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Dina Dore morta nel cofano dellì'auto!! - Ivan Liggi

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Il Sardegna<br />

2 28 Marzo 2008<br />

lfattodelgiorno<br />

Barbagianera<br />

Elisabetta ora orfana<br />

<strong>Dina</strong><strong>Dore</strong> avevaannie<br />

unafiglia,lisabetta,diotto<br />

mesi.Lavorava colmarito<br />

dentistamaavevasmesso<br />

conlanascitadellabimba.<br />

a giornata. Solo dopo seiore la polizia ha apertoilbagagliaio.ccisaprima odeceduta per soffocamento?<br />

ust aai iall taia<br />

ia mta l a llaut<br />

La bimbainlacrime,l'allarme del marito, postidiblocco<br />

in tutta la Sardegna. lagiovane madreera <strong>nel</strong> garage<br />

arco ostallino<br />

inviatoaGavoi<br />

■ Sei ore eunquarto <strong>nel</strong> bagagliaio.<br />

Mentre investigatori,<br />

magistrati, poliziotti elaScientifica<br />

giravano attorno alla Punto<br />

rossa della famiglia Rocca<br />

ferma <strong>nel</strong> garage aperto verso<br />

via Sant'Antioco, periferia ma<br />

micatantodelpaese.Ipotesi,attese<br />

di telefonate con riscatto.<br />

Indagini. Mascherine per congelare<br />

la scena del delitto di Gavoi.<br />

Sì, ma di quale delitto?Perché<br />

sembrava unsequestro, la<br />

scomparsa di <strong>Dina</strong> <strong>Dore</strong>, 37 anni,<br />

dissolta <strong>nel</strong> garagedicasa lasciando<br />

macchina, tracce di<br />

sangue, borsa cellulare euna<br />

bimba di otto mesi, Elisabetta,<br />

là <strong>nel</strong> passeggino apiangere<br />

dalle 18,30, ora presunta del<br />

rientro acasa, fino alle 20,45,<br />

quando papà Francesco Rocca<br />

(dentista edirigente di An) torna,<br />

non trovalamoglie edàl'allarme.<br />

Pensando che un gruppo,<br />

forse tre persone, l'abbia<br />

portata via.<br />

SE un rapimento, agli<br />

inquirenti. Eanche alla famiglia.<br />

Il suocero della vittima, Tonino<br />

Rocca (77anni, ex sindaco)<br />

negli anni '70sfuggì due volte ai<br />

ladri d'uomini. Eforse all'origine<br />

voleva esserlo, un prelievo.<br />

Invece, alle tre del mattino, era<br />

già omicidio. Perché quando<br />

qualcuno finalmente solleva il<br />

portellone, ecco il corpo. Profonda<br />

ferita da corpo contundente<br />

tra lafronte elatempia<br />

destra. Colpo secco e<strong>morta</strong>le,<br />

secondo fonti della Questura<br />

nuorese. No, diquel taglio non<br />

si muore, èlatesi di altri inquirenti.Saràl'autopsia,fissataper<br />

oggi dal piemme Danilo Tronci,<br />

achiarire come è<strong>morta</strong> <strong>Dina</strong><br />

<strong>Dore</strong>. Esoprattutto quando. Se<br />

prima dell'arrivo dei poliziotti<br />

del commissariato di Gavoi, o<br />

mentre si armeggiava attorno<br />

3 La ara conilcadavere di ina ore<br />

olore, raia esgomento<br />

il aese siciede erc<br />

elve, sono elve<br />

■■ Un pellegrinaggio di ore.<br />

Parenti eamici, <strong>nel</strong>la casa di<br />

via Sant'Antioco, aGavoi. Lacrime<br />

einterrogativi. Francesco<br />

Roccaricevetutti,<br />

mentreilpadreTonino fa da<br />

gentile eaddoloratofiltro<br />

conl'invasione dei giornalisti.<br />

«Belve, sono belve», è<br />

l'unicafrase che l'uomo,77<br />

anni, dedicaagli assassini.<br />

Lui stesso, negli anni '70, rischio<br />

due voltediessere<br />

portatovia. Si lascia sfuggire<br />

un «troppo tempo prima<br />

di aprireilbagagliaio,troppo<br />

tempo.Certo, le indagini sono<br />

complesse, ma...». Poiperò<br />

l'anziano medicoprecisa?<br />

«Salvarla? No... troppo profonda<br />

quella ferita». Quindi,<br />

achi gli domanda se confida<br />

<strong>nel</strong>la giustizia, risponde:<br />

«Non èfacile scoprirechi è<br />

stato... gli uomini ci sono,la<br />

tecnologia anche,speriamo<br />

che si riescaasapere... Noi<br />

ne abbiamo viste tante, -<br />

conclude il suocerodella vittima<br />

-maquestanon so se<br />

riusciremo asuperarla».<br />

La uesturanegaogni addebitomaèsottoaccusa<br />

Si parla di trerapitori, non si escludono per altrepiste<br />

alla Punto, dopo aver condotto<br />

la piccola Elisabettaacasa della<br />

sorelladellamamma.Ladonna,<br />

mogliediundentistaconstudio<br />

aOristano eNuoro (dove lavorava<br />

anche aBadu' eCarros),<br />

eraavvolta <strong>nel</strong>lo scotch. Fino alla<br />

bocca, su tutto il corpo. Scotch<br />

largotre dita. secondo gli inquirenti,<br />

ibanditi -forse tre -<br />

hanno seguito <strong>Dina</strong> mentre, dopo<br />

le 18, tornava acasa dall'abitazione<br />

della mamma, dove<br />

erasolitatrascorrerelegiornate<br />

insieme alla bimba, da quando -<br />

dopo il parto -aveva lasciato il<br />

lavoro che svolgevacol marito. I<br />

rapitori sarebbero entrati <strong>nel</strong><br />

garagesubitodopocheladonna<br />

ha messo giù la figlia (trovata<br />

<strong>nel</strong>passegginoaccantoallaruota<br />

posteriore destra della Punto).<br />

Poi lacolluttazione, forse<br />

NS<br />

subitolaferitaallatesta.Quindi<br />

<strong>Dina</strong> <strong>Dore</strong>, che aquel punto è<br />

ancora viva, viene portata sanguinanteinuncorridoiochedal<br />

garage (inglobato <strong>nel</strong> fabbricato<br />

di tre piani) conduce all'abitazione.<br />

Qui viene avvolta <strong>nel</strong><br />

nastro, quasi completamente,<br />

gli inquirenti non dicono se potesse<br />

respirare. Ma forse sì, se<br />

intendevano rapirla. Poiperò, a<br />

cose fatte, con la donna in bagagliaio,<br />

irapitori fuggono, forse<br />

disturbati, danneggiando la<br />

serranda elettrica, poi trovata<br />

guasta. Di loro, nessuna traccia.<br />

Poi, poco prima delle 21, torna il<br />

marito. Nonlatrovaechiama il<br />

padre Tonino («eravamo pronti<br />

atrattare», dirà poi). Poiirilievi<br />

<strong>nel</strong> garage, fino quando ipoliziotti<br />

aprono il bagagliaio: sono<br />

le tre edentro c'èlanotte. ■


a donna che ha sentito il ianto<br />

■■Nella foto,ilpasseggino sul<br />

quale lisabetta, ottomesi,<br />

sarebbe rimasta per oltredue<br />

ore, tral'aggressione el'arrivo<br />

del padre. La casa eilgaragesi<br />

affacciano su una strada con<br />

moltealtreabitazioni. Ma in<br />

treore solo una vicina avrebbe<br />

riferitoalla polizia di aver<br />

sentitolapiccola piangerema<br />

di non averci fattocaso. Non ci<br />

sarebberoaltri testimoni.<br />

<br />

le ore inci il coro di<br />

ina ore rimasto in<br />

ato drante in garage<br />

indagine. La piccola lisabetta sarebbe rimasta per ore algelo ma aveva leguance calde<br />

Itasselli del puzzle<br />

non si incastrano:<br />

una ridda di ipotesi<br />

tradubbi esilenzi<br />

q npaioditronchesinepotrebberoessere<br />

l'armadeldelitto. Sono<br />

statesequestrate<br />

■ AGavoi, mercoledì sera, si<br />

gelava.Elisabetta, la figlia di otto<br />

mesi di <strong>Dina</strong> <strong>Dore</strong>, viene trovata<br />

dal padre <strong>nel</strong> passeggino<br />

dentro il garage. Aperto sulla<br />

strada. La piccola, secondo gli<br />

inquirenti, avrebbe trascorso<br />

là, auna temperatura poco superiore<br />

allo zero, circa due ore e<br />

un quarto. Eppure, lo zio euna<br />

ragazza che l'anno soccorsa subito<br />

dopo l'arrivo del papà, di-<br />

cono che la bimba «non era<br />

fredda, avevaleguanciotte calde».<br />

Dopo più di due ore? «La<br />

mamma la coprivasempre con<br />

la copertina appena scesa dall'auto»,<br />

sostengono lo zio Rino<br />

Zurru eilnonno Tonino Rocca.<br />

Un altro punto ancora non<br />

chiaro dell'inchiesta riguarda il<br />

tragitto di <strong>Dina</strong> <strong>Dore</strong>. Ladonna,<br />

ogni giorno, andava atrovare la<br />

madreepoitornavaattornoalle<br />

18,30 per preparare cena in attesa<br />

del marito. Le due case distano,<br />

in linea d'aria, mezzo chilometro.<br />

Ma sono visibili l'un<br />

l'altra, molto bene. Così la sera<br />

<strong>Dina</strong>, per segnalare il suo rientro,<br />

accendeva le luci di casa. La<br />

3 l garage dove avvento il delitto<br />

mamma così si tranquillizzava.<br />

Ma mercoledì le luci non si sono<br />

accese. Ma la madre non si èallarmata.<br />

Dov'era <strong>Dina</strong>? Èstata<br />

aggredita subito oèstata altrove,<br />

prima di rincasare?<br />

Poi ilquesito centrale. Mentre<br />

scattava ilpiano antisequestri,<br />

mentre ibeni dei Rocca ve-<br />

DMIS MRGI<br />

nivano bloccati, perché per ben<br />

sei ore polizia emagistratinon<br />

hanno aperto il bagagliaio?Dagliinquirenti<br />

nessuna risposta.<br />

Ma c'èaltro. Il corpo della donna<br />

viene trovatoalle tre elanotiziaviene<br />

data solo dopo le seie<br />

mezzo del mattino. Perché? Per<br />

imbarazzo? Unimbarazzo pro-<br />

Il Sardegna<br />

28 Marzo 2008<br />

3<br />

.<br />

3<br />

le ore diritardo tra la<br />

scoerta del coro ela<br />

diffsione della notizia<br />

seguito durante tutta la giornata<br />

di ieri. Con fonti investigative<br />

che parlano di «tensione» trala<br />

ProcuradiNuoro elaPolizia di<br />

Stato, con icarabinieri, solitamente<br />

coinvolti <strong>nel</strong>le indagini<br />

sui fattigravi del Nuorese, questavolta<br />

fuorigioco.<br />

Ibanditi, poi, volevano rapire<br />

ouccidere? Esel'obiettivo era<br />

un sequestro, perché un colpo<br />

tanto violento alla testa della<br />

vittima,unaferitacheilsuocero<br />

(medico) Tonino Rocca definisce«dacorpocontundente,così<br />

profonda in una donna così fragile».<br />

Colpo inferto con una violenza<br />

tale che un investigatore<br />

parla di persone «alterate», forse<br />

da droghe pesanti. Ipotesi.<br />

Come quella, però più concreta,<br />

che la ferita sia frutto di un piccolo<br />

paio di tronchesine di<br />

Francesco Rocca, il marito della<br />

vittima: «Mio figlio le usava per<br />

fare icollari ai cani che ha in<br />

campagna», spiega il padre Tonino.<br />

La polizia le ha sequestrate.<br />

Però sono piccole edevono<br />

essere stateusate con forza, come<br />

una lama affondata <strong>nel</strong>le ossa<br />

della testa. Perché tanta violenza,<br />

per un sequestro? ■ ..

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