Messaggio concernente la legge federale sulla ... - EJPD - admin.ch
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giudice dei provvedimenti coercitivi (o del Tribunale militare di cassazione); a una<br />
sorveglianza non autorizzata è posto immediatamente fine e i dati raccolti sono<br />
distrutti (art. 277 CPP).<br />
Le persone obbligate a col<strong>la</strong>borare in virtù del<strong>la</strong> LSCPT (art. 2) sono interessate<br />
soltanto in modo indiretto da tali questioni di procedura penale, nel<strong>la</strong> misura in cui<br />
devono eseguire o tollerare una sorveglianza. La LSCPT non deve quindi affrontare<br />
questioni di procedura penale ma deve garantire l’attuazione tecnica delle sorveglianze<br />
ammissibili sotto il profilo del<strong>la</strong> procedura penale (fatte salve <strong>la</strong> ricerca in<br />
caso d’emergenza e <strong>la</strong> ricerca di condannati). I rimedi giuridici delle persone assoggettate<br />
<strong>ch</strong>e entrano nel campo d’applicazione del<strong>la</strong> LSCPT vanno disciplinati in<br />
questa sede soltanto in re<strong>la</strong>zione con il citato aspetto tecnico e di diritto amministrativo.<br />
Questa concezione rispec<strong>ch</strong>ia l’opinione del<strong>la</strong> dottrina e del<strong>la</strong> giurisprudenza69. Le persone <strong>ch</strong>e entrano nel campo d’applicazione del<strong>la</strong> LSCPT non possono fare<br />
valere censure concernenti <strong>la</strong> procedura penale nell’ambito di un ricorso di diritto<br />
amministrativo. L’ammissione del ricorso di diritto amministrativo di un fornitore di<br />
servizi di telecomunicazione non può quindi avere per conseguenza l’annul<strong>la</strong>mento<br />
di una sorveglianza approvata dal giudice dei provvedimenti coercitivi ma può avere<br />
per so<strong>la</strong> conseguenza il fatto <strong>ch</strong>e il fornitore non sia tenuto di eseguire esso stesso <strong>la</strong><br />
sorveglianza se non è in grado di farlo per motivi tecnici o organizzativi. Il fornitore<br />
è tuttavia obbligato a tollerare <strong>la</strong> sorveglianza eseguita dal Servizio o da un terzo<br />
(art. 26 cpv. 2) e a sostenere il Servizio nell’ambito dell’esecuzione (art. 32 cpv. 2).<br />
An<strong>ch</strong>e le spese possono essere oggetto di un ricorso di diritto amministrativo (cfr. il<br />
commento dell’art. 38).<br />
È ragionevole operare una <strong>ch</strong>iara distinzione tra <strong>la</strong> CPP e <strong>la</strong> LSCPT, poi<strong>ch</strong>é questi<br />
due testi di <strong>legge</strong> – come spiegato sopra – hanno destinatari diversi e cercano di<br />
disciplinare oggetti diversi (cfr. an<strong>ch</strong>e il commento dell’art. 31). Il fatto <strong>ch</strong>e i settori<br />
normativi siano distinti si ripercuote an<strong>ch</strong>e sui rimedi giuridici. La dualità dei rimedi<br />
giuridici è quindi una conseguenza del<strong>la</strong> separazione tra il diritto amministrativo<br />
(LSCPT) e <strong>la</strong> procedura penale (CPP) <strong>la</strong> qual cosa corrisponde an<strong>ch</strong>e all’esigenza<br />
espressa nel numero 2 delle mozioni S<strong>ch</strong>mid-Federer 10.3831 (Revisione del<strong>la</strong><br />
LSCPT), Ei<strong>ch</strong>enberger 10.3876 (Revisione del<strong>la</strong> LSCPT) e (von Rotz) S<strong>ch</strong>wander<br />
10.3877 (Revisione del<strong>la</strong> LSCPT).<br />
Tenuto conto di quanto precede, il capoverso 1 riguarda unicamente i rimedi giuridici<br />
contro le decisioni del Servizio <strong>ch</strong>e possono adire le persone obbligate a col<strong>la</strong>borare<br />
(art. 2) e le autorità <strong>ch</strong>e devono versare emolumenti al Servizio.<br />
La LSCPT vigente non contiene disposizioni sui rimedi giuridici messi a disposizione<br />
delle persone obbligate a col<strong>la</strong>borare contro le decisioni del Servizio, in generale<br />
(p. es. in materia d’indennità), e in partico<strong>la</strong>re contro le decisioni di quest’ultimo di<br />
far eseguire una sorveglianza fondata su un ordine di sorveglianza di un’autorità<br />
competente. Soltanto l’articolo 32 OSCPT vigente riconosce il diritto di queste<br />
persone di ricorrere contro una decisione del Servizio di far eseguire una sorveglianza.<br />
Nell’ambito di un tale ricorso, queste persone non possono però – come spiegato<br />
sopra – far valere questioni di natura tecnica o organizzativa legate all’esecuzione di<br />
69 Thomas Hansjakob, op. cit. (nota 11), n. 3 ad art. 32 OSCPT; DTF 130 II 249, consid.<br />
2.2.2 e 2.2.3. Vedi an<strong>ch</strong>e DTAF 2009/46, consid. 3.1.3, 3.2, 3.3 (non entrata in materia<br />
sul<strong>la</strong> censura del fornitore di servizi di telecomunicazione, secondo cui i diritti del sorvegliato<br />
sarebbero stati vio<strong>la</strong>ti senza <strong>ch</strong>e vi fosse una base legale).<br />
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