07.06.2013 Views

Gds_3 Anno 2011 - Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia

Gds_3 Anno 2011 - Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia

Gds_3 Anno 2011 - Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

za alti, prossimi all’8% in peso. Le concentrazioni <strong>di</strong><br />

Na 2O sono molto variabili: dai valori minimi che<br />

caratterizzano la MAB pari circa allo 0.3% in peso<br />

allo 1.1 % in peso mostrato dalla Formazione Licata.<br />

Al contrario, i tenori in P 2O 5 risultano molto simili in<br />

tutti i materiali stu<strong>di</strong>ati e, quin<strong>di</strong>, poco significativi al<br />

fine <strong>di</strong> una loro <strong>di</strong>versificazione su base chimica. Da<br />

notare, infine, la peculiare concentrazione me<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />

TiO 2 del Flysch Numi<strong>di</strong>co (circa 1.3% in peso) che<br />

può, verosimilmente, essere correlata alla nota presenza<br />

<strong>di</strong> leucoxeno e rutilo (ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> titanio) tra i minerali<br />

accessori <strong>di</strong> questa formazione.<br />

Quin<strong>di</strong>, dopo aver verificato che le materie prime<br />

indagate in buona parte rappresentano <strong>dei</strong> gruppi chimici<br />

accettabilmente consistenti si è ritenuto opportuno<br />

fare un’elaborazione statistica <strong>dei</strong> dati chimici grezzi<br />

attraverso l’analisi <strong>di</strong>scriminante lineare (LDA),<br />

escludendo dal calcolo le Argille <strong>di</strong> Ficarazzi, le Argille<br />

<strong>di</strong> Gela e i materiali della Formazione delle Marne<br />

<strong>di</strong> San Cipirello, e della Formazione Licata perché rappresentate<br />

da un numero <strong>di</strong> campioni poco significativo<br />

ai fini statistici.<br />

In Figura 3 sono mostrati i risultati ottenuti applicando<br />

la LDA al set <strong>di</strong> campioni <strong>di</strong> argilla rappresentativi<br />

<strong>di</strong> 5 formazioni argillose. La Formazione Terravecchia<br />

è stata ulteriormente sud<strong>di</strong>visa in due sottogruppi,<br />

rappresentati dai materiali del Messiniano e da quelli<br />

del Tortoniano. Questi due sottogruppi composizionalmente<br />

risultano sufficientemente separati, dato che le<br />

corrispondenti ellissi <strong>di</strong> confidenza (al 95%) si sovrappongono<br />

solo in modo marginale. Ancora più netta è la<br />

separazione tra le argille della Formazione Terravecchia<br />

(considerate nel loro complesso) e la MAB da un<br />

lato ovvero il Flysch Numi<strong>di</strong>co e le Argille Varicolori<br />

dall’altro. Una sovrapposizione potenziale sussiste soltanto<br />

tra i campioni della Formazione Castellana e<br />

quelli del Flysch Numi<strong>di</strong>co. Tuttavia, occorre considerare<br />

che l’incidenza della F.ne Castellana, come potenziale<br />

materia prima ceramica, è limitata ad un’area<br />

molto circoscritta. Al contrario è molto importante sottolineare<br />

che le materie prime che, come risulta dagli<br />

stu<strong>di</strong> archeometrici ed etnoarcheologici, sono state<br />

maggiormente usate in tal senso (Formazione Terravecchia,<br />

MAB, e, solo per la fattura <strong>di</strong> laterizi, anche<br />

Flysch Numi<strong>di</strong>co e Argille Varicolori) possono agevolmente<br />

essere identificate anche attraverso l’analisi chimica<br />

<strong>di</strong> un singolo frammento ceramico (reperto) con<br />

una probabilità <strong>di</strong> errore limitata al 5%.<br />

PROPRIETÀ TECNOLOGICHE<br />

Come “proprietà tecnologiche” <strong>di</strong> una materia<br />

prima ceramica in questa sede si intendono alcuni<br />

parametri prestazionali, come comportamento plastico,<br />

entità del ritiro lineare e variazione del colore assunto<br />

g<strong>di</strong>S<br />

3 • <strong>2011</strong><br />

settembre-<strong>di</strong>cembre<br />

in seguito ad essiccamento e cottura. Questi parametri<br />

sono correlabili alle caratteristiche composizionali<br />

(mineralogia e chimismo) e tessiturali (<strong>di</strong>stribuzione<br />

granulometrica) delle materie prime a cui si riferiscono.<br />

Essi consentono <strong>di</strong> valutare in modo empirico e<br />

legato al processo produttivo la reale attitu<strong>di</strong>ne del<br />

materiale all’utilizzo in ambito ceramico.<br />

La plasticità <strong>dei</strong> materiali argillosi consiste nella<br />

capacità <strong>di</strong> assumere una deformazione permanente<br />

senza per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coesione e conseguente formazione<br />

<strong>di</strong> fessure. Questa proprietà è controllata da numerosi<br />

fattori e, in modo particolare, dalla ripartizione<br />

delle varie frazioni granulometriche, dall’abbondanza<br />

relativa <strong>di</strong> smectiti e dalla presenza <strong>di</strong> materia<br />

organica.<br />

Una procedura semplice ed atten<strong>di</strong>bile comunemente<br />

usata per la determinazione della plasticità <strong>dei</strong><br />

materiali argillosi, oggi utilizzata <strong>di</strong> routine per valutare<br />

le potenzialità della argilla stessa nel campo della<br />

produzione industriale <strong>dei</strong> laterizi (Marsigli & Don<strong>di</strong>,<br />

1997), si basa sulla misura degli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Atterberg.<br />

Non tutte le argille sono utilizzabili tal quali per la<br />

produzione <strong>di</strong> manufatti, ma spesso necessitano <strong>di</strong><br />

ad<strong>di</strong>tivi <strong>di</strong> vario tipo che rendono l’impasto più adatto<br />

alla foggiatura. La possibilità <strong>di</strong> manipolare un<br />

impasto in modo agevole e plasmarlo per tutto il<br />

tempo necessario alla realizzazione <strong>di</strong> un manufatto,<br />

<strong>di</strong>pende dal valore <strong>di</strong> Ip (in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> plasticità, ottenuto<br />

dalla <strong>di</strong>fferenza tra il limite liquido e quello plastico,<br />

ossia contenuto <strong>di</strong> acqua per cui il materiale permane<br />

allo stato plastico). Più è elevato il valore dell’in<strong>di</strong>ce<br />

<strong>di</strong> plasticità maggiore è il tempo <strong>di</strong> permanenza dello<br />

stato plastico dell’impasto, da cui deriva una migliore<br />

lavorabilità. I parametri <strong>di</strong> plasticità sono i fattori<br />

che principalmente influenzano il comportamento in<br />

foggiatura <strong>dei</strong> materiali argillosi.<br />

Dai risultati ottenuti emerge che tutti i materiali<br />

argillosi esaminati sono caratterizzati da campo <strong>di</strong><br />

permanenza allo stato plastico adeguato. Fanno eccezione<br />

i materiali delle Argille Varicolori e, in misura<br />

minore, quelli della Formazione Castellana che risultano<br />

leggermente troppo plastici e, per un utilizzo<br />

ceramico ottimale, dovrebbero essere <strong>di</strong>magriti. È<br />

interessante notare che il comportamento plastico<br />

sembrerebbe essere con<strong>di</strong>zionato più dal contenuto<br />

relativo <strong>di</strong> scheletro sabbioso naturale (e dalla sua<br />

<strong>di</strong>stribuzione granulometrica) che non dalla natura<br />

specifica <strong>dei</strong> minerali argillosi presenti o dal chimismo<br />

(Figura 4).<br />

Il ritiro lineare è un utile parametro empirico, che,<br />

al pari della plasticità rappresenta un mezzo per stimare<br />

in modo molto realistico la probabilità <strong>di</strong> riuscita <strong>di</strong><br />

una manifattura la materia prima tal quale, ovvero su<br />

impasti depurati e <strong>di</strong>magriti. In linea <strong>di</strong> massima più è<br />

contenuto il ritiro lineare, sia in fase <strong>di</strong> essiccamento<br />

25

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!