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Messaggio concernente la legge federale sulla ... - EJPD - admin.ch

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di Internet invece vi si oppone. In partico<strong>la</strong>re quest’ultimi interpel<strong>la</strong>ti fanno notare<br />

<strong>ch</strong>e l'IMSI-cat<strong>ch</strong>er non soltanto consente di identificare il telefono mobile di un<br />

singolo utente bensì an<strong>ch</strong>e di deviare o disturbare le comunicazioni su una rete di<br />

telefonia mobile di tutte le persone, sospette o meno, <strong>ch</strong>e si trovano nei dintorni<br />

dell’utente in questione. Vi è pure stato <strong>ch</strong>i si è interrogato sul<strong>la</strong> correttezza del<strong>la</strong><br />

c<strong>la</strong>ssificazione sistematica del<strong>la</strong> misura di sorveglianza presa in considerazione<br />

(art. 269 segg. CPP o art. 280 seg. CPP).<br />

La c<strong>la</strong>ssificazione sistematica dell’impiego di dispositivi tecnici quali gli IMSIcat<strong>ch</strong>er<br />

tiene conto di quanto ri<strong>ch</strong>iesto al numero 2 delle mozioni S<strong>ch</strong>mid-Federer<br />

10.3831 (Revisione del<strong>la</strong> LSCPT), Ei<strong>ch</strong>enberger 10.3876 (Revisione del<strong>la</strong> LSCPT) e<br />

(von Rotz) S<strong>ch</strong>wander 10.3877 (Revisione del<strong>la</strong> LSCPT) secondo cui nessun aspetto<br />

inerente al perseguimento penale deve figurare nel<strong>la</strong> LSCPT. Nell’ottica del<strong>la</strong> sistematica,<br />

l’utilizzazione di dispositivi tecnici del tipo IMSI-cat<strong>ch</strong>er è retta esclusivamente<br />

dagli articoli 269 segg. CPP, e non dagli articoli 280 seg. CPP. Attualmente<br />

l’impiego di tali metodi di sorveglianza non ri<strong>ch</strong>iede né <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione di un<br />

fornitore di servizi di telecomunicazione né un intervento partico<strong>la</strong>re del Servizio in<br />

re<strong>la</strong>zione con l’utilizzazione di siffatti dispositivi di sorveglianza (nessun ordine di<br />

sorveglianza gli deve dunque pervenire). Tuttavia si tratta di ottenere dati del traffico<br />

delle telecomunicazioni, motivo per cui tale disposizione deve figurare nel<strong>la</strong> sede<br />

summenzionata75 Tale metodo di sorveglianza va in partico<strong>la</strong>re distinto dal<strong>la</strong> sorveglianza volta a<br />

ottenere dai fornitori di servizi di telecomunicazione i dati re<strong>la</strong>tivi alle <strong>ch</strong>iamate di<br />

telefonia mobile transitate, in un determinato <strong>la</strong>sso di tempo, attraverso le loro<br />

antenne, <strong>ch</strong>e coprono un luogo delimitato da determinate coordinate geografi<strong>ch</strong>e e<br />

<strong>ch</strong>e possono dunque servire a localizzare un telefono cellu<strong>la</strong>re e <strong>la</strong> persona <strong>ch</strong>e lo<br />

utilizza. Occorre precisare <strong>ch</strong>e gli articoli 269–279 CPP si applicano all’impiego di<br />

dispositivi tecnici di sorveglianza ai sensi dell’articolo 269 bis .<br />

CPP, se questa norma<br />

non stabilisce altrimenti. Ciò implica segnatamente <strong>ch</strong>e l’impiego di un cosiddetto<br />

IMSI-cat<strong>ch</strong>er ordinato dal pubblico ministero sottostà all'approvazione del giudice<br />

dei provvedimenti coercitivi.<br />

Dal<strong>la</strong> lettera a risulta dunque <strong>ch</strong>e i reati per i quali entra in linea di conto una sorveglianza<br />

del traffico delle telecomunicazioni mediante dispositivi tecnici quali gli<br />

IMSI-cat<strong>ch</strong>er sono i medesimi per i quali è possibile ricorrere a una sorveglianza di<br />

tipo tradizionale ai sensi dell’articolo 269 CPP.<br />

La lettera b prevede <strong>ch</strong>e il ricorso a dispositivi tecnici quali gli IMSI-cat<strong>ch</strong>er, tenuto<br />

conto delle loro caratteristi<strong>ch</strong>e tecni<strong>ch</strong>e e visto <strong>ch</strong>e sono in grado di interferire con le<br />

telecomunicazioni, costituisce un metodo di sorveglianza sussidiario. L’impiego di<br />

siffatti dispositivi deve limitarsi a colmare le <strong>la</strong>cune esistenti attualmente<br />

nell’ambito dei metodi tradizionali di sorveglianza; infatti tali dispositivi non sono<br />

destinati a rimpiazzare i metodi attualmente in uso per sorvegliare il traffico delle<br />

telecomunicazioni ai sensi dell’articolo 269 CPP76. Considerato <strong>ch</strong>e tali dispostivi possono interferire con le telecomunicazioni, <strong>la</strong><br />

lettera c prevede <strong>ch</strong>e un loro impiego è ammesso soltanto previa autorizzazione<br />

dell'Ufficio <strong>federale</strong> delle comunicazioni (UFCOM) – e non del giudice dei provve-<br />

75 Sophie de Saussure, op. cit., n. 16, 20 e 41−44 ; di diverso parere Sylvain Métille, op. cit.,<br />

n. 26 e 40.<br />

76 Sophie de Saussure, op. cit., n. 72.<br />

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