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Alfio: “Dietro ad uno spettacolo<br />
c’è tanto lavoro da parte di tutti noi,<br />
quest’anno, <strong>per</strong> esempio, noi uomini<br />
abbiamo contribuito anche a realizzare<br />
le scenografie. Ci siamo muniti di<br />
martello, chiodi e quant’altro e abbiamo<br />
realizzato tutto quello che occorreva<br />
<strong>per</strong> contorno alla rappresentazione.<br />
Rispetto all’anno precedente abbiamo<br />
costruito una struttura girevole che ci<br />
ha consentito di adeguare <strong>il</strong> palcoscenico<br />
più velocemente. Il nostro obiettivo<br />
è migliorare sempre e credo che<br />
quest’anno abbiamo fatto un nuovo<br />
passo in avanti”.<br />
Non sempre sul palcoscenico sono<br />
“rose e fiori”, non voglio sa<strong>per</strong>e con<br />
gli altri del gruppo <strong>per</strong>ché sarebbe<br />
antipatico,…. ma ci potete dire se ci<br />
sono mai state tra voi due incomprensioni<br />
o tensioni legate a come recitare<br />
una certa scena o cantare una certa<br />
canzone?<br />
Monica: “Tra noi due?... In continuazione!”<br />
Alfio: “Sempre in maniera amichevole...<br />
ma le discussioni proseguono<br />
anche a casa, dopo le prove!”.<br />
Monica: “È vero.. tu dovevi fare quella<br />
cosa.., quella battuta andava detta in<br />
un altro modo..., ecc. ecc. Questa comunque<br />
credo che sia la nostra forza:<br />
dirsi tutto in faccia senza problemi,<br />
sempre nel rispetto dell’altra/o, ma<br />
con la certezza che quando una cosa<br />
abbiamo deciso di farla insieme... va<br />
fatta fino in fondo!”.<br />
Come scegliete i <strong>per</strong>sonaggi da interpretare?<br />
Monica ed Alfio insieme: “Questo è<br />
compito del regista. La scelta è legata<br />
al carattere, alla forma fisica e alla capacità<br />
di fare determinate cose invece<br />
di altre. Lui vede già in noi <strong>il</strong> <strong>per</strong>sonaggio<br />
prima ancora che lo interpretiamo...<br />
e diffic<strong>il</strong>mente non ci indovina”.<br />
Per Monica: Come ti sei sentita nei<br />
panni del gatto “Buricchio”? Anche tu<br />
da sinistra: Sonia Frullini<br />
(La direttrice del manicomio) e<br />
Maurizio Maccioni (Infermiere)<br />
da sinistra: Paolo Benvenuti<br />
(Usciere comunale/matto picchiatore)<br />
e Federica Trinci<br />
(Dott.ssa ufficio igiene)<br />
PARLIAMO DI...<br />
sei propensa a dare buoni consigli?<br />
Monica: “Si... infatti quando <strong>il</strong> regista ci parlò <strong>per</strong> la prima<br />
volta di “Sussi e Biribissi”, <strong>per</strong> prima cosa dette la parte a<br />
me. Anche adesso Mario mi dice “Buricchio come va?”,<br />
<strong>per</strong>ché io sono proprio così... durante le prove.. ad Alfio, a<br />
Marco.. agli altri, era un continuo dare consigli. Ormai mi<br />
conoscono e non se la prendono più di tanto!”.<br />
Per Alfio: Cosa pensi del <strong>per</strong>sonaggio Sussi, cosa c’è di<br />
lui in te?<br />
Alfio: “Con Sussi..... ho recitato tanto! Quella <strong>per</strong>sona non<br />
sono certamente io. Caratterialmente siamo molto diversi,<br />
è stata una scelta legata all’aspetto fisico che<br />
ci voleva...”<br />
Monica: “Alfio non è così intraprendente, è<br />
un uomo molto concreto che sa tenere i piedi<br />
<strong>per</strong> terra”.<br />
Alfio: “Per arrivare ad interpretare Sussi ho<br />
dovuto studiare e provare moltissimo <strong>per</strong> adeguarmi<br />
ad un <strong>per</strong>sonaggio che è l’opposto di<br />
me. Ho lavorato molto sulla concentrazione:<br />
sul palco ho bisogno di isolarmi totalmente<br />
dall’esterno <strong>per</strong> poter entrare nel <strong>per</strong>sonaggio.<br />
Credo comunque che <strong>il</strong> problema più<br />
grosso sia stato interpretare <strong>il</strong> linguaggio e i<br />
Licia<br />
Prolifici<br />
Cencina/<br />
infermiera<br />
da sinistra: Giada Graniero (Sora Lucumona)<br />
e Benedetta Desideri (Fluida Tenerini)<br />
modi di dire che Sussi esprime in vernacolo<br />
toscano e specificatamente in fiorentino<br />
(N.d.R. Alfio è originaro di Catania). Ogni<br />
regione ha <strong>il</strong> suo accento e, come potete<br />
ben capire, non è fac<strong>il</strong>e tirar fuori proverbi<br />
o modi di dire in una lingua che non è la<br />
propria, specialmente se da questo dipende<br />
la qualità della recitazione. - devo dire che<br />
dalla sala non è sembrato un problema,<br />
<strong>per</strong>ché tutti hanno detto che sei stato bravissimo<br />
- Mi fa piacere sentirlo dire, è stata<br />
comunque dura, <strong>per</strong>ché spontaneamente le<br />
parole mi sarebbero venute fuori in altro<br />
modo”.<br />
Il dubbio più ricorrente che una <strong>per</strong>sona si<br />
pone e che magari gli impedisce di andare<br />
su un palcoscenico è quasi sempre lo stesso:<br />
“Ma io mi vergogno... come faccio a<br />
recitare davanti a tutti?” Nel vostro caso,<br />
come la mettiamo con la timidezza? Chi<br />
dei due è più spigliato?<br />
Monica: “Lui in generale è timido,.... <strong>per</strong>ò<br />
è sic<strong>il</strong>iano! - spiegati meglio! - Voglio dire<br />
che loro sono più espansivi e magari più<br />
Maggio 2012 - n. 40 - Orizzonti - 5