Messaggio concernente la legge federale sulla ... - EJPD - admin.ch
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effetti, a differenza di una sorveglianza in tempo reale, in questo caso vengono<br />
sequestrati presso il fornitore dati di comunicazione già esistenti <strong>ch</strong>e riguardano un<br />
sorvegliato. Tale deposito costituisce un caso speciale, poi<strong>ch</strong>é questi dati fanno parte<br />
del contenuto del<strong>la</strong> comunicazione. Per attribuire correttamente, sotto il profilo<br />
materiale e giuridico, l’informazione intercettata (in tempo reale), è necessario<br />
disporre di più ampie informazioni come i dati secondari (quante volte <strong>la</strong> persona ha<br />
consultato un dato sito Internet, in quali momenti ecc.). Quanto ha detto una persona<br />
è importante ma altrettanto lo è sapere quando lo ha detto e a <strong>ch</strong>i. Per loro natura<br />
queste informazioni si trovano in possesso dei fornitori di servizi di telecomunicazione,<br />
ragione per cui, a seconda del tipo di fornitore (cfr. art. 2), possono essere<br />
obbligati a conservarli o a fornirli nel<strong>la</strong> misura in cui ne dispongono; altre informazioni<br />
ancora vanno fornite all’occorrenza al perseguimento penale.<br />
L’obbligo di deposito non è una novità bensì figura già tra le regole del<strong>la</strong> procedura<br />
penale c<strong>la</strong>ssica (art. 263 segg. CP). In considerazione del<strong>la</strong> stretta connessione tra<br />
questi dati e il contenuto di una comunicazione, del fatto <strong>ch</strong>e tali dati sono ottenuti<br />
presso i fornitori di cui all’articolo 2 e <strong>ch</strong>e questi ultimi sono in parte tenuti a conservare<br />
i dati secondari, è materialmente corretto disciplinare nel<strong>la</strong> LSCPT questo<br />
partico<strong>la</strong>re tipo di sequestro dotandolo di una base nell’ambito del<strong>la</strong> legis<strong>la</strong>zione<br />
speciale (p. es. art. 21, 22, 27 cpv. 2, 28 cpv. 2).<br />
Le spiegazioni precedenti valgono in generale per il deposito dei dati secondari (cfr.<br />
art. 8 lett. b, art. 19 cpv. 1 lett. b e art. 26 cpv. 1 lett. b); valgono, per esempio, an<strong>ch</strong>e<br />
per le informazioni necessarie a identificare gli autori di reati su Internet, <strong>ch</strong>e potrebbero<br />
essere ottenute presso un fornitore di servizi «cloud» (cfr. art. 22). Dal<br />
punto di vista giuridico, il fatto di disciplinare questi obblighi di deposito speciali<br />
nel<strong>la</strong> LSCPT presenta inoltre il vantaggio di aumentare le esigenze da soddisfare per<br />
ottenere le informazioni desiderate. Un ordine di sequestro (vale a dire un ordine di<br />
sorveglianza) deve imperativamente essere approvato dal giudice dei provvedimenti<br />
coercitivi (art. 269 in re<strong>la</strong>zione con l’art. 272 CPP), <strong>la</strong> qual cosa consolida <strong>la</strong> protezione<br />
giuridica dell’imputato. Nel caso del sequestro c<strong>la</strong>ssico ai sensi<br />
dell’articolo 263 CPP, ciò non è necessario e il giudice (dei provvedimenti coercitivi)<br />
interviene soltanto nell’ambito dell’apposizione dei sigilli (o nell’ambito di una<br />
domanda di dissigil<strong>la</strong>mento [cfr. art. 248 CPP]) 53.<br />
Il Consiglio <strong>federale</strong> può arrivare al<strong>la</strong> conclusione <strong>ch</strong>e <strong>la</strong> normativa secondo i capoversi<br />
1 e 2 non è sufficiente per consentire una sorveglianza adeguata. Per questo<br />
motivo il capoverso 3 gli permette di conferire a queste persone obblighi supplementari<br />
rispetto a quelli previsti nel<strong>la</strong> disposizione citata, sul modello di quelle <strong>ch</strong>e<br />
devono in linea di massima rispettare i fornitori di servizi di telecomunicazione. Il<br />
Consiglio <strong>federale</strong> potrà così prescrivere a queste persone obblighi <strong>ch</strong>e ri<strong>ch</strong>iedono da<br />
parte loro preparativi attivi, in opposizione ai semplici obblighi di cui ai capoversi 1<br />
e 2. In questo contesto molto tecnico e in costante evoluzione, non è possibile formu<strong>la</strong>re<br />
una rego<strong>la</strong> più precisa. Questa norma contiene inoltre criteri restrittivi <strong>ch</strong>e<br />
possono essere concretizzati. È dunque ammissibile. Essa si giustifica in partico<strong>la</strong>re<br />
visto <strong>ch</strong>e riguarda un settore tecnico in rapida evoluzione, segnatamente per quanto<br />
concerne gli attori coinvolti e i servizi proposti. Ciò rende necessario adeguare<br />
rapidamente <strong>la</strong> legis<strong>la</strong>zione in funzione dei nuovi bisogni in materia di sorveglianza.<br />
La nozione di necessità contenuta in questa norma fa riferimento a situazioni ripetu-<br />
53 Cfr. an<strong>ch</strong>e Marc Jean-Ri<strong>ch</strong>ard-dit-Bressel in: Niggli/Heer/Wiprä<strong>ch</strong>tiger (ed.), Basler<br />
Kommentar, S<strong>ch</strong>weizeris<strong>ch</strong>e Strafprozessordnung, Basilea 2011, n. 20 ad art. 269 CPP.<br />
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