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Novembre - Divina Misericordia a cura di Pasquale Cammara

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22. Quanto è grande la maestà <strong>di</strong> Dio, che è adorata dagli spiriti celesti! Essi lo fanno<br />

secondo il grado <strong>di</strong> grazia delle gerarchie in cui si sud<strong>di</strong>vidono. Ho molta venerazione per<br />

l'arcangelo Michele. Nel compiere la volontà <strong>di</strong>vina, egli non ebbe davanti a sé un esempio da<br />

seguire, eppure realizzò con estrema fedeltà i desideri <strong>di</strong> Dio. Il giorno <strong>di</strong> San Michele (29<br />

settembre), scorsi questo principe celeste accanto a me. Egli mi <strong>di</strong>sse: "Il Signore mi ha<br />

or<strong>di</strong>nato <strong>di</strong> prendermi <strong>cura</strong> <strong>di</strong> te in particolare. Sappi che sei o<strong>di</strong>ata dal demonio, ma non aver<br />

paura. Chi è come Dio?". Scomparve, ma sento la sua presenza ed il suo aiuto. Mio Dio,<br />

quanta pena mi fa la gente che non crede nel soprannaturale! Ti prego, perché anch'essi<br />

vengano raggiunti dalla tua misericor<strong>di</strong>a.<br />

23. Mio Dio, hai usato la tua misericor<strong>di</strong>a anche con gli angeli, quando creasti quegli spiriti<br />

celesti e li ammettesti alla tua <strong>di</strong>vina intimità, rendendoli capaci a loro volta <strong>di</strong> un amore<br />

eterno. E quantunque tu, Signore, li abbia così generosamente dotati dello splendore della<br />

bellezza dell'amore, tu non <strong>di</strong>minuisci la pienezza che ti è propria come del resto, la loro<br />

bellezza e il loro amore nulla aggiunsero a te, poiché in te stesso tu sei tutto. Se desti ad altri<br />

<strong>di</strong> partecipare alla tua felicità, ciò è dovuto esclusivamente all'immensità della tua misericor<strong>di</strong>a.<br />

Nel momento dell'incarnazione, ti servisti dell'angelo per annunciare il tuo mistero, ma fosti tu<br />

a darvi esecuzione.<br />

24. Me<strong>di</strong>tavo sul peccato degli angeli e come fosse stata imme<strong>di</strong>ata la loro punizione. Chiesi<br />

a Gesù il perché, e la sua voce mi rispose: "A cagione della profonda conoscenza che avevano<br />

<strong>di</strong> Dio. Nessun uomo sulla terra, fosse pure un grande santo, è dotato <strong>di</strong> una capacità<br />

intellettuale quanto un angelo". Risposi con ammirazione: "Nei miei riguar<strong>di</strong> ti sei mostrato<br />

misericor<strong>di</strong>oso. Mi porti in seno alla tua misericor<strong>di</strong>a e mi perdoni sempre quando, con cuore<br />

pentito, chiedo la tua indulgenza".<br />

I demoni<br />

25. Camminavo verso la mia cella. All'improvviso, venni circondata da una quantità <strong>di</strong> esseri<br />

simili a cani neri, enormi urlanti, quasi che coi loro balzi contro <strong>di</strong> me mi volessero sbranare.<br />

Compresi che erano demoni. Uno <strong>di</strong> essi parlò ringhiando con furore: "Poiché tu questa notte ci<br />

hai sottratto molte anime pregando in favore <strong>di</strong> quei peccatori che hanno perduto la speranza,<br />

noi ti faremo a brani!". Risposi: "Sbranatemi pure, se questa è la volontà <strong>di</strong> Dio. Vuol <strong>di</strong>re che<br />

l'ho meritato; ma, esercitando la giustizia, egli non perde la misericor<strong>di</strong>a". A queste parole, i<br />

demoni ringhiarono tutti insieme: "Via, via! È con lei l'Onnipotente!". Scomparvero come la<br />

polvere, come il rumore della strada. Ripresi il cammino verso la mia cella, riflettendo<br />

sull'imperscrutabile misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong>vina. U<strong>di</strong>i la voce <strong>di</strong> Gesù: "Satana o<strong>di</strong>a ogni anima, ma per<br />

te si strugge d'una rabbia forsennata, perché strapperai molte anime all'inferno <strong>di</strong>ffondendo il<br />

culto della mia misericor<strong>di</strong>a".<br />

26. Quando Dio mette un'anima alla prova, satana ride <strong>di</strong> lei: "Ve<strong>di</strong> come Dio ti tratta.<br />

Continua pure ad essergli fedele, eccoti il premio! Ora sei in nostro potere! Dio ti ha<br />

rigettata!". Queste ultime. parole <strong>di</strong>ventano fuoco che penetra la carne, che si insinua nelle<br />

midolla delle ossa, che trafigge da parte a parte tutto l'essere. È un'agonia per l'anima. Ma<br />

l'influenza <strong>di</strong> satana giunge solo fin dove Dio glielo permette. Un giorno, una delle Madri si<br />

irritò nei miei confronti, umiliandomi a tal punto che pensai non sarei riuscita a sopportarlo. Mi<br />

gridò: "Stravagante, visionaria, isterica! Vammi fuori dai pie<strong>di</strong> e non farti veder più!". In simili<br />

occasioni, satana è sempre pronto a tirar l'acqua al suo mulino. Prese a ispirarmi pensieri<br />

d'irritazione e <strong>di</strong> scoraggiamento: "Questo guadagni ad essere sincera! Come puoi continuare<br />

se nessuno ti comprende e la verità che <strong>di</strong>ci vien stravolta?". Una voce allora risuonò dentro <strong>di</strong><br />

me all'improvviso: "Non temere, ci sono io insieme a te!". Compresi che non dovevo farmi<br />

schiacciare dal demonio e, con coraggio rinnovato, uscii dalla mia cella per affrontare nuove<br />

lotte.<br />

27. Satana vuol farmi credere che, se i superiori affermano che tutta la mia vita interiore è<br />

un'illusione, sia perfettamente inutile affliggerli oltre col ripetere le stesse cose. Mi suggerisce:<br />

"Non ti ha detto forse la madre X, che Gesù non si comunica ai miserabili pari tuo? Se tornerai

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