’esperienza della “Comune”
di Parigi), auspicò appassionatamente
il progresso per
tutti i popoli da conseguire
anche col sacrificio dei martiri.
Purtroppo però non risulta
che Pentasuglia avesse
prestato attenzione alle
condizioni dei poveri brulicanti
nei Sassi e Caserta
non manca di farne cenno,
ma assolve l’eroe facendone
presente l’appartenenza al
ceto borghese, allora indifferente
alle sofferenze delle
“plebei”. Pentasuglia resta
comunque tra i più splendidi
campioni italiani del
patriottismo puro. Peccato
che tanti altri artefici del
Risorgimento abbiano lasciato
di sé memorie tutt’altro
che ammirevoli. Non si
può tacere che i capi politici
e militari piemontesi, ignorando
la raccomandazione
sul letto di morte di Cavour
di non affidare alle armi la
dolentissima delusione, seguita
da rabbiosa reazione
della gente meridionale, non
solo tradirono la promessa
della riforma fondiaria, ma
imposero tassazioni esose,
soppressero fiorenti centri di
attività economiche e lavorative,
ordinarono rappresaglie
feroci. Così fu provocata la
questione meridionale, non
risolta dopo 150 anni. ■

Il 29 aprile al Duni di
Matera la sesta edizione
della rassegna
di cortometraggi
Il nano Sustolo
nella notte dei
corti viventi
[di Luigi Mazzoccoli]
► MATERA - In principio fu Trufolo.
Poi vennero Licchilo, Frusc’olo,
Strimmilo e Pinniscilo. Quest’anno
tocca a Sustolo. È lui il sesto nano
materano, il “corto” mascotte de “La
Notte dei Corti Viventi 6”, nuova
edizione della rassegna non compe-
via Eritrea, 26
Altamura (Ba)
tel. 080.3146263
fax 080.8417535
comai-srl@libero.it
titiva di cortometraggi e opere brevi
organizzata dal gruppo di Egghia,
“il sito che parla materano” (www.
egghia.it). Tra i tanti lavori proposti,
anche quest’anno ne sono stati selezionati
14, che saranno proiettati
il 29 aprile prossimo al cineteatro
Duni. La serata sarà aperta dai sorrisi
dei bambini del Mozambico, sereni
e allegri nel reportage girato a
Queliname da Giuseppe Scandiffio
dell’associazione Missione Mozambico.
Seguiranno “Sex on flowers” di
Francesco Morelli, “tutto quello che
avreste dovuto sapere sul sesso (degli
insetti), ma non avete mai osato
esplorare”; “Le mie password”, videoclip
della band materana Spazi
Vitali; “Vicolo cieco” di Nunzio Papapietro,
una rielaborazione della
classica favola di Cappuccetto Rosso
sotto forma di servizio di cronaca;
“A mano libera” di Giuseppe Stasi
che ci dimostra come le vie della
creazione artistica siano imprevedibili;
“Aparì” di Andrea Cantisani,
riflessione sul ritmo da assegnare
alla propria esistenza, ispirata a un
racconto di Heinrich Böll e girato
nella suggestiva ambientazione di
Maratea Aparì; e “The Japanese
print” di Antonio Di Marzio, videoclip
ispirato alle stampe giapponesi
di Hiroshige ed Hokusai. Poi
ancora “La macchinetta” di Antonio
Andrisani (che è anche direttore
artistico della rassegna) e Roberto
Cultura e spettacoli
Linzalone, che ha guidato i suoi
alunni dell’Istituto Magistrale Tommaso
Stigliani nella realizzazione di
questo nuovo corto sul tema della
cattiva alimentazione, con una sorprendente
quanto semplice soluzione
proposta alla questione; “Il
ritorno di Kamir” di Geo Coretti,
delicato affresco del mondo attuale
con un messaggio di tolleranza e accoglienza;
“La Cupa Cupa” di Saverio
Pepe e i Timidi, videoclip collettivo
girato a Carnevale dai materani
presenti in Piazza Vittorio Veneto
sulle note del tradizionale canto rielaborato
in chiave moderna; “Direzione
opposta” di Giancarlo Fontana,
la storia di un pubblicitario
che un giorno scopre di essere affetto
da un’insolita forma di amnesia
e decide di indagare a modo suo;
“Come fai tu” di Tiziano Russo, videoclip
della band locale Uno; e “La
fontana d’Italia” di Gianni Cellura,
sequenza di fotogrammi ripresi
dalla webcam del portale Sassiland
in piazza Vittorio Veneto in occasione
della ricollocazione della fontana
ferdinandea. Gran finale con
“Stand by me”, cortometraggio di
Giuseppe Marco Albano selezionato
nella cinquina finale per il David
di Donatello. L’anno prossimo toccherà
al settimo nano: e dopo? La
rassegna chiude? “Nooo, i nani materani
so’ assai!”, rispondono sornioni
gli organizzatori…■
COSTRUZIONI E
IMPIANTISTICA
CIVILE E
INDUSTRIALE
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
69

Cultura e spettacoli
Singolare racconto di Ruggero Maria Dellisanti
La “Sporca storia” del traffico di rifiuti
[di Vito Stano]
CASSANO - Nell’ambito della settimana
nazionale della sporta, dal
16 al 23 aprile, l’amministrazione
comunale al fine di sensibilizzare
all’uso della sporta di juta (donata
a tutti i presenti) ha organizzato la
presentazione del volume “Sporca
storia” pubblicato dalla Stilo Editore
alla presenza dell’autore Ruggero
Maria Dellisanti.
Eccessivo consumo, spreco di
beni, mancata raccolta riciclata,
reati ambientali, piccole ma significative
storie di quotidiana incuria:
queste e altre storie fanno da
retroterra in “Sporca storia”, in
particolare quella del traffico ille-
MEDIAVISIONI
Ecco l'iPod
Classic
[di Alessandro Sessa]
70 | iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
cito di rifiuti. Magistrati, consulenti
della procura, carabinieri e imprenditori
del settore entrano tutti
nelle pagine del singolare racconto
partorito da Ruggero Maria Dellisanti,
professore di geografia, geologo
e consulente della procura di
Trani. Un romanzo corale nel quale
fantasia e realtà s’intrecciano, lasciando
il lettore senza fiato. Una
storia di quotidianità, come anche
l’autore con riso amaro conferma:
“Il problema dei rifiuti purtroppo è
sempre attuale!”.
La scelta della narrazione romanzata
è stato un cambiamento importante
per uno scrittore di sag-
Recentemente ho ricevuto
in regalo un iPod Classic.
Avevo già un iPod, acquistato
nel 2005, che è stato un valido
compagno di avventure fino
a quest’ultima estate nella
quale, proprio in viaggio, l’ho
dimenticato sul tavolino di
un bar del Peloponneso. A
distanza di quasi 6 anni tra
i due modelli segnaliamo
qui i principali elementi di
novità e non dell’oggetto
di culto di casa Apple.
Innanzitutto bisogna
evidenziare che nel 2005 i soli
modelli iPod disponibili sul
mercato erano quelli standard
e “nano”, io optai per il
primo, in quanto più capiente
(20GB). Oggi la gamma si
è ampliata e con essa le
funzioni dei singoli modelli;
la versione equipollente a
quella del 2005 è denominata
“Classic”, in quanto priva
di tutte le nuove funzioni
che nel tempo sono state
implementate nel dispositivo.
Con il “Classic” si ascolta solo
la musica, non serve ad altro.
E’ previsto anche un player
gi relativi alle tematiche ambientali.
Il romanzo certamente avrà il
pregio di arrivare al grande pubblico,
veicolando la sporca storia
della “Puglia, pattumiera d’Italia”
attraverso le piccole storie di tre
amici universitari che si ritrovano
dopo molto tempo e si scoprono
nelle professioni e nelle passioni,
uniti e agli antipoti. La storia del
traffico dei rifiuti speciali che ogni
giorno, ormai da anni, arrivano in
Puglia, vista attraverso la lente del
dovere e del dubbio, entrambe caratteristiche
professionali dei protagonisti
nati dalla penna di Dellisanti.■
foto e video ma ormai siamo
abituati ad altri standard.
La differenza che salta più
all’occhio è certamente
la capacità: a fronte di
dimensioni e peso pressoché
immutati, il nuovo iPod
è dotato di un hard disk
interno da 160GB, ben 8
volte più capiente del suo
predecessore. Buone notizie
anche per il prezzo: “solo”
247 euro a fronte dei 316 della
versione di oltre un lustro fa.
Il display ora è più grande e a
colori, maggiormente definito

ALTAMURA - Sabato scorso,
presso l’auditorium della “Trasfigurazione”,
Amelia Blanco ha
presentato la sua ultima fatica
letteraria: “Ricordare per vivere”,
pubblicato dal Serra Club
Altamura-Gravina-Acquaviva n.
857. Una raccolta di 81 poesie
che celebra i ricordi passati per
vivere meglio e pienamente l’esistenza.
Nata a Galatina, l’autrice
nel 1962 emigra in Svizzera per
lavoro. Qui incontrerà Giuseppe
Ventricelli che sposerà e la renderà
felice, nonostante la malattia
e il dispiacere per la mancanza
dei figli. Nel 1998 si trasferisce
definitivamente ad Altamura,
città natale del suo consorte. La
dipartita di quest’ultimo, avvenuta
il 2 ottobre del 2003, segnerà
profondamente la sua esistenza.
Ricorderà sempre il grande
amore, “non potendo dimenticare
i trentasette anni di vita insieme”.
Il testo, allora, diventa un
modo per subliminare i tanti ricordi,
le gioie e le sofferenze custoditi
nel cuore. “Dentro di noi
–afferma l’autrice- è racchiuso
ma forse meno leggibile del
precedente, scaricando le
copertine degli album si può
configurare un salvaschermo
che mostra in slide show tutte
le immagini delle canzoni
caricate sul dispositivo,
miglioria puramente estetica
che – a parere di chi scrive –
rappresenta solo un’inutile
sottrazione di memoria.
Confermato il classico
comando a ghiera circolare,
intuitivo e ancora dotato
di un certo fascino, che
risulta però meno preciso e
Presentato il libro “Ricordare per vivere”
I versi del cuore
di Amelia Blanco
uno spazio misterioso di ricordi
che pulsano nel nostro animo”.
Il cuore diventa la sede naturale
dove albergano i ricordi della
vita. L’arte di rimembrare consente
di vivere nel presente, sognando
ad occhi aperti. Il sogno
diventa presenza, quando si segue
la strada del cuore. “Se vuoi
trovarmi, segui la strada che indica
il cuore sono sicuro che la
troverai. Ti ho perso una volta
ma non ti perderò più, hai voluto
la mia vita, ora ti appartiene…”.
Versi che confermano una visione
della vita caratterizzata dalla
speranza. Il dolore non conduce
mai alla disperazione, ma alla
certezza che l’amore vince sempre.
“Le parole di Amelia – riprendendo
l’introduzione del dirigente
scolastico, Antonio Bosco -
sono semplici ed esprimono la
gioia e il sentimento della meraviglia
e la bellezza che nasce nel
riportare in vita figure umane, le
loro opere e le manifestazioni più
umane del loro agire nella vita”.
Un’opera molto attuale che merita
un’attenta meditazione. ■
sensibile del precedente e che
richiede continui interventi
di correzione, specialmente
se ci si trova in mobilità. Dal
punto di vista dei materiali
iPod Classic conserva il retro
rivestimento in metallo
cromato, mentre frontalmente
è stata abbandonata la
plastica bianca per adottare
un più elegante alluminio
satinato. La scocca presenta
angoli più smussati e il peso
è sensibilmente minore.
Lato software, a parte
l’interfaccia grafica migliorata,
non si registrano novità
di rilievo. Nel sottomenu
“extra” sono state aggiunte
alcune applicazioni di dubbia
utilità quali una rubrica, una
sveglia, un calendario e un
cronometro. Migliorato il
“Music Quiz”, una divertente
applicazione che ci permette
di giocare con la musica
caricata sul nostro iPod
Ci dispiace osservare che,
a distanza di sei anni,
ancora non sia prevista una
funzione che permette di
accodare i brani secondo
Cultura e spettacoli
Amelia Blanco
una playlist personalizzata
mentre si sta ascoltando un
brano e che l’equalizzatore
non sia configurabile se
non attraverso dei preset
preprogrammati.
Rispetto al modello del 2005
nella scatola non troveremo
altro che il cavetto usb; il
caricatore da rete elettrica è
un accessorio da comprare
a parte. Una caduta di stile
inspiegabile da parte di
un’azienda che detiene la
leadership reale e morale dei
player musicali portatili. «
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
71

Gravina in Puglia

Il rapper altamurano
si presenta
El Niño
ALTAMURA - El Niño è un rapper altamurano
dalle grandi potenzialità. Dopo
aver collaborato con Murgia
Youth Promotion, sta avviando
una carriera da solista.
Di prossima uscita è il
suo video-clip e il primo album
ufficiale.
Hai di recente presentato un
nuovo brano dedicato a un tema
a cui sei molto legato.
“I.s.m.e.t.” nasce per unire
vecchie e nuove generazioni.
Prende il nome dalla casa di
riposo per anziane di Bari, in
cui sto svolgendo il tirocinio.
Ho semplicemente catturato
le emozioni, le sensazioni, l’essenza delle
simpatiche utenti della struttura. Le ho
messe su un foglio, poi si sono concretizzate
in una canzone. E’ stata una sfida scrivere
una canzone rap per poi presentarla
e dedicarla alle anziane durante il “Festival
di San Romolo” che si è svolto proprio
nella casa di riposo. Quando l’ho cantata
per fortuna è piaciuta molto: utenti, parenti,
operatrici, docenti, erano tutti piacevolmente
colpiti ed emozionati. Ho colpito in
pieno il bersaglio: i complimenti ricevuti mi
hanno ripagato per il mio impegno e amore
che ho messo in questa canzone!
Nei tuoi brani utilizzi il dialetto altamurano.
Non credi che questo possa limitarti?
Non è una mia priorità: nell’album che
sto preparando ci saranno solo due brani
in altamurano, le restanti saranno in
italiano. Quando si ascolta un pezzo in
inglese,anche per chi lo conosce bene, difficilmente
si capisce tutto il testo. Credo valga
lo stesso per il dialetto. L’importante comunque
è che ci sia passione, un buon ritmo,
la voglia di emergere e comunicare: la
gente apprezza chi canta con il cuore. Ad
esempio molti hanno apprezzato proprio
un mio brano in altamurano, “Coum tratt
a ièss trattèit”, che sarà il singolo del disco.
Gianfranco Traetta
“Note” è una nuova rubrica del
Resto Settimanale dedicata ad
artisti emergenti del panorama
musicale pugliese e lucano.
Un modo per dare la possibilità
a tanti giovani talenti di potersi
presentare al pubblico attraverso
Molto presto uscirà il video-clip di questo
brano.
Ci stiamo lavorando. Dimostra che anche
io ci sono, nonostante non frequenti tante
dancehall o serate: alcune volte gli impregni
me lo proibiscono. La regia è stata affidata
a Piero Crivelli e ci sono tanti amici
che hanno collaborato. Nel video ogni riferimento
è puramente voluto. Il
testo parla della vita, quella che
dopo averti dato qualcosa ci presenta
inevitabilmente il conto
senza fare alcuno sconto.
Quello che fai prosegue sulla
stessa scia di altri artisti altamurani
che hanno avuto grande visibilità
nella scena hip hop italiana.
Questa musica, in città è radicata
da anni, ancor prima che io
mi approcciassi a questa cultura.
Nel mio paese c’è tanta energia:
ci sono bravissimi breaker,
talentuosi writers, dj all’avanguardia.
Tra i più giovani ci sono ragazzi
davvero molto interessanti. Spero
solo abbiano la possibilità di avere visibilità:
non è facile in un paese di provincia
emergere e io lo vivo sulla mia pelle.
Ci sono novità rispetto al tuo album?
Sto ri-registrando le tracce perchè non ero
musicalmente soddisfatto per come suonava
prima che mi affidassi all’esperienza
di Michele “FatMike” Denora. Ci saranno
circa 10-11 pezzi che racconteranno le
mie esperienze,le mie emozioini, le mie sensazioni,
la mia vita! Tra i vari produttori c’è
l’americano Dre’Boogie con cui ho anche
formato la crew “Elemento Pr1mo”. L’album
avrà uno stile eclettico: sicuramente
black, prevalentemente rap, avrà contaminazioni
reggae, soul, blues, funk-electro. ■
Cultura e spettacoli
un’intervista a 360 gradi a cura del
nostro redattore Carmine Errico.
Per chiedere di far parte della
rubrica scrivete lasciando i vostri
recapiti all’indirizzo
redazione@ilresto.tv
Reggae
Radio Show su
Radio Regio
ALTAMURA - Quando
la musica è veicolo di
messaggi: ad Altamura
c’è “Reggae Radio Show”
programma di Radio Regio
Stereo che, tra un brano
e l’altro, denuncia quello
che in città (e non solo)
non funziona. A curare
la trasmissione sono in
quattro: Gianni Papa Buju
(gestisce la selezione
musicale), Pietro Masi
e Michele Cicirelli (alla
voce) e Paolo Clemente
(regia). L’intento è quello
di fare controinformazione:
ad ogni canzone,
rigorosamente ripescata
dalla tradizione reggae,
viene associato un
argomento. Si va dal
nucleare, alla raccolta
differenziata in paese,
passando per le ingiustizie
che i più poveri sono
costretti a subire. Per
capire di cosa parliamo,
basta sintonizzarsi su
Radio Regio Stereo
104.30 mhz (anche online
su radioregio.com) il
martedì dalle 19 alle 20
e il mercoledì, in replica,
dalle 10.10 alle 11. «
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
73

74
Il Resto dei ragazzi
Un convegno al
liceo scientifico
Studenti e
professori
all’insegna della
collaborazione
e della
internazionalità
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
Costruiamo il mondo…
in una settimana
[di Giovanni Tota e Mariangela Casiello]
► Qualche settimana fa presso la biblioteca
del liceo scientifico “Federico II di Svevia”
si è svolto il “Convegno degli studenti”,
in occasione della prima “Settimana internazionale
dei giovani”. L’incontro è il risultato
di un percorso intrapreso da alcuni
studenti della scuola provenienti da diverse
classi sul tema “Costruiamo la nostra
città…il mondo”, iter che ha portato alla
realizzazione di un power point inerente
all’argomento. Organizzati in gruppi di lavoro,
alcuni studenti si sono cimentati nella
stesura di un tema relativo alla città ideale
nella quale costruire il proprio futuro,
dando spazio alla creatività; altri si sono dedicati
all’elaborazione di originali disegni riguardanti
lo stesso tema. Diversi elaborati
sono stati realizzati dalle delegazioni straniere
coinvolte nei lavori della “settimana
internazionale”: Canarie, Francia, Germania,
Israele, Lituania e Malta. Studenti e
docenti si sono ritrovati insieme, mescolati
in un insolito ma gradevole intreccio di lingue
ed esperienze, ansiosi di testimoniare
la propria originalità in un clima di apparte-
a cura di Roberto Traetta
nenza a un comune patrimonio culturale:
l’Europa, il mondo. Con il suo impaccabile
inglese, la professoressa Rossella Simone
ha invitato le diverse delegazioni a presentare
i loro elaborati. Si è passati, dunque,
alla votazione dei powerpoint da parte di
una giuria composta da un docente e due
alunni, dalla quale è risultato vincitore il
lavoro presentato dagli studenti italiani. Il
dirigente scolastico, la professoressa Giovanna
Cancellara, ha consegnato infine le
targhe di partecipazione alle scuole straniere
e una pergamena alla vincitrice quale
riconoscimento del valido lavoro realizzato.
Gli studenti sono stati i veri protagonisti
della manifestazione perché si sono sentiti
coinvolti in un disegno progettuale che li ha
entusiasmati e ha consentito loro di manifestare
liberamente le proprie idee, conciliando
immaginazione e realtà, e consolidando
competenze e spirito di iniziativa.
Possiamo augurarci che eventi del genere
possano ripetersi nel nostro liceo all’insegna
della collaborazione e delle “culture in
movimento”. Ad maiora. ■

Un unico scopo
la serenità
[di Enza Quattromini]
► Sono ormai tantissimi gli immigrati
presenti in Puglia, sbarcati negli
ultimi giorni. Tra Manduria e Oria si
è allestito un campo che accogliesse
questa gente, libera di entrarvi e di
uscirvi. Proprio il 2 aprile scorso si è
verificata una fuga di massa al grido
di “libertè”; gli immigrati che sostavano
davanti all’ingresso della struttura
hanno cominciato a urlare
all’unisono: “viva l’Italia”. Ciò può essere
interpretato come un modo per
ringraziare il nostro Paese per l’ospitalità
e l’accoglienza. Questa gente è
diversa, ognuno di loro ha diversi desideri,
diverse paure, diversi sogni, la
cosa che però accomuna tutti è il desiderio
di abbracciare una nuova vita,
una vita migliore. Per arrivare al loro
scopo, gli immigrati vogliono raggiungere
altri Paesi, ai loro occhi ricchi, in
grado di dare loro un lavoro e quella
vita sognata e desiderata tanto. Per
Giappone:la
terra si spacca e
torna l’incubo
[di Giulio Longo]
Almeno un migliaio tra i morti e i
dispersi la stima iniziale, ma la
cifra è provvisoria. I danni alle centrali
nucleari fanno precipitare di nuovo il
Paese nell’ incubo nucleare. L’11 marzo
2011, alle ore 14.46 (poco
prima delle 7 del mattino in
Italia) la terra si spacca a
24.4 chilometri di profondità,
al largo delle coste nordorientali
dell’isola di Hanshu,
nell’Oceano Pacifico. Il
sisma prodotto fa saltare
gli apparecchi di rilevazione
più vicini. La scossa più
raggiungere il loro scopo, queste persone
faranno di tutto, mettendo anche
a rischio la propria vita . Questo
è il caso di un immigrato che a mo’
di protesta ha deciso di darsi fuoco.
Bloccato dalle forze dell’ordine che
sorvegliano il campo di Manduria, si
è salvato. Durante l’avvenimento, il dirigente
dell’ufficio immigrazione della
questura, Antonio Calcagni, è rimasto
ferito dal cancello d’ingresso della tendopoli.
Il presidente Nichi Vendola ha
chiesto che il governo affidi alla protezione
civile, alle istituzioni locali, al
mondo del volontariato la sfida della
Il Resto dei ragazzi
violenta, lunga quasi due minuti è
impressionante: 8,9 gradi della scala
Richter. In poche ore si registrano
oltre cinquantanove forti scosse di
assestamento. Milioni di persone,
in preda al panico, fuggono da case,
uffici e fabbriche. Persone ormai
abituate ai terremoti: ventinove
violenti negli ultimi dieci anni e tre
solo negli ultimi tre giorni. Le coste
giapponesi più vicine si trovano a
130 chilometri, Tokio a 380. Questa
è la situazione del Giappone. Ma
soprattutto di Tokio. Ora il reattore
2 non si riesce a
raffreddarlo, e alcune
persone sono state
contaminate dalla
radioattività. Anche
cibi esportati dal
Giappone in Italia lo
sono. Quindi è anche
un problema che ci
tocca da vicino. «
solidarietà e dell’accoglienza. Secondo
il presidente regionale, usando l’articolo
20 del testo unico sull’immigrazione
si consente a queste persone
di godere di maggiore sicurezza, anche
se temporanea. La tendopoli di
Manduria sta diventando sempre più
un qualcosa che non sarà provvisorio.
Secondo voci non ufficiali sarebbe
stato stipulato un contratto per servizi
di pulizia per sei mesi. Attualmente si
contano 1350 persone presenti nella
tendopoli, quindi 250 in meno del 2
aprile. Ciò significa che molti stanno
lottando per raggiungere la serenità. ■
Se volete proporre un articolo per questa rubrica, inviate il materiale
all’indirizzo email roberto.traetta@ilresto.tv
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
75

Sport
Classifica
Latina 58
Trapani 55 (-1)
Milazzo 53
Avellino 46
Neapolis M. 45
Aversa N. 44
Matera 33 (-1)
Melfi 30 (-5)
Isola Liri 29
Pomezia 28 (-16)
Campobasso 28 (-2)
Vigor Lamezia 27
Fondi 27
Brindisi 24 (-4)
Vibonese 17 (-1)
Catanzaro 5 (-7)
Risultati 27 a giornata
Aversa N. – Vibonese 1-0
Brindisi – Milazzo 0-3
Campobasso – Catanzaro 3-1
Isola Liri – Melfi 0-2
Pomezia - Matera 0-0
Neapolis M. - Latina 0-2
Trapani – Fondi 4-1
Vigor L, – Avellino 1-2
Programma 28° giornata
(Sabato 23 aprile 2011)
Avellino – Trapani
Catanzaro – Isola Liri
Fondi - Campobasso
Latina – Brindisi
Matera - Aversa Normanna
Melfi – Neapolis M
Milazzo - Vigor Lamezia
Vibonese – Pomezia
76 | iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
Ormai l’unico interesse è
per la prossima (eventuale…) stagione
Il Matera in attesa di essere…
Benedetto
[di Luigi Mazzoccoli]
► MATERA - Almeno si è interrotta la
serie negativa. Il Matera infatti non conquistava
punti in trasferta dal 30 gennaio
scorso, quando vinse sul campo
del Fondi. Il pareggio a Pomezia è stato
tutto sommato meritato, sebbene conquistato
anche con un pizzico di fortuna,
grazie alla doppia prodezza di Musacco
che ha neutralizzato un calcio di
rigore a pochi minuti dalla fine. Questo
sabato (eccezionalmente per le festività
pasquali) si attende il ritorno alla vittoria,
che in casa manca invece da due
mesi (1-0 al Catanzaro il 20 febbraio):
al XXI Settembre-Franco Salerno arriva
l’Aversa. Ma ormai ciò che succede in
campo da tempo non conta nulla e sembra
interessare a pochi. Il “campo principale”
è diventato infatti la sede della
società: in queste settimane del resto
si decide il futuro del calcio materano.
L’abbandono di Tosto ha evidenziato la
fragilità di una società assolutamente
non in grado di gestirsi in autonomia:
un campionato di Seconda Divisione costa
non meno di un milione di euro e ce
ne vogliono il doppio per soddisfare le
sacrosante pretese di vertice della tifoseria.
Soldi di cui non dispongono i pur
volenterosi e meritevoli Perniola, Cinnella
e Fragasso. Che però da qualche
tempo si sono meritati il sostegno di Nicola
Benedetto, provvidenziale per una
Il presidente Perniola e Nicola Benedetto alla presentazione dello sponsor
serena conclusione della stagione. Così
l’imprenditore pisticcese, dopo essere
stato socio dell’appassionato ma sfortunato
presidente Ripoli ai tempi del Materasassi
e aver sostenuto finanziariamente
il gruppo dei Pessimi Elementi
che direttamente si erano accollati la
gestione della società qualche anno fa,
da febbraio è diventato sponsor ufficiale
della squadra col suo Palazzo Gattini:
“L’ho fatto perché ne ho sentito il dovere
– aveva detto in quell’occasione - questa
città mi ha dato tanto e io continuerò
a ricambiare finché ne avrò i mezzi e le
forze. E poi mi ha colpito molto l’atteggiamento
del presidente Perniola: era in
grave difficoltà ma non ha mai perso
l’entusiasmo e soprattutto la calma. Il
merito di questa operazione è tutto suo”.
“Non escludo un mio diretto coinvolgimento
nella società – aveva poi risposto
a precisa domanda – l’ho già fatto
in passato e poi sono appassionato di
calcio e amo questa città e tutto il suo
territorio (già sostiene infatti anche il
Pisticci calcio e la Cestistica Bernalda,
ndr). Certo in quel caso l’impegno sarebbe
più gravoso perché farei investimenti
importanti per puntare decisamente
a vincere il campionato!”. E la
città non aspetta altro. Del resto è Pasqua,
questo è il momento migliore perché
il Matera sia…Benedetto. ■

[di Antonella Terranova]
► ALTAMURA - Altamura festeggia,
in uno dei suoi mesi più belli,
tre giornate speciali dedicate allo
sport, che è anche benessere e integrazione.
Prediletta è l’atletica leggera,
con atleti davvero speciali,
quanto le tre manifestazioni. Motivati
a vincere, nello sport e nella
vita, i diversamente abili del territorio
di Altamura e Acquaviva delle
Fonti. Lo hanno detto in sala consiliare,
alla presenza del sindaco Mario
Stacca, dell’assessore allo Sport
e alla Cultura, Giovanni Saponaro
e davanti ad una platea numerosa,
che vantava nelle prime file anche
Murgia Basket ai play-off
[di Vito Silletti]
SANTERAMO - Continua
a vincere la squadra
di basket “Edil Balda
Santeramo”. Questa volta,
per l’ultima giornata di
campionato, si impone sul
campo dell’Invicta Brindisi
per 90-69 e così conquista
matematicamente il
quarto posto in classifica
e quindi una buona
posizione in vista dei playoff
della serie C regionale.
Ironia della sorte, nella
griglia dei quarti di
finale la Edil troverà
proprio l’Invicta Brindisi
che si è classificata
al settimo posto.
L’andamento dell’incontro
è stato un crescendo per la
squadra murgiana come lo
si può evincere dai parziali
dei vari tempi: 19-20; 36-
40; 52-64; 69-90. Top
scorer santermano è stato
Dukanovic con 26 punti.
E così in casa Murgia
Basket si festeggia
per aver raggiunto un
Una sfida per la vittoria nello sport e nella vita
Aperti ad Altamura gli
Special Olympics
esperti tecnici di sport e salute.
Il 19 aprile ad Altamura, il 28 e il 29
aprile ad Acquaviva, sedi dell’Apo
da ormai undici anni (associazione
polisportiva Olimpihà), rappresentate
in tutto e per tutto dalla sua
presidente Ketty Lorusso e da valide
rappresentanti.
A detta dello psicologo Giovanni Pisculli
“lo sport è l’evoluzione della
terapia”, quella classica terapia
in compresse che si somministra
in idonee cliniche di riabilitazione
psichiatrica. E con la terapia non
assicuri la scomparsa della patologia,
ma la cura della stessa. Cura è
sinonimo di “prendersi cura” e un
team specializzato, composto da diverse
figure, tutte molto valide, si
prende cura di questi atleti. Se si
fa sport, anche la nostra mente ne
trae giovamento.
A testimoniare quanto sia importante
lo sport, quanto siano terapeutiche
e positive la corsa campestre
o il tiro con l’arco o il salto
in lungo, è l’atleta diversamente
abile Annamaria Distinto che, nel
2010, alle Special Olympics di Monza
è stata insignita di una medaglia
d’oro al merito sportivo. “Il solo fat-
obiettivo non previsto
all’inizio dell’anno,
visto che si puntava
alla salvezza.
Ora non resta alla squadra
che riposarsi in previsione
del primo incontro play-off
che si terrà il 1° maggio.
Intanto in questi
giorni si svolgerà il 1°
Memorial, dedicato a
Lello Petruzzelli, torneo
riservato alla categoria
Under 17, presso il
PalaVitulli di Santeramo. «
Sport
to di essere arrivata lì – dice emozionata
- mi riempiva di gioia. Quando
poi, incredula, sono salita sul primo
gradino del podio, la mia mente è volata
al settimo cielo”. E non è l’unica
a pensarla così e a fare dello sport
una delle valide ragioni per non arrendersi.
Domenica Casamassima,
del mondo Auxilium ma anche rappresentante
dell’Apo, vuole a tutti i
costi che Altamura accolga le prossime
Special Olympics: “Non è più
un paese – dice a gran voce – è una
realtà cittadina di 70mila abitanti e
ha tutte le carte in regola per poter
ospitare le prossime olimpiadi”. Un
bel sogno che merita strutture, piste
campestri adeguate, che merita
preparazione e rinnovamento. Ma
a detta del sindaco, vicino nel sostenere
lo “sport speciale”, manifestazioni
del genere avranno la giusta
ricompensa.
L’assemblea è sciolta con il giuramento
dell’atleta Special Olympics:
“Che io possa vincere, ma se non dovessi
riuscirci, che io possa tentare
con tutte le mie forze”. E dopo questa
dose di ottimismo e di tenacia, la
parata in corso Federico II di Svevia
con l’accensione del tripode. ■
| iL RESTO settimanale | 23 aprile 2011
77

Grafi ca e concept Gianfranco Traetta
L'importanza di avere fondamenta solide
PRODUZIONE CONGLOMERATO CEMENTIZIO
sede legale
via Ugo San Foscolo, Remo, 334
70022 Altamura (Bari)
tel. 080 3149200
sede operativa
via P. Colletta km 1,800
70022 Altamura (Ba)
sede operativa di Bari
via dei Fiordalisi km 0,800
70126 Modugno (Ba)