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Analisi di un testo poetico - Loescher Editore

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PARTE III – ESERCIZI E ATTIVITÀ PER LA VERIFICA – VOL. 4<br />

Nome Cognome Classe Data<br />

Volume 4 Sezione 3: Leopar<strong>di</strong> e la poetica della lontananza<br />

218 Parte III Esercizi e attività per la verifi ca<br />

VERSO L’ESAME<br />

<strong>Analisi</strong> <strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>testo</strong> <strong>poetico</strong> ● Scrittura documentata<br />

TIPOLOGIA A ANALISI DI UN TESTO POETICO<br />

● G. Leopar<strong>di</strong>, Sopra <strong>un</strong> bassorilievo antico sepolcrale dove <strong>un</strong>a giovane morta è rappresentata in atto <strong>di</strong> partire,<br />

accomiatandosi dai suoi. La canzone fu composta nel 1831 e fu ispirata dalla vista <strong>di</strong> <strong>un</strong> bassorilievo f<strong>un</strong>ebre, scolpito<br />

per la tomba <strong>di</strong> <strong>un</strong>a giovane fanciulla. Centrale è la riflessione sulla morte, causa d’affanno per i vivi, eroicamente affrontata<br />

invece dalla fanciulla, rappresentata sul monumento nell’atto <strong>di</strong> scendere agli Inferi.<br />

schema metrico: canzone libera.<br />

Dove vai? chi ti chiama<br />

L<strong>un</strong>ge dai cari tuoi,<br />

Bellissima donzella?<br />

Sola, peregrinando, il patrio tetto<br />

5 Sì per tempo abbandoni? a queste soglie<br />

Tornerai tu? farai tu lieti <strong>un</strong> giorno<br />

Questi ch’oggi ti son piangendo intorno?<br />

Asciutto il ciglio ed animosa in atto,<br />

Ma pur mesta sei tu. Grata la via<br />

10 O <strong>di</strong>spiacevol sia, tristo il ricetto<br />

A cui movi o giocondo,<br />

Da quel tuo grave aspetto<br />

Mal s’indovina. Ahi ahi, nè già potria<br />

Fermare io stesso in me, nè forse al mondo<br />

15 S’intese ancor, se in <strong>di</strong>sfavore al cielo<br />

Se cara esser nomata,<br />

Se misera tu debbi o fort<strong>un</strong>ata.<br />

Morte ti chiama; al cominciar del giorno<br />

L’ultimo istante. Al nido onde ti parti,<br />

20 Non tornerai. L’aspetto<br />

De’ tuoi dolci parenti<br />

Lasci per sempre. Il loco<br />

A cui movi, è sotterra:<br />

Ivi fia d’ogni tempo il tuo soggiorno.<br />

25 Forse beata sei; ma pur chi mira,<br />

Seco pensando, al tuo destin, sospira.<br />

Mai non veder la luce<br />

4. peregrinando: andando verso <strong>un</strong><br />

luogo sconosciuto e straniero.<br />

8. animosa in atto: in atteggiamento<br />

coraggioso.<br />

10. ricetto: luogo, verso cui la fanciulla<br />

è <strong>di</strong>retta.<br />

14. Fermare io stesso in me: Esserne<br />

certo io stesso.<br />

18. al cominciar del giorno: nella prima<br />

parte della tua vita.<br />

28-30. al tempo/Che reina bellezza si<br />

<strong>di</strong>spiega: quando la tua bellezza inizia-<br />

Era, credo, il miglior. Ma nata, al tempo<br />

Che reina bellezza si <strong>di</strong>spiega<br />

30 Nelle membra e nel volto,<br />

Ed incomincia il mondo<br />

Verso lei <strong>di</strong> lontano ad atterrarsi;<br />

In sul fiorir d’ogni speranza, e molto<br />

Prima che incontro alla festosa fronte<br />

35 I lùgubri suoi lampi il ver baleni;<br />

Come vapore in nuvoletta accolto<br />

Sotto forme fugaci all’orizzonte,<br />

Dileguarsi così quasi non sorta,<br />

E cangiar con gli oscuri<br />

40 Silenzi della tomba i dì futuri,<br />

Questo se all’intelletto<br />

Appar felice, invade<br />

D’alta pietade ai più costanti il petto.<br />

Madre temuta e pianta<br />

45 Dal nascer già dell’animal famiglia,<br />

Natura, illaudabil maraviglia,<br />

Che per uccider partorisci e nutri,<br />

Se danno è del mortale<br />

Immaturo perir, come il consenti<br />

50 In quei capi innocenti?<br />

Se ben, perchè f<strong>un</strong>esta,<br />

Perchè sovra ogni male,<br />

A chi si parte, a chi rimane in vita,<br />

Inconsolabil fai tal <strong>di</strong>partita?<br />

va a manifestarsi in modo regale.<br />

32. ad atterrarsi: a inchinarsi alla bellezza<br />

della giovane donna.<br />

43. ai più costanti: anche per gli uomini<br />

più razionali e meno sentimentali.<br />

Questa pagina può essere fotocopiata esclusivamente per uso <strong>di</strong>dattico. © <strong>Loescher</strong> E<strong>di</strong>tore - Torino


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Nome Cognome Classe Data<br />

55 Misera ov<strong>un</strong>que miri,<br />

Misera onde si volga, ove ricorra,<br />

Questa sensibil prole!<br />

Piacqueti che delusa<br />

Fosse ancor dalla vita<br />

60 La speme giovanil; piena d’affanni<br />

L’onda degli anni; ai mali <strong>un</strong>ico schermo<br />

La morte; e questa inevitabil segno,<br />

Questa, immutata legge<br />

Ponesti all’uman corso. Ahi perchè dopo<br />

65 Le travagliose strade, almen la meta<br />

Non ci prescriver lieta? anzi colei<br />

Che per certo futura<br />

Portiam sempre, vivendo, innanzi all’alma,<br />

Colei che i nostri danni<br />

70 Ebber solo conforto,<br />

Velar <strong>di</strong> neri panni,<br />

Cinger d’ombra sì trista,<br />

E spaventoso in vista<br />

Più d’ogni flutto <strong>di</strong>mostrarci il porto?<br />

75 Già se sventura è questo<br />

Morir che tu destini<br />

A tutti noi che senza colpa, ignari,<br />

Nè volontari al vivere abbandoni,<br />

Certo ha chi more invi<strong>di</strong>abil sorte<br />

80 A colui che la morte<br />

Sente de’ cari suoi. Che se nel vero,<br />

Com’io per fermo estimo,<br />

57. sensibil prole: i figli della natura,<br />

uomini e animali.<br />

65. travagliose strade: sono le strade<br />

della vita, fonte <strong>di</strong> affanno.<br />

68. alma: termine <strong>poetico</strong> per “anima”.<br />

78. né volontari: senza che gli uomini<br />

lo abbiano deciso.<br />

87-88. per dover egli scemo/rimaner<br />

<strong>di</strong> se stesso: al p<strong>un</strong>to da rimanere privo<br />

<strong>di</strong> <strong>un</strong>a parte <strong>di</strong> sé, ovvero dei propri cari.<br />

Il vivere è sventura,<br />

Grazia il morir, chi però mai potrebbe,<br />

85 Quel che pur si dovrebbe,<br />

Desiar de’ suoi cari il giorno estremo,<br />

Per dover egli scemo<br />

Rimaner <strong>di</strong> se stesso,<br />

Veder d’in su la soglia levar via<br />

90 La <strong>di</strong>letta persona<br />

Con chi passato avrà molt’anni insieme,<br />

E <strong>di</strong>re a quella ad<strong>di</strong>o senz’altra speme<br />

Di riscontrarla ancora<br />

Per la mondana via;<br />

95 Poi solitario abbandonato in terra,<br />

Guardando attorno, all’ore ai lochi usati<br />

Rimemorar la scorsa compagnia?<br />

Come, ahi come, o natura, il cor ti soffre<br />

Di strappar dalle braccia<br />

100 All’amico l’amico,<br />

Al fratello il fratello,<br />

La prole al genitore,<br />

All’amante l’amore: e l’<strong>un</strong>o estinto,<br />

L’altro in vita serbar? Come potesti<br />

105 Far necessario in noi<br />

Tanto dolor, che sopravviva amando<br />

Al mortale il mortal? Ma da natura<br />

Altro negli atti suoi<br />

Che nostro male o nostro ben si cura.<br />

(G. Leopar<strong>di</strong>, Canti, a cura <strong>di</strong> E. Peruzzi,<br />

Milano, Rizzoli, 1981)<br />

Comprensione<br />

1 Riassumi il contenuto informativo <strong>di</strong> ciasc<strong>un</strong>a strofa, in non più <strong>di</strong> 8 righe per strofa.<br />

96. lochi usati: sono i luoghi dove si è<br />

trascorsa la vita insieme.<br />

98. il cor ti soffre: come permetti.<br />

<strong>Analisi</strong> del <strong>testo</strong><br />

2 La canzone non è rimata in maniera regolare, ma è modulata su <strong>un</strong>a fitta trama <strong>di</strong> rime, assonanze e consonanze,<br />

tra verso e verso e all’interno dei versi stessi. In<strong>di</strong>viduane alc<strong>un</strong>e e spiega quale effetto melo<strong>di</strong>co producono.<br />

3 Come è strutturato l’incipit della canzone? A chi sono rivolti gli interrogativi della prima strofa e quale f<strong>un</strong>zione<br />

hanno?<br />

4 In<strong>di</strong>vidua le parole chiave del <strong>testo</strong>, afferenti ad alc<strong>un</strong>e aree semantiche care all’autore, come morte, infelicità,<br />

natura.<br />

5 Distingui all’interno della canzone le parti più liriche e descrittive dalle parti ragionative e filosofiche. Quale<br />

rapporto si crea tra le due componenti? Ti sembra che <strong>un</strong>a prevalga sull’altra? Motiva la tua risposta.<br />

Volume 4 – Sezione 3 Leopar<strong>di</strong> e la poetica della lontananza<br />

219<br />

PARTE III – ESERCIZI E ATTIVITÀ PER LA VERIFICA – VOL. 4


PARTE III – ESERCIZI E ATTIVITÀ PER LA VERIFICA – VOL. 4<br />

Nome Cognome Classe Data<br />

Testi a confronto<br />

6 Il tema della giovinezza stroncata da <strong>un</strong>a morte prematura ricorre costantemente nella poesia <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong>,<br />

specie nei Canti recanatesi, ed è spesso associata alla caduta delle illusioni del poeta. Cerca dei p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> contatto<br />

(tematici, lessicali e stilistici) tra la rappresentazione della morte della giovane fanciulla sconosciuta del<br />

bassorilievo sepolcrale e la morte <strong>di</strong> altre due giovani allegorie della speranza troncata in:<br />

● A Silvia<br />

● Le ricordanze<br />

Rielabora la tua analisi in <strong>un</strong> breve <strong>testo</strong> argomentativo (15-20 righe), in cui spiegherai il significato della centralità<br />

della morte nella riflessione <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong>.<br />

7 Le seconda parte della canzone ruota intorno al tema della natura: <strong>un</strong>a natura, più che matrigna, in<strong>di</strong>fferente.<br />

Confronta le riflessioni filosofiche dell’autore in questa lirica con le riflessioni sullo stesso tema fatte nei Canti<br />

(ad esempio nel Canto notturno <strong>di</strong> <strong>un</strong> pastore errante dell’Asia) e nelle Operette morali, in primis nel Dialogo<br />

della Natura e <strong>di</strong> <strong>un</strong> Islandese. Scrivi <strong>un</strong> breve <strong>testo</strong> argomentativo (20-25) righe su questo tema.<br />

TIPOLOGIA B SCRITTURA DOCUMENTATA<br />

Ambito artistico-letterario<br />

Sviluppa l’argomento scelto o in forma <strong>di</strong> “saggio breve” o <strong>di</strong> “articolo <strong>di</strong> giornale”, utilizzando i documenti e i dati che<br />

lo corredano. Dai <strong>un</strong> titolo al tuo <strong>testo</strong> e in<strong>di</strong>cane la possibile destinazione e<strong>di</strong>toriale. Non superare le 4-5 colonne <strong>di</strong><br />

l<strong>un</strong>ghezza.<br />

ARGOMENTO: IDILLIO E TENSIONE EROICA NEL «PENSIERO POETANTE» DI LEOPARDI<br />

Testo 1 G. Leopar<strong>di</strong>, La ginestra o il fiore del deserto, vv. 111-17 [† vol. 4, sez. 3, cap. 2, p. 361]<br />

La ginestra è considerato il testamento spirituale dell’autore. In questo componimento Leopar<strong>di</strong> den<strong>un</strong>cia l’assur<strong>di</strong>tà<br />

della fede umana nelle «magnifiche sorti e progressive». Il suo pessimismo è ra<strong>di</strong>cale, ma non invita a ness<strong>un</strong> ripiegamento<br />

interiore. Il canto rappresenta infatti <strong>un</strong>a esortazione all’umanità a resistere eroicamente, nonostante l’avversità<br />

della natura.<br />

Nobil natura è quella<br />

Ch’a sollevar s’ar<strong>di</strong>sce<br />

Gli occhi mortali incontra<br />

Al com<strong>un</strong> fato, e che con franca lingua,<br />

111. natura: creatura.<br />

112. s’ar<strong>di</strong>sce: ha il coraggio.<br />

Testo 2 G. Leopar<strong>di</strong>, Dialogo <strong>di</strong> Plotino e Porfirio, in Id., Operette morali, a cura <strong>di</strong> M. Fubini, Torino, <strong>Loescher</strong>, 1966<br />

Il <strong>di</strong>alogo si svolge tra il filosofo neoplatonico Plotino e il suo allievo Porfirio. Il tema del <strong>di</strong>alogo è il suici<strong>di</strong>o. Porfirio<br />

pensa al suici<strong>di</strong>o, ma il maestro Plotino lo <strong>di</strong>ssuade dal compiere <strong>un</strong> simile gesto, invitandolo piuttosto ad affrontare<br />

eroicamente il destino, per quanto infausto, che ci è toccato in sorte.<br />

220 Parte III Esercizi e attività per la verifi ca<br />

114. franca lingua: con parole schiette,<br />

sincere.<br />

Viviamo, Porfirio mio, e confortiamoci insieme:<br />

non ricusiamo <strong>di</strong> portare quella parte che il destino<br />

ci ha stabilita, dei mali della nostra specie. Sì bene<br />

atten<strong>di</strong>amo a tenerci compagnia l’<strong>un</strong> l’altro; an<strong>di</strong>amoci<br />

incoraggiando, e dando mano e soccorso<br />

scambievolmente; per compier nel miglior modo<br />

115 Nulla al ver detraendo,<br />

Confessa il mal che ci fu dato in sorte,<br />

E il basso stato e frale […]<br />

115. detraendo: togliendo.<br />

117. frale: fragile.<br />

questa fatica della vita. La quale senza alc<strong>un</strong> fallo<br />

sarà breve. E quando la morte verrà, allora non ci<br />

dorremo: e anche in quell’ultimo tempo gli amici<br />

e i compagni ci conforteranno: e ci rallegrerà il pensiero<br />

che, poi che saremo spenti, essi molte volte ci<br />

ricorderanno e ci ameranno ancora.<br />

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Nome Cognome Classe Data<br />

Testo 3 G. Leopar<strong>di</strong>, Zibaldone, 4 ottobre 1821, a cura <strong>di</strong> A. M. Moroni, Milano, Mondadori, 1983<br />

In questo passo dello Zibaldone Leopar<strong>di</strong> afferma che tra natura e ragione, tra poesia e filosofia deve esserci <strong>un</strong>a compenetrazione<br />

<strong>di</strong> intenti, <strong>un</strong> rapporto <strong>di</strong>alettico. Questo è l’<strong>un</strong>ico modo per gi<strong>un</strong>gere alla conoscenza del vero, quell’arido<br />

vero che poi Leopar<strong>di</strong> esorterà lucrezianamente, nella Ginestra, a guardare in faccia senza timore.<br />

Chi non ha o non ha mai avuto immaginazione,<br />

sentimento, capacità <strong>di</strong> entusiasmo, <strong>di</strong> eroismo,<br />

d’illusioni vive e gran<strong>di</strong>, <strong>di</strong> forti e varie passioni, chi<br />

non conosce l’immenso sistema del bello, chi non<br />

legge o non sente, o non ha mai letto o sentito i<br />

poeti, non può assolutamente essere <strong>un</strong> grande,<br />

vero e perfetto filosofo, anzi non sarà mai se non<br />

<strong>un</strong> filosofo <strong>di</strong>mezzato, <strong>di</strong> corta vista, <strong>di</strong> colpo d’occhio<br />

assai debole, <strong>di</strong> penetrazione scarsa, per <strong>di</strong>li-<br />

Testo 4 W. Binni, La nuova poetica leopar<strong>di</strong>ana, Firenze, Sansoni, 1962<br />

Nel passo proposto Binni afferma che la bellezza della poesia leopar<strong>di</strong>ana, la sua vaghezza i<strong>di</strong>llica, non potrebbero essere<br />

tali se non fossero state nutrite da <strong>un</strong>a profonda me<strong>di</strong>tazione filosofica e culturale.<br />

E infatti, se ness<strong>un</strong>o – ed io meno <strong>di</strong> ogni altro –<br />

vorrà negare la perfezione della poesia i<strong>di</strong>lliaca, il<br />

tono lirico supremo attinto dal Leopar<strong>di</strong> nella dorata<br />

maturità del periodo pisano-recanatese (da A<br />

Silvia sino al Canto notturno), occorrerà pur rendersi<br />

conto che quella poesia, nella sua limpidezza<br />

Testo 5 A. Prete, Introduzione a Il pensiero poetante. Saggio su Leopar<strong>di</strong>, Milano, Feltrinelli, 1980<br />

Il critico Antonio Prete è stato <strong>un</strong>o dei primi a riconoscere l’importanza della componente ragionativa e filosofica nella<br />

poesia leopar<strong>di</strong>ana. Una componente del resto in<strong>di</strong>spensabile, soprattutto per capire il messaggio eroico dell’ultima<br />

fase della produzione dell’autore.<br />

Il pensiero leopar<strong>di</strong>ano è pensiero della crisi: inattuale,<br />

contro lo “spirito del tempo”, <strong>di</strong>struttivo.<br />

Eppure fitto <strong>di</strong> infinite curiosità, attento alla genealogia<br />

dei saperi e alla pluralità delle pratiche linguistiche,<br />

pronto alla escursione e alla frammentazione,<br />

insomma preso nel cerchio <strong>di</strong> quel movimento <strong>di</strong><br />

Testo 6 W. Binni, La poesia eroica <strong>di</strong> Giacomo Leopar<strong>di</strong>, in «Il Ponte», <strong>di</strong>cembre 1960<br />

Nel brano proposto Binni pone l’accento sulla natura eroica del messaggio <strong>poetico</strong> leopar<strong>di</strong>ano, particolarmente evidente<br />

nell’ultima fase della produzione dell’autore.<br />

Dovrà esser ben chiaro che la sua estrema energia<br />

persuasa, la sua assolta sincerità, il suo rifiuto <strong>di</strong><br />

ogni compromesso e <strong>di</strong> ogni via facile, il coraggio<br />

sofferto con cui egli condusse sino in fondo le conseguenze<br />

del suo pensiero e le tradusse in grande<br />

poesia, fanno <strong>di</strong> lui <strong>un</strong>a delle presenze più alte, <strong>un</strong>a<br />

delle forze più eccezionali nelle nostra storia, <strong>un</strong>a<br />

fonte perenne <strong>di</strong> gioia estetica e <strong>un</strong>a severa lezione<br />

umana e, alla fine, per tutti, <strong>un</strong>o stimolo potente<br />

gente, paziente, e sottile, e <strong>di</strong>alettico matematico<br />

che possa essere; non conoscerà mai il vero, si persuaderà<br />

e proverà colla possibile evidenza cose falsissime<br />

ec. cc. Non già perché il cuore e la fantasia<br />

<strong>di</strong>cano sovente più vero della fredda ragione, come<br />

si afferma, nel che non entro a <strong>di</strong>scorrere, ma perché<br />

la stessa fred<strong>di</strong>ssima ragione ha bisogno <strong>di</strong> conoscere<br />

tutte queste cose, se vuol penetrare nel sistema<br />

della natura, e svilupparlo.<br />

luminosa e malinconica […] non avrebbe raggi<strong>un</strong>to<br />

tale perfezione se non fosse cresciuta entro <strong>un</strong>a<br />

<strong>di</strong>alettica vitale e poetica più complessa, non avrebbe<br />

raggi<strong>un</strong>to la sua purezza se non fosse stata filtrata<br />

attraverso <strong>un</strong> eccezionale tormento <strong>di</strong> pensiero e<br />

<strong>di</strong> cultura.<br />

scrittura che sa trasformare l’eru<strong>di</strong>zione in fantasia,<br />

la <strong>di</strong>sciplina in critica, la ragione in passione. Il sogno<br />

<strong>di</strong> <strong>un</strong> pensiero poetante, traccia dell’antica sapienza<br />

che non separa poesia da filosofia, respira<br />

nelle pagine dello Zibaldone.<br />

alla serietà della vita e della poesia, <strong>un</strong> profondo<br />

antidoto […] contro ogni tentazione edonistica e<br />

retorica, contro ogni conformismo e opport<strong>un</strong>ismo<br />

ideologico e morale, contro ogni elusione, per debolezza<br />

o per calcolo, del nostro supremo dovere <strong>di</strong><br />

essere risolutamente, strenuamente fedeli a noi stessi,<br />

al nostro mondo interiore, alle nostre persuasioni,<br />

ai nostri valori ideali: che è poi il senso più profondo<br />

che il Leopar<strong>di</strong> dava alla parola «eroismo».<br />

Volume 4 – Sezione 3 Leopar<strong>di</strong> e la poetica della lontananza<br />

221<br />

PARTE III – ESERCIZI E ATTIVITÀ PER LA VERIFICA – VOL. 4


PARTE III – ESERCIZI E ATTIVITÀ PER LA VERIFICA – VOL. 4<br />

Nome Cognome Classe Data<br />

Testo 7 S. Timpanaro, Classicismo e illuminismo nell’Ottocento italiano, Pisa, Nistri-Lischi, 1965 [† vol. 4, sez. 3,<br />

cap. 1, pp. 281-82]<br />

Anche Timpanaro sottolinea gli aspetti combattivi ed eroici <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong>, nel quadro <strong>di</strong> <strong>un</strong>a visione profondamente materialistica<br />

della natura e del mondo.<br />

Per il Leopar<strong>di</strong> la natura conserva anche <strong>di</strong> fronte<br />

all’uomo civilizzato tutta la sua formidabile forza<br />

logoratrice e <strong>di</strong>struttrice: perciò la lotta dell’uomo<br />

contro la natura si configura nel pensiero leopar-<br />

VERIFICHE PER LA CLASSE<br />

Quesiti a risposta chiusa ● Esercizi <strong>di</strong> completamento ● Quesiti a risposta breve ● Trattazione sintetica<br />

QUESITI A RISPOSTA CHIUSA<br />

1 Per “conversione letteraria” <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong> si intende:<br />

a il passaggio dal pessimismo storico a quello cosmico.<br />

b il passaggio dal bello della poesia al vero della filosofia.<br />

c il passaggio da <strong>un</strong>a cultura eru<strong>di</strong>ta a <strong>un</strong>a cultura basata sullo stu<strong>di</strong>o degli autori classici.<br />

2 La rivalutazione <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong> filosofo:<br />

a fu <strong>un</strong>’acquisizione tarda, tutta novecentesca, e fu dovuta soprattutto al filosofo napoletano Benedetto Croce.<br />

b è dovuta ai letterati che gravitavano nei primi anni ’20 del Novecento intorno alla rivista «La Ronda», Cardarelli<br />

in primis.<br />

c avvenne solo dopo che si era conosciuto e recepito il pensiero <strong>di</strong> filosofi moderni come Schopenhauer,<br />

Nietzsche, Benjamin, e fu accompagnata da <strong>un</strong>a netta rivalutazione delle Operette morali.<br />

3 Gli I<strong>di</strong>lli sono componimenti:<br />

a in cui è più evidente la presenza <strong>di</strong> <strong>un</strong> Io poetante, i temi sono più intimi e la presenza della natura è costante.<br />

b in cui è forte la presenza <strong>di</strong> temi <strong>di</strong> impegno civile e politico.<br />

c in cui Leopar<strong>di</strong> racconta la propria esperienza amorosa, i<strong>di</strong>lliaca app<strong>un</strong>to, verso <strong>un</strong>a donna amata che lui<br />

chiama Aspasia.<br />

4 La poesia <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong> che segna il passaggio dalla fase delle canzoni e degli i<strong>di</strong>lli alla stagione dei canti pisano-recanatesi<br />

è:<br />

a Le ricordanze.<br />

b Il passero solitario.<br />

c Il risorgimento.<br />

5 Il titolo Operette morali rimanda:<br />

a a <strong>un</strong> chiaro intento pedagogico dell’autore, che vuole educare gli uomini attraverso queste prose filosofiche.<br />

b alla volontà leopar<strong>di</strong>ana <strong>di</strong> sistemare in via definitiva e in <strong>un</strong>’opera <strong>un</strong>ica il proprio pensiero filosofico.<br />

c a <strong>un</strong> atteggiamento ironico dell’autore, che non intende dare ness<strong>un</strong>a lezione filosofica ai suoi lettori.<br />

6 La struttura dell’Infinito <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong> corrisponde a:<br />

a <strong>un</strong> componimento aperto <strong>di</strong> 15 endecasillabi sciolti.<br />

b <strong>un</strong> sonetto.<br />

c <strong>un</strong>a canzone.<br />

7 Di cosa è allegoria Nerina, la figura femminile evocata nelle Ricordanze?<br />

a della natura matrigna.<br />

b delle illusioni giovanili, precocemente troncate dalla morte.<br />

c della memoria, che consola l’uomo dagli affanni.<br />

222 Parte III Esercizi e attività per la verifi ca<br />

<strong>di</strong>ano come <strong>un</strong>a lotta <strong>di</strong>sperata, e la <strong>di</strong>struzione <strong>di</strong><br />

tutti i miti non dà luogo a <strong>un</strong>a visione ottimistica<br />

della realtà, ma ad <strong>un</strong> pessimismo lucido e combattivo.<br />

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Nome Cognome Classe Data<br />

8 Con la citazione «le magnifiche sorti e progressive» (v. 51) Leopar<strong>di</strong> ne La ginestra intende:<br />

a rendere omaggio al poeta Mamiani, cugino dell’autore, a cui il verso appartiene.<br />

b esaltare fiduciosamente il secolo XIX, epoca <strong>di</strong> progresso e modernità.<br />

c ironizzare su quanti, erroneamente, consideravano il secolo XIX <strong>un</strong>’età <strong>di</strong> progresso, che avrebbe portato la<br />

felicità per il genere umano.<br />

9 Il tema della felicità futura, che si trasforma in noia <strong>un</strong>a volta ottenuta, è particolarmente evidente ne:<br />

a Il sabato del villaggio.<br />

b La quiete dopo la tempesta.<br />

c A Silvia.<br />

10 Una delle operette morali in cui è centrale la riflessione intorno al piacere è:<br />

a Dialogo <strong>di</strong> <strong>un</strong> Ven<strong>di</strong>tore d’almanacchi e <strong>di</strong> <strong>un</strong> passeggere.<br />

b Dialogo della Natura e <strong>di</strong> <strong>un</strong> Islandese.<br />

c Dialogo <strong>di</strong> Torquato Tasso e del suo genio familiare.<br />

In<strong>di</strong>ca quali delle seguenti affermazioni sono vere o false; quin<strong>di</strong> correggi quelle errate.<br />

1 Leopar<strong>di</strong> si trovò sempre in totale sintonia con l’ambiente cattolico-liberale fiorentino, che si raccoglieva intorno<br />

alla rivista «Antologia» <strong>di</strong> Vieusseux. V F<br />

2 Leopar<strong>di</strong> espresse le sue idee intorno alla polemica <strong>di</strong> primo Ottocento tra classici e romantici nello scritto<br />

Discorso <strong>di</strong> <strong>un</strong> italiano intorno alla poesia romantica (1818). V F<br />

3 La struttura metrica delle liriche <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong> è tra<strong>di</strong>zionale, prevalgono le forme chiuse (sonetto, canzone ecc.),<br />

le strofe fisse (terzine, quartine) ed è sempre presente la rima. V F<br />

4 La Palino<strong>di</strong>a al marchese Gino Capponi fa parte delle cosiddette “canzoni sepolcrali” <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong>. V F<br />

5 L’ideazione delle Operette morali è posteriore alla cosiddetta “conversione filosofica”. V F<br />

6 Nei canti pisano-recanatesi Leopar<strong>di</strong> elimina ogni residuo <strong>di</strong> riflessione filosofica, lasciando spazio solo all’immaginazione.<br />

V F<br />

7 Le liriche del cosiddetto “ciclo <strong>di</strong> Aspasia” sono dominate dall’amore impossibile <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong> per la nobildonna<br />

fiorentina Fanny Targioni Tozzetti. V F<br />

8 Nell’operetta Dialogo <strong>di</strong> Tristano e <strong>di</strong> <strong>un</strong> amico Tristano, alter ego <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong>, sostiene che l’<strong>un</strong>ico eroismo<br />

possibile per l’uomo è la ferma accettazione della morte. V F<br />

9 Grazie alla me<strong>di</strong>tazione delle Operette morali Leopar<strong>di</strong> recupera la fede religiosa, perduta in età giovanile.<br />

V F<br />

10 Lo Zibaldone è il <strong>di</strong>ario intimo che accompagna Leopar<strong>di</strong> per tutta <strong>un</strong>a vita, dal 1817 fino al 1832. V F<br />

ESERCIZI DI COMPLETAMENTO<br />

1 Completa la tabella, in<strong>di</strong>cando per ciasc<strong>un</strong>a poesia i temi e la fase <strong>di</strong> composizione.<br />

CANTI<br />

L’infinito<br />

TEMI PRINCIPALI GENERE E/O FASE DI COMPOSIZIONE<br />

monologo tra l’io <strong>poetico</strong> e il proprio<br />

cuore<br />

ciclo <strong>di</strong> Aspasia<br />

Le ricordanze<br />

La ginestra<br />

centralità del suici<strong>di</strong>o, conflitto con la<br />

natura<br />

Volume 4 – Sezione 3 Leopar<strong>di</strong> e la poetica della lontananza<br />

223<br />

PARTE III – ESERCIZI E ATTIVITÀ PER LA VERIFICA – VOL. 4


PARTE III – ESERCIZI E ATTIVITÀ PER LA VERIFICA – VOL. 4<br />

Nome Cognome Classe Data<br />

QUESITI A RISPOSTA BREVE<br />

Rispon<strong>di</strong> alle seguenti domande, de<strong>di</strong>cando a ciasc<strong>un</strong>a 5-7 righe al massimo.<br />

1 Cosa significa la formula «pensiero poetante», coniata dal critico Antonio Prete a proposito della poesia <strong>di</strong><br />

Leopar<strong>di</strong>?<br />

2 In cosa consiste la «teoria del piacere» <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong>?<br />

3 Quali sono le liriche in cui è evidente la tensione eroica e civile <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong>? Elencale, in<strong>di</strong>candone temi e contenuti.<br />

4 Perché Leopar<strong>di</strong> intitolò la raccolta delle sue poesie Canti?<br />

5 Qual è il messaggio che Leopar<strong>di</strong> affida a <strong>un</strong>o dei suoi ultimi canti, La ginestra?<br />

6 Ricostruisci in sintesi la storia e<strong>di</strong>toriale delle Operette morali.<br />

7 Cosa significa il titolo Zibaldone e qual è la struttura <strong>di</strong> quest’opera <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong>?<br />

8 Come cambia la percezione della natura in Leopar<strong>di</strong> dagli I<strong>di</strong>lli ai canti pisano-recanatesi?<br />

9 Perché Leopar<strong>di</strong> chiama Recanati «natio borgo selvaggio»? Quale considerazione ebbe Leopar<strong>di</strong> della sua città<br />

natale?<br />

10 Qual è l’idea <strong>di</strong> morte che emerge nell’operetta Dialogo <strong>di</strong> Federico Ruysch e delle sue mummie?<br />

11 Spiega e commenta la seguente affermazione <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong>: «piacer figlio d’affanno». A quale <strong>testo</strong> leopar<strong>di</strong>ano<br />

appartiene?<br />

TRATTAZIONE SINTETICA<br />

Svolgi i seguenti sp<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> scrittura, de<strong>di</strong>cando a ciasc<strong>un</strong>o 15-20 righe.<br />

1 Illustra quali sono le caratteristiche della fase del cosiddetto “pessimismo storico”, che va dal 1816 al 1819,<br />

in<strong>di</strong>cando la poetica leopar<strong>di</strong>ana <strong>di</strong> questo periodo e le opere più rappresentative.<br />

2 Spiega in cosa consiste il cosiddetto “pessimismo cosmico” <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong>, mettendo in evidenza le riflessioni e<br />

le teorie filosofiche che determinano il passaggio dal “pessimismo storico” a quello, app<strong>un</strong>to, “cosmico”. Fai<br />

riferimento anche alle opere più rappresentative <strong>di</strong> questa seconda fase.<br />

3 Spiega in cosa consiste la «teoria del piacere» <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong>, in<strong>di</strong>cando i presupposti filosofici e le opere in cui<br />

essa è più manifesta.<br />

4 In<strong>di</strong>ca in che modo matura la riflessione filosofica e quali sono le principali <strong>di</strong>fferenze strutturali ed espressive<br />

che intercorrono tra il gruppo degli i<strong>di</strong>lli e i canti pisano-recanatesi.<br />

5 In cosa consiste per Leopar<strong>di</strong> la poetica del «vago» e dell’«indefinito» e in che modo si realizza?<br />

6 Analizza la lingua dei Canti <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong>, con particolare attenzione ai modelli, alle scelte lessicali e a quelle<br />

metriche, evidenziandone gli elementi innovativi e i legami con la tra<strong>di</strong>zione. Fai qualche esempio tratto dalle<br />

poesie stu<strong>di</strong>ate.<br />

7 Fai il p<strong>un</strong>to su <strong>un</strong> tema centrale della produzione poetica <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong>, la memoria e il ricordo, mettendo a confronto<br />

tre testi chiave dell’autore: La sera del dì <strong>di</strong> festa, A Silvia, Le ricordanze.<br />

8 In<strong>di</strong>ca quali sono i modelli e le fonti delle Operette morali e in<strong>di</strong>viduane i temi principali.<br />

9 Spiega perché Leopar<strong>di</strong> viene spesso definito il “poeta della l<strong>un</strong>a” e in<strong>di</strong>ca qual è il peso della riflessione intorno<br />

alla l<strong>un</strong>a nella produzione dell’autore. Fai riferimenti concreti ai testi letti.<br />

10 Illustra quali sono le estreme conseguenze filosofiche a cui gi<strong>un</strong>ge Leopar<strong>di</strong> con La ginestra e con le ultime<br />

Operette morali.<br />

11 Immaginazione e ragione: spiega quale ruolo assumono nella riflessione <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong> questi due elementi e<br />

quale rapporto <strong>di</strong>alettico intercorre tra essi. Fai riferimenti ai testi letti.<br />

224 Parte III Esercizi e attività per la verifi ca<br />

Questa pagina può essere fotocopiata esclusivamente per uso <strong>di</strong>dattico. © <strong>Loescher</strong> E<strong>di</strong>tore - Torino


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Nome Cognome Classe Data<br />

ATTIVITÀ INDIVIDUALI O DI GRUPPO<br />

ATTIVITÀ INDIVIDUALI<br />

1 Operare calchi<br />

Pren<strong>di</strong> a modello il Dialogo <strong>di</strong> <strong>un</strong> ven<strong>di</strong>tore d’almanacchi e <strong>di</strong> <strong>un</strong> passeggere che è riprodotto nel manuale.<br />

In<strong>di</strong>vidua la struttura del componimento, <strong>di</strong>videndo il <strong>di</strong>alogo in parti. Quin<strong>di</strong> opera <strong>un</strong> calco <strong>di</strong> questo modello,<br />

immaginando <strong>di</strong> raccontare <strong>un</strong> <strong>di</strong>alogo che si svolge in epoca contemporanea tra <strong>un</strong> negoziante che vende<br />

calendari e <strong>un</strong> uomo della strada. Il <strong>di</strong>alogo si svolge l’ultimo giorno dell’anno, in <strong>un</strong> clima festoso <strong>di</strong> attesa e<br />

<strong>di</strong> vigilia.<br />

2 Operare attualizzazioni<br />

Una delle immagini più vivide lasciate in ere<strong>di</strong>tà ai posteri della poesia leopar<strong>di</strong>ana è quella del Sabato del<br />

villaggio, il canto in cui si descrive l’atmosfera <strong>di</strong> gioia che anima la gente semplice <strong>di</strong> <strong>un</strong> villaggio campagnolo<br />

il giorno prima della festa. Immagina <strong>di</strong> trasportare quel clima <strong>di</strong> attesa ai giorni d’oggi: è ancora possibile nella<br />

nostra epoca provare la gioia ingenua, le illusioni descritte da Leopar<strong>di</strong> in quella poesia? Chi potrebbero essere<br />

oggi i semplici che attendono con speranza <strong>un</strong>a felicità futura? Quali i loro desideri?<br />

3 Operare transco<strong>di</strong>ficazioni<br />

Trasponi in forma <strong>di</strong> sceneggiatura teatrale il Dialogo <strong>di</strong> Federico Ruysch e delle sue mummie.<br />

Trasponi in forma <strong>di</strong> fumetto la figura del pastore-filosofo nel Canto notturno <strong>di</strong> <strong>un</strong> pastore errante dell’Asia.<br />

4 Scrivere recensioni<br />

Immagina che Ugo Foscolo recensisca per <strong>un</strong>a rivista politica dell’Ottocento i Canti <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong>. La recensione<br />

<strong>di</strong> Foscolo ha come argomento principale il tema delle illusioni. Scegli tu, in base alle idee letterarie e alla poetica<br />

dei due autori, recensore e recensito, se scrivere <strong>un</strong>a recensione positiva o negativa.<br />

ATTIVITÀ DI GRUPPO<br />

5 Progettare e realizzare in classe <strong>un</strong>’intervista impossibile<br />

Dopo essersi documentati sul modello dell’intervista impossibile, cercando in rete o facendosi aiutare dall’insegnante,<br />

<strong>un</strong>o o più studenti rivestiranno il ruolo <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong>, che sarà intervistato da altri studenti nei panni<br />

<strong>di</strong> giornalisti <strong>di</strong> varie testate (socio-politiche, <strong>di</strong>vulgazione scientifica, <strong>di</strong> storia, culturali ecc.). L’intervista verterà<br />

su alc<strong>un</strong>i temi in particolare:<br />

a. giornalisti <strong>di</strong> ambito socio-politico intervistano Leopar<strong>di</strong> sulle «magnifiche sorti e progressive» del XXI secolo;<br />

b. giornalisti <strong>di</strong> ambito culturale intervistano Leopar<strong>di</strong> sulla sopravvivenza del bello nell’arte e nella cultura del<br />

XXI secolo;<br />

c. giornalisti <strong>di</strong> ambito storico intervistano Leopar<strong>di</strong> sulla trage<strong>di</strong>a della Shoah del XX secolo, in relazione con<br />

il pessimismo cosmico dell’autore;<br />

d. giornalisti <strong>di</strong> ambito scientifico intervistano Leopar<strong>di</strong> sulla Natura e sui danni ambientali prodotti dal progresso<br />

nel XX e XXI secolo;<br />

e. domande impossibili verranno poste mettendo in relazione l’eruzione <strong>di</strong> <strong>un</strong> vulcano in Islanda, che nella<br />

primavera del 2010 ha bloccato il traffico aereo in tutta Europa, con la Natura matrigna del Dialogo della Natura<br />

e <strong>di</strong> <strong>un</strong> Islandese.<br />

Una volta assegnati i ruoli ciasc<strong>un</strong>o prepari in forma scritta la propria parte, dopo essersi documentato sul<br />

pensiero dell’autore e sulle attualizzazioni proposte.<br />

APPROFONDIMENTI NELLA CULTURA CONTEMPORANEA<br />

Cercando in rete è possibile realizzare ricerche e svolgere approfon<strong>di</strong>menti sull’opera e sui temi <strong>di</strong> <strong>un</strong> autore<br />

presenti nella cultura contemporanea. La ricerca può svolgersi anche in ambiti tra<strong>di</strong>zionalmente considerati<br />

“bassi”, come la musica, il cinema, il fumetti, i videoclips e i videogiochi ecc.<br />

Volume 4 – Sezione 3 Leopar<strong>di</strong> e la poetica della lontananza<br />

225<br />

PARTE III – ESERCIZI E ATTIVITÀ PER LA VERIFICA – VOL. 4


PARTE III – ESERCIZI E ATTIVITÀ PER LA VERIFICA – VOL. 4<br />

Nome Cognome Classe Data<br />

Leopar<strong>di</strong> personaggio <strong>di</strong> romanzo<br />

In Sogni <strong>di</strong> sogni lo scrittore contemporaneo Antonio Tabucchi immagina i sogni fatti da venti tra i suoi scrittori<br />

preferiti e li racconta. Tra questi figura anche Sogno <strong>di</strong> Giacomo Leopar<strong>di</strong>, poeta e l<strong>un</strong>atico, che inizia così:<br />

«Una notte dei primi <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre del 1827, nella bella città <strong>di</strong> Pisa, in via della Faggiola, dormendo fra<br />

due materassi per proteggersi dal terribile freddo che stringeva la città, Giacomo Leopar<strong>di</strong>, poeta e l<strong>un</strong>atico,<br />

fece <strong>un</strong> sogno. …».<br />

Se ne può continuare la lettura in A. Tabucchi, Sogni <strong>di</strong> sogni, Palermo, Sellerio, 1992.<br />

Michele Mari, Io venìa pien d’angoscia a rimirarti, Milano, Marsilio, 1998: nel breve romanzo – <strong>un</strong>a sorta <strong>di</strong><br />

horror fantastico a sfondo letterario, lo scrittore contemporaneo Mari immagina che il fratello <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong>,<br />

Carlo, in <strong>un</strong> <strong>di</strong>ario (scritto da Mari imitando la lingua e lo stile dell’epoca) ricostruisca l’origine dello strano<br />

rapporto <strong>di</strong> Giacomo con la L<strong>un</strong>a…<br />

Si può leggerne <strong>un</strong> assaggio nel volume 4 <strong>di</strong> Rosa fresca aulentissima, a p. 321.<br />

Collegata al libro <strong>di</strong> Mari, è possibile leggere la risposta immaginaria in cui Giacomo Leopar<strong>di</strong> polemizza, in<br />

forma <strong>di</strong> recensione, con l’immagine che viene data <strong>di</strong> lui nel romanzo <strong>di</strong> Mari: il <strong>testo</strong> è contenuto nel volume<br />

<strong>di</strong> Enzo Golino, Sottotiro. 48 Stroncature, Lecce, Manni, 2002 (reperibile con omissis in rete nel sito www.<br />

books.google.it), in cui figura anche la contro-risposta <strong>di</strong> Mari.<br />

Alessandro Zaccuri, Il signor figlio, Milano, Mondadori, 2007: lo scrittore-giornalista Zaccuri immagina <strong>un</strong>a<br />

complessa vicenda in cui Giacomo Leopar<strong>di</strong>, <strong>un</strong> po’ come <strong>un</strong>a sorta <strong>di</strong> Mattia Pascal ante litteram, si finge morto<br />

e fugge a Londra da dove, sotto mentite spoglie, inizia <strong>un</strong>a l<strong>un</strong>ga e strana serie <strong>di</strong> rapporti epistolari con<br />

l’o<strong>di</strong>ato-amato Monaldo, suo padre…<br />

Leopar<strong>di</strong> e il cinema<br />

Riportiamo alc<strong>un</strong>i titoli legati all’opera <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong>, e altri suggeriti da temi leopar<strong>di</strong>ani:<br />

Vaghe stelle dell’Orsa (1965) <strong>di</strong> Luchino Visconti, film drammatico <strong>di</strong> ambientazione novecentesca, che riprende<br />

nel titolo l’incipit de Le ricordanze;<br />

La voce della l<strong>un</strong>a (1990) <strong>di</strong> Federico Fellini, su soggetto <strong>di</strong> Ermanno Cavazzoni e Federico Fellini, film <strong>poetico</strong><br />

e surreale, dominato da paesaggi notturni leopar<strong>di</strong>ani, liberamente ispirato alla poesia dell’autore.<br />

Il tema della natura matrigna suggerisce la visione <strong>di</strong> alc<strong>un</strong>i film che trattano, con esiti <strong>di</strong>versi e da <strong>di</strong>versi p<strong>un</strong>ti<br />

<strong>di</strong> vista, il rapporto uomo-natura in epoca contemporanea;<br />

An Inconvenienth truth (2006) <strong>di</strong> Al Gore, film-documentario sugli effetti <strong>di</strong>sastrosi provocati dal riscaldamento<br />

globale del pianeta;<br />

The day after tomorrow (2004) <strong>di</strong> Roland Emmerich, film fantascientifico che ipotizza <strong>un</strong>a futura glaciazione<br />

causata dal riscaldamento globale del pianeta;<br />

The road (2009) <strong>di</strong> John Hillocoat, tratto dal romanzo La strada <strong>di</strong> Cormac McCarthy, racconto <strong>di</strong>sperato <strong>di</strong> <strong>un</strong><br />

viaggio <strong>di</strong> <strong>un</strong> padre e <strong>di</strong> <strong>un</strong> figlio ambientato in <strong>un</strong> allucinante day after, in <strong>un</strong>a natura più che mai ostile.<br />

Si segnala inoltre il progetto <strong>di</strong> <strong>un</strong> film attualmente in lavorazione per la regia <strong>di</strong> Roberto Merlino dal titolo Pisa,<br />

donne e Leopar<strong>di</strong>, ricostruzione biografica del biennio pisano 1827-28.<br />

Leopar<strong>di</strong> e i fumetti<br />

Io e Giacomo leopar<strong>di</strong> e altre storie – Kurt Cobain Cherie (2008), Passenger Press <strong>di</strong> Saverio Montella, singolare<br />

attualizzazione del personaggio Leopar<strong>di</strong>.<br />

226 Parte III Esercizi e attività per la verifi ca<br />

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