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Gds_3 Anno 2011 - Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia

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Figura 1. Stratigrafia e domini <strong>di</strong> facies della <strong>Sicilia</strong>.<br />

lia nord-occidentale che costituiscono potenziali fonti<br />

<strong>di</strong> materie prime argillose utilizzabili per la produzione<br />

ceramica. In Figura 1 sono riportati i domini <strong>di</strong><br />

facies in cui si collocano le unità campionate.<br />

FORMAZIONE DELLE ARGILLE VARICOLORI<br />

Le Argille Varicolori (Cretaceo superiore-Oligocene<br />

inferiore) sono costituite da argille e marne varicolori<br />

rosso-verdastre con intercalazioni centimetriche <strong>di</strong><br />

livelli silicizzati ver<strong>di</strong>, fortemente scagliettate e tettonizzate.<br />

Questi depositi afferiscono al dominio paleogeografico<br />

Sicilide (Ogniben 1960), che si sviluppava<br />

presumibilmente su un originario basamento cristallino<br />

oceanico, dal quale attualmente risulta totalmente scollato.<br />

Gli eventi deformativi del Miocene inferioreme<strong>di</strong>o<br />

che portarono alla messa in posto dell’e<strong>di</strong>ficio<br />

tettonico siciliano deformarono per prime proprio le<br />

unità Sicili<strong>di</strong>, che si trovano nelle posizioni più elevate<br />

della pila tettonica. Questi terreni, conosciuti anche<br />

con il nome <strong>di</strong> Argille Scagliose, sono <strong>di</strong>ffusi in <strong>Sicilia</strong><br />

orientale (Ogniben, 1960; Montanari, 1989), ma affiorano<br />

estesamente anche nella <strong>Sicilia</strong> centro-occidenta-<br />

18<br />

le e all’interno dell’e<strong>di</strong>ficio tettonico della <strong>Sicilia</strong> centro-meri<strong>di</strong>onale.<br />

In affioramento le Argille Varicolori<br />

sono spesso associate, con rapporti tettonici complessi,<br />

alle unità del Flysch Numi<strong>di</strong>co.<br />

Il contenuto micropaleontologico è me<strong>di</strong>amente<br />

caratterizzato dalla presenza <strong>di</strong> numerose specie <strong>di</strong><br />

foraminiferi bentonici e planctonici che dal punto <strong>di</strong><br />

vista stratigrafico ricoprono un intervallo che va dal<br />

Cretaceo superiore all’Oligocene inferiore. In alcuni<br />

livelli del Cretaceo superiore e dell’Oligocene inferiore<br />

sono presenti anche abbondanti ra<strong>di</strong>olari. Nelle Argille<br />

Varicolori, a causa della forte tettonizzazione che hanno<br />

subito, è molto <strong>di</strong>fficile ricostruire una stratigrafia continua<br />

ed infatti l’intervallo stratigrafico appare spesso<br />

lacunoso. Poiché questi se<strong>di</strong>menti ricoprono un intervallo<br />

stratigrafico molto ampio è stato possibile riconoscere<br />

numerosissime specie <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti età. In particolare<br />

nella parte stratigraficamente più antica del Cretaceo<br />

superiore le associazioni sono costituite da <strong>di</strong>fferenti<br />

specie <strong>di</strong> Marginotruncana, Globotruncanita stuarti,<br />

Rosita contusa, Abatomphalus mayeroensis che in<strong>di</strong>cano<br />

la parte alta del Cretaceo. È molto <strong>di</strong>fficile, invece,<br />

riconoscere o ritrovare l’intervallo del Paleocene, men-<br />

3 • <strong>2011</strong><br />

settembre-<strong>di</strong>cembre<br />

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