scarica la tesi - Liberanet
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“I beni confiscati sono l’immagine stessa del<strong>la</strong> legalità. Se viene meno tutto<br />
questo, lo Stato e i cittadini ne escono sconfitti.”<br />
Sulle politiche e le prospettive da seguire, le risposte sono state diversificate,<br />
ma tutte legate da una base comune che va in una duplice direzione: il<br />
sentimento positivo da trasmettere ai giovani e al<strong>la</strong> società sui beni mafiosi<br />
come beni comuni, e l’impegno dello Stato, delle istituzioni che purtroppo<br />
non sempre c’è.<br />
Ludovica Ioppolo mi dice che:<br />
“… bisognerà quindi migliorare gli strumenti di individuazione soprattutto<br />
dei patrimoni monetari. Questa è una delle nuove frontiere su cui è<br />
importantissimo agire.”<br />
Per Ferdinando Secchi:<br />
“Le politiche da seguire, in questo come in altri campi, sono più informazione<br />
e più cultura, più conoscenza.”<br />
Centrale ed importante per questo <strong>la</strong>voro di <strong>tesi</strong> è <strong>la</strong> riflessione del prof.<br />
Berdini:<br />
“A Roma purtroppo esiste una fascia giovanile e non solo, che non riesce a<br />
pagare gli affitti. Un altro problema è che se i giovani decidono di prendere i<br />
loro risparmi ed investirli in attività agricole si scontrano con valori legati al<strong>la</strong><br />
terra, che sono fuori dai canoni veri del nord Europa, allora questo intervento<br />
sui beni confiscati è un elemento di primaria importanza sul mercato. Mi<br />
viene da pensare che nello stato liberale costruivano continuamente case<br />
popo<strong>la</strong>ri per tenere basso tutto il sistema dei valori immobiliari, in quanto<br />
mettendo sul mercato un bene che ha valore più basso di quello privato,<br />
conseguentemente anche il privato scenderà di prezzo. Queste d'altronde sono<br />
le leggi dell’economia. Quindi prendere in considerazione <strong>la</strong> questione dei<br />
beni confiscati che possiamo acquistare ad un prezzo sicuramente inferiore<br />
rispetto al libero mercato ad esempio del<strong>la</strong> terra confinante, è sicuramente un<br />
passo avanti. Si ricreerebbe un mondo, cambierebbero i rapporti sociali, ci<br />
sarebbe <strong>la</strong> prospettiva di una città diversa.”<br />
Quindi:<br />
“La popo<strong>la</strong>zione deve cogliere che c’è uno Stato che tute<strong>la</strong> <strong>la</strong> legalità di un<br />
Paese: questa sarebbe <strong>la</strong> svolta che l’Italia aspetta.”<br />
Per Ulisse Patrignani:<br />
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