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Novembre - Divina Misericordia a cura di Pasquale Cammara

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Spirito <strong>di</strong> Dio ci fa percorrere; ci basti sapere che siamo amati da Dio e che lo amiamo a nostra<br />

volta. L'amore puro fa conoscere Dio e apre la nostra intelligenza a un grande numero <strong>di</strong><br />

misteri.<br />

Il para<strong>di</strong>so<br />

8. Vi<strong>di</strong> il trono dell'Agnello <strong>di</strong> Dio. Davanti al trono un grande libro, che mi fu aperto affinché<br />

lo leggessi. Era scritto col sangue e non riuscii a interpretarvi se non il nome <strong>di</strong> Gesù. Quando<br />

il libro fu tolto, u<strong>di</strong>i queste parole: "Testimonierai la mia misericor<strong>di</strong>a, che è infinita. In questo<br />

libro, sono segnate le anime che <strong>di</strong>edero un particolare culto alla mia misericor<strong>di</strong>a". Scorgendo<br />

quanto sia grande la bontà <strong>di</strong> Dio, s'impadronì <strong>di</strong> me un'immensa gioia.<br />

9. Oggi, in spirito, venni portata in para<strong>di</strong>so. Contemplai quell'inconcepibile bellezza e la<br />

felicità che ci aspetta dopo la morte. Vi<strong>di</strong> tutte le creature esaltare incessantemente la gloria <strong>di</strong><br />

Dio. Vi<strong>di</strong> quanto sia grande la felicità che da Dio si riversa su <strong>di</strong> esse, portando loro un'infinita<br />

gioia, che poi fa ritorno alla sorgente. Ogni gloria e onore provengono dal dono <strong>di</strong> una simile<br />

felicità e tutto rientra nelle profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong>vine. Le creature contemplano Dio nella sua essenza:<br />

Padre, Figlio, Spirito Santo, che esse non penetreranno mai fino all'esaurimento, perché un<br />

simile esaurimento non esiste. Adesso capisco come San Paolo potè scrivere: "Occhio non vide,<br />

orecchio non udì, né mai entrò in cuore d'uomo ciò che Dio prepara per coloro che lo amano".<br />

10. Incomparabile è la gloria che aspetta l'anima la quale, sulla terra, assomiglia a Gesù nel<br />

suo soffrire: gli assomiglierà per sempre anche nella gloria. Il Padre celeste glorificherà le<br />

nostre anime nella misura in cui scorgerà dentro <strong>di</strong> noi una rassomiglianza con suo Figlio.<br />

11. Inconcepibile è la felicità del para<strong>di</strong>so. Non la potrei descrivere neppure<br />

approssimativamente. Le anime sono penetrate dalla <strong>di</strong>vinità e ne vivono, passando da uno<br />

splendore all'altro <strong>di</strong> una luce che non cambia mai, senza per altro essere mai monotona. È<br />

una luce che sempre si rinnova, ma non subisce mutamenti. O Trinità <strong>di</strong>vina, fatti conoscere<br />

alle anime!<br />

12. O Trinità santissima, Dio eterno, ti ringrazio d'avermi fatto conoscere l'immensità e la<br />

varietà <strong>di</strong> gloria a cui pervengono le anime. Se le persone che vivono quaggiù sapessero! Se a<br />

me fosse dato <strong>di</strong> conseguire un grado in più <strong>di</strong> quella gloria, sopporterei volentieri tutti insieme<br />

i tormenti che i martiri hanno sofferto. In verità, tutte insieme queste sofferenze sembrano<br />

nulla in paragone con la gloria che ci attende nell'eternità!<br />

13. È così. Ogni cosa uscita da Dio a lui farà ritorno, tributandogli una gloria perfetta.<br />

Quando rifletto al culto che quaggiù rivolgiamo a Dio, lo trovo molto misero: è una goccia in<br />

confronto della gloria ch'egli riceve in cielo. Mio Dio, quanto sei buono accettando la mia<br />

adorazione! Quanto sei clemente, volgendomi misericor<strong>di</strong>osamente la tua faccia e facendomi<br />

conoscere che la nostra preghiera ti è gra<strong>di</strong>ta!<br />

Il purgatorio<br />

14. Una notte m'apparve l'angelo custode. Mi or<strong>di</strong>nò <strong>di</strong> seguirlo. Di colpo, mi trovai in un<br />

luogo fosco, dove scorsi un'immensa folla <strong>di</strong> anime che soffrono. Le sentti pregare con fervore,<br />

ma senza efficacia per se stesse. Noi soltanto le possiamo aiutare. Chiesi loro quale fosse il<br />

maggior tormento che soffrivano. Unanimemente mi risposero: La nostalgia <strong>di</strong> Dio! Vi<strong>di</strong> la<br />

Madonna che scendeva a visitare quelle anime. Esse la invocavano come "Stella del mare". La<br />

Madre <strong>di</strong> Dio portava loro sollievo.<br />

Uscii da quella prigione <strong>di</strong> dolore. Gesù mi <strong>di</strong>sse: "La misericor<strong>di</strong>a non lo vuole, ma lo esige<br />

la giustizia". Dopo d'allora mi trovo in un'unione più intima con le anime sofferenti in<br />

purgatorio.<br />

L'inferno

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