Gds_3 Anno 2011 - Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia
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L’EDITORIALE<br />
PROFESSIONI LIBERALI<br />
E LIBERI PROFESSIONISTI,<br />
QUALE FUTURO?<br />
Si fa un gran parlare in questi giorni <strong>di</strong> liberalizzazione<br />
delle professioni, con interventi autorevoli e<br />
scontri <strong>di</strong>alettici tra esponenti del governo passato e<br />
presente e rappresentati delle professioni liberali, cioè<br />
quelle definite ai sensi della Direttiva 2005/36/CE del<br />
7 settembre 2005: le professioni liberali sono quelle<br />
praticate sulla base <strong>di</strong> pertinenti qualifiche professionali<br />
in modo personale, responsabile e professionalmente<br />
in<strong>di</strong>pendente da parte <strong>di</strong> coloro che forniscono<br />
servizi intellettuali e <strong>di</strong> concetto nell’interesse <strong>dei</strong><br />
clienti e del pubblico.<br />
La definizione europea è perfettamente calzante<br />
con l’art. 1 del nostro Co<strong>di</strong>ce Deontologico, ed in Italia<br />
le professioni liberali hanno da sempre rappresentato<br />
il fulcro <strong>di</strong> una società fondata sulla specializzazione<br />
della conoscenza, la competenza che si rafforza con<br />
l’esperienza, articolazione <strong>di</strong> un sapere, stratificato nel<br />
tempo, teso alla realizzazione <strong>dei</strong> desideri ed alla<br />
copertura <strong>dei</strong> bisogni dell’intera collettività.<br />
È indubbio che lo spirito delle liberalizzazioni miri<br />
a sviluppare regimi concorrenziali a favore <strong>dei</strong> consumatori<br />
e facilità <strong>di</strong> accesso ai giovani, e sui principi<br />
generali, come citta<strong>di</strong>ni dell’Unione Europea concor<strong>di</strong>amo,<br />
ma quello che non è possibile accettare sono le<br />
affermazioni <strong>di</strong> tutti i recenti governi, compreso quello<br />
attuale, che uno <strong>dei</strong> principali problemi della crisi dell’Italia<br />
e della recessione siano i professionisti e le tariffe<br />
professionali, già demolite da Bersani ma adesso<br />
ad<strong>di</strong>tate come freno dello sviluppo, certo se pensiamo<br />
che quella <strong>dei</strong> geologi risale al ’96, altro che freno…<br />
Occorre inoltre sottolineare, evidenziare e gridare a<br />
gran voce, che la concorrenza tra professionisti a favore<br />
del consumatore, soprattutto nel ramo tecnico, deve<br />
essere condotta sulla qualità della prestazione, che ha<br />
una logica ripercussione sul prezzo, perché è ovvio che<br />
nessun consumatore <strong>di</strong> servizi tecnici intellettuali,<br />
possa essere alla fine sod<strong>di</strong>sfatto <strong>di</strong> aver pagato poco<br />
per la progettazione quando la villetta cominci a presentare<br />
ce<strong>di</strong>menti e <strong>di</strong>fetti progettuali dopo pochi anni<br />
o venga coinvolta da una frana, abbia la fossa Imhoff<br />
sotto<strong>di</strong>mensionata e via <strong>di</strong>cendo; fermo restando la<br />
possibilità <strong>di</strong> rivalsa sui tecnici, la cui responsabilità<br />
civile e penale permane a vita e potrebbe non bastare<br />
l’assicurazione professionale obbligatoria.<br />
<strong>di</strong> Emanuele Doria<br />
Ma ve<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> analizzare fatti concreti: nel 2003,<br />
uno stu<strong>di</strong>o commissionato dalla Commissione Europea<br />
dal titolo “L’impatto economico della regolamentazione<br />
nel settore delle professioni liberali in <strong>di</strong>versi<br />
Stati membri - La regolamentazione <strong>dei</strong> servizi<br />
professionali”, poneva l’attenzione sulle <strong>di</strong>fferenze<br />
delle professioni relative ai servizi legali, contabili,<br />
tecnici e delle farmacie nei vari paesi dell’Unione,<br />
ma per stessa ammissione degli autori con pochi dati<br />
riguardanti i red<strong>di</strong>ti, i costi ed i prezzi. Ovviamente la<br />
professione <strong>di</strong> geologo non era compresa in questo<br />
stu<strong>di</strong>o, vista anche la nostra esigua consistenza a<br />
livello europeo. Le conclusioni cui giungeva lo stu<strong>di</strong>o<br />
affermavano che “Non ci sono pertanto motivi<br />
per mettere in dubbio l’elevata qualità e il valore<br />
sostanziale degli attuali servizi professionali, a prescindere<br />
dal livello <strong>di</strong> regolamentazione, sia esso<br />
basso o elevato”. Tuttavia “le strategie miranti ad<br />
introdurre un minore livello <strong>di</strong> regolamentazione che<br />
funzionano in uno Stato membro possono ugualmente<br />
funzionare in un altro, senza compromettere la<br />
qualità <strong>dei</strong> servizi professionali e apportando benefici<br />
per i consumatori”.<br />
L’approccio demagogico con cui si vuole giustificare<br />
una volontà europea <strong>di</strong> liberalizzazione, trovava<br />
così scarso fondamento sin dall’inizio. L’Europa sulle<br />
liberalizzazioni ha <strong>di</strong>versi principii ispiratori come<br />
già confermava l’obbligo dell’aggiornamento professionale<br />
sancito dal Consiglio Europeo a Lisbona nel<br />
2002 ed imme<strong>di</strong>atamente applicato dal Consiglio<br />
Nazionale <strong>dei</strong> <strong>Geologi</strong>, cui si aggiungono ulteriori<br />
evidenze come la decisione della Corte <strong>di</strong> Lussemburgo<br />
che ha stabilito che ai Paesi membri è consentito<br />
<strong>di</strong> dotarsi delle tariffe che vogliono, il fatto che in<br />
Germania le tariffe professionali siano state reintrodotte,<br />
o il pronunciamento della medesima corte<br />
europea sul caso specifico degli avvocati nel quale ad<br />
avviso <strong>dei</strong> giu<strong>di</strong>ci Ue ”la <strong>di</strong>sciplina italiana sugli<br />
onorari presenta una flessibilità che sembra permettere<br />
il corretto compenso per qualsiasi tipo <strong>di</strong> prestazione”,<br />
e la Commissione ”non ha <strong>di</strong>mostrato che le<br />
norme italiane sulle tariffe massime degli avvocati<br />
ostacolino l’accesso <strong>dei</strong> legali <strong>di</strong> altri Stati membri<br />
nel mercato italiano”.<br />
2 • <strong>2011</strong><br />
maggio-agosto<br />
g<strong>di</strong>S