Gds_3 Anno 2011 - Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia
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FENOMENI EROSIVI LUNGO IL LITORALE<br />
DI MARINA DI BUTERA (CL),<br />
SICILIA CENTRO-MERIDIONALE<br />
C. Martino*, E. Curcuruto°,A. Di Stefano*, C. Monaco*,A. Zanini*<br />
* Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Biologiche <strong>Geologi</strong>che e Ambientali (Sezione <strong>di</strong> Scienze della Terra) - Università <strong>di</strong> Catania<br />
° Dipartimento <strong>di</strong> Scienze della Terra, Università <strong>di</strong> Modena e Reggio Emilia - Sede <strong>di</strong> Modena<br />
Il presente lavoro riguarda lo stu<strong>di</strong>o geomorfologico e l’analisi del trend evolutivo della fascia costiera ricadente<br />
RIASSUNTO<br />
nel territorio comunale <strong>di</strong> Butera (provincia <strong>di</strong> Caltanissetta), per la definizione <strong>dei</strong> processi erosivi localmente<br />
rilevanti e la proposizione <strong>di</strong> una efficace protezione del litorale, da inserire nel contesto <strong>di</strong> una gestione consapevole e sostenibile della fascia<br />
costiera. Il litorale <strong>di</strong> Marina <strong>di</strong> Butera, orlato dall’alternanza <strong>di</strong> coste alte a falesia, da spiagge sabbioso-ghiaiose e da cordoni dunali mostra<br />
chiari segni <strong>di</strong> erosione, la cui risposta è stata analizzata tenendo conto delle cause scatenanti.Tale erosione, chiaramente constatabile lungo<br />
le spiagge, non è compensata né dalla deriva litorale, né dall’apporto <strong>dei</strong> materiali derivanti dai franamenti e sgretolamenti delle falesie a<strong>di</strong>acenti.Tra<br />
le cause è da segnalare la <strong>di</strong>minuzione degli apporti soli<strong>di</strong> da parte del Fiume Salso e la realizzazione <strong>di</strong> opere antropiche che hanno<br />
alterato la <strong>di</strong>namica litorale. In particolare, l’eccessivo allungamento delle <strong>di</strong>ghe del porto <strong>di</strong> Licata ha bloccato la deriva litorale privando le<br />
spiagge sottoflutto dell’apporto se<strong>di</strong>mentario, mentre lo spianamento <strong>di</strong> tratti del cordone dunale per la realizzazione <strong>di</strong> strutture turistiche<br />
e seconde case ha privato la spiaggia del suo naturale serbatoio <strong>di</strong> se<strong>di</strong>menti, aumentando lo stress costiero.<br />
PAROLE CHIAVE: <strong>Sicilia</strong> centro-meri<strong>di</strong>onale, <strong>di</strong>namica litorale, erosione costiera.<br />
This paper presents the geomorphological study and the evolutionary trend analysis of the coastal area falling<br />
ABSTRACT within the Butera territory (province of Caltanissetta), carried out with the aim of highlighting the most relevant<br />
erosional processes and in the attempt to propose efficient tools for protecting the littoral area in the framework of a conscious and sustainable<br />
administration of the coastal areas.The littoral of Marina <strong>di</strong> Butera, characterized by alternating cliffs, sandy-gravely beaches and dunal<br />
sand bars, is clearly undergoing erosional processes.These have been analysed paying particular attention to the motivating factors.The erosion<br />
is particularly evident along the beaches and it is not compensated neither by littoral drift, nor by se<strong>di</strong>ment supply deriving from landslides<br />
or eroded fragments from the cliffs.Among the causes is to report the reduction of solid contribution by the Salso River and the buil<strong>di</strong>ng<br />
of manufactures that have mo<strong>di</strong>fied the littoral dynamics. In particular, the extreme lengthening of the docks of the Licata harbour blocked<br />
the se<strong>di</strong>ments supplies to the breakwater beach; moreover, the buil<strong>di</strong>ng of tourist facilities and holiday houses destroyed portions of the<br />
dunal sand bars, a natural reserve of se<strong>di</strong>ments for the beach, increasing the coastal stress.<br />
KEYWORDS: Central-southern Sicily, littoral dynamics, coastal erosion.<br />
INTRODUZIONE<br />
L’erosione costiera si può definire come l’avanzamento<br />
del mare rispetto alla linea <strong>di</strong> costa, rilevata su<br />
un periodo <strong>di</strong> tempo sufficientemente lungo da tenere<br />
nel giusto conto la <strong>di</strong>namica se<strong>di</strong>mentaria, risultato <strong>di</strong><br />
fattori sia naturali (venti, mareggiate, correnti costiere,<br />
variazioni relative del livello del mare e processi <strong>di</strong><br />
versante) che antropici (opere <strong>di</strong> ingegneria costiera,<br />
regimazione <strong>dei</strong> bacini fluviali, dragaggi, rimozione<br />
della vegetazione).<br />
Le zone costiere sono <strong>di</strong> particolare importanza per<br />
l’intero territorio, sia dal punto <strong>di</strong> vista sociale, poiché<br />
sede delle principali attività economiche, fonte <strong>di</strong> ricchezza<br />
per le realtà locali, che ambientale per la presenza<br />
<strong>di</strong> habitat naturali, spesso utilizzati come in<strong>di</strong>catori<br />
dello stato <strong>di</strong> salute della costa stessa.<br />
La <strong>Sicilia</strong> possiede oltre 1000 km <strong>di</strong> costa, che nel<br />
corso degli anni, ha subito sostanziali cambiamenti<br />
poiché soggetta ad una eccessiva antropizzazione e<br />
sfruttamento delle risorse. La gestione della fascia<br />
costiera, intesa come approccio programmato e sostenibile<br />
dello sfruttamento delle coste, trova nell’erosione<br />
una seria problematica da fronteggiare e pertanto<br />
4<br />
mira a ricercare un punto <strong>di</strong> equilibrio sostenibile tra i<br />
fattori inse<strong>di</strong>ativi e produttivi locali, marittimi e terrestri<br />
<strong>di</strong> forte pressione e i fattori naturali presenti. Di<br />
certo l’approccio a tale problematica non può prescindere<br />
da un’analisi iniziale che tenga in considerazione<br />
il contesto geologico e l’assetto geomorfologico, principali<br />
induttori delle trasformazioni territoriali.<br />
L’area in esame (fig. 1) è ubicata lungo la fascia<br />
costiera della <strong>Sicilia</strong> centro-meri<strong>di</strong>onale, nel settore<br />
occidentale del Golfo <strong>di</strong> Gela, tra Punta delle Due Rocche,<br />
al confine tra le province <strong>di</strong> Agrigento e Caltanissetta,<br />
e la foce del Torrente Comunelli, limite comunale<br />
tra i territori <strong>di</strong> Butera e Gela (provincia <strong>di</strong> Caltanissetta).<br />
Essa ricade in area sottoposta a vincolo paesaggistico<br />
per l’art. 142 D.L 42/04 e per l’art. 157/06 del<br />
Co<strong>di</strong>ce <strong>dei</strong> Beni Culturali e del Paesaggio della Regione<br />
<strong>Sicilia</strong>na: i sopra citati articoli pongono a vincolo <strong>di</strong><br />
tutela le aree fino a 300 m dalla linea <strong>di</strong> battigia. Inoltre<br />
l’art. 78 L.R del 12/06/1976 <strong>di</strong>chiara le aree entro i<br />
150 m dalla linea <strong>di</strong> battigia ine<strong>di</strong>ficabili. In aggiunta,<br />
il tratto costiero compreso tra le zone <strong>di</strong> “Falconara”<br />
(Butera) e “Manfria” (Gela) risulta essere un S.I.C<br />
(Sito <strong>di</strong> Interesse Comunitario), in quanto occupato<br />
dagli ultimi cordoni dunali della <strong>Sicilia</strong> meri<strong>di</strong>onale<br />
3 • <strong>2011</strong><br />
settembre-<strong>di</strong>cembre<br />
g<strong>di</strong>S